Rocca di Perti-Osteria dei matti
Moderators: Moderatori, Moderatori di sezione (Arrampicata sportiva)
Rocca di Perti-Osteria dei matti
Trasmetto a chi ne fosse interessato questo bel itinerario a Perti, frutto di combinazioni di più vie, e da sempre salito.
Rocca di Perti
L’osteria dei matti
Combinazione di vie sulla parete Ovest Sud Ovest
• L’antica osteria (E. Berruti, G.L. Grillo, L. Pizzorni, M. Rivarola, Febbraio 1982)
• Simonetta (M. Agnese, G.P. e M. Di Clemente, G.L. Vaccari, Novembre 1973)
• SuperWalter (L. Pizzorni, W. Vallarino, Aprile 1982)
• Pilastro Josephine (G. Ghiglione, M. Mesciulam, Dicembre 1974)
Sviluppo: 200 m più 15 m di facile trasferimento.
Difficoltà: 6a max (5c obbl.)
Attacco: la via (L’antica osteria) attacca a ca 20 m a destra del grottone posto a destra della Via del Vecchio, alla base di una evidente placca (fessura con chiodo nero a pochi metri da terra e “chiodone” vecchio più in alto).
L1: attaccare la fessura verticale (4c) e portarsi dritti su placca. Proseguire con arrampicata tecnica su bella placca a gocce (5b) per poi traversare a destra (5a) fino ad una grande nicchia gialla (sosta su anellone e chiodi da collegare). 20 m S1.
L2: dalla sosta scendere di poco traversando a destra e portarsi sulla parete verticale. Traversare per alcuni metri (5b) e cominciare a salire dritti verso una piccola clessidra con cordino (5c) giungendo su placche più abbattute. Proseguire in leggero obliquo a destra su bella placca tecnica (5a) e raggiungere una sosta con catena posta al centro della grande placconata. 25 m S2.
L3: salire dritti su placca grigia abbattuta (5a) ricca di gocce fin sotto un muro verticale solcato da fessura (qui è presente una sosta nuova a fittoni resinati, i quali si trovano anche lungo la fessura successiva). Attaccare la fessura direttamente uscendone in alto su marcato scalino a sinistra (5c). Più facilmente aggirare a sinistra un pilastrino (3c) e, superata una vecchia sosta con cordoni su albero, salire ora poggiando verso destra fino ad una sosta nuova su spit. 25 m S3.
L4: dalla sosta traversare camminando senza salire a destra sul bordo della placconata, salire appena e scendere superando un saltino con vegetazione (facile con passi di I° ma su terreno infido ed esposto sulla parete sottostante, consigliato usare la corda con possibilità di mettere cordoni su alberi dove rinviarsi) fino ad una cengetta alberata che seguita verso destra porta nei pressi della L3 della Via Simonetta. Quì, su placca si trova un piccolo golfaro dove fare sosta. 30 m S4.
L5: andare a destra seguendo la parte finale della L3 della Via Simonetta, superando la placca fessurata (4c) e, superata la S3 della Via Simonetta (tre anelli resinati), proseguire salendo il caminetto (4b) della L4. Su facile placca con fessura (3a) si raggiunge la S4 della Via Simonetta. 30 m S5.
Dalla S5 salire facilmente camminando e portarsi nel boschetto posto alla base della parete superiore 15 m S5bis.
L6: attaccare la placca verticale a sinistra di un albero (resinati nuovi, via SuperWalter) e con passi tecnici (6a o A0, o più facile usando l’albero di destra) portarsi poggiando un poco a sinistra verso la base delle placche (5c). Salire su placca abbattuta e seguirla superando alcuni muretti ben appigliati (4b/c). Arrivati sotto un muro più verticale, lo si supera direttamente (5c) andando al suo termine verso sinistra (5a), e con un aggiramento su placche da sinistra verso destra (4c) si raggiunge la sosta posta sotto uno strapiombo fessurato. 25 m S6.
(i primi metri del tiro (6a poi 5c) si possono evitare per una variante più facile (5a, anelli resinati) che attacca ca 4/5 metri a destra dell’albero).
L7: dalla sosta attaccare direttamente sotto lo strapiombo e superarlo con passo difficile (passo di 6a o A0 poi 5c, tiro del Pilastro Josephine). Proseguire lungo l’evidente fessura usando anche la lama posta alla sua sinistra (5b) e più facilmente (4b) portarsi sotto un corto muretto con fessurina a sinistra. Superare con passo sbilanciante il muretto (5c) e dopo pochi metri andare a sostare su comodo terrazzo con albero a sinistra, alla base di una larga fessura. 20 m S7.
L8: attaccare la fessura fino ad un masso incastrato (5c). Proseguire sempre dritti aiutandosi con la parete di destra fino ad una terrazza rocciosa (5b). Più facilmente portarsi verso un diedrino posto di fronte (3a) e superarlo (4b). Seguire sempre dritti lungo la fessura (4c) e raggiungere la sommità. 25 m S8. (qui è presente una sosta su resinati posta sul bordo della parete, ma è senz’altro più comodo attrezzarne una usando le diverse clessidre poste sul grosso blocco presente sulla sommità).
Discesa: come per la Via Simonetta, in breve si è sul sentiero (tre bolli rossi) che scende, passando alla base della parete Nord, al parcheggio.
Note: bella e classica combinazione, solo un poco disturbata dal tiro “vegetale” di collegamento in centro parete (L4). L’arrampicata, anche nel passo strapiombante della L7 e lungo la fessura di L8, e prevalentemente tecnica. L’attrezzatura su questa combinazione è molto varia. Sull’Antica osteria troviamo chiodi, spit vecchi, un kevlar in clessidrina in L2 (messa dove prima c’era un chiodo, ma si provvederà a risistemarlo) e resinati nuovi fiammanti in L3. Su questa prima parte le protezioni sono in alcuni tratti piuttosto distanziate soprattutto in L2. Il resto della salita, invece, e perfettamente attrezzata con anelli resinati, addirittura abbondanti in L6. Portare solo 12/13 rinvii, qualche cordino in kevlar e cordoni per le soste.
(relazione Cesare Marchesi – Febbraio 2008)
Rocca di Perti
L’osteria dei matti
Combinazione di vie sulla parete Ovest Sud Ovest
• L’antica osteria (E. Berruti, G.L. Grillo, L. Pizzorni, M. Rivarola, Febbraio 1982)
• Simonetta (M. Agnese, G.P. e M. Di Clemente, G.L. Vaccari, Novembre 1973)
• SuperWalter (L. Pizzorni, W. Vallarino, Aprile 1982)
• Pilastro Josephine (G. Ghiglione, M. Mesciulam, Dicembre 1974)
Sviluppo: 200 m più 15 m di facile trasferimento.
Difficoltà: 6a max (5c obbl.)
Attacco: la via (L’antica osteria) attacca a ca 20 m a destra del grottone posto a destra della Via del Vecchio, alla base di una evidente placca (fessura con chiodo nero a pochi metri da terra e “chiodone” vecchio più in alto).
L1: attaccare la fessura verticale (4c) e portarsi dritti su placca. Proseguire con arrampicata tecnica su bella placca a gocce (5b) per poi traversare a destra (5a) fino ad una grande nicchia gialla (sosta su anellone e chiodi da collegare). 20 m S1.
L2: dalla sosta scendere di poco traversando a destra e portarsi sulla parete verticale. Traversare per alcuni metri (5b) e cominciare a salire dritti verso una piccola clessidra con cordino (5c) giungendo su placche più abbattute. Proseguire in leggero obliquo a destra su bella placca tecnica (5a) e raggiungere una sosta con catena posta al centro della grande placconata. 25 m S2.
L3: salire dritti su placca grigia abbattuta (5a) ricca di gocce fin sotto un muro verticale solcato da fessura (qui è presente una sosta nuova a fittoni resinati, i quali si trovano anche lungo la fessura successiva). Attaccare la fessura direttamente uscendone in alto su marcato scalino a sinistra (5c). Più facilmente aggirare a sinistra un pilastrino (3c) e, superata una vecchia sosta con cordoni su albero, salire ora poggiando verso destra fino ad una sosta nuova su spit. 25 m S3.
