La cima in questione, che deve il curioso nome al provenzale cagnard "luogo riparato dai venti freddi", si trova sullo spartiacque tra la Valle Gesso (Valle della Meris) e la Valle Stura ed è una delle più alte della displuviale (la più alta è la Rocca della Paur). E' dirimpettaia del Matto e domina la conca del Lago Sottano della Sella, dove si trova il rifugio Dante Livio Bianco.
Sono partito intorno alle 6.30 da Sant'Anna di Valdieri (978 m) e con gli sci nello zaino comincio a risalire la mulattiera per il rifugio. Dopo pochi istanti sento dei passi dietro di me e penso "a quest'ora o è Jacolus o è Livio (Bunny)". Mi fermo e infatti è Bunny


Dopo circa 40 minuti calzo gli sci e salgo la lunga Valle della Meris fino al Lago Sottano. Costeggio il lago e seguo per un tratto le tracce dirette verso il Matto che superano un ripido pendio dove affiorano i muri di sostegno del sentiero estivo.
Giunto alla conca sovrastante abbandono le tracce per risalire i pendii sulla destra. Non ho ben chiaro dove passi l'itinerario, seguo un ripido costone e dopo un bel po' di salita mi accorgo che ho sbagliato strada


L'unica soluzione pare scendere nel vallone (per pendii molto ripidi) e ricongiungersi al giusto itinerario, ma ho un asso nella manica


Proseguo quindi sul costone fino all'anticima del Ciapous (2629 m), calzo i ramponi e per stretta cresta e ripidi pendii scendo al Colle del Ciapous (2500 m). Aggiro un torrione a sinistra, poi rimetto gli sci. Salgo per cresta e poi sulla destra per pendii molto ripidi ed esposti sui salti sottostanti (obbligatori i coltelli). Arrivo ad un colletto e per esile cresta raggiungo finalmente la bella vetta

Panorama molto interessante e particolare, la parete nord del Matto la fa da padrona, con in secondo piano lo splendido canalone di Lourousa.
Scendo direttamente dalla vetta su pendii ripidi in ottima neve primaverile, poi per uno stretto canalino raggiungo il vallone del Ciapous. Lo seguo fino all'imbocco di un altro canale stretto e ripido che piomba direttamente sul lago Sottano

Breve salita al rifugio per salutare Bunny e rinfrescarmi un po', poi si tratta solo di far correre gli sci nella lunga e poco inclinata valle. In basso ormai è primavera e una mezz'ora di camminata è quasi rilassante e piacevole.
Gita consigliabile ed impegnativa, sono 1740 m di dislivello con un buon sviluppo (molti di voi saranno saliti al Livio Bianco e si ricorderanno la lunghezza della valle). Grazie al mio errore ho sforato i 1850 m di dislivello

Come scialpinistica è un pò più breve del Matto ma sciisticamente più diretta ed interessante.
Purtroppo ho dimenticato la macchina fotografica a casa


In vetta con la Valle Stura sullo sfondo.

Scendendo nella lunga valle della Meris.