partiamo venerdi da genova, alla volta di albenga dove trascorrero' la notte ospite del mio socio...che mi preannuncio "occhio che ad albenga tanto normali non sono

nel frattempo avevo mandato un mp a mahler per avere qualche indicazione, inizialmente si pensava qualcosa di tranquillo, tipo un "autunno dei mohicani"....ma il demone del pianarella e' in agguato, cosi' mahler ci relaziona su vaccari e calcagni....un colloquio telefonico dirige infine la nostra scelta: vaccari sia!!!! commento di andrea:
"sei un pazzo, ti devo insegnare tutto, quando si chiedono informazioni su vie lunghe si dichiara un grado in meno, quando ci si intorta le tipe si psara il grado piu' alto centrato in falesia per puro caso!!!!!!! gia' vedo la sofferenze di domani etc etc"
"beh possiamo sempre ritornare sui mohicani se non te la senti!"
"no, no, col ca....o ormai facciamo la vaccari e' deciso"
al che, rapido inventario dell'attrezzatura, quindi precena al "tennis club" dove recuperiamo un terzetto di matti, per poi dirigerci a una pizza ingauna...la tavolata si produce in racconti di spunto gipparolo, tra storielle assurde e quant'altro....mentre siamo a cena arriva un'ambulanza che si ferma accanto alla pizzeria, dove continuano a volare gradi alcolici e storielle assurde....finche' si paga e si esce!
e cosa troviamo? una barella dimenticata la dai militi

proposta disgaggio: dai, prendiamola e andiamo a fissarla a meta' parete. tanto sul pianarella ci sono abituati a 'sti pazzi

alla fine vince la proposta buonsenso, e si riporta la barella alla croce bianca legittima proprietaria. sorpresa numero 2, i presenti, tra cui non ci sono i dimenticoni, non fanno minimamente una piega: si vede che e' prassi consolidata ad albenga lasciare barelle in mezzo alla strada!!!!

e fu sera e fu mattina, sveglia antelucana per attaccare il pianarella. parcheggiamo dopo aver procacciato un po' di cibaria per la lunga avventura. partiamo e attacchiamo il sentiero: pronti via, dopo 20 metri siamo gia' persi nelle boscaglia, dato che leggo la prima frase della descrizione dell'avvicinamento solo a meta': mi fermo a "dove il sentiero piega a sinistra e si stacca una deviazione a destra" e la imbocco, ignaro completamente dell'indicazione successiva "tralasciarla e continuare fino al bivio successivo con ometto"

risultato, guadagnamo la parete a pochi metri dalla vaccari dopo un estenuante ravanage (la variante BEID di attacco al pianarella....)
e qui uno dice "ah ora si parla di roccia!"
COL CAVOLO!!!!!
dato che siamo arrivati praticamente alla roccia iniziamo a cercare l'attacco: cerchiamo la traccia che risale dai missili e li aggira per portarci alla placca di attacco...peccato che i missili li avevamo gia' aggirati! ma questo lo abbiamo scoperto dopo 2 ore di "seguire il canale di alberi e roccette fino alla placca" peccato che sono tutti canali cosi'!!!!! e quindi su per il canale, fino alla roccia, giu' per i canale, su per il canale, giu' per il canale...a un cdrto punto arriviamo nel folto, la roccia e' a dieci metri ma non c'e' traccia: AndreaC dice "qua ci vuole un'azione decisa" passa avanti e infrange il muro di rovi....per trovare l'ennesima sola!
nel frattempo abbiamo anche contattato mahler. che ci descrive minuziosamente la placca sotto cui siamo passati proprio all'inizio, vuoi vedere che

allora tornaimo indietro, ma senza tornare indietro: decidiamo di tagliare in costa. tagliatagliataglia s'arriva a un salto di roccia. indietro, giu, avanti: nuovo salto di roccia, con piu' panorama: siamo praticamente a meta' parete come altezza

eh questa agilita' mi causa problemi, fossi bello rigido non mi succederebbero ste cose...ovviamente e' l'unico paio di pantaloni che ho...
infine, stremati, raggiungiamo la roccia. andrea legge, ormai rassegnato "pa...pa.....pajer!!!!!" e' l'attacco della gianni pajer che mahler consiglia come alternativa al primo tiro della vaccari!!!! mappporcomondo, c'eravamo a due metri due ore e mezza fa!!!!!!

vabbe', ormai stremati azzanniamo le provviste, ci imbrachiamo e via! dato il ritardo, la roccia freddina, lo zaino che impiglia i movimenti, la nostra lentezza, riusciamo a fare i primi 4 tiri della vaccari, avendo modo di apprezzare un paio di lunghezze di roccia veramente belle: il primo tiro della pajer con la placchetta di partenza bella delicata e il diedro da urlo, e il diedro camino davvero fantastico, dopo la variante nota come "traverso della morte" dovuta a un errore nel considerare la sosta di L1b, presa alcuni metri piu' a sinistra del dovuto.....
quindi nel frattempo lasciamo mahler e soci che stanno finendo di rimontare il paretone e gia' che 1) il tempo stringe e 2) ci mancano i due tirelli piu' acidi insieme ad altri tre, optiamo per una veloce ritirata in doppia sulla via. tanto piu' che gli ultimi due tiri abbiamo abbandonato lo zaino per vedere se cio' apportava un giovamento alla nostra scarsa dimestichezza con la roccia!!!!
apprntiamo quindi delle faticose doppie (la fatica essendo il recupero della corda...) e ci dirigiamo a finale dove mahler ci attende per una meritata birra, insieme agli "habitues" del pianarella (chissa' chi sono eh????? quizzone quizzone!!!!)
infine, racconti a parte, finisco finalmente sul treno del ritorno. dove mi ricordo che avevo un compleanno di un amico proprio quella sera, nell'estremo levante. ma ormai e' tardi.....