L4: dalla sosta traversare camminando senza salire a destra sul bordo della placconata, salire appena e scendere superando un saltino con vegetazione (facile con passi di I° ma su terreno infido ed esposto sulla parete sottostante, consigliato usare la corda con possibilità di mettere cordoni su alberi dove rinviarsi) fino ad una cengetta alberata che seguita verso destra porta nei pressi della L3 della Via Simonetta. Quì, su placca si trova un piccolo golfaro dove fare sosta. 30 m S4.
L5: andare a destra seguendo la parte finale della L3 della Via Simonetta, superando la placca fessurata (4c) e, superata la S3 della Via Simonetta (tre anelli resinati), proseguire salendo il caminetto (4b) della L4. Su facile placca con fessura (3a) si raggiunge la S4 della Via Simonetta. 30 m S5.
Dalla S5 salire facilmente camminando e portarsi nel boschetto posto alla base della parete superiore 15 m S5bis.
L6: attaccare la placca verticale a sinistra di un albero (resinati nuovi, via SuperWalter) e con passi tecnici (6a o A0, o più facile usando l’albero di destra) portarsi poggiando un poco a sinistra verso la base delle placche (5c). Salire su placca abbattuta e seguirla superando alcuni muretti ben appigliati (4b/c). Arrivati sotto un muro più verticale, lo si supera direttamente (5c) andando al suo termine verso sinistra (5a), e con un aggiramento su placche da sinistra verso destra (4c) si raggiunge la sosta posta sotto uno strapiombo fessurato. 25 m S6.
(i primi metri del tiro (6a poi 5c) si possono evitare per una variante più facile (5a, anelli resinati) che attacca ca 4/5 metri a destra dell’albero).
L7: dalla sosta attaccare direttamente sotto lo strapiombo e superarlo con passo difficile (passo di 6a o A0 poi 5c, tiro del Pilastro Josephine). Proseguire lungo l’evidente fessura usando anche la lama posta alla sua sinistra (5b) e più facilmente (4b) portarsi sotto un corto muretto con fessurina a sinistra. Superare con passo sbilanciante il muretto (5c) e dopo pochi metri andare a sostare su comodo terrazzo con albero a sinistra, alla base di una larga fessura. 20 m S7.
L8: attaccare la fessura fino ad un masso incastrato (5c). Proseguire sempre dritti aiutandosi con la parete di destra fino ad una terrazza rocciosa (5b). Più facilmente portarsi verso un diedrino posto di fronte (3a) e superarlo (4b). Seguire sempre dritti lungo la fessura (4c) e raggiungere la sommità. 25 m S8. (qui è presente una sosta su resinati posta sul bordo della parete, ma è senz’altro più comodo attrezzarne una usando le diverse clessidre poste sul grosso blocco presente sulla sommità).
Discesa: come per la Via Simonetta, in breve si è sul sentiero (tre bolli rossi) che scende, passando alla base della parete Nord, al parcheggio.
Note: bella e classica combinazione, solo un poco disturbata dal tiro “vegetale” di collegamento in centro parete (L4). L’arrampicata, anche nel passo strapiombante della L7 e lungo la fessura di L8, e prevalentemente tecnica. L’attrezzatura su questa combinazione è molto varia. Sull’Antica osteria troviamo chiodi, spit vecchi, un kevlar in clessidrina in L2 (messa dove prima c’era un chiodo, ma si provvederà a risistemarlo) e resinati nuovi fiammanti in L3. Su questa prima parte le protezioni sono in alcuni tratti piuttosto distanziate soprattutto in L2. Il resto della salita, invece, e perfettamente attrezzata con anelli resinati, addirittura abbondanti in L6. Portare solo 12/13 rinvii, qualche cordino in kevlar e cordoni per le soste.
(relazione Cesare Marchesi – Febbraio 2008)
Dalla S3 su spit, è stato pulito un collegamento migliore con la parte alta della via (Super Walter+Pilastro Josephine).
Da S3, salire dritti (traccia pulita fra gli alberi) e raggiungere una placchetta di roccia grigia assai abbattuta, superarla facilmente traversando a destra e per saltini e altre placchette, sempre poggiando verso detra, raggiungere un corto canalino/diedro. Superarlo (2a) arrivando così su un'ampia cengia boscosa (a sinistra in alto caratteristica grotta forata che merita una visita). Traversare la cengia a destra fino ad un salto con alberi, salire raggiungendo un terrazzo con alberi posto alla base di un pilatrino abbattuto. Fare sosta su alberi, e salire il pilastrino alto una decina di metri sulla sua destra(3a, nessuna protezione) arrivando così ad una sosta su due resinati della via Simonetta (scritta). Da quì è possibile proseguire fino alla sommità seguendo la Simonetta, oppure scendere facilmente a destra per ca 15 m portandosi alla base della Super Walter. Per il futuro si sta studiando una risistemazione dei primi due tiri dell'Antica Osteria, e la creazione di due lunghezze nuove di collegamento con la parte superiore. Cio a tutti.
Da S3, salire dritti (traccia pulita fra gli alberi) e raggiungere una placchetta di roccia grigia assai abbattuta, superarla facilmente traversando a destra e per saltini e altre placchette, sempre poggiando verso detra, raggiungere un corto canalino/diedro. Superarlo (2a) arrivando così su un'ampia cengia boscosa (a sinistra in alto caratteristica grotta forata che merita una visita). Traversare la cengia a destra fino ad un salto con alberi, salire raggiungendo un terrazzo con alberi posto alla base di un pilatrino abbattuto. Fare sosta su alberi, e salire il pilastrino alto una decina di metri sulla sua destra(3a, nessuna protezione) arrivando così ad una sosta su due resinati della via Simonetta (scritta). Da quì è possibile proseguire fino alla sommità seguendo la Simonetta, oppure scendere facilmente a destra per ca 15 m portandosi alla base della Super Walter. Per il futuro si sta studiando una risistemazione dei primi due tiri dell'Antica Osteria, e la creazione di due lunghezze nuove di collegamento con la parte superiore. Cio a tutti.
Ciao a tutti, io sono andato con amici giovedì 20 novembre a fare l'antica osteria. In realtà abbiamo saltato l'ultimo tiro sul pilastro Josephine e abbiamo fatto la variante della via simonetta, il traverso e l'ultimo tiro della simonetta. Molto bella l'intera arrampicata. Volevo segnalare che alla partenza del primo tiro della Superwalter abbiamo trovato una chiave di una macchina Opel (almeno il portachiavi portava tale dicitura). L'abbiamo lasciata in evidenza in una fessura proprio alla partenza della Superwalter. Se qualcuno sapesse di averla persa, se va a rifarsi un giro a Rocca di Perti credo la troverà
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Anni fà mi cadde l'occhio su un vecchio chiodo di sosta posto ad altezza naso seguito più in alto da un secondo e mi chiesi che via fosse e in quali anni l'avessero aperta e chi l'avessa aperta. Ora ho trovato le risposte e non solo anche un coppia di amici che mi ha guidato costantemente nella salita dei tre splendidi tiri dell'Antica Osteria concatenata agli ultimi tre della Simonetta
Attacco, il chiodo non si vede a causa della bassa qualità della foto (cellulare perchè macchina lasciata a casa
) ma è un pelo sopra il fico sulla destra se non ricordo male

