Everest a 13 anni
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Everest a 13 anni
http://www.montagna.tv/?q=node/12301" onclick="window.open(this.href);return false;
Questa è la notizia.......
E' evidente che vive in una famigla estremamente facoltosa. E' evidente che l'alpinismo himalayano è altra cosa.............
Resta il fatto che un tredicenne ha scalato l'Everest...Quindi motivazione e determinazione. In famiglia ne abbiamo parlato......Per Noi tanto di cappello.......
Voi che ne pensate ????
Questa è la notizia.......
E' evidente che vive in una famigla estremamente facoltosa. E' evidente che l'alpinismo himalayano è altra cosa.............
Resta il fatto che un tredicenne ha scalato l'Everest...Quindi motivazione e determinazione. In famiglia ne abbiamo parlato......Per Noi tanto di cappello.......
Voi che ne pensate ????
Belin !
Re: Everest a 13 anni

Un po' sintetico. Però, oltre a quotare Granpasso, mi sembra sia poco intelligente (proprio nel senso di "capire") saltare molti passaggi fondamentali per fare esperienza in montagna.
Ed anche dal punto di vista umano, cosa gli rimarrà? Non credo che sia in grado di metabolizzare idee e concetti e di restituirne una sua versione meditata e ragionata.

Re: Everest a 13 anni
Si è vero quello che dici ma aspetta un attimo.............Senza voler sminuire le grandi montagne, ma il fatto è sotto i nostri occhi, stiamo parlando di una salita per la via normale........L'ha fatta un ragazzino di tredici anni.........mazzysan wrote:![]()
Un po' sintetico. Però, oltre a quotare Granpasso, mi sembra sia poco intelligente (proprio nel senso di "capire") saltare molti passaggi fondamentali per fare esperienza in montagna.
Ed anche dal punto di vista umano, cosa gli rimarrà? Non credo che sia in grado di metabolizzare idee e concetti e di restituirne una sua versione meditata e ragionata.
Era un sogno, degno come tutti i grandi sogni che hanno i ragazzini di tutto il mondo.......E lui ha avuto l'immensa fortuna di poterlo realizzare........Perchè NO allora mi chiedo ????
Su quel che rimane a tredici anni di un'esperienza simile non posso saperne molto, sicuramente resterà qualcosa di grandioso per tutta la vita, un bene o un male non lo sò.........forse potrebbe anche essere un male ma come facciamo a dirlo ???? Di sicuro non voglio sottovalutare le capacità di un tredicenne......
Resto perplesso ma non stronco l'impresa anzi.............
Eppoi oramai le cronache sono piene di 14enni che fanno il 9a in falesia, 12enni vie di montagna da primi, 13enni che traversano l'oceano in solitaria, ecc.........
Ciao.
Belin !
Re: Everest a 13 anni
Sicuramente un ragazzino motivato. Chapeau
avendo figli/e "normali" nel senso che non fanno grandi imprese; sono io che sbaglio a non assecondare e spingere i loro sogni ed aspirazioni, pensando che hanno tutta una vita davanti, oppure devo cercare di cogliere ogni loro talento e cercare di farlo rendere all'ennesima potenza ?
In questi casi mi assale sempre questo dubbio:Eppoi oramai le cronache sono piene di 14enni che fanno il 9a in falesia, 12enni vie di montagna da primi, 13enni che traversano l'oceano in solitaria, ecc.........
avendo figli/e "normali" nel senso che non fanno grandi imprese; sono io che sbaglio a non assecondare e spingere i loro sogni ed aspirazioni, pensando che hanno tutta una vita davanti, oppure devo cercare di cogliere ogni loro talento e cercare di farlo rendere all'ennesima potenza ?
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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Re: Everest a 13 anni
E' un gioco di coppia..........Non è detto che funzioni sempre...........
Ci vuole complicità................Provare...................
X quel che ci riguarda sino ad ora esperienze e ricordi magnifici.........
Continuerà ???
Ciao.
Ci vuole complicità................Provare...................
X quel che ci riguarda sino ad ora esperienze e ricordi magnifici.........
Continuerà ???
Ciao.
Belin !
Re: Everest a 13 anni
Quoto, anche se varrebbe la pena approfondire i ragionamenti di Granpassogiobibo wrote:Sicuramente un ragazzino motivato. Chapeau
In questi casi mi assale sempre questo dubbio:Eppoi oramai le cronache sono piene di 14enni che fanno il 9a in falesia, 12enni vie di montagna da primi, 13enni che traversano l'oceano in solitaria, ecc.........
avendo figli/e "normali" nel senso che non fanno grandi imprese; sono io che sbaglio a non assecondare e spingere i loro sogni ed aspirazioni, pensando che hanno tutta una vita davanti, oppure devo cercare di cogliere ogni loro talento e cercare di farlo rendere all'ennesima potenza ?

- mikesangui
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Re: Everest a 13 anni
Io credo che la bellezza dell'inseguire un sogno sta proprio nella fatica che si fa per realizzarlo. In questa fatica e lotta c'è il valore della crescita che la persona fa, da cui apprende che nella vita le cose uno se le deve guadagnare e solo così hanno gusto.
Non so che lavoro ci sia alle spalle di questa "impresa", e solo da questo dipende la mia valutazione.
Perchè se un ragazzino sogna la moto e gliela compra il papà è un conto, se si mette a lavorare duro e si guadagna i soldi per prenderla .. è tutt'altra cosa.
Se l'impresa la paga papà... meglio non farla.
Poi c'è un'altra cosa che mi viene. Salire l'Everest he dei rischi obiettivi.
E' giusto sostenere i sogni dei ragazzi.. ma c'è un limite legato al rischio che uno corre.. e fincè sei ragazzo/figlio il dovere di tutelarti dalla tua incoscenza sta al genitore.
