Grignone dal Colle Balisio
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Grignone dal Colle Balisio
Domenica 4-10-2009: Pian Balisio – Grigna settentrionale
Partecipanti: Gita sociale CAI Ligure (9 partecipanti)
Giusta punizione per non aver partecipato al raduno è il ‘sorbirsi’ 1700 metri di dislivello e 450 Km di viaggio (andata e ritorno) senza vedere assolutamente niente… Certo, non per venir meno alle mie responsabilità, ma se qualcuno avesse provato a riportarmi sulla retta via con una qualche benevola esortazione, magari non sarei venuto lo stesso, però adesso mi sentirei decisamente più colpevole…
Lasciando invece perdere queste malinconie da lupo solitario veniamo alla gita.
Partenza alle 5,10 dal piazzale della Saturn e arrivo un po’ prima delle 8 a Ballabio e quindi al Colle Balisio (728 m) a 3 Km dalla predetta ‘amena’ località. Dopo un proficuo avanti e indietro alla ricerca di un appropriato parcheggio riusciamo a trovarlo opportunamente nel posto più distante dall’inizio del sentiero. Partiamo quindi alle 8,10 e ipercorsi quindi 500 metri di strada provinciale verso Ballabio giriamo a destra su ulteriore strada a tratti asfaltata e a tratti sterrata per giungere dopo circa 1,5 Km dalla svolta, al punto dove parcheggiano tutti i milanesi ‘pigroni’ che si fanno spaventare da appena 1700 metri di dislivello e non esitano ad arrivare fin qui (località Cappella Sacro Cuore, presenza di una fonte) in macchina per risparmiarne 100… Noi che invece ‘pigroni’ non siamo (magari un po’ masochisti quello sì…) continuiamo imperterriti guardando con sdegno le macchine fino a giungere al rifugio Pialeral (1400m) dopo 1,28 ore dalla partenza e 700 metri di dislivello. Breve sosta per rifocillarsi e rapida partenza verso le cime ‘innebbiate’. Salita regolare lungo ampi prati fino ad una selletta dove è presente il Bivacco Merlini (2100m) al quale pervengo alle 11, dopo 2h e 50 di cammino e da dove, credo, si dovrebbe vedere il Lago di Como… Nuova breve sosta per mangiare qualcosa (impossibile affrontare questi dislivelli senza assumere qualche zucchero lungo la strada) e ripartenza verso la vetta ormai a portata di piede… Giungiamo in effetti in vetta alle 11,38 dopo 3,28 dalla partenza, sicuramente una buonissima media per una gita sociale, dopo 1690 metri di dislivello e 11,2 Km di distanza percorsi. Sulla vetta emergiamo nel sole e l’unico panorama visibile sono le lontane vette innevate che sbucano sopra la nebbia; spettacolo sicuramente piacevole ma un po’ uguale a quello visto da tante altre cime, molto poco godibile invece la vista sul lago di Como, praticamente un fantasma e sulla Grignetta che appare appena con un dentellata cresta che si intuisce bellissima in pochi e brevissimi momenti…
Altro cosa che si intuisce dalla vetta è che siamo saliti dal versante meno interessante, molto meglio sarebbe stata, a mio parere, la salita da Cainallo di Esino Lario che, oltretutto prevedeva anche molto meno dislivello (partenza da oltre 1200m) e la possibilità di ammirare la Porta di Prada e la Ghiacciaia di Moncodeno.
In conclusione una gita che mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca in una zona che sicuramente sa offrire di molto meglio…
[web]http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... ignone.htm[/web]
Partecipanti: Gita sociale CAI Ligure (9 partecipanti)
Giusta punizione per non aver partecipato al raduno è il ‘sorbirsi’ 1700 metri di dislivello e 450 Km di viaggio (andata e ritorno) senza vedere assolutamente niente… Certo, non per venir meno alle mie responsabilità, ma se qualcuno avesse provato a riportarmi sulla retta via con una qualche benevola esortazione, magari non sarei venuto lo stesso, però adesso mi sentirei decisamente più colpevole…
Lasciando invece perdere queste malinconie da lupo solitario veniamo alla gita.
