Vita e lavoro in montagna

Montagna a 360 gradi: pensieri, notizie, meteo...

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Rock Viper
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Vita e lavoro in montagna

Post by Rock Viper »

vivere e lavorare in montagna, come 50 o 60 anni fa, quando queste si spopolavano, pare stia tornando difficile. Posto questo viedeo fatto da una ristoratrice che esercita sulla montagne attorno a Pinerolo.

http://www.youtube.com/watch?v=9GlZntxg7G4" onclick="window.open(this.href);return false;
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granpasso
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by granpasso »

Tristemente vero sopratutto nelle valli Piemontesi di Torino e Cuneo.
In trentino non è così. Da noi in appennino ligure è anche peggio. Le valli del cuneese hanno sempre sofferto. La michelin costruì un stabilimento proprio a cuneo per sfruttare l'enorme bacino di manodopera delle valli cuneesi dando un tremendo impulso allo spopolamento dei paesi. Sono storie che si conoscono. Chi è rimasto nelle alte valli cuneesi oggi è un privilegiato. Sono famiglie che hanno mantenuto e migliorato l'attività che spesso è indirizzata al turismo. Nelle basse valli invece è pieno di immigrati. La vedo durissima....
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amica mucca
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amica mucca »

Bellissimo servizio, anche se tragicamente vero!
La domanda è: che fare?
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granpasso
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by granpasso »

Chi ? Noi metropolitani ? X me sostenere i movimenti autonomistici. Del resto al loro posto io farei così..........
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granpasso
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by granpasso »

Questo è uno dei tanti fatti deplorevoli che accadono nelle valli montane del cuneese. La storia è tutto sommato semplice ma prefersico linkare un articoletto. Ho vissuto la vicenda da villeggiante che passa tutte le estati in paese da oltre dieci anni, che compra in valle e che ha il villaggio nel cuore.
http://www.perborgosd.it/la-strana-stor ... e-la-baia/" onclick="window.open(this.href);return false;
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amica mucca
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amica mucca »

granpasso wrote:Chi ? Noi metropolitani ? X me sostenere i movimenti autonomistici. Del resto al loro posto io farei così..........
Non credo che possa bastare, anzi... io vedo invece il contrario, riuiscire a far capire che presto o tardi il problema è di tutti.
Io ho la fortuna di abitare (nata e cresciuta) in un posto bellissimo, dove in piena crisi le case si continuano a vendere a 4/6000 Euro a metro quadro (infatti sono in affitto! :risataGrassa: ) in 30 minuti sei in centro e nella piccola strada che attraversa la frazione (costruita negli anni 50 con un cantiere scuola/lavoro, quindi valutate voi la qualità della costruzione) ora passano fior di macchinoni. Eppure NESSUNO si preoccupa minimamente di quello che succede a pochi metri dalle case e dalla strada, muretti a secco centenari che crollano, rii intasati di alberi ed erbacce, sentieri ormai quasi completamente persi (uno di questi viene pulito una volta all'anno da mio marito).
Io lo vedo accadere, dalle fasce ormai (ogni volta che piove) arrivano fiumi d'acqua. Non voglio fare l'uccello del malaugurio ma prima o poi il problema sarà di tutti... eppure sarebbe facile da prevenire. MA soldi per queste cose non ce ne sono mai.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by granpasso »

Non dirlo a me che ho un figlio ma quà si rischia di andare paurosamente OT. Ha ragione la signora del video. Le grandi città sono sempre più catalizzatori di tensioni e disagio. Però dai, quante volte abbiamo fatto questi discorsi ? Anche quà su qz.
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Piervi
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by Piervi »

Ringrazio Rock Viper per il bellissimo spunto di riflessione.

Con l'avvento della societa' industriale, il potere politico ha caldeggiato l'abbandono delle nostre montagne, pensando che di automobili si potesse vivere.
Ora si scopre che non essendoci piu' "curatori" dell'ambiente, alluvioni e frane distruggono anche la pianura e riparare i danni e' molto oneroso.
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by giobibo »

Tutto purtroppo e tristemente VERO e personalemnte non vedo via d'uscita :triste: :triste: :triste:
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

Piervi wrote:Ringrazio Rock Viper per il bellissimo spunto di riflessione.

Con l'avvento della societa' industriale, il potere politico ha caldeggiato l'abbandono delle nostre montagne, pensando che di automobili si potesse vivere.
Ora si scopre che non essendoci piu' "curatori" dell'ambiente, alluvioni e frane distruggono anche la pianura e riparare i danni e' molto oneroso.
quoto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :!: :!: :!: :!:
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by mikesangui »

Scusate, va bene.. è tutto vero.

Però chi si è spostato dalle montagne sono le persone , che per evidenti vantaggi personali economici, hanno deciso che scendere a valle era più arricchente.

Va bene che è mancata la politica, ma ogni uomo ha la sua responsabilità sulle scelte che fa.

Molti hanno semplicemente valutato che fosse per loro più conveniente andare in fabbrica e guadagnare soldi con lo stipendio, piuttosto che spaccarsi la schiena con agricoltura e allevamento per rischiare di non vedere soldi.

Non c'è solo la politca a mancare. C'è il fatto che l'uomo non si accontenta mai di quel che ha ma vuole essere ricco con più facilità.

E la vita di montagna è faticosa e poco remunerativa.