Non so che lavoro ci sia alle spalle di questa "impresa", e solo da questo dipende la mia valutazione.
Perchè se un ragazzino sogna la moto e gliela compra il papà è un conto, se si mette a lavorare duro e si guadagna i soldi per prenderla .. è tutt'altra cosa.
Se l'impresa la paga papà... meglio non farla.
Poi c'è un'altra cosa che mi viene. Salire l'Everest he dei rischi obiettivi.
E' giusto sostenere i sogni dei ragazzi.. ma c'è un limite legato al rischio che uno corre.. e fincè sei ragazzo/figlio il dovere di tutelarti dalla tua incoscenza sta al genitore.
Re: Everest a 13 anni
Questo mi sembra un punto importante...mikesangui wrote: Poi c'è un'altra cosa che mi viene. Salire l'Everest he dei rischi obiettivi.
E' giusto sostenere i sogni dei ragazzi.. ma c'è un limite legato al rischio che uno corre.. e fincè sei ragazzo/figlio il dovere di tutelarti dalla tua incoscenza sta al genitore.
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- Marco S.
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Re: Everest a 13 anni
Mah, io penso che ormai, nell'ambito della commercializzazione della montagna, ci sia poco da stupirsi. Avremo il dodicenne sull'Everest e così via, secondo quel che farà più audience e porterà più introiti ai pubblicitari, agli editori, ai registi..
Per il ragazzino, adesso che ce l'ha fatta senza rimetterci la pelle, complimenti per l'impresa!
Se però qualcosa fosse andato storto, non avrei davvero voluto essere nei panni dei genitori. E mi chiedo anche quanto possa essere "sua" l'iniziativa. Un conto è trasmettere una passione, come è avvenuto per me e per molti altri, un altro è "plagiare" e trasporre la propria ossessione in una mente immatura e non ancora in grado di comprendere razionalmente ed obiettivamente il resto del mondo.
Voglio dire, io che ho 27 anni son sempre lì a dover stemperare l'ambizione e la frenesia di vetta con la prudenza, l'esperienza e l'obiettività, ogni volta che torno "su"... figuriamoci un tredicenne!
Per il ragazzino, adesso che ce l'ha fatta senza rimetterci la pelle, complimenti per l'impresa!
Se però qualcosa fosse andato storto, non avrei davvero voluto essere nei panni dei genitori. E mi chiedo anche quanto possa essere "sua" l'iniziativa. Un conto è trasmettere una passione, come è avvenuto per me e per molti altri, un altro è "plagiare" e trasporre la propria ossessione in una mente immatura e non ancora in grado di comprendere razionalmente ed obiettivamente il resto del mondo.
Voglio dire, io che ho 27 anni son sempre lì a dover stemperare l'ambizione e la frenesia di vetta con la prudenza, l'esperienza e l'obiettività, ogni volta che torno "su"... figuriamoci un tredicenne!

Marco S.
una salus victis, nullam sperare salutem
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una salus victis, nullam sperare salutem
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Re: Everest a 13 anni
Mah, io non sottovaluterei troppo le capacità di un tredicenne.............
Dal punto di vista prettamente sportivio è ovvio che l'impresa non è sua, come non lo è a parer mio per tutti quelli che utilizzano le spedizioni commerciali. Un conto è Nives Meroi, un altro la coreana, di cui non ricordo il nome, che utilizza tutti i mezzi possibili per salire ma questo è un'altro discorso, mi pare evidente.............
E' chiaro che è stato "portato" su, i report lo dicono. E' salito con il padre e tre sherpa. E' altresì evidente che la quantità di denaro spesa deve essere stata ingente (cmq. a 9 anni ha salito il Kili e anche li c'è da spendere), non penso proprio che sia figlio di operai......
E mi sembra altrettanto ovvio che abbiamo aspettato le condizioni milgiori di salita (miii come parlo da esperto......lettore), condimeteo e affollamento, questo deve essere costato altro denaro o perlomeno lo si doveva prevedere.
Rischio ??? sicuro ma nessuno di noi era presente e non possiamo sapere quali e quante e come siano state prese tutte le pracauzioni del caso.
In ogni caso lassù c'è salito con le sue gambe, sino a prova contraria, e questo non è poco !!!!!
Sull'esposizione di un organismo così giovane alle alte quote non ne sappiamo e non ne possiamo parlare. Forse qualche medico esperto di medicina delle alte quote potrebbe dire qualcosa. Però ora sappiamo che è possibile !!!!!
Sulla sua capacità di elaborare l'evento non mi pronuncio, ripeto, non sottovalutiamo i ragazzini MOLTO determinati. Hanno qualcosa in più degli altri, sicuramente.......L'evento è il Loro e sapranno Loro come meglio gestirlo per il futuro
Per il resto, spogliata di tutte le realtà a me comunque mi sembra un bella impresa.....Dove il denaro ha giocato un ruolo fondamentale ma poi l'individuo ha dato il meglio di sè. Non è che se mettimao lì 200.000 mila dollari tutti i tredicenni salgono in cima all'Everest......
Ciao
Dal punto di vista prettamente sportivio è ovvio che l'impresa non è sua, come non lo è a parer mio per tutti quelli che utilizzano le spedizioni commerciali. Un conto è Nives Meroi, un altro la coreana, di cui non ricordo il nome, che utilizza tutti i mezzi possibili per salire ma questo è un'altro discorso, mi pare evidente.............
E' chiaro che è stato "portato" su, i report lo dicono. E' salito con il padre e tre sherpa. E' altresì evidente che la quantità di denaro spesa deve essere stata ingente (cmq. a 9 anni ha salito il Kili e anche li c'è da spendere), non penso proprio che sia figlio di operai......