Partenza alle 5,10 dal piazzale della Saturn e arrivo un po’ prima delle 8 a Ballabio e quindi al Colle Balisio (728 m) a 3 Km dalla predetta ‘amena’ località. Dopo un proficuo avanti e indietro alla ricerca di un appropriato parcheggio riusciamo a trovarlo opportunamente nel posto più distante dall’inizio del sentiero. Partiamo quindi alle 8,10 e ipercorsi quindi 500 metri di strada provinciale verso Ballabio giriamo a destra su ulteriore strada a tratti asfaltata e a tratti sterrata per giungere dopo circa 1,5 Km dalla svolta, al punto dove parcheggiano tutti i milanesi ‘pigroni’ che si fanno spaventare da appena 1700 metri di dislivello e non esitano ad arrivare fin qui (località Cappella Sacro Cuore, presenza di una fonte) in macchina per risparmiarne 100… Noi che invece ‘pigroni’ non siamo (magari un po’ masochisti quello sì…) continuiamo imperterriti guardando con sdegno le macchine fino a giungere al rifugio Pialeral (1400m) dopo 1,28 ore dalla partenza e 700 metri di dislivello. Breve sosta per rifocillarsi e rapida partenza verso le cime ‘innebbiate’. Salita regolare lungo ampi prati fino ad una selletta dove è presente il Bivacco Merlini (2100m) al quale pervengo alle 11, dopo 2h e 50 di cammino e da dove, credo, si dovrebbe vedere il Lago di Como… Nuova breve sosta per mangiare qualcosa (impossibile affrontare questi dislivelli senza assumere qualche zucchero lungo la strada) e ripartenza verso la vetta ormai a portata di piede… Giungiamo in effetti in vetta alle 11,38 dopo 3,28 dalla partenza, sicuramente una buonissima media per una gita sociale, dopo 1690 metri di dislivello e 11,2 Km di distanza percorsi. Sulla vetta emergiamo nel sole e l’unico panorama visibile sono le lontane vette innevate che sbucano sopra la nebbia; spettacolo sicuramente piacevole ma un po’ uguale a quello visto da tante altre cime, molto poco godibile invece la vista sul lago di Como, praticamente un fantasma e sulla Grignetta che appare appena con un dentellata cresta che si intuisce bellissima in pochi e brevissimi momenti…
Altro cosa che si intuisce dalla vetta è che siamo saliti dal versante meno interessante, molto meglio sarebbe stata, a mio parere, la salita da Cainallo di Esino Lario che, oltretutto prevedeva anche molto meno dislivello (partenza da oltre 1200m) e la possibilità di ammirare la Porta di Prada e la Ghiacciaia di Moncodeno.
In conclusione una gita che mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca in una zona che sicuramente sa offrire di molto meglio…
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Last edited by soundofsilence on Wed Oct 07, 2009 10:47, edited 1 time in total.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Grignone dal Colle Balisio
io non ho cercato di riportarti sulla retta via però al raduno ti ho pensato, davvero!soundofsilence wrote:Certo, non per venir meno alle mie responsabilità, ma se qualcuno avesse provato a riportarmi sulla retta via con una qualche benevola esortazione, magari non sarei venuto lo stesso, però adesso mi sentirei decisamente più colpevole…
Bello il Grignone! C'ero stato su con i fidati sci.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Grignone dal Colle Balisio
Beh, come si dice, l'importante è il pensiero....grazie.alec wrote:io non ho cercato di riportarti sulla retta via però al raduno ti ho pensato, davvero!
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Grignone dal Colle Balisio
Dì la verità, in realtà non hai avuto il coraggio di affrontare la stradina in macchina, stradina che fa parte della salita, per tutti tranne che per i "masochisti" venuti dal mare che non sanno cosa sono le strade di montagnasoundofsilence wrote:Domenica 4-10-2009: Pian Balisio – Grigna settentrionale
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Dopo un proficuo avanti e indietro alla ricerca di un appropriato parcheggio riusciamo a trovarlo opportunamente nel posto più distante dall’inizio del sentiero. Partiamo quindi alle 8,10 e ipercorsi quindi 500 metri di strada provinciale verso Ballabio giriamo a destra su ulteriore strada a tratti asfaltata e a tratti sterrata per giungere dopo circa 1,5 Km dalla svolta, al punto dove parcheggiano tutti i milanesi ‘pigroni’ che si fanno spaventare da appena 1700 metri di dislivello e non esitano ad arrivare fin qui (località Cappella Sacro Cuore, presenza di una fonte) in macchina per risparmiarne 100…

La salita al Grignone è bella d'inverno se no è una immonda menata, inoltre la cima credo sia uno dei posti più affollati delle alpi, quindi da evitare.