D'altra parte, l'agriturismo, l'attività turistica , ricordiamocelo ... vive SOLO se c'è un'attività produttiva che la sostiene, se tutti facessimo gli albergatori nessuno avrebbe i soldi per andare in vacanza.
L'attività produttiva in montagna richiede sacrificio e ristrettezze economiche, o per lo meno incertezza.

Solo chi accetta questo resta.

Sono pochi a farlo... non giudico sia giusto o sbagliato. Ma ci vuole un po' di oggettività.
Oltre al turismo... in montagna cosa fai?
l'allevatore, il contadino. Di certo non spero che si sviluppi l'industria.. e tantomeno il settore edile...
Forse , si potrebbe pensare il telelavoro ... chi fa progettazione potrebbe farlo da casa ... ma non vedo molti altri sbocchi oltra al turismo ovviamente.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by granpasso »

Vero però non mi pare sia così in tutto l'arco alpino.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amica mucca »

mikesangui wrote:Scusate, va bene.. è tutto vero.

Però chi si è spostato dalle montagne sono le persone , che per evidenti vantaggi personali economici, hanno deciso che scendere a valle era più arricchente.

Va bene che è mancata la politica, ma ogni uomo ha la sua responsabilità sulle scelte che fa.

Molti hanno semplicemente valutato che fosse per loro più conveniente andare in fabbrica e guadagnare soldi con lo stipendio, piuttosto che spaccarsi la schiena con agricoltura e allevamento per rischiare di non vedere soldi.

Non c'è solo la politca a mancare. C'è il fatto che l'uomo non si accontenta mai di quel che ha ma vuole essere ricco con più facilità.

E la vita di montagna è faticosa e poco remunerativa.

D'altra parte, l'agriturismo, l'attività turistica , ricordiamocelo ... vive SOLO se c'è un'attività produttiva che la sostiene, se tutti facessimo gli albergatori nessuno avrebbe i soldi per andare in vacanza.
L'attività produttiva in montagna richiede sacrificio e ristrettezze economiche, o per lo meno incertezza.

Solo chi accetta questo resta.

Sono pochi a farlo... non giudico sia giusto o sbagliato. Ma ci vuole un po' di oggettività.
Oltre al turismo... in montagna cosa fai?
l'allevatore, il contadino. Di certo non spero che si sviluppi l'industria.. e tantomeno il settore edile...
Forse , si potrebbe pensare il telelavoro ... chi fa progettazione potrebbe farlo da casa ... ma non vedo molti altri sbocchi oltra al turismo ovviamente.
E' per questo che l'agricoltura/allevamento nelle zone non remunerative va aiutato con soldi pubblici, per far fare alle persone scelte diverse, è che in questo modo non si fanno gli "appalti" per ricostruire strade, argini ecc.. e quindi ai nostri cari amministratori non frega un tubo! Vi ricordate le intercettazioni post terremoto???

Metto il link ad un trailer di un documentario molto bello che si intitola "Piccola Terra"!
http://www.youtube.com/watch?v=b7qPA76m4OA" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

amica mucca wrote:
mikesangui wrote:Scusate, va bene.. è tutto vero.

Però chi si è spostato dalle montagne sono le persone , che per evidenti vantaggi personali economici, hanno deciso che scendere a valle era più arricchente.

Va bene che è mancata la politica, ma ogni uomo ha la sua responsabilità sulle scelte che fa.

Molti hanno semplicemente valutato che fosse per loro più conveniente andare in fabbrica e guadagnare soldi con lo stipendio, piuttosto che spaccarsi la schiena con agricoltura e allevamento per rischiare di non vedere soldi.

Non c'è solo la politca a mancare. C'è il fatto che l'uomo non si accontenta mai di quel che ha ma vuole essere ricco con più facilità.

E la vita di montagna è faticosa e poco remunerativa.

D'altra parte, l'agriturismo, l'attività turistica , ricordiamocelo ... vive SOLO se c'è un'attività produttiva che la sostiene, se tutti facessimo gli albergatori nessuno avrebbe i soldi per andare in vacanza.
L'attività produttiva in montagna richiede sacrificio e ristrettezze economiche, o per lo meno incertezza.

Solo chi accetta questo resta.

Sono pochi a farlo... non giudico sia giusto o sbagliato. Ma ci vuole un po' di oggettività.
Oltre al turismo... in montagna cosa fai?
l'allevatore, il contadino. Di certo non spero che si sviluppi l'industria.. e tantomeno il settore edile...
Forse , si potrebbe pensare il telelavoro ... chi fa progettazione potrebbe farlo da casa ... ma non vedo molti altri sbocchi oltra al turismo ovviamente.
E' per questo che l'agricoltura/allevamento nelle zone non remunerative va aiutato con soldi pubblici, per far fare alle persone scelte diverse, è che in questo modo non si fanno gli "appalti" per ricostruire strade, argini ecc.. e quindi ai nostri cari amministratori non frega un tubo! Vi ricordate le intercettazioni post terremoto???