E mi sembra altrettanto ovvio che abbiamo aspettato le condizioni milgiori di salita (miii come parlo da esperto......lettore), condimeteo e affollamento, questo deve essere costato altro denaro o perlomeno lo si doveva prevedere.
Rischio ??? sicuro ma nessuno di noi era presente e non possiamo sapere quali e quante e come siano state prese tutte le pracauzioni del caso.
In ogni caso lassù c'è salito con le sue gambe, sino a prova contraria, e questo non è poco !!!!!
Sull'esposizione di un organismo così giovane alle alte quote non ne sappiamo e non ne possiamo parlare. Forse qualche medico esperto di medicina delle alte quote potrebbe dire qualcosa. Però ora sappiamo che è possibile !!!!!
Sulla sua capacità di elaborare l'evento non mi pronuncio, ripeto, non sottovalutiamo i ragazzini MOLTO determinati. Hanno qualcosa in più degli altri, sicuramente.......L'evento è il Loro e sapranno Loro come meglio gestirlo per il futuro
Per il resto, spogliata di tutte le realtà a me comunque mi sembra un bella impresa.....Dove il denaro ha giocato un ruolo fondamentale ma poi l'individuo ha dato il meglio di sè. Non è che se mettimao lì 200.000 mila dollari tutti i tredicenni salgono in cima all'Everest......

Ciao
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- mikesangui
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Re: Everest a 13 anni
Senza nulla togliere al valore dell'impresa, e senza sottovalutare i bambini.. che anzi.. proprio per l'incoscenza che li caratterizza possono trarre energie incredibili, anche attuando tutte le precauzioni possibili, una salita del genere ha una componente di rischio elevata, molto elevata.
Non sto giudicando in che modo hanno preparato l'ascesa, tutt'altro.
Quello che dico è: da genitore... il peso di un sogno può essere messo sulla bilancia con un rischio oggettivo di vita del figlio?
Io non lo farei.. poi ognuno si mette i pesi che vuole.. sulla bilancia.
Non sto giudicando in che modo hanno preparato l'ascesa, tutt'altro.
Quello che dico è: da genitore... il peso di un sogno può essere messo sulla bilancia con un rischio oggettivo di vita del figlio?
Io non lo farei.. poi ognuno si mette i pesi che vuole.. sulla bilancia.
Re: Everest a 13 anni
Quoto.mikesangui wrote:Senza nulla togliere al valore dell'impresa, e senza sottovalutare i bambini.. che anzi.. proprio per l'incoscenza che li caratterizza possono trarre energie incredibili, anche attuando tutte le precauzioni possibili, una salita del genere ha una componente di rischio elevata, molto elevata.
Non sto giudicando in che modo hanno preparato l'ascesa, tutt'altro.
Quello che dico è: da genitore... il peso di un sogno può essere messo sulla bilancia con un rischio oggettivo di vita del figlio?
Io non lo farei.. poi ognuno si mette i pesi che vuole.. sulla bilancia.
- Alexander
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Re: Everest a 13 anni
...impresa? Si impresa.
Questa volta quoto Granpasso. Che il ragazzino sia potuto andare lassù grazie anche a tutta una serie di agevolazioni o meglio dire mezzi... mi sembra ovvio e fuori discussione.
Che però ci sia andato con le sue gambe ed a 13 anni... anche questo mi sembra ovvio...
Insomma... portato sì... ma non in spalla...
Nella biografia principale di Messner si legge che lui a 5 anni ha fatto il suo primo 3000 con un grande dislivello. Molte volte l'ha detto... è ovvio che non è che si è organizzato da solo la salita... C'è potuto andare per le sue gambe, ma anche perchè il padre era un alpinista, e lo ha portato là arginando tutti i pericoli, il più possibile, scegliendo una finestra di tempo stabile a lungo, ecc... ecc... ecc... Questo ragazzno lo hanno portato molto più in alto... e da tempo... Però le gambe erano le sue!
A 10 anni pregavo già da 5 anni i miei di portarmi nelle loro uscite alle punte ed invece mi portavano ai rifugi... e così a 11, 12, e 13 anni... Me lo ricordo benissimo. Quindi chi può dire che cosa sia rimasto a questo 13enne? Non lo so... Però se ripensiamo a noi stessi quando avevamo la sua età... ragazzi... eravamo molto molto lucidi... avevamo i nostri sogni, precisi e chiari... certo misti al "pensiero magico" di quell'età. allora si sognava con meno freni inibitori e schematismi... ma sognavamo. Questo 13enne è salito sull'Everest.... e considerando che c'è salito con il padre, è possibile che sia stato infatuato da una certa magia dei probabili e possibili racconti del padre alpinista già da anni... è possibile che questi siano stati i suoi sogni... ed è possibile che lui li abbia realizzati.
Non so se ci porterei mio figlio. Probabilmente no. Ma non posso saperlo. Però so che io non sono stato sull'Everest (per ora? per sempre?)... e che se mi avessero permesso di fare questa esperienza (diversi lustri fa...), e se io non fossi morto nel tentarla, e fosse andato tutto bene... Avrei vissuto probabilmente una cosa meravigliosa.
Se poi vogliamo analizzare la cosa sportivamente parlando... effettivamente ci sono gli Ondra... e magari anche i Moroni od i Tito. O l'altra ragazzina, quella spettacolare delle multipitch in montagna... non ricordo il nome (per ora, ma ne sentiremo parlare)... In fondo che c'è di male? è un mega exploit.
Dissacrante? Non penso. Certamente una salita simile ad una commerciale. E' vero.
Giusto? Bah... non penso che sia lecita questa domanda.
Ma mi ridomando... ci porterei mio figlio?
Probabilmente no. Ma non posso saperlo.
Questa volta quoto Granpasso. Che il ragazzino sia potuto andare lassù grazie anche a tutta una serie di agevolazioni o meglio dire mezzi... mi sembra ovvio e fuori discussione.
Che però ci sia andato con le sue gambe ed a 13 anni... anche questo mi sembra ovvio...
Insomma... portato sì... ma non in spalla...
Nella biografia principale di Messner si legge che lui a 5 anni ha fatto il suo primo 3000 con un grande dislivello. Molte volte l'ha detto... è ovvio che non è che si è organizzato da solo la salita... C'è potuto andare per le sue gambe, ma anche perchè il padre era un alpinista, e lo ha portato là arginando tutti i pericoli, il più possibile, scegliendo una finestra di tempo stabile a lungo, ecc... ecc... ecc... Questo ragazzno lo hanno portato molto più in alto... e da tempo... Però le gambe erano le sue!
A 10 anni pregavo già da 5 anni i miei di portarmi nelle loro uscite alle punte ed invece mi portavano ai rifugi... e così a 11, 12, e 13 anni... Me lo ricordo benissimo. Quindi chi può dire che cosa sia rimasto a questo 13enne? Non lo so... Però se ripensiamo a noi stessi quando avevamo la sua età... ragazzi... eravamo molto molto lucidi... avevamo i nostri sogni, precisi e chiari... certo misti al "pensiero magico" di quell'età. allora si sognava con meno freni inibitori e schematismi... ma sognavamo. Questo 13enne è salito sull'Everest.... e considerando che c'è salito con il padre, è possibile che sia stato infatuato da una certa magia dei probabili e possibili racconti del padre alpinista già da anni... è possibile che questi siano stati i suoi sogni... ed è possibile che lui li abbia realizzati.
Non so se ci porterei mio figlio. Probabilmente no. Ma non posso saperlo. Però so che io non sono stato sull'Everest (per ora? per sempre?)... e che se mi avessero permesso di fare questa esperienza (diversi lustri fa...), e se io non fossi morto nel tentarla, e fosse andato tutto bene... Avrei vissuto probabilmente una cosa meravigliosa.
Se poi vogliamo analizzare la cosa sportivamente parlando... effettivamente ci sono gli Ondra... e magari anche i Moroni od i Tito. O l'altra ragazzina, quella spettacolare delle multipitch in montagna... non ricordo il nome (per ora, ma ne sentiremo parlare)... In fondo che c'è di male? è un mega exploit.
Dissacrante? Non penso. Certamente una salita simile ad una commerciale. E' vero.
Giusto? Bah... non penso che sia lecita questa domanda.
Ma mi ridomando... ci porterei mio figlio?
Probabilmente no. Ma non posso saperlo.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Everest a 13 anni
Sull'esposizione al pericolo non ci piove.........A parziale sostegno della scelta fatta cito solo il fatto che il padre, oltre ad essere un forte atleta ed alpinista è un medico specializzato in medicina ed interventi in montagna..........
Vi allego il link del ragazzo prodigio.
http://www.jordanromero.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
Date un'occhio al sito. E traete le vostre conclusioni.
La galleria fotografica è fuori misura rispetto a un ragazzino di 13 anni, che per quanto bravo non può essere dipinto come un eroe e nemmeno come un superagazzino. Forse gli sponsor hanno bosogno di simili immagini ma il rispetto della sua giovane personalità và comunque preservato...........
Dal sito inoltre si scopre che ha già salito tutte le sette cime dei continenti nel giro di pochi anni.......Ora, a parte l'immenso esborso economico affrontato, mi sorgono delle domande..........
A tredici anni è riuscito in quello che a un adulto non riesce in una vita......Ha letteralmente bruciato i suoi desideri in un lasso di tempo brevissimo rispetto al classico andare in Montagna........
Come riuscirà a gestire il suo "sentimento" di desiderio nel suo futuro ???? Sarà un "gioco" al rilancio sempre più grande ????
Ma se a 13 anni scalo l'Everest a 26 cosa faccio??? Il monte olympus di corsa ???? Emergerà un vuoto ???? Un conflitto sempre più grande e direttamente proporzionale al suo desiderare ???? Oppure diventerà una persona migliore e poco "desiderante " ?????
Sarebbe bello leggere qualcosa di lui tra venti o trent'anni.........
Ciao.
Vi allego il link del ragazzo prodigio.
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La galleria fotografica è fuori misura rispetto a un ragazzino di 13 anni, che per quanto bravo non può essere dipinto come un eroe e nemmeno come un superagazzino. Forse gli sponsor hanno bosogno di simili immagini ma il rispetto della sua giovane personalità và comunque preservato...........
Dal sito inoltre si scopre che ha già salito tutte le sette cime dei continenti nel giro di pochi anni.......Ora, a parte l'immenso esborso economico affrontato, mi sorgono delle domande..........
A tredici anni è riuscito in quello che a un adulto non riesce in una vita......Ha letteralmente bruciato i suoi desideri in un lasso di tempo brevissimo rispetto al classico andare in Montagna........
Come riuscirà a gestire il suo "sentimento" di desiderio nel suo futuro ???? Sarà un "gioco" al rilancio sempre più grande ????
Ma se a 13 anni scalo l'Everest a 26 cosa faccio??? Il monte olympus di corsa ???? Emergerà un vuoto ???? Un conflitto sempre più grande e direttamente proporzionale al suo desiderare ???? Oppure diventerà una persona migliore e poco "desiderante " ?????
Sarebbe bello leggere qualcosa di lui tra venti o trent'anni.........
Ciao.
Belin !
- Alexander
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Re: Everest a 13 anni
...so che è prestissimissimo per dirlo... ma così tanto per buttarla lì... e se fosse l'Ondra della quota?