Congratulazione per i tempi, quarant'anni fa ero anch'io su quei tempi.
Benedetto

"Un uomo getta un sasso, il sasso del suo desiderio, nella nebbia, nell’ignoto, e subito si lancia ad inseguirlo".
Tomo Cesen

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Re: Grignone dal Colle Balisio
Beh io la stradina l'avrei anche fatta in macchina, è sempre meglio arrivare il prima possibile in vetta, ma non sapevo fosse possibile e il capogita s'è guardato bene dal dircelo...benedetto wrote:Dì la verità, in realtà non hai avuto il coraggio di affrontare la stradina in macchina, stradina che fa parte della salita, per tutti tranne che per i "masochisti" venuti dal mare che non sanno cosa sono le strade di montagnasoundofsilence wrote:Domenica 4-10-2009: Pian Balisio – Grigna settentrionale
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Dopo un proficuo avanti e indietro alla ricerca di un appropriato parcheggio riusciamo a trovarlo opportunamente nel posto più distante dall’inizio del sentiero. Partiamo quindi alle 8,10 e ipercorsi quindi 500 metri di strada provinciale verso Ballabio giriamo a destra su ulteriore strada a tratti asfaltata e a tratti sterrata per giungere dopo circa 1,5 Km dalla svolta, al punto dove parcheggiano tutti i milanesi ‘pigroni’ che si fanno spaventare da appena 1700 metri di dislivello e non esitano ad arrivare fin qui (località Cappella Sacro Cuore, presenza di una fonte) in macchina per risparmiarne 100….
La salita al Grignone è bella d'inverno se no è una immonda menata, inoltre la cima credo sia uno dei posti più affollati delle alpi, quindi da evitare.
Congratulazione per i tempi, quarant'anni fa ero anch'io su quei tempi.
Il sentiero da Ballabio, in effetti, non presenta particolari attrattive, probabilmente da Cainallo è molto più interessante...
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Re: Grignone dal Colle Balisio
In effetti ad un certo punto, quando la stradina è più stretta c'è un segnale di divieto di transito, ma in Italia i divieti sono solo raccomandazionisoundofsilence wrote: Beh io la stradina l'avrei anche fatta in macchina, è sempre meglio arrivare il prima possibile in vetta, ma non sapevo fosse possibile e il capogita s'è guardato bene dal dircelo...
Il sentiero da Ballabio, in effetti, non presenta particolari attrattive, probabilmente da Cainallo è molto più interessante...

Dal Cainallo ci sono vie interessanti, la cresta di Piancaformia e la via del Nevaio (d'inverno abbastanza impegnative), più tante altre vie tra cui quella del Canalone Ovest che dovrebbe essere di II°, che non ho mai fatto (chissà, un giorno) e dicono sia la via più bella per salire al Grignone.
Benedetto

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Re: Grignone dal Colle Balisio
Io sono interessato a passare dalla porta di Prada e dalla Ghiacciaia di Moncodeno, che meriterebbe un'esplorazione...benedetto wrote:Dal Cainallo ci sono vie interessanti, la cresta di Piancaformia e la via del Nevaio (d'inverno abbastanza impegnative), più tante altre vie tra cui quella del Canalone Ovest che dovrebbe essere di II°, che non ho mai fatto (chissà, un giorno) e dicono sia la via più bella per salire al Grignone.
Il canalone ovest è quello che si vede dal Bivacco Merlini? Se sì, direi che merita.
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Re: Grignone dal Colle Balisio
La porta di Prada e la ghiacciaia meritano senz'altro.soundofsilence wrote: Io sono interessato a passare dalla porta di Prada e dalla Ghiacciaia di Moncodeno, che meriterebbe un'esplorazione...