Metto il link ad un trailer di un documentario molto bello che si intitola "Piccola Terra"!
http://www.youtube.com/watch?v=b7qPA76m4OA" onclick="window.open(this.href);return false;
Io invece sono d'accordo con mikesangui.......
Ognuno fa le proprie scelte e tali scelte producono delle conseguenze...
Non siamo più capaci e/o non abbiamo più voglia di fare la vita dura che facevano i nostri nonni.......
Questo anche perché abbiamo delle alternative che i nostri nonni non avevano....
Se tu ti guardi in giro anche in città .....certi lavori li fanno solo gli immigrati...... figurati fare la vita dura del pastore o del contadino di montagna.....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by Piervi »

amica mucca wrote: E' per questo che l'agricoltura/allevamento nelle zone non remunerative va aiutato con soldi pubblici,
: Ok :
Appunto: magari con qualche aiuto un po piu' di gente sarebbe rimasta.... e la convenienza sarebbe di tutti
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

Piervi wrote:
amica mucca wrote: E' per questo che l'agricoltura/allevamento nelle zone non remunerative va aiutato con soldi pubblici,
: Ok :
Appunto: magari con qualche aiuto un po piu' di gente sarebbe rimasta.... e la convenienza sarebbe di tutti
già....."non remunerative" ...ci guadagnerebbero solo gli interessati.................
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by mikesangui »

Attenzione!
non voglio dire che le politiche scellerate dei nostri illuminati non abbiano stroncato quel poco di voglia che ci poteva essere.

Chi se n'è andato dalle montagne è anche stato messo nelle condizioni di non poter scegliere.

Quello che volevo dire, è che non si può fare tutti gli operatori turistici.
Bisogna pensare un'economia che non abbia impatto sulla montagna , che permetta una vita dignitosa (non ricca..la ricchezza è per gli imbecilli... solo dignitosa!) , e che sia produttiva e non di servizi. Perchè le economie dei servizi si appoggiano sull'esistenza di persone che hanno i soldi per questi.
Ma se in italia non produciamo più... prima o poi finiranno i soldi per i servizi.

Per ora è rimasto il comparto alimentare che tiene. Per il resto se compri qualcosa è disarmantemente tutto made in estero... e va già bene quando è made in europa..

Lo stesso vale per le montagne.

X granpasso.
Non conosco tutte le realtà, di certo il trentino funziona, ma tanto è grazie al turismo, tanto è grazie al fatto che essendo regione autonoma.. gira diversamente dal resto d'italia.

Ma se ci sono altre zone che funzionano bene.... parliamone.. sono molto interessato!!!
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by granpasso »

Anche l'Austria, da quel poco che ho visto, mi pare giri diversamente ma potrei sbagliarmi. Se parliamo delle valli del Cuneese bisogna considerare che sono quelle che hanno più sofferto in tutto l'arco alpino.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

granpasso wrote:Anche l'Austria, da quel poco che ho visto, mi pare giri diversamente ma potrei sbagliarmi. Se parliamo delle valli del Cuneese bisogna considerare che sono quelle che hanno più sofferto in tutto l'arco alpino.
..anche le zone dell'entroterra Ligure-Piemontese non sono "montagna" ma......
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amica mucca »

mikesangui wrote:At
Bisogna pensare un'economia che non abbia impatto sulla montagna , che permetta una vita dignitosa (non ricca..la ricchezza è per gli imbecilli... solo dignitosa!) , e che sia produttiva e non di servizi. Perchè le economie dei servizi si appoggiano sull'esistenza di persone che hanno i soldi per questi.
Ma se in italia non produciamo più... prima o poi finiranno i soldi per i servizi.

Per ora è rimasto il comparto alimentare che tiene. Per il resto se compri qualcosa è disarmantemente tutto made in estero... e va già bene quando è made in europa..
Concordo con questo discorso, una nazione non può permettersi di perdere il know how e la capacità di produrre altrimenti si rischia di diventare il parco divertimenti di altri paesi (vedi Grecia). Ma questo è un discorso macro, e non applicabile (o difficilmente applicabile) alla montagna.

E' vero l'industria alimentare, al momento, è l'unica con saldi positivi sia in termini di economia interna ma grazie e soprattutto all'esportazione. Benissimo!

L'industria alimentare con cosa si fa? con gli alimenti che arrivano anche dall'agricoltura, l'agricoltura si può fare anche in montagna? L'agricoltura aiuta al mantenimento del territorio? Se le risposte sono si allora quest'ultima va favorita! Anche con aiuti economici oltre che organizzativi (no bastoni tra le ruote tipici italiani) che di servizi.

Trentino e Val d'Aosta, grazie al fatto che sono Regioni autonome (sino ad oggi con ampi trasferimenti da parte dello Stato) hanno potuto fare una ricca politica di incentivi all'agricoltura/allevamento. Ma anche questi due casi sono molto diversi tra loro e non scevri di critica.

Mi sto annoiando a leggermi... :smt015
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

amica mucca wrote:
mikesangui wrote:At
Bisogna pensare un'economia che non abbia impatto sulla montagna , che permetta una vita dignitosa (non ricca..la ricchezza è per gli imbecilli... solo dignitosa!) , e che sia produttiva e non di servizi. Perchè le economie dei servizi si appoggiano sull'esistenza di persone che hanno i soldi per questi.
Ma se in italia non produciamo più... prima o poi finiranno i soldi per i servizi.

Per ora è rimasto il comparto alimentare che tiene. Per il resto se compri qualcosa è disarmantemente tutto made in estero... e va già bene quando è made in europa..
Concordo con questo discorso, una nazione non può permettersi di perdere il know how e la capacità di produrre altrimenti si rischia di diventare il parco divertimenti di altri paesi (vedi Grecia). Ma questo è un discorso macro, e non applicabile (o difficilmente applicabile) alla montagna.

