
Comunque: oggi in occasione di un raduno di un altro forum (specializzato sulle Apuane) abbiamo sfruttato la mattinata per fare questa arrampicata. Abbiamo fatto 2 cordate (io e il mio omonimo David, Antonio e Stefano) e abbiamo attaccato verso le 9, in mezzo a una folla di allievi di corsi roccia e climbers vari... per fortuna nessuno sulla nostra via (che almeno per i primi 2 tiri fatti da noi è la più facile del Procinto).
Breve relazione.
Proveniendo dal ponticello di accesso alla Cintura del Procinto, si va a destra sotto la parete E e si attacca subito al di là dello spigolo NE.
Il primo tiro è sui 35 m, protetto con resinati ogni 3 m circa, molto verticale e atletico. Si sale sempre vicini allo spigolo, qui poco definito. Diversi strapiombini ma ammanigliati, difficoltà secondo me fra il 5b e il 5c. Faticando un po' sono riuscito a salirlo da primo in modo abbastanza pulito...

Il secondo è leggermente più breve (28 m) e facile, diciamo sul 4c,5a: stavolta ho mandato su David che piano piano se l'è tirato, senza troppi problemi.
A questo punto si sbuca su un sistema di cenge, con l'imbarazzo della scelta per la via su cui proseguire. La Capanna-Ceragioli originaria a quanto pare si sposta molto a sinistra, sempre su terreno facile, per poi salire rapidamente verso il bosco sommitale con ancora alcuni saltini. Mi dicono non abbia richiodature recenti, ma dovrebbero esserci almeno un chiodo e un cordone in clessidra.

Poco a destra, invece, ci si può facilmente spostare sull'Antiinnominata (con un fessurozza di 6a in alto, mi dicono). Ancora più a destra, e c'è da fare un traverso più lungo (forse non del tutto banale) si potrebbe raggiungere la seconda sosta della più classica e appena più facile Innominata.
Spostandosi 10 m a sinistra, prima di raggiungere il seguito della Ceragioli, si ritrova una fila di resinati ravvicinati: è il 3° tiro di Olì Volà, per la qual via ha voluto optare Antonio. Io ero un po' titubante immaginando gradi più ardui, ma visto che la cordata davanti (ben più esperta di noi dietro) aveva 2 mezze corde in due si è detto che me ne avrebbero ceduta una, così io sarei salito da secondo, portando su la mia corda con la quale avrei poi recuperato il "quarto di cordata": e così abbiamo fatto.
Il tiro è molto lungo, quasi 50 m: con la richiodatura a resinati sono stati uniti 2 tiri, e servono una quindicina di rinvii. Si inizia subito con il tratto più duro (a me pare proprio un bel 6a), uno strapiombo per niente simpatico che ho passato solo con grande fatica e sonore imprecazioni, meno male che avevo la corda dall'alto...


Dopodiché... è finita: pochi metri di III, con un ultimo resinato, e si arriva agli alberi della cima.
Per la discesa si prende una debole traccia nel bosco, andando a incrociare il sentiero che conduce alla ferrata (via normale del Procinto: è la ferrata più antica d'Italia; è necessario assicurarsi opportunamente visto che l'ultimo tratto è abbastanza verticale).
Ovviamente abbiamo fatto tardi e siamo scesi alle 13 passate... comunque poi siamo scesi veloci verso il Rifugio Forte dei Marmi dove ci aspettavano gli altri amici non rampicanti, e un pantagruelico pranzo in vista della paretona del Monte Nona.
Nel complesso una bellissima giornata, un po' fresca al primo mattino, ma poi quasi estiva. E un assaggio di difficoltà arrampicatorie "serie" per me che arrampicatore non sono. E un bel ritrovo con altri grandi appassionati ed esperti delle nostre Alpi Apuane!
Ho qualche foto (ma solo una in via, ché c'era altro a cui pensare), vedo di metterle domani.