Il canalone ovest è quello che si vede dal Bivacco Merlini? Se sì, direi che merita.
Dal Bivacco Merlini hai visto i Chignoli e il rifugio Elisa.
Sui Chignoli c'è qualche catena, ma la via è molto lunga, si parte da sopra Mandello e sono oltre 2000 m. di dislivello.
Il Canalone Ovest si prende dalla Bietti (che credo sia chiusa) come il canalino e la ferrata del centenario, tutte gite che si possono fare in giornata dal Cainallo.
Tutte gite ben descritte dalla guida "Grigne" dei Monti d'Italia.
Benedetto

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Re: Grignone dal Colle Balisio
Grazie delle informazioni, prima o poi mi torneranno utili...benedetto wrote:La porta di Prada e la ghiacciaia meritano senz'altro.soundofsilence wrote: Io sono interessato a passare dalla porta di Prada e dalla Ghiacciaia di Moncodeno, che meriterebbe un'esplorazione...
Il canalone ovest è quello che si vede dal Bivacco Merlini? Se sì, direi che merita.
Dal Bivacco Merlini hai visto i Chignoli e il rifugio Elisa.
Sui Chignoli c'è qualche catena, ma la via è molto lunga, si parte da sopra Mandello e sono oltre 2000 m. di dislivello.
Il Canalone Ovest si prende dalla Bietti (che credo sia chiusa) come il canalino e la ferrata del centenario, tutte gite che si possono fare in giornata dal Cainallo.
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Re: Grignone dal Colle Balisio
...ma, intanto complimenti, partire da genova per venire in grignone è già di per se una cosa rimarchevole, non desistere dall'impegnativa salita, nonostante la meteo non favorevole, dimostra poi una grande passione per la montagna. nello specifico dell'itinerario anch'io concordo che arrivare in auto alla chiesetta sarebbe stato un indubbio risparmio di tempo (noi si fa sempre così), d'altro canto ho notato che sono molti di più, rispetto a qualche anno fa, quelli che lasciano il mezzo a balisio. ti confermo poi che la salita dal versante lago risulta essere decisamente più interessante, per panorami e vie di accesso, in tal senso, tra i tanti, ti consiglio l'itinerario cainallo+b.tta di prada+cresta di piancaformia (non integrale)+brioschi (per la salita) e brioschi+via del nevaio+rif.bogani+cainallo (per ritorno), diff. ee/disl. 950m (nb senza neve non fermarsi al cainallo con l'auto, ma salire al "parcheggio" a fine strada, quasi tutta asfaltata-b.tta del cimone-).
in ogni caso il vostro itinerario (dalla chiesetta) è il classico degli autoctoni e degli "abituè", di quelli che trovi in cima sempre e comunque, estate ed inverno, sole e pioggia e di quelli che "fanno i tempi"(chiesetta-brioschi sotto l'ora e trenta). concludendo ti voglio dire che con meteo favorevole e cielo limpido la vista dal grignone e straordinaria, il panorama di un tramonto dalla brioschi è impagabile, vale ampiamente la fatica del dislivello: dall'adamello, ormai avvolto dalle tenebre, al re di pietra, le marittime e liguri incendiate dal sole, passando per il rosa, il cervino, il grampa e quant'altro e con l'appendice appenninica che si perde nelle lontane brume della pianura, per non parlare poi del lago.....
tutto quanto sopra con la neve diventa ancora più bello, ma anche un po' piu difficile.
ciao e grazie per l'attenzione.
giova.
in ogni caso il vostro itinerario (dalla chiesetta) è il classico degli autoctoni e degli "abituè", di quelli che trovi in cima sempre e comunque, estate ed inverno, sole e pioggia e di quelli che "fanno i tempi"(chiesetta-brioschi sotto l'ora e trenta). concludendo ti voglio dire che con meteo favorevole e cielo limpido la vista dal grignone e straordinaria, il panorama di un tramonto dalla brioschi è impagabile, vale ampiamente la fatica del dislivello: dall'adamello, ormai avvolto dalle tenebre, al re di pietra, le marittime e liguri incendiate dal sole, passando per il rosa, il cervino, il grampa e quant'altro e con l'appendice appenninica che si perde nelle lontane brume della pianura, per non parlare poi del lago.....