E' vero l'industria alimentare, al momento, è l'unica con saldi positivi sia in termini di economia interna ma grazie e soprattutto all'esportazione. Benissimo!

L'industria alimentare con cosa si fa? con gli alimenti che arrivano anche dall'agricoltura, l'agricoltura si può fare anche in montagna? L'agricoltura aiuta al mantenimento del territorio? Se le risposte sono si allora quest'ultima va favorita! Anche con aiuti economici oltre che organizzativi (no bastoni tra le ruote tipici italiani) che di servizi.

Trentino e Val d'Aosta, grazie al fatto che sono Regioni autonome (sino ad oggi con ampi trasferimenti da parte dello Stato) hanno potuto fare una ricca politica di incentivi all'agricoltura/allevamento. Ma anche questi due casi sono molto diversi tra loro e non scevri di critica.

Mi sto annoiando a leggermi... :smt015
..purtroppo oggi (da molti anni) se si parla di agricoltura di tratta in gran parte di quella "intensiva" ..ed in montagna l'agricoltura intensiva non si può attuare (per l'orografia etc...) . Purtroppo è un sistema creato dal dopo guerra....l'Italia contadina doveva traformarsi in paese industriale (anche l'agricoltura) per i prezzi, per costruire macchine agricole, per l'export...(il "cittadino" deveva diventare consumatore-elettore, vi cosiglio di leggervi un libro del Sociologo-costituzionalilsta PL Zampetti ..che spiega bene questi fenomeni sociali, frutto del new deal) .
Si è creato un esodo dalle campagne verso le città, purtroppo questo fenomeno accade ed accadrà sempre , lo si vede bene nei paesi in via di sviluppo (Cina - India etc)
flussi migratori di persone in città.....perchè la città attrae??? perchè l'essere umano, uguale in ogni dove su questo (piccolo) pianeta qualunque sia il colore della pelle, desidera prima i poi le comodità "cittadine"...solo DOPO con il tempo , quando si rende conto che sta perdendo qualche cosa , se ne accorge.....ma a volte è tardi.
Alcune piccole comunità riescono a salvaguardarsi,ma sono "protette" da norme e dall'omogeneità del gruppo, di solito, hanno una autonomia finanziaria .....
(come servizio NON dimenticarti quello della sanità, che deve essere garantita a tutti :wink: )
quando ho un pò + di tempo desidero sviscerare il discorso ...devo ancora vedere il video ... :pensoso:
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by Piervi »

Da contadino operante in zona, se non proprio di montagna, comunque svantaggiata, (per libera scelta, tengo a precisarlo) non posso che essere daccordo con gli ultimi interventi.
Soffro sulla mia pelle la mancanza di rispetto da parte delle istituzioni.
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amica mucca »

@Piervi: Intanto complimenti per la tua scelta!
Visto che queste cose le vivi, secondo te, o per te, di cosa c'è bisogno?
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

Piervi wrote:Da contadino operante in zona, se non proprio di montagna, comunque svantaggiata, (per libera scelta, tengo a precisarlo) non posso che essere daccordo con gli ultimi interventi.
Soffro sulla mia pelle la mancanza di rispetto da parte delle istituzioni.
OT......da studente avevo fatto uno studio su queste tematiche socio politiche..........
caro amico , ricordati una cosa fondamentale: non c'è democrazia politica se non c'è democrazia economica...con questo desidero porre l'attenzione sulla parola "democrazia" che in questo contesto NON va confusa con l'attività esecutiva,legislativa etc......ma come il "vivere bene a misura d'uomo nel rispetto dei bisogni primari fondamentali della convivenza".
Purtroppo la "barbarie" viene da lontano....da molto lontano, da quando il potere economico (che governa veramente il mondo) ha preso il posto della respublica (della "cosa pubblica", perchè , ricordatevelo che "politica" significa il BENE della cosa pubblica.....in poche parole, neh!) .
AlLe multinazionali, agli Stati capitalistici (USA EU UK) e al capitalismo di Stato (ex stati dell'URSS) non interessava il benessere del singolo.... delle comunità....
Il dramma si è accelerato con la globalizazzione.
Alla Monsanto , ad esempio (multinazionale che opera ANCHE nell'agricoltura) , NON gliene frega nulla delle attività in montagna, anzi farà di tutto (attraverso il suo potere economico) per influenzare i governi..(attraverso ricatti: posti di lavoro, incentivazioni, corruzione etc)
Negli anni '70-'80 era stato istutuito , ad esempio, il leasin agrario...ma NON per tutti, conveniva e conviene solo per l'allevamento intensivo....perchè è aleatorio perchè deve convenire sono a chi presta denaro....
il discorso non finisce qui...
.....la vedo dura..
l'unico paese al mondo dove si è protetto il singolo nelle campagne con le attività correlate è il Buthan...