Secondo tiro

Qualcuno veglia dall'alto

Sosta in una bellissima grotta incontrata alla fine del primo tiro di trasferimento

Attacco del pilastro Josephine

Viviana sul pilastro

Dopo un lungo studio tattico abbiamo optato per la variante Simonetta, già conosciuta e meno difficile, con la promessa di tornare per chiudere anche il pilastro Josephine

Attacco, il chiodo non si vede a causa della bassa qualità della foto (cellulare perchè macchina lasciata a casa



Secondo tiro

Qualcuno veglia dall'alto


Sosta in una bellissima grotta incontrata alla fine del primo tiro di trasferimento

Attacco del pilastro Josephine

Viviana sul pilastro

Dopo un lungo studio tattico abbiamo optato per la variante Simonetta, già conosciuta e meno difficile, con la promessa di tornare per chiudere anche il pilastro Josephine

Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti

Se le fonti sono giuste, risulta aperta nel Febbraio del 1982 da: E. Berruti, G.L. Grillo, L. Pizzorni, M.Rivarola.
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Sono iniziati i lavori di richiodatura.
Per ora sono stati riattrezzati a resinati i primi tre tiri, nella parte alta è in progetto un'uscita sulla sommità del tutto nuova, che integrarà la vecchia L5. Allego delle note per ora riferenti alle prime tre lunghezze:
1) sulla L1 è stato tolto il chiodo posto sopra l'attacco. Il primo resinato si trova a ca 6 m dal suolo. Vi è possibilità (ottima possibilità) di proteggersi nella bella fessura d'attacco con friends piccolo o medio/piccoli o nuts corrispondenti. La S1 è stata rifatta con due resinati da collegare sulla destra della grotta dove vi era (nacora in sito) la vecchia sosta. (4 resinati sul tiro).
2) all'inizio della lunghezza ci si può proteggere con una bella e solida clessidra, poco dopo è stato messo un primo resinato e un secondo è stato messo all'incirca dove prima vi era un kevlar su clessidra. La vecchia S2 (scomoda) messa a metà parete è stata eliminata (una volta non esisteva), per cui si va a sostare sottola fessura della L3 (sosta su due resinati da collegare più un terzo basso dipinto di giallo). (5 resinati sul tiro e una clessidra segnalata con cordino).
3) sulla L3 è stato tolto il terzo resinato messo da altri in modo da azzerare il passo d'uscita dalla fessura, passo comunque già ben protetto da un altro resinato. Ne è stato aggiunto invece uno nuovo al di sopra della fessura in modo da scalare il più possibile sulla bella roccia del pilastrino finale e non nel canalino un po terroso messo a sinistra. Si prevede comunque di disgaggiare un enorme masso posto sulla cengia della sosta S3, pulire bene, e aggiungendo un altro resinato, di far si di arrivare direttamente alla S3. (3 resinati sul tiro)
Per il resto vi farò sapere, oggi sono state esplorate e preparate le ultime due lunghezze.
Ricordo per chi non lo sapesse che comunque la via rimane con passaggi e tratti piuttosto ingaggianti ed esposti, ed è richiesto un buon livello sul 5c/6a obbligatorio (distanze tra i resinati da 3 a 5/6 m).
Per ora sono stati riattrezzati a resinati i primi tre tiri, nella parte alta è in progetto un'uscita sulla sommità del tutto nuova, che integrarà la vecchia L5. Allego delle note per ora riferenti alle prime tre lunghezze:
1) sulla L1 è stato tolto il chiodo posto sopra l'attacco. Il primo resinato si trova a ca 6 m dal suolo. Vi è possibilità (ottima possibilità) di proteggersi nella bella fessura d'attacco con friends piccolo o medio/piccoli o nuts corrispondenti. La S1 è stata rifatta con due resinati da collegare sulla destra della grotta dove vi era (nacora in sito) la vecchia sosta. (4 resinati sul tiro).
2) all'inizio della lunghezza ci si può proteggere con una bella e solida clessidra, poco dopo è stato messo un primo resinato e un secondo è stato messo all'incirca dove prima vi era un kevlar su clessidra. La vecchia S2 (scomoda) messa a metà parete è stata eliminata (una volta non esisteva), per cui si va a sostare sottola fessura della L3 (sosta su due resinati da collegare più un terzo basso dipinto di giallo). (5 resinati sul tiro e una clessidra segnalata con cordino).
3) sulla L3 è stato tolto il terzo resinato messo da altri in modo da azzerare il passo d'uscita dalla fessura, passo comunque già ben protetto da un altro resinato. Ne è stato aggiunto invece uno nuovo al di sopra della fessura in modo da scalare il più possibile sulla bella roccia del pilastrino finale e non nel canalino un po terroso messo a sinistra. Si prevede comunque di disgaggiare un enorme masso posto sulla cengia della sosta S3, pulire bene, e aggiungendo un altro resinato, di far si di arrivare direttamente alla S3. (3 resinati sul tiro)
Per il resto vi farò sapere, oggi sono state esplorate e preparate le ultime due lunghezze.
Ricordo per chi non lo sapesse che comunque la via rimane con passaggi e tratti piuttosto ingaggianti ed esposti, ed è richiesto un buon livello sul 5c/6a obbligatorio (distanze tra i resinati da 3 a 5/6 m).
Why, why can we never be sure till we die
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
L'antica osteria è una delle vie finalesi che mi è rimasta nel cuore (oltre che nel ricordo...
)

Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
alla prima occasione vado aa curiosare le novità 

Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
gabryamicodimalher, con forza e coraggio marziale mentre lotta con il terzo tiro della via,
emoticons per lui

emoticons per lui






vaavantitecheamemiscappadaridere
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Salita sabato pomeriggio per curiosare la nuova chiodatura, il ripristino del quarto tiro e la chiodatura di un quinto tiro che porta ad uscire sull'ultimo tiro dello Josephine.
Appena recupero la macchina fotografica, metto le fotine
Appena recupero la macchina fotografica, metto le fotine

Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Stai consumando le montagne 

Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Ecco le fotine:
Vivi sul primo tiro

io sul secondo.........che strizza.........

terzo tiro, Vivi in azione

Ezio tiene

e poi segue

Terminato il tiro di trasferimnto vediamo calarsi un losco individuo con tutta l'intenzione di aggregarsi....
Eccolo mentre attacca il quarto tiro richiodato di recente

Un tiro tanto spendido quanto complesso, soprattutto dopo che qualcuno ha rancato via l'unico appiglio disponibile nel passo più ostico

Vivi sul primo tiro
io sul secondo.........che strizza.........

terzo tiro, Vivi in azione
Ezio tiene
e poi segue
Terminato il tiro di trasferimnto vediamo calarsi un losco individuo con tutta l'intenzione di aggregarsi....
Eccolo mentre attacca il quarto tiro richiodato di recente
Un tiro tanto spendido quanto complesso, soprattutto dopo che qualcuno ha rancato via l'unico appiglio disponibile nel passo più ostico

Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
L'antica osteria
riattrezzata e riveduta 2010
(E. Berruti, G.L. Grillo, L. Pizzorni, M. Rivarola, Febbraio 1982)
Difficoltà: 5c o 6b (6a/A0) con uscita diretta in L5
Sviluppo: ca. 200 m totali
Attrezzatura: anelli resinati, chiodi rinforzati con resina
Attacco: la via attacca a ca 20 m a destra del grottone posto a destra della Via del Vecchio, alla base di una evidente placca solcata nei primi metri da una fessurina (primo resinato visibile in alto a destra a ca. 5/6 metri da terra).
L1: attaccare la fessura verticale (4c, utile friend medio/piccolo) e portarsi dritti su placca. Proseguire con arrampicata tecnica su bella placca a gocce (5c) per poi traversare a destra (5a) fino ad una grande nicchia gialla e sostare sul suo bordo destro (due resinati da collegare). 20 m S1.
L2: dalla sosta scendere di poco traversando a destra (clessidra) e portarsi sulla parete verticale. Traversare per alcuni metri (5b) e cominciare a salire dritti (5c) giungendo su placche più abbattute. Proseguire in leggero obliquo a destra su bella placca tecnica a destra di alcuni alberelli (5a) e raggiungere una bella placca grigia ricca di gocce, superarla (5a) andando a sostare al di sotto di un’evidente fessura (resinato e un chiodo da collegare). 35 m S2.
L3: Attaccare la fessura direttamente uscendone in alto su marcato scalino a sinistra (5c). Continuare sul bordo sinistro del seguente pilastrino (4c) e, superata una vecchie sosta con cordoni su albero, salire ora poggiando verso destra fino in sosta (due spit da collegare. 15 m S3.
L4: dalla sosta, salire dritti (traccia pulita fra gli alberi) e raggiungere una placchetta di roccia grigia assai abbattuta, superarla facilmente (3b) traversando a destra al di sotto di un muro verticale, e per saltini e altre placchette, sempre poggiando verso destra (resinato di passaggio e indicante la direzione), raggiungere un corto canalino/diedro. Superarlo (2b) arrivando così su un'ampia cengia boscosa (a sinistra in alto caratteristica grotta forata che merita una visita). Traversare la cengia a destra fino ad una cengia con alberi, alla base di una grande placca grigia (chiodo e resinati visibili sulla placca, fare sosta su albero). 40 m S4.
L5: attaccare la placca superando presso un chiodo un bel passaggio tecnico (5c), continuare dritti (5a) superando alcuni gradini (4c) e raggiungere un comodo gradino sovrastato da un muretto agettante (resinato sul muretto). Superare con passo deciso e tecnico il muretto (6b o 6a/A0), continuare dritti su roccia bianca più articolata (5c) e uscire dalla parete su placca grigia più appigliata (5a) raggiungendo la grande terrazza posta al di sotto delle ultime due lunghezze della Simonetta. 25 m S5 su alberi.
Trasferimanto: dalla sosta su alberi, salire leggermente verso la soprastante parete, e traversare camminando verso destra su cengia, portandosi al di sotto di una grande nicchia di roccia bianca (sosta da attrezzare su alberi) o scendendo alcuni metri sempre verso destra, raggiungere una sosta doppia su anelli resinati. (in tutto ca. 10 m).
L5bis: nel salire la L5, arrivati sotto il muretto col passo difficile, dopo aver rinviato il resinato posto sul muro (allungare con cordino il rinvio), è possibile proseguire con una variante finale di tiro più semplice. Dal muretto, traversare a destra seguendo il gradino, e dove esso termina salire a destra verso una nicchia (fessura corta ottima per un friend). Raggiungere la nicchia con passo delicato (5b) e dopo aver attrezzato un ottima clessidra posta sul suo bordo sinistro in alto, proseguire in obliquo sempre a destra superando saltini e placchette abbattute (4a/b), e raggiungere la doppia sosta su resinati da collegare come descritto precedentemente (sosta della Simonetta). 25 m S5bis.
L6: attaccare la parete soprastante dalla nicchia e portarsi sul suo bordo destro alto (4b). Superare (chiodo) la soprastante placca con bella lama a sinistra (5a) e proseguire dritti superando alcuni gradoni (4b/c) raggiungendo una evidente lama (resinato). Attaccare la lama (4c) e con bella arrampicata salirla (4b/c) verso destra seguendo il suo andamento (ottime possibilità nell’uso di friend medi e grandi). Raggiunta una cengia, traversare su essa a destra e superato un albero andare a sostare alla penultima sosta delPilastro Josephine. 30 m S6 su due resinati da collegare.
L7: (variante finale al Pilastro Josephine salita da N.Ivaldo negli anni ’80) attaccare la fessura fino ad un masso incastrato (5c). Proseguire sempre dritti aiutandosi con la parete di destra fino ad una terrazza rocciosa (5b). Più facilmente portarsi verso un diedrino posto di fronte (3a) e superarlo (4b). Seguire sempre dritti lungo la fessura (4c) e raggiungere la sommità. 30 m S7. (qui è presente una sosta su resinati posta sul bordo della parete, ma è senz’altro più comodo attrezzarne una usando le diverse clessidre poste sul grosso blocco presente sulla sommità).
La via è stata riattizzata tra Gennaio e Marzo 2010 da L. Pizzorni e c., rinnovandola con una parziale nuova L5 e una nuova L6 di collegamento con la fessura Ivaldo finale. Consigliati alcuni friends, in quanto sebbene ora ben attrezzata, la distanza tra le protezioni fisse non è ravvicinata, e assente dove siano possibili l’uso di nut o friend, o dove presenti clessidre da attrezzare. Il vecchio chiodo posto all’attacco (non messo dagli apritori) è stato rimosso, percui la prima protezione del tiro risulta molto in alto (ottima possibilità di protezione con friend nell’evidente fessura d’attacco).
riattrezzata e riveduta 2010
(E. Berruti, G.L. Grillo, L. Pizzorni, M. Rivarola, Febbraio 1982)