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ciao e grazie per l'attenzione.
giova.
.....e la Guerriera diventò la Grigna.......
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Re: Grignone dal Colle Balisio
Grazie a te per le informazioni e per la descrizione che mi ha fatto venire voglia di tornarci....giovanni wrote:...ma, intanto complimenti, partire da genova per venire in grignone è già di per se una cosa rimarchevole, non desistere dall'impegnativa salita, nonostante la meteo non favorevole, dimostra poi una grande passione per la montagna. nello specifico dell'itinerario anch'io concordo che arrivare in auto alla chiesetta sarebbe stato un indubbio risparmio di tempo (noi si fa sempre così), d'altro canto ho notato che sono molti di più, rispetto a qualche anno fa, quelli che lasciano il mezzo a balisio. ti confermo poi che la salita dal versante lago risulta essere decisamente più interessante, per panorami e vie di accesso, in tal senso, tra i tanti, ti consiglio l'itinerario cainallo+b.tta di prada+cresta di piancaformia (non integrale)+brioschi (per la salita) e brioschi+via del nevaio+rif.bogani+cainallo (per ritorno), diff. ee/disl. 950m (nb senza neve non fermarsi al cainallo con l'auto, ma salire al "parcheggio" a fine strada, quasi tutta asfaltata-b.tta del cimone-).
in ogni caso il vostro itinerario (dalla chiesetta) è il classico degli autoctoni e degli "abituè", di quelli che trovi in cima sempre e comunque, estate ed inverno, sole e pioggia e di quelli che "fanno i tempi"(chiesetta-brioschi sotto l'ora e trenta). concludendo ti voglio dire che con meteo favorevole e cielo limpido la vista dal grignone e straordinaria, il panorama di un tramonto dalla brioschi è impagabile, vale ampiamente la fatica del dislivello: dall'adamello, ormai avvolto dalle tenebre, al re di pietra, le marittime e liguri incendiate dal sole, passando per il rosa, il cervino, il grampa e quant'altro e con l'appendice appenninica che si perde nelle lontane brume della pianura, per non parlare poi del lago.....
tutto quanto sopra con la neve diventa ancora più bello, ma anche un po' piu difficile.
ciao e grazie per l'attenzione.
giova.
Anche se non con la neve, io, a parte la difficoltà, le montagne le preferisco senza neve, senza la neve che uniforma i colori e le forme e fa perdere gran parte della loro meravigliosa individualità a tante cime...
In ogni caso mi piacciono anche con la neve, ma meno...
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Re: Grignone dal Colle Balisio
La salita al Grignone con la neve dai Comolli (Balisio, chiesetta) è una classica, frequentatissima.soundofsilence wrote: Grazie a te per le informazioni e per la descrizione che mi ha fatto venire voglia di tornarci....
Anche se non con la neve, io, a parte la difficoltà, le montagne le preferisco senza neve, senza la neve che uniforma i colori e le forme e fa perdere gran parte della loro meravigliosa individualità a tante cime...
In ogni caso mi piacciono anche con la neve, ma meno...
Quando d'inverno sei in giro vedi sempre una lunga fila impegnata sul versante di salita.
Nonostante la sua popolarità non è da prendere sottogamba, per il pericolo di valanghe (comunque sempre segnalato, a volte viene proibito l'accesso) e nel tratto di cresta fino al rifugio (da percorrere con i ramponi) che ha già causato alcune vittime.
Benedetto

"Un uomo getta un sasso, il sasso del suo desiderio, nella nebbia, nell’ignoto, e subito si lancia ad inseguirlo".
Tomo Cesen

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Re: Grignone dal Colle Balisio
Grazie anche a te, credo proprio che non ci andrò mai d'inverno...benedetto wrote:La salita al Grignone con la neve dai Comolli (Balisio, chiesetta) è una classica, frequentatissima.
Quando d'inverno sei in giro vedi sempre una lunga fila impegnata sul versante di salita.
Nonostante la sua popolarità non è da prendere sottogamba, per il pericolo di valanghe (comunque sempre segnalato, a volte viene proibito l'accesso) e nel tratto di cresta fino al rifugio (da percorrere con i ramponi) che ha già causato alcune vittime.
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