(Austria: ricordo che questo paese è frutto del concetto di reich "territorio" da tutelare....e questo porta, oltre ad altri fenomeni sociali ad una maggio tutela del "territorio"..la Grande Prussia.....)
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by Piervi »

amadablam wrote: Alla Monsanto , ad esempio (multinazionale che opera ANCHE nell'agricoltura) ,
"anche in agricoltura", azzo! indescrivibile i danni che ha fatto e continua a fare in questo settore!!!!!!!!
Per il resto... di cosa abbiamo bisogno?
Lo avete detto voi due negli ultimi interventi (AmicaMucca e amadablam)
Semplice, fin troppo semplice!
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

Piervi wrote:
amadablam wrote: Alla Monsanto , ad esempio (multinazionale che opera ANCHE nell'agricoltura) ,
"anche in agricoltura", azzo! indescrivibile i danni che ha fatto e continua a fare in questo settore!!!!!!!!
Per il resto... di cosa abbiamo bisogno?
Lo avete detto voi due negli ultimi interventi (AmicaMucca e amadablam)
Semplice, fin troppo semplice!
la Monsanto ha distrutto tutto (lo sai che le mele sono un bevetto?? I semi sono ibridi???)
di che abbiamo bisogno??? ...di solidarietà, rispetto , finaziamenti per le attività agro-silvo-pastorali...di una società giusta, di tutela di "attenzione" di vere politiche agricole -----che tutelino il territorio come investimento e la persona che ci lavora, "vero " tesoro dell'attività contadina..

Nemmeno l'UE ha fatto molto...anzi, in alcuni casi con varie nome e direttive sta strangolando le attività in montagna...a voi la parola
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by mikesangui »

e vero che è l'economi che comanda.

allroa la politica vera non la si fa in cabina elettorale ma al supermercato.
E' da un po' che sto attento più a cosa compro che a quanto spendo.

O meglio, piuttosto compro meno.

Bisogna sbattersi, informarsi, aspettare a comprare per avere le idee chiare, insomma un lavoraccio.

Però è l'unico , a mio parere, gesto politico sensato che abbiamo a disposizione.

Scegliendo cosa si compra, si sceglie a chi dare i soldi. scegli CHI stai finanziando, CHE tipo di politica del lavoro incentivare.. ecc...

E' chiaro che se si fanno parole e poi con al scusa della crisi si compra cinese, si compra sempre quello che costa meno, poi ci si troverà con diritti e qualità pessime. In fondo abbiamo finanziato quello.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

mikesangui wrote:e vero che è l'economi che comanda.

allroa la politica vera non la si fa in cabina elettorale ma al supermercato.
E' da un po' che sto attento più a cosa compro che a quanto spendo.

O meglio, piuttosto compro meno.

Bisogna sbattersi, informarsi, aspettare a comprare per avere le idee chiare, insomma un lavoraccio.
Però è l'unico , a mio parere, gesto politico sensato che abbiamo a disposizione.

Scegliendo cosa si compra, si sceglie a chi dare i soldi. scegli CHI stai finanziando, CHE tipo di politica del lavoro incentivare.. ecc...
E' chiaro che se si fanno parole e poi con al scusa della crisi si compra cinese, si compra sempre quello che costa meno, poi ci si troverà con diritti e qualità pessime. In fondo abbiamo finanziato quello.
.....si può fare anche questo, ma stanne certo che molte persone non lo faranno, non c'è l'educazione a farlo e la TV non aiuta .....la pubblicità ti martella...è subdola....

Hanno reso la popolazione schiava di inutili consumismi , hanno reso le persone incapaci di scegliere............

occhio a ciò che si mangia, i pesticidi (Monsanto,che "brevetta" anche il riso..quasi tutto è transgenico anche in UE, ma in forma cammuffata..) sono la maggior fonte di malattie ematologiche....
Namaste
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

amadablam wrote:
mikesangui wrote:e vero che è l'economi che comanda.

allroa la politica vera non la si fa in cabina elettorale ma al supermercato.
E' da un po' che sto attento più a cosa compro che a quanto spendo.

O meglio, piuttosto compro meno.

Bisogna sbattersi, informarsi, aspettare a comprare per avere le idee chiare, insomma un lavoraccio.
Però è l'unico , a mio parere, gesto politico sensato che abbiamo a disposizione.

Scegliendo cosa si compra, si sceglie a chi dare i soldi. scegli CHI stai finanziando, CHE tipo di politica del lavoro incentivare.. ecc...
E' chiaro che se si fanno parole e poi con al scusa della crisi si compra cinese, si compra sempre quello che costa meno, poi ci si troverà con diritti e qualità pessime. In fondo abbiamo finanziato quello.
.....si può fare anche questo, ma stanne certo che molte persone non lo faranno, non c'è l'educazione a farlo e la TV non aiuta .....la pubblicità ti martella...è subdola....

Hanno reso la popolazione schiava di inutili consumismi , hanno reso le persone incapaci di scegliere............

occhio a ciò che si mangia, i pesticidi (Monsanto,che "brevetta" anche il riso..quasi tutto è transgenico anche in UE, ma in forma cammuffata..) sono la maggior fonte di malattie ematologiche....
La TV e la pubblicità hanno le loro colpe.
PErò c'è anche la responsabilità personale di ciascuno di noi.....Quando vado a comprare non ho una pistola puntata alla tempia, ciò che compro rimane una mia scelta...
Per me è troppo facile scaricare sempre tutte le responsabilità sul sistema
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

serena wrote:
amadablam wrote:
mikesangui wrote:e vero che è l'economi che comanda.

allroa la politica vera non la si fa in cabina elettorale ma al supermercato.
E' da un po' che sto attento più a cosa compro che a quanto spendo.

O meglio, piuttosto compro meno.

Bisogna sbattersi, informarsi, aspettare a comprare per avere le idee chiare, insomma un lavoraccio.
Però è l'unico , a mio parere, gesto politico sensato che abbiamo a disposizione.