Difficoltà: 5c o 6b (6a/A0) con uscita diretta in L5
Sviluppo: ca. 200 m totali
Attrezzatura: anelli resinati, chiodi rinforzati con resina
Attacco: la via attacca a ca 20 m a destra del grottone posto a destra della Via del Vecchio, alla base di una evidente placca solcata nei primi metri da una fessurina (primo resinato visibile in alto a destra a ca. 5/6 metri da terra).
L1: attaccare la fessura verticale (4c, utile friend medio/piccolo) e portarsi dritti su placca. Proseguire con arrampicata tecnica su bella placca a gocce (5c) per poi traversare a destra (5a) fino ad una grande nicchia gialla e sostare sul suo bordo destro (due resinati da collegare). 20 m S1.
L2: dalla sosta scendere di poco traversando a destra (clessidra) e portarsi sulla parete verticale. Traversare per alcuni metri (5b) e cominciare a salire dritti (5c) giungendo su placche più abbattute. Proseguire in leggero obliquo a destra su bella placca tecnica a destra di alcuni alberelli (5a) e raggiungere una bella placca grigia ricca di gocce, superarla (5a) andando a sostare al di sotto di un’evidente fessura (resinato e un chiodo da collegare). 35 m S2.
L3: Attaccare la fessura direttamente uscendone in alto su marcato scalino a sinistra (5c). Continuare sul bordo sinistro del seguente pilastrino (4c) e, superata una vecchie sosta con cordoni su albero, salire ora poggiando verso destra fino in sosta (due spit da collegare. 15 m S3.
L4: dalla sosta, salire dritti (traccia pulita fra gli alberi) e raggiungere una placchetta di roccia grigia assai abbattuta, superarla facilmente (3b) traversando a destra al di sotto di un muro verticale, e per saltini e altre placchette, sempre poggiando verso destra (resinato di passaggio e indicante la direzione), raggiungere un corto canalino/diedro. Superarlo (2b) arrivando così su un'ampia cengia boscosa (a sinistra in alto caratteristica grotta forata che merita una visita). Traversare la cengia a destra fino ad una cengia con alberi, alla base di una grande placca grigia (chiodo e resinati visibili sulla placca, fare sosta su albero). 40 m S4.
L5: attaccare la placca superando presso un chiodo un bel passaggio tecnico (5c), continuare dritti (5a) superando alcuni gradini (4c) e raggiungere un comodo gradino sovrastato da un muretto agettante (resinato sul muretto). Superare con passo deciso e tecnico il muretto (6b o 6a/A0), continuare dritti su roccia bianca più articolata (5c) e uscire dalla parete su placca grigia più appigliata (5a) raggiungendo la grande terrazza posta al di sotto delle ultime due lunghezze della Simonetta. 25 m S5 su alberi.
Trasferimanto: dalla sosta su alberi, salire leggermente verso la soprastante parete, e traversare camminando verso destra su cengia, portandosi al di sotto di una grande nicchia di roccia bianca (sosta da attrezzare su alberi) o scendendo alcuni metri sempre verso destra, raggiungere una sosta doppia su anelli resinati. (in tutto ca. 10 m).
L5bis: nel salire la L5, arrivati sotto il muretto col passo difficile, dopo aver rinviato il resinato posto sul muro (allungare con cordino il rinvio), è possibile proseguire con una variante finale di tiro più semplice. Dal muretto, traversare a destra seguendo il gradino, e dove esso termina salire a destra verso una nicchia (fessura corta ottima per un friend). Raggiungere la nicchia con passo delicato (5b) e dopo aver attrezzato un ottima clessidra posta sul suo bordo sinistro in alto, proseguire in obliquo sempre a destra superando saltini e placchette abbattute (4a/b), e raggiungere la doppia sosta su resinati da collegare come descritto precedentemente (sosta della Simonetta). 25 m S5bis.
L6: attaccare la parete soprastante dalla nicchia e portarsi sul suo bordo destro alto (4b). Superare (chiodo) la soprastante placca con bella lama a sinistra (5a) e proseguire dritti superando alcuni gradoni (4b/c) raggiungendo una evidente lama (resinato). Attaccare la lama (4c) e con bella arrampicata salirla (4b/c) verso destra seguendo il suo andamento (ottime possibilità nell’uso di friend medi e grandi). Raggiunta una cengia, traversare su essa a destra e superato un albero andare a sostare alla penultima sosta delPilastro Josephine. 30 m S6 su due resinati da collegare.
L7: (variante finale al Pilastro Josephine salita da N.Ivaldo negli anni ’80) attaccare la fessura fino ad un masso incastrato (5c). Proseguire sempre dritti aiutandosi con la parete di destra fino ad una terrazza rocciosa (5b). Più facilmente portarsi verso un diedrino posto di fronte (3a) e superarlo (4b). Seguire sempre dritti lungo la fessura (4c) e raggiungere la sommità. 30 m S7. (qui è presente una sosta su resinati posta sul bordo della parete, ma è senz’altro più comodo attrezzarne una usando le diverse clessidre poste sul grosso blocco presente sulla sommità).
La via è stata riattizzata tra Gennaio e Marzo 2010 da L. Pizzorni e c., rinnovandola con una parziale nuova L5 e una nuova L6 di collegamento con la fessura Ivaldo finale. Consigliati alcuni friends, in quanto sebbene ora ben attrezzata, la distanza tra le protezioni fisse non è ravvicinata, e assente dove siano possibili l’uso di nut o friend, o dove presenti clessidre da attrezzare. Il vecchio chiodo posto all’attacco (non messo dagli apritori) è stato rimosso, percui la prima protezione del tiro risulta molto in alto (ottima possibilità di protezione con friend nell’evidente fessura d’attacco).
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- Alexander
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Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti























