In fondo "quell'altro" faceva l'8a alla sua età... adesso... fa il 9a+... anzi fa i 9a in 4 giri... chissà che cosa sarà in grado magari di reinventarsi...
In fondo "quell'altro" faceva l'8a alla sua età... adesso... fa il 9a+... anzi fa i 9a in 4 giri... chissà che cosa sarà in grado magari di reinventarsi...
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Everest a 13 anni
Secondo me sono due cose totalmente diverse.............
Ondra è pura perfromance fisica (oltrechè mentale) e per certi versi lo trovo molto simile ai giovani talenti di altre discipline sportive...........Chessò, ginnastica.......
l'Everest a 13 anni è un'altra cosa..........non è tutta farina del suo sacco.........certo, tanta determinazione ecc.....Ma tantissimo supporto...........
Non sò........Poi magari diventa astronauta o velista o pittore............
Ondra è pura perfromance fisica (oltrechè mentale) e per certi versi lo trovo molto simile ai giovani talenti di altre discipline sportive...........Chessò, ginnastica.......
l'Everest a 13 anni è un'altra cosa..........non è tutta farina del suo sacco.........certo, tanta determinazione ecc.....Ma tantissimo supporto...........
Non sò........Poi magari diventa astronauta o velista o pittore............
Belin !
Re: Everest a 13 anni
Ecco, Granpasso ha spostato leggermente il tiro, così come Alexander alla fine del suo penultimo intervento ("ci porterei mio figlio? Probabilmente no").granpasso wrote:Sull'esposizione al pericolo non ci piove.........A parziale sostegno della scelta fatta cito solo il fatto che il padre, oltre ad essere un forte atleta ed alpinista è un medico specializzato in medicina ed interventi in montagna..........
Vi allego il link del ragazzo prodigio.
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Date un'occhio al sito. E traete le vostre conclusioni.
La galleria fotografica è fuori misura rispetto a un ragazzino di 13 anni, che per quanto bravo non può essere dipinto come un eroe e nemmeno come un superagazzino. Forse gli sponsor hanno bosogno di simili immagini ma il rispetto della sua giovane personalità và comunque preservato...........
Dal sito inoltre si scopre che ha già salito tutte le sette cime dei continenti nel giro di pochi anni.......Ora, a parte l'immenso esborso economico affrontato, mi sorgono delle domande..........
A tredici anni è riuscito in quello che a un adulto non riesce in una vita......Ha letteralmente bruciato i suoi desideri in un lasso di tempo brevissimo rispetto al classico andare in Montagna........
Come riuscirà a gestire il suo "sentimento" di desiderio nel suo futuro ???? Sarà un "gioco" al rilancio sempre più grande ????
Ma se a 13 anni scalo l'Everest a 26 cosa faccio??? Il monte olympus di corsa ???? Emergerà un vuoto ???? Un conflitto sempre più grande e direttamente proporzionale al suo desiderare ???? Oppure diventerà una persona migliore e poco "desiderante " ?????
Sarebbe bello leggere qualcosa di lui tra venti o trent'anni.........
Ciao.
Questo è anche il mio pensiero, che accomuna tutti gli enfant prodige che poi si perdono negli anni, schiacciati dalla fama e dalla gloria, soverchiati dalla pressione e dalle aspettative (altrui).
In più, mi chiedo se la ricerca della prestazione non sia anche il cercare nel figlio la soddisfazione dei propri desideri (leggi egoismi).
Credo che non si possa fare di ogni erba un fascio, e quindi dettare regole precise che vadano bene per tutti e per tutto. Però a me rimane la perplessità su quanto è accaduto nello specifico.
Mi auguro che il bene del ragazzo sia stato messo davanti a qualsiasi altra motivazione. Ovviamente me lo auguro per il ragazzo, così come se fosse Peter (scusa l'intromissione Granpa) o mio figlio, della stessa età di Peter.
- Alexander
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Re: Everest a 13 anni
Si è un ragionamento sensato. Ho capito quello che vuoi dire.
Vediamo che succede. Magari si rompe prima.
(intendo perde voglia o semplicemente acquista altre idee o voglia).
L'unica cosa che mi da da pensare è che se si investe così tanto (in termini economici e di immagine) su un ragazzo, è possibile che chi ha investito abbia la quasi certezza che lui possa avere davvero le carte in regola per...
Il futuro ovviamente resta totalmente differente. Vedremo. Sono molto curioso.
Vediamo che succede. Magari si rompe prima.
(intendo perde voglia o semplicemente acquista altre idee o voglia).
L'unica cosa che mi da da pensare è che se si investe così tanto (in termini economici e di immagine) su un ragazzo, è possibile che chi ha investito abbia la quasi certezza che lui possa avere davvero le carte in regola per...
Il futuro ovviamente resta totalmente differente. Vedremo. Sono molto curioso.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
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Re: Everest a 13 anni
Quoto il commento di Mazzy!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Everest a 13 anni
Alexander wrote:Quoto il commento di Mazzy!

Re: Everest a 13 anni
Questo è un bel lapsus...........Mi auguro che il bene del ragazzo sia stato messo davanti a qualsiasi altra motivazione. Ovviamente me lo auguro per il ragazzo, così come se fosse Peter (scusa l'intromissione Granpa) o mio figlio, della stessa età di Peter.
Spetta...............
Per questa volta sei perdonato....ma non farlo più.... ok ? .......Ovviamente me lo auguro per il ragazzo, così come se fosse mio figlio o Peter (scusa l'intromissione Granpa), della stessa età di mio figlio.



Per gli egoismi e i desideri altrui mi sembra abbastanza ovvio........l'importante è gestirli.........
Ciao.
Belin !
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Re: Everest a 13 anni
Certo che alcuni commenti però sono assurdi...Che tipo di conseguenze può portare la competitività in età adolescenziale?
Sicuramente può portare a disturbi di personalità.
Se ha ragione
- disintegriamo l'atletica leggera, la ginnastica artistica ed altre miriadi di attività a livello mondiale...
Se ha torto
- poteva pensare alle parole prima di divulgarle...
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Re: Everest a 13 anni
ha pienamente ragione, la competitività su un soggetto non in grado di sopportarla può portare a disturbi. Ma non parlava solo di sport, ha allargato il campo per esempio alla scuola. Troppo spesso si insegna ai figli che bisogna vincere, e mai che l'importane è dare il massimo e che molto spesso anche se ce la mettiamo tutta le vittorie non arrivano.Alexander wrote:Certo che alcuni commenti però sono assurdi...Che tipo di conseguenze può portare la competitività in età adolescenziale?
Sicuramente può portare a disturbi di personalità.
Se ha ragione
- disintegriamo l'atletica leggera, la ginnastica artistica ed altre miriadi di attività a livello mondiale...
Se ha torto
- poteva pensare alle parole prima di divulgarle...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Everest a 13 anni
Che il discorso che lui fa abbia un senso da uno tra i vari punti di vista possibili: sono d'accordo con lui e quindi con te.Sub-Comandante wrote:
ha pienamente ragione, la competitività su un soggetto non in grado di sopportarla può portare a disturbi. Ma non parlava solo di sport, ha allargato il campo per esempio alla scuola. Troppo spesso si insegna ai figli che bisogna vincere, e mai che l'importane è dare il massimo e che molto spesso anche se ce la mettiamo tutta le vittorie non arrivano.
Che alla domanda "Che tipo di conseguenze può portare la competitività in età adolescenziale?"
la risposta inizi con "Sicuramente può portare a disturbi di personalità"... Se mi permetti ha veramente poco senso.
Agli educatori ed allenatori dei LET e dei Centri CAS si trasmettono studi decennali che insegnano il come una competitività sana, è fondamento di equilibrio psicofisico, (quella che comprende anche parte del tuo discorso tra l'altro). Il dare il massimo rispettando l'avversario oppure il limite che ci si è preposti, nello sport, nella vita, in mille altre ipotesi. Il perdere ma saper accettare per migliorarsi... il confrontarsi... non ha caso chi non ha avuto questo tipo di crescita interiore poi ha problemi con esami a scuola, con la disciplina, ecc... ai ragazzini si insegna la competitività-divertimento. Anche nell'arrampicata... le garette-gioco che per alcuni magari diventano fasi nazionali o gare internazionali e per altri niente più che una partita fra amici, ma sempre con lo spirito adeguato. Questa è competitività e ne fanno parte milioni di sfaccettature.
Poi c'è l'eccesso che non dipende dall'intensità. Parlavamo prima di uno come Ondra che sognava già da bambino dei super tiri e gli han fatto fare ciò che gli piaceva... era pèiù sereno il suo confronto con un 8a da ragazzino o bimbo rispetto al 5a di un altro che magari è obbligato dai genitori a scalare o magari un altro che è pompato a correre a tutti i costi od andare a tutti i costi in bicicletta.
La competitività positiva, l'educazione al rispetto dell'avversario, della vittoria, della sconfitta sempre in fase ludica e di divertimento, nella disciplina e nell'educazione, sono una parte della stabilità psicofisica di una persona.
Al contrario oggi si insegna di norma che la palestra ed il fitness servono perchè per forza uno deve apparire alla spiaggia o perchè per forza uno deve essere il numero uno, a qualsiasi costo. Non è così. E non lo dico io... ma ripeto ci sono fior fiore di studi. Educazione alla sana competizione. Non a caso dopo una gara tra ginnasti o tra atleti vedi gli avversari, ragazzini, che poi si confrontano e giocano insieme. Se invece vai in un campo da calcio spesso vedi i pulcini che iniziano già a farsi i gestacci ecc... ci vuole educazione alla competizione sana, altro che disequilibrio...
Secondo me quella voleva solo essere una frase ad effetto. anche perchè il vero discorso non è che fosse molto concorde con quella massima infelice.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Everest a 13 anni
Boh....sono perplesso.......il tizio intervistato è un signor nessuno.........la sua opinione non ha un gran valore, è un'operatore qualsiasi...........
Comunque sulla prima risposta mi trova pienamente d'accordo ed infatti è esattamente quello che io ho detto uno o due post fa.........
E sulla seconda anche ma, ripeto, è il caso di dirle queste cose ????? Basta entrare in una qualunque piscina per leggere grandi cartelloni della FIN (Federazione Italiana Nuoto) che dicono le stesse cose.............
Il pericolo c'è, eccome.........perchè si cresce e si cambia e quello che riesce bene da piccoli non è detto che ritorni con gli interessi da grandi, sopratutto se si bruciano così presto le tappe.........
Mi interesserebbe il parere di un Simone Moro (che ha figli) ad esempio.........oppure di una Nives Meroi (che non ha figli).
Oppure di un medico/alpinista/padre o meglio di uno psicologo dello sport esperto di montagna...........
ciao.
p.s. cmq quoto Alexander........
Comunque sulla prima risposta mi trova pienamente d'accordo ed infatti è esattamente quello che io ho detto uno o due post fa.........
E sulla seconda anche ma, ripeto, è il caso di dirle queste cose ????? Basta entrare in una qualunque piscina per leggere grandi cartelloni della FIN (Federazione Italiana Nuoto) che dicono le stesse cose.............
Il pericolo c'è, eccome.........perchè si cresce e si cambia e quello che riesce bene da piccoli non è detto che ritorni con gli interessi da grandi, sopratutto se si bruciano così presto le tappe.........
Mi interesserebbe il parere di un Simone Moro (che ha figli) ad esempio.........oppure di una Nives Meroi (che non ha figli).
Oppure di un medico/alpinista/padre o meglio di uno psicologo dello sport esperto di montagna...........
ciao.
p.s. cmq quoto Alexander........
Belin !
Re: Everest a 13 anni
certamente salire a 13 anni l'Everest è un'impresa, ma che senso ha? io personalmente non vado in montagna per fare imprese e sinceramente mi da anche fastidio vedere la montagna utilizzata per compiere imprese fini a se stesse. Andare sull'Everest senza bombole come ha fatto Messner è stata un'impresa anche quella, ma aveva un significato; andarci a 13 anni...
opinione personale: mi ricorda un po' quei chitarristi ipertecnici che fanno assoli a velocità stratosferiche; bravissimi, ma senza anima. li ascolti sbalordito, ma alla fine l'unica emozione che regalano è lo stupore e dopo un po' ti annoiano anche perchè suonano sempre uguale. a Clapton & c. fanno una pippa in quanto a tecnica, alla fine però continuo a preferire 'slowhand'
opinione personale: mi ricorda un po' quei chitarristi ipertecnici che fanno assoli a velocità stratosferiche; bravissimi, ma senza anima. li ascolti sbalordito, ma alla fine l'unica emozione che regalano è lo stupore e dopo un po' ti annoiano anche perchè suonano sempre uguale. a Clapton & c. fanno una pippa in quanto a tecnica, alla fine però continuo a preferire 'slowhand'
- Alexander
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Re: Everest a 13 anni
...potresti avere ragione!
Nel frattempo a proposito della competitività... sembra OT, ma penso sia perfettamente in tema... ho sentito di sfuggita una pubblicità... non ricordo il marchio ma praticamente ti fanno comprare il prodotto in questione... e devi "gufare". Cioè se ai mondiali di calcio, mi pare, azzecchi la squadra che esce per prima, ti regalano il tuo acquisto... se esce per seconda, hai uno sconto del 50%...
Ci rendiamo conto??? Questa è l'educazione alla competitività... c'è qualche cosa che esemplifica di più il contrario dell'onore? Cavolo quando fai trofei come il Mezzalama o i trail, i corridoripiù forti alle volte rallentano per incitare quelli scoppiati. Quando fai i tiri in falesia appena vedi uno che è allo stremo parte il tifo da tutta la falesia... "alé, alé, duro, dai che è tua"... idem in atletica.. passa uno scoppiato e tu, che sia l'avversario o meno, gli urli di andare a "prendere" quallo davanti, di tenere... e via così... potrei continuare fino a domani... questa è competitività sportiva... è onore... e c'è anche in alpinismo... quando chiedi il passo alla montagna e se e solo se lei te lo concede allora dai tutto ciò che puoi... lotti non contro di lei ma per esserne degno...
...ed invece il concetto attuale di competitività ed onore... è gufare l'avversario... e ci fanno pure la pubblicità... poi ci stupiamo che vogliano mettere la patente per andare in montagna...
che tristezza... a quelli che hanno inventato questa pubblicità, ed a quelli che useranno quell'offerta, quanto gli farebbe bene un po' di alpinismo...
Nel frattempo a proposito della competitività... sembra OT, ma penso sia perfettamente in tema... ho sentito di sfuggita una pubblicità... non ricordo il marchio ma praticamente ti fanno comprare il prodotto in questione... e devi "gufare". Cioè se ai mondiali di calcio, mi pare, azzecchi la squadra che esce per prima, ti regalano il tuo acquisto... se esce per seconda, hai uno sconto del 50%...
Ci rendiamo conto??? Questa è l'educazione alla competitività... c'è qualche cosa che esemplifica di più il contrario dell'onore? Cavolo quando fai trofei come il Mezzalama o i trail, i corridoripiù forti alle volte rallentano per incitare quelli scoppiati. Quando fai i tiri in falesia appena vedi uno che è allo stremo parte il tifo da tutta la falesia... "alé, alé, duro, dai che è tua"... idem in atletica.. passa uno scoppiato e tu, che sia l'avversario o meno, gli urli di andare a "prendere" quallo davanti, di tenere... e via così... potrei continuare fino a domani... questa è competitività sportiva... è onore... e c'è anche in alpinismo... quando chiedi il passo alla montagna e se e solo se lei te lo concede allora dai tutto ciò che puoi... lotti non contro di lei ma per esserne degno...
...ed invece il concetto attuale di competitività ed onore... è gufare l'avversario... e ci fanno pure la pubblicità... poi ci stupiamo che vogliano mettere la patente per andare in montagna...
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Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
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Re: Everest a 13 anni
http://news.bbc.co.uk/2/hi/world/south_ ... 172764.stm" onclick="window.open(this.href);return false;
..Lo sto rivalutando..
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Marco S.
una salus victis, nullam sperare salutem
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Re: Everest a 13 anni
Già, mi ha sorpreso e colpito:
come tutti ben sapete, l'obesità infantile è un problema dilagante, non solo negli USA ma anche qui da noi. Con tutto ciò che ne consegue poi a livello fisico e psicologico.
Se questo ragazzino "usa" l'Everest come tribuna per suggerire ai coetanei di dedicarsi a qualche sport, o anche solo a portare il cane a far due passi!, è sicuramente un ottimo messaggio.
Forse è vero che la montagna è sempre più spesso commercializzata e mediatica, però alle volte i messaggi che vengono fatti passare sono ancora degni di nota.

come tutti ben sapete, l'obesità infantile è un problema dilagante, non solo negli USA ma anche qui da noi. Con tutto ciò che ne consegue poi a livello fisico e psicologico.
Se questo ragazzino "usa" l'Everest come tribuna per suggerire ai coetanei di dedicarsi a qualche sport, o anche solo a portare il cane a far due passi!, è sicuramente un ottimo messaggio.
Forse è vero che la montagna è sempre più spesso commercializzata e mediatica, però alle volte i messaggi che vengono fatti passare sono ancora degni di nota.



Marco S.
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Re: Everest a 13 anni
Stra quotoAlexander wrote:
Ci rendiamo conto??? Questa è l'educazione alla competitività... c'è qualche cosa che esemplifica di più il contrario dell'onore? Cavolo quando fai trofei come il Mezzalama o i trail, i corridoripiù forti alle volte rallentano per incitare quelli scoppiati. Quando fai i tiri in falesia appena vedi uno che è allo stremo parte il tifo da tutta la falesia... "alé, alé, duro, dai che è tua"... idem in atletica.. passa uno scoppiato e tu, che sia l'avversario o meno, gli urli di andare a "prendere" quallo davanti, di tenere... e via così... potrei continuare fino a domani... questa è competitività sportiva... è onore... e c'è anche in alpinismo... quando chiedi il passo alla montagna e se e solo se lei te lo concede allora dai tutto ciò che puoi... lotti non contro di lei ma per esserne degno...
A livello sportivo è il punto su qui insisto di più con le mie figlie
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
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Re: Everest a 13 anni
citando un certo Buhl:"Non le immane forze dell'alta montagna hai domato, bensì te stesso"Alexander wrote:
Ci rendiamo conto??? Questa è l'educazione alla competitività... c'è qualche cosa che esemplifica di più il contrario dell'onore? Cavolo quando fai trofei come il Mezzalama o i trail, i corridoripiù forti alle volte rallentano per incitare quelli scoppiati. Quando fai i tiri in falesia appena vedi uno che è allo stremo parte il tifo da tutta la falesia... "alé, alé, duro, dai che è tua"... idem in atletica.. passa uno scoppiato e tu, che sia l'avversario o meno, gli urli di andare a "prendere" quallo davanti, di tenere... e via così... potrei continuare fino a domani... questa è competitività sportiva... è onore... e c'è anche in alpinismo... quando chiedi il passo alla montagna e se e solo se lei te lo concede allora dai tutto ciò che puoi... lotti non contro di lei ma per esserne degno...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Everest a 13 anni
Ma infatti, avete pienamente ragione.
Pensate ad un qualsiasi punto di una via o sentiero di montagna che conoscete bene: adesso, in vostra assenza, quel tratto di terreno si limita ad esistere, senza richiedere sforzi a nessuno, senza "lottare" con nessuno.
E' solo il passaggio di un essere umano a comportare lo sforzo per superarlo. In assenza, è un elemento del paesaggio, del contesto ambientale, del panorama geologico e così via.
Io penso che andar "su" comporti sempre una sfida ed una "lotta" con sé stessi e con i propri limiti, non con la singola roccetta, il prato o il pendio. I vecchi discorsi del genere "La lotta contro l'Alpe" erano solo il frutto di una mentalità forzatamente machista, politicamente esacerbata e, soprattutto, tendevano ad attribuire alla montagna qualità e caratteristiche del tutto umane. Il che è forse istintivo ma del tutto fuori luogo.
Pensate ad un qualsiasi punto di una via o sentiero di montagna che conoscete bene: adesso, in vostra assenza, quel tratto di terreno si limita ad esistere, senza richiedere sforzi a nessuno, senza "lottare" con nessuno.
E' solo il passaggio di un essere umano a comportare lo sforzo per superarlo. In assenza, è un elemento del paesaggio, del contesto ambientale, del panorama geologico e così via.
Io penso che andar "su" comporti sempre una sfida ed una "lotta" con sé stessi e con i propri limiti, non con la singola roccetta, il prato o il pendio. I vecchi discorsi del genere "La lotta contro l'Alpe" erano solo il frutto di una mentalità forzatamente machista, politicamente esacerbata e, soprattutto, tendevano ad attribuire alla montagna qualità e caratteristiche del tutto umane. Il che è forse istintivo ma del tutto fuori luogo.
Marco S.
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Re: Everest a 13 anni
Cosa è diventato l'Himalaismo....ormai la gente pensa che si possano comprare le montagne...
CAI Novi Ligure
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Re: Everest a 13 anni
Bello l'articolo,
interessante la proposta (vorrei però vedere quanto tempo impiegheranno i vari sponsors a "scardinare" questo divieto a suon di euro o dollari..),
però santi numi, sarà una mia stupida pignoleria, ma usare il termine "vecchio" per delle persone mi pare sempre squallido e discutibile. Scusate l'appunto.
interessante la proposta (vorrei però vedere quanto tempo impiegheranno i vari sponsors a "scardinare" questo divieto a suon di euro o dollari..),
però santi numi, sarà una mia stupida pignoleria, ma usare il termine "vecchio" per delle persone mi pare sempre squallido e discutibile. Scusate l'appunto.

Marco S.
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Re: Everest a 13 anni
Perfettamente d'accordo, poi si parla di sessantenniMarco S. wrote: però santi numi, sarà una mia stupida pignoleria, ma usare il termine "vecchio" per delle persone mi pare sempre squallido e discutibile. (
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Ciao
Alberto
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Re: Everest a 13 anni
Purtroppo ormai è un termine d'uso comune, per delle persone, anche nei giornali e nei telegiornali...
Insomma, parlando personalmente, troverei offensivo se qualcuno mi chiamasse un giorno "vecchio" o "vecchietto"!
Scusatemi la digressione dall'Everest
Insomma, parlando personalmente, troverei offensivo se qualcuno mi chiamasse un giorno "vecchio" o "vecchietto"!
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Marco S.
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