Scegliendo cosa si compra, si sceglie a chi dare i soldi. scegli CHI stai finanziando, CHE tipo di politica del lavoro incentivare.. ecc...
E' chiaro che se si fanno parole e poi con al scusa della crisi si compra cinese, si compra sempre quello che costa meno, poi ci si troverà con diritti e qualità pessime. In fondo abbiamo finanziato quello.
.....si può fare anche questo, ma stanne certo che molte persone non lo faranno, non c'è l'educazione a farlo e la TV non aiuta .....la pubblicità ti martella...è subdola....

Hanno reso la popolazione schiava di inutili consumismi , hanno reso le persone incapaci di scegliere............

occhio a ciò che si mangia, i pesticidi (Monsanto,che "brevetta" anche il riso..quasi tutto è transgenico anche in UE, ma in forma cammuffata..) sono la maggior fonte di malattie ematologiche....
La TV e la pubblicità hanno le loro colpe.
PErò c'è anche la responsabilità personale di ciascuno di noi.....Quando vado a comprare non ho una pistola puntata alla tempia, ciò che compro rimane una mia scelta...
Per me è troppo facile scaricare sempre tutte le responsabilità sul sistema
è vero, però guarda come siamo ridotti.... : Thumbup :
non guardiamo solo "noi" "io" guardiamoci intorno , questi sono i risultati di questo/i sistemi economici e/o politici .... :wink:
NON è scaricare la responsabilità , è un dato di fatto....sei nel sistema e per il sistema sei un consumatore...è questo quello che si è creato, lo so che molti di noi agiscono con testa...andatelo a dire alla rimanenza della popolazione mondiale....
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by granpasso »

Di nuovo la solita spappardela sui massimi sistemi : WallBash : : WallBash : : WallBash :
La TV :shock: Le multinazionali :shock: Le banche :shock: :ahah: :ahah:
La vita e il lavoro in montagna non sono uguali pe tutti. C'è chi vive benissimo come il Trentino e chi invece se la passa male come nelle valli di cuneo. Io intanto prenderei atto di questo così sfatiamo il mito che oggi vivere in montagna è comunque duro a prescindere da dove ci si trovi.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amica mucca »

mikesangui wrote:e vero che è l'economi che comanda.

allroa la politica vera non la si fa in cabina elettorale ma al supermercato.
E' da un po' che sto attento più a cosa compro che a quanto spendo.

O meglio, piuttosto compro meno.

Bisogna sbattersi, informarsi, aspettare a comprare per avere le idee chiare, insomma un lavoraccio.

Però è l'unico , a mio parere, gesto politico sensato che abbiamo a disposizione.

Scegliendo cosa si compra, si sceglie a chi dare i soldi. scegli CHI stai finanziando, CHE tipo di politica del lavoro incentivare.. ecc...

E' chiaro che se si fanno parole e poi con al scusa della crisi si compra cinese, si compra sempre quello che costa meno, poi ci si troverà con diritti e qualità pessime. In fondo abbiamo finanziato quello.
Quoto, ma questo ci manda un po' OT..
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amica mucca »

granpasso wrote:Di nuovo la solita spappardela sui massimi sistemi : WallBash : : WallBash : : WallBash :
La TV :shock: Le multinazionali :shock: Le banche :shock: :ahah: :ahah:
La vita e il lavoro in montagna non sono uguali pe tutti. C'è chi vive benissimo come il Trentino e chi invece se la passa male come nelle valli di cuneo. Io intanto prenderei atto di questo così sfatiamo il mito che oggi vivere in montagna è comunque duro a prescindere da dove ci si trovi.
E' vero.. invito a vedere questa puntata di Polifemo (un programma di MTV)
http://ondemand.mtv.it/serie-tv/polifem ... ci-salvera" onclick="window.open(this.href);return false;

A un certo punto fan vedere questa cooperativa agricola messa su da un gruppo di ragazzi, dove uno è architetto, un'altro avvocato ecc.. e invece tornano a fare gli agricoltori felici e contenti!
Non in montagna.. ma la terra è bassa dappertutto!
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by mahler »

serena wrote:
amadablam wrote:
mikesangui wrote:e vero che è l'economi che comanda.

allroa la politica vera non la si fa in cabina elettorale ma al supermercato.
E' da un po' che sto attento più a cosa compro che a quanto spendo.

O meglio, piuttosto compro meno.

Bisogna sbattersi, informarsi, aspettare a comprare per avere le idee chiare, insomma un lavoraccio.
Però è l'unico , a mio parere, gesto politico sensato che abbiamo a disposizione.

Scegliendo cosa si compra, si sceglie a chi dare i soldi. scegli CHI stai finanziando, CHE tipo di politica del lavoro incentivare.. ecc...
E' chiaro che se si fanno parole e poi con al scusa della crisi si compra cinese, si compra sempre quello che costa meno, poi ci si troverà con diritti e qualità pessime. In fondo abbiamo finanziato quello.
.....si può fare anche questo, ma stanne certo che molte persone non lo faranno, non c'è l'educazione a farlo e la TV non aiuta .....la pubblicità ti martella...è subdola....

Hanno reso la popolazione schiava di inutili consumismi , hanno reso le persone incapaci di scegliere............

occhio a ciò che si mangia, i pesticidi (Monsanto,che "brevetta" anche il riso..quasi tutto è transgenico anche in UE, ma in forma cammuffata..) sono la maggior fonte di malattie ematologiche....
La TV e la pubblicità hanno le loro colpe.
PErò c'è anche la responsabilità personale di ciascuno di noi.....Quando vado a comprare non ho una pistola puntata alla tempia, ciò che compro rimane una mia scelta...
Per me è troppo facile scaricare sempre tutte le responsabilità sul sistema
..ti sfugge una cosa però... le scelte che derivano dalle massificazioni (di massa appunto), quando producono danni, ed è appurato che sia così, pensa non so all'uso dei farmaci, questi danni li paghi anche te, sebbene hai fatto nel tuo proprio delle scelte consapevoli. L'idea del " io non sono così, e male per chi ha fatto la decisione contraria o per me sbagliata".... purtroppo non funziona più, e non ha mai funzionato così, sin dai tempi degli Assiri e prima ancora. Ora, senza voler buttarla sulla politica, ma aimè, un po' ci si azzecca (da tragica frase andreottiana, nel senso che sottolinerava un nesso veritiero), ci si aspetta, da lobby inimmaginabili, che almeno una parte della popolazione possa anche ragionare in questi termini, ovvero: io sto bene perchè ho fatto le mie scelte consapevoli (per me , non certo per la collettività), per cui gli altri che sbagliano saranno artefici dei loro sbagli". Beh, una poca parte delle persone/PIL mondiale che ragiona così, 0,01 0,02 per cento, ecc.. farà comunque e sempre la fortuna dei più astuti, che faranno cadere sempre i danni distribuiti su tutti. Interessante no come d'improvviso, il mondo, visto in questi termini, sia tanto bello, quanto l'ombra che l'assilla.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

mahler wrote:
serena wrote:
amadablam wrote:
mikesangui wrote:e vero che è l'economi che comanda.

allroa la politica vera non la si fa in cabina elettorale ma al supermercato.
E' da un po' che sto attento più a cosa compro che a quanto spendo.

O meglio, piuttosto compro meno.

Bisogna sbattersi, informarsi, aspettare a comprare per avere le idee chiare, insomma un lavoraccio.
Però è l'unico , a mio parere, gesto politico sensato che abbiamo a disposizione.

Scegliendo cosa si compra, si sceglie a chi dare i soldi. scegli CHI stai finanziando, CHE tipo di politica del lavoro incentivare.. ecc...
E' chiaro che se si fanno parole e poi con al scusa della crisi si compra cinese, si compra sempre quello che costa meno, poi ci si troverà con diritti e qualità pessime. In fondo abbiamo finanziato quello.
.....si può fare anche questo, ma stanne certo che molte persone non lo faranno, non c'è l'educazione a farlo e la TV non aiuta .....la pubblicità ti martella...è subdola....

Hanno reso la popolazione schiava di inutili consumismi , hanno reso le persone incapaci di scegliere............

occhio a ciò che si mangia, i pesticidi (Monsanto,che "brevetta" anche il riso..quasi tutto è transgenico anche in UE, ma in forma cammuffata..) sono la maggior fonte di malattie ematologiche....
La TV e la pubblicità hanno le loro colpe.
PErò c'è anche la responsabilità personale di ciascuno di noi.....Quando vado a comprare non ho una pistola puntata alla tempia, ciò che compro rimane una mia scelta...
Per me è troppo facile scaricare sempre tutte le responsabilità sul sistema
..ti sfugge una cosa però... le scelte che derivano dalle massificazioni (di massa appunto), quando producono danni, ed è appurato che sia così, pensa non so all'uso dei farmaci, questi danni li paghi anche te, sebbene hai fatto nel tuo proprio delle scelte consapevoli. L'idea del " io non sono così, e male per chi ha fatto la decisione contraria o per me sbagliata".... purtroppo non funziona più, e non ha mai funzionato così, sin dai tempi degli Assiri e prima ancora. Ora, senza voler buttarla sulla politica, ma aimè, un po' ci si azzecca (da tragica frase andreottiana, nel senso che sottolinerava un nesso veritiero), ci si aspetta, da lobby inimmaginabili, che almeno una parte della popolazione possa anche ragionare in questi termini, ovvero: io sto bene perchè ho fatto le mie scelte consapevoli (per me , non certo per la collettività), per cui gli altri che sbagliano saranno artefici dei loro sbagli". Beh, una poca parte delle persone/PIL mondiale che ragiona così, 0,01 0,02 per cento, ecc.. farà comunque e sempre la fortuna dei più astuti, che faranno cadere sempre i danni distribuiti su tutti. Interessante no come d'improvviso, il mondo, visto in questi termini, sia tanto bello, quanto l'ombra che l'assilla.
esatto...
Trentino, Valle d'Aosta.??....hanno un'autonomia finanziaria (che paghiamo anche noi) ..hanno sovvenzioni ben diverse dalle (ex) comunità montane del Piemonte e/o Liguria ...ho dei parenti contadini (diretti) nel basso Piemonte e non se la passano molto bene....................
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by mikesangui »

Trentino, valle d'aosta... ok...

Funzionano , ma va analizzato il perchè?

girano bene per la produzione? o per il turismo? cosa le rende discretamente ricche , a parte la tassazione diversa rispetto allo stato?

Su cosa si basa la loro economia?

Perchè come dicevo... se tutti ci mettiamo a fare gli operatori turistici in montagna il castello di carte crolla.
Su cosa si basa il castello di carte?
Se si basa sulla produzione di beni necessari è un castello solido. Se si basa sul turismo , fonte importante ma volatile, il giorno in cui gli altri non hanno i soldi per andare in vacanza il rubinetto si chiude e non lavori più.

A mio parere queste riflessioni vanno fatte.

Per il resto... non ho capito il discorso di Maheler.. non l'ho sono riuscito a seguire bene.

Quello che dico io è che è concretamente più efficace, fare scelte personali orientate e pensate, piuttosto che fantasticare ricoluzioni politiche che nessuno ha le palle di fare.
A parte questo, IO preferisco che i miei soldi vadano a una ditta che so essere onesta e che produce secondo i criteri che condivido, piuttosto che comprare a caso, perchè tanto non è così che le cose si cambiano.

Intanto lo faccio perchè è un atto politico scegliere. E farlo sapere è ancora più forte, ed è sostenere qualcuno che la pensa come te e ci lavora. Dici che non da frutti? ..vallo a dire alla piccola ditta familiare che ci campa.
Per loro fa la differenza... perchè dovrei essere uno dei tanti che foraggia la grande produzione quando posso selezionare e aiutare così chi ne ha più bisogno? mangiando probabilmente meglio?

Di certo non cambia il mondo. Ma cambia qualcosa.

Mentre la solita colpa alla politica , che è ben chiaro che c'è, non implica nessuna azione concreta personale se non uno sfogo che ci fa sentire in pace con la coscienza.
Molto più faticoso selezionare , informarsi e scegliere.

Cmq sia ... in trentino, la ricchezza da dove viene ? dal turismo? dalla produzione? dall'industria? dai servizi?

su cosa si appoggia il loro funzionare?
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

mikesangui wrote:Per il resto... non ho capito il discorso di Maheler.. non l'ho sono riuscito a seguire bene.

Quello che dico io è che è concretamente più efficace, fare scelte personali orientate e pensate, piuttosto che fantasticare ricoluzioni politiche che nessuno ha le palle di fare.
A parte questo, IO preferisco che i miei soldi vadano a una ditta che so essere onesta e che produce secondo i criteri che condivido, piuttosto che comprare a caso, perchè tanto non è così che le cose si cambiano.

Intanto lo faccio perchè è un atto politico scegliere. E farlo sapere è ancora più forte, ed è sostenere qualcuno che la pensa come te e ci lavora. Dici che non da frutti? ..vallo a dire alla piccola ditta familiare che ci campa.
Per loro fa la differenza... perchè dovrei essere uno dei tanti che foraggia la grande produzione quando posso selezionare e aiutare così chi ne ha più bisogno? mangiando probabilmente meglio?

Di certo non cambia il mondo. Ma cambia qualcosa.

Ti condivido pienamente : Thumbup :
Non posso dire di fare altrettanto, quanto meno non sempre.... perchè talvolta (spesso...) mi lascio vincere dalla pigrizia....
Tuttavia se, quando compro, non lo faccio "usando la testa"... penso che sia una mia mancanza......
La politica farà anche schifo e la pubblicità anche però ....io non me la sento di scaricare sul sistema delle responsabilità che sono solo mie......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

spero abbiate tanta ragione... : Thumbup : ....
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by mikesangui »

Ad esempio, forse la cosa mi risulta più facile perchè sono meno soggetto a subire la pubblicità, non ho la TV a casa per scelta, la trovo noiosa e un mezzo che punta a convincermi di cose in cui non credo.

Questo riduce il mio impatto con la pubblicità, per cui, per dire, quando vado al supermercato sono meno suggestionato, credo.
In ogni caso quando guardo i prodotti, leggo ingredienti e casa di produzione come prima cosa.
Ovviamente dove si può.

Quando posso cerco di consumare locale, non sono ancora iscritto a un GAS, perchè mi son trasferito da poco, ma ho già addocchiato uno che fa al caso mio.

Boh... cerco nel mio piccolo di fare quel che reputo giusto.
Dicerto da solo non cambio il mondo, ma per lo meno non sono responsabile dello scempio.

Mentre se compri.. per dire... Nestlè... dai i soldi a Nestlè... significa sostenere e finanziare le sue politiche.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

mikesangui wrote:Ad esempio, forse la cosa mi risulta più facile perchè sono meno soggetto a subire la pubblicità, non ho la TV a casa per scelta, la trovo noiosa e un mezzo che punta a convincermi di cose in cui non credo.

Questo riduce il mio impatto con la pubblicità, per cui, per dire, quando vado al supermercato sono meno suggestionato, credo.
In ogni caso quando guardo i prodotti, leggo ingredienti e casa di produzione come prima cosa.
Ovviamente dove si può.

Quando posso cerco di consumare locale, non sono ancora iscritto a un GAS, perchè mi son trasferito da poco, ma ho già addocchiato uno che fa al caso mio.

Boh... cerco nel mio piccolo di fare quel che reputo giusto.
Dicerto da solo non cambio il mondo, ma per lo meno non sono responsabile dello scempio.

Mentre se compri.. per dire... Nestlè... dai i soldi a Nestlè... significa sostenere e finanziare le sue politiche.
Io non credo di essere molto influenzabile da parte della pubblicità. La tv in casa c'è, ogni tanto la guardo ma ...io vivo con la testa nelle nuvole, sono perennemente distratta...Mi distraggo guardