Ieri ho ripetuto il giro di Topo, passando però per la statale del turchino e non per le giutte.
Un breve riassunto.
Giornata a casa...ero un pò privo di iniziativa e mi è venuta voglia di andare in bici: malgrado il caldo ho pensato che sarei potuto partire per le 16 e andare a fare un bel giro. Ho pensato al fatto che ho preso la bici una volta dall'autunno scorso e che non vado mai a far giri più òunghi di una salita con ritorno...però la voglia era tanta. Il mitico Pazz mi ha così suggerito un bell'anello, che poi è praticamente quello che una anno fa aveva fatto topo e raccontato in questo topic.
Parto da casa alle 16:45, morale alto, gambe non saprei..si vedrà!
Di solito quando salgo il turchino cerco di dar del mio meglio (anche se non vado mai provo a vedere quanto ci metto, o meglio dò un'occhiata ai km/h per farmi un'idea del mio ritmo) ma questa volta penso "Beid non tirare la corda...il giro è lungo!" Salgo sugli 11 km/h ma con un rapporto molto agile, visto che sento la muscolatura un pò dolorante (anche se non so il perchè). Passo il turchino verso le 18 (un 45 min di salita, compresa la sosta a fado per bere) e veloce proseguo per Masone...dove mi fermo a rifornirmi nuovamente di acqua. A questo punto vado verso Campo Ligure e la pianura non mi fa avvertire strane sensazioni, tranne un pò di fastdio a star seduto in sella. Comunque sia mi sento mentalmente motivato e arrivato a Campo inizio la mia seconda salita di giornata, che mi porterà vicino a Capanne di Marcarolo e poi per saliscendi a Praglia. E' una salita che nella sua prima parte ha degli stratti decisamente più forti rispetto al turchino, cerco di usare rapporti agili visto che le mie gambe non è che diano segnali molto buoni...comunque salgo e per le 19 ho passato il bivio per voltaggio e sto andando verso praglia. Mi sento stanco, soprattutto debole. Già, mi sono dimenticato di portare qualcosa da mangiare e a pranzo avevo mangiato un piatto di pasta per star leggero...e ora pago.
Proseguo a ritmi bassi sperando inizi presto la discesa....arrivo a Pian di Praglia e alla fine in un modo o nell'altro inizio a scendere verso San Martino. Sono molto stanco, debole, ho sudato moltissimo e le gambe sono davvero sofferenti. Passo San Martino e alla fine raggiungo il bivio per Lencisa.
Vedere lassù la Guardia mi dà fiducia che ormai ce la posso fare, che devo solo stringere i denti e fare una pedalata alla volta...inizio la salita. Vado a ritmi davvero bassi, oscillando tra i 5 e i 10 km/h ma ormai il mio obiettivo è solo quello di arrivare fino in cima, di resistere. Mi fermo una volta per bere gli ultimi sorsi che ho nella bottiglia e proseguo a zig zag, non guardando avanti. La pensavo più breve questa ultima salita ma il problema non è la lunghezza ma il mio stato...sono un morto su una bicicletta! Manca 1 km...devo resistere...oscillo da un lato all'altro della strada, il cielo è scuso..sono quasi le 21. Non passano auto, sembra che ci sia solo io per km e km. Quando meno me lo aspetto arrivo a Lencisa, sono a casa, per certi versi. Ho raggiunto il mio obiettivo!
Non mi reggo più...non ho soldi ma provo a chiedere al ristorante sulla destra (quello dove sbuca la stradina per il proratado) se posso usare bancomat e prendere qualcosa di dolce. Il signore con cui parlo credo si renda conto del mio stato e senza esitare prende due mars/gelato dal frigo e me li dà, dicendomi che ci aggiusteremo un'altra volta, di non preoccuparmi. Li prendo...li divoro mentre chiamo il Paz per dirgli che sono riuscito a completare!
Sono le 21 passate da qualche min e inizio la discesa verso Pegli...ormai è scuro e ci sono tratti in cui la quantità di moscerini che mi sbatte in faccia è davvero notevole. stringo gli occhi e alla fine arrivo a pegli...mi faccio la passeggiata e poi su verso casa, in parte camminando per non star in mezzo alla strada in bici al buio e senza fari. Arrivo a casa alle 21:45. Morto.
Sceso dalla bici...bè, non ho mai avuto un male ai quadricipiti simile a questo. Tutta la notte in un dormi veglia dal male...continue contrazioni...e così concludo con l'affermazione che il mio predecessore topo ha usato per definire la sua avventura...
"l'ho fatta fuori dal bulacco"
p.s. comunque molto soddisfatto