...che ne dici se do la notizia in rete? Mi pare un grande itinerario!

Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Completo l'opera di mahler allegando la foto



Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
bella e fatta molto bene!



Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
ciao cri. fai pure. ciaoAlexander wrote:![]()
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...che ne dici se do la notizia in rete? Mi pare un grande itinerario!
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Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Bravi, bel lavoro! 

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Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Ciao!
Oggi con Flavio siamo andati a "curiosare" da queste parti, per vedere un po' la nuova chiodatura e soprattutto per "provare" i nuovi tiri.
La chiodatura è essenziale, ma ottima dove serve. Il tiro in L5 è molto bello e impegnativo, il 6b direi che c'è tutto, e anche la placca successiva è molto bella e delicata.
Confesso che abbiamo avuto parecchie perplessità sull'attacco dell'L6: dalla nicchia con doppia sosta non siamo riusciti a trovare il chiodo citato da Mahler nella sua relazione, mentre al di sopra della nicchia che la precede di qualche metro (in cui però non ci sono soste di sorta!) c'è addirittura un bel resinato, che sembrerebbe uguale agli altri utilizzati lungo la via ... Insomma, avevamo parecchi dubbi, in più iniziava a piovigginare, così abbiamo risolto uscendo per la "variante" della Simonetta. Però è un peccato, e raccolte le dovute informazioni, ci torneremo di sicuro!
Una domanda per Mahler: perchè avete tolto la sosta su resinati alla base della fessura di L3, che c'era già, per far sostare su un chiodo vecchio ed un nuovo golfaro? Non era meglio lasciarla?
Ciao a presto!
Andrea
Oggi con Flavio siamo andati a "curiosare" da queste parti, per vedere un po' la nuova chiodatura e soprattutto per "provare" i nuovi tiri.
La chiodatura è essenziale, ma ottima dove serve. Il tiro in L5 è molto bello e impegnativo, il 6b direi che c'è tutto, e anche la placca successiva è molto bella e delicata.
Confesso che abbiamo avuto parecchie perplessità sull'attacco dell'L6: dalla nicchia con doppia sosta non siamo riusciti a trovare il chiodo citato da Mahler nella sua relazione, mentre al di sopra della nicchia che la precede di qualche metro (in cui però non ci sono soste di sorta!) c'è addirittura un bel resinato, che sembrerebbe uguale agli altri utilizzati lungo la via ... Insomma, avevamo parecchi dubbi, in più iniziava a piovigginare, così abbiamo risolto uscendo per la "variante" della Simonetta. Però è un peccato, e raccolte le dovute informazioni, ci torneremo di sicuro!
Una domanda per Mahler: perchè avete tolto la sosta su resinati alla base della fessura di L3, che c'era già, per far sostare su un chiodo vecchio ed un nuovo golfaro? Non era meglio lasciarla?
Ciao a presto!
Andrea
"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
ciao Andre, si il resinato che hai visto indicava la salita, il chiodo è poco sopra. Per quanto riguarda la S3, anch'io sono rimasto un po perplesso del lavoro fatto (e non solo io)e in effetti popi non ho voluto insistere più di tanto conosciute le intenzioni di Luciano. Ma si sa, Luciano ha una mente che a volte è difficile da decifrare
. Secondo lui si dovera rifare la sosta come lo era durante l'apertura, quando uisava con chiodi la fessura e per cui rimaneva poi più bassa del terrazzino, in somma un "radicalizzazione" del pensiero dell'apritore, non so che altro dire. In effetti per esempio, sulle tre prime lunghezze, sebbene siano stati messi dei resinati nuovi, essi comunque sono stati rimessi dove 20 anni fa vi erano le protezioni usate nell'apertura (ecco perchè all'attacco non c'è più il chiodo nero ma anche il perchè ora la L2 è assai meglio attrezzata che prima). Comunque dalla S5, secondo me è ancora più bello, proseguire sullo Josephine, andando a destra e facendo un unico bel tirone (salti la sosta sotto lo strapiombetto, rinviandola) fino alla sua penultima sosta (e poi fessura finale). Bien spero di essere stato esaustivo, a presto e buone scalate.

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Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Grazie Cè, la prossima volta non sbaglieremo più! 
Andrea

Andrea
"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
mahler wrote:Ma si sa, Luciano ha una mente che a volte è difficile da decifrare.

osteria dei matti
Ieri sono andato a fere l'OSTERIA DEI MATTI molto bella, nel tiro dopo la grotta il passo chiave
che grado è? io l'ho azzareto ma mi sembrava sempre sul 6a.
comunque grande goduria.
ciao
che grado è? io l'ho azzareto ma mi sembrava sempre sul 6a.
comunque grande goduria.
ciao
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- gambeinspalla
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Re: osteria dei matti
E' un bel 6b, azzerato 6a/A0. Trovi tutto su questo topic:RoBolz wrote:Ieri sono andato a fere l'OSTERIA DEI MATTI molto bella, nel tiro dopo la grotta il passo chiave
che grado è? io l'ho azzareto ma mi sembrava sempre sul 6a.
comunque grande goduria.
ciao
viewtopic.php?f=18&t=3561
Ciao.
Andrea
"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Hanno richiodato tutta la via Osteria dei Matti....a breve proverò l'esperienza di questa Via col mio collega!!! Olè!!!
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Re: Rocca di Perti, L'osteria dei matti
Fatta Venerdì con vento a tratti fastidioso.
Abbiamo usato la (al solito) precisa relazione di mahler: grazie!
Bella via, ci è piaciuta assai e ci siamo divertiti.
Bellissima la grotta forata a metà parete, peccato che qualche [autocensura preventiva] l'abbia usata per i propri bisogni fisiologici.
Capisco che possa capitare un'urgenza, però che diamine...
Abbiamo usato la (al solito) precisa relazione di mahler: grazie!
Bella via, ci è piaciuta assai e ci siamo divertiti.
Bellissima la grotta forata a metà parete, peccato che qualche [autocensura preventiva] l'abbia usata per i propri bisogni fisiologici.
Capisco che possa capitare un'urgenza, però che diamine...

Re: Rocca di Perti-Osteria dei matti
Fatta la settima scorsa…mamma mia che adrenalina in alcuni passaggi quando l’ultimo resinato è lontano!!!
La via è stata volutamente chiodata lunga e quindi scordiamoci i resinati a livello ascellare, detto questo noi friend non ne abbiamo praticamente messi, anche perché secondo me sul calcare di Finale tengono poco e le fessure idonee sono poche in tutto il comprensorio.
Noi siamo andati su di fettucce nelle clessidre, anche qui devo dire che le clessidre che veramente mi davano sicurezza al 1000% ne ho trovate poche.
Ad ogni modo la via è volutamente cosi e se uno è abituato a rinviare a ogni metro si scelga un’altra via.
A me sono piaciuti tantissimo i primi 3 tiri. Secondo me il passo più duro è la fessura del 3° tiro, per salire sul terrazzino ho dovuto farmi una staffa….non salivo neanche da secondo!!!!!
Fatta con Luca sempre ottimo compagno di cordata!!!!
Congratulazione a chi l’ha risistemata ma soprattutto a chi l’ha aperta nel 1982!!!


La via è stata volutamente chiodata lunga e quindi scordiamoci i resinati a livello ascellare, detto questo noi friend non ne abbiamo praticamente messi, anche perché secondo me sul calcare di Finale tengono poco e le fessure idonee sono poche in tutto il comprensorio.
Noi siamo andati su di fettucce nelle clessidre, anche qui devo dire che le clessidre che veramente mi davano sicurezza al 1000% ne ho trovate poche.
Ad ogni modo la via è volutamente cosi e se uno è abituato a rinviare a ogni metro si scelga un’altra via.
A me sono piaciuti tantissimo i primi 3 tiri. Secondo me il passo più duro è la fessura del 3° tiro, per salire sul terrazzino ho dovuto farmi una staffa….non salivo neanche da secondo!!!!!

Fatta con Luca sempre ottimo compagno di cordata!!!!
Congratulazione a chi l’ha risistemata ma soprattutto a chi l’ha aperta nel 1982!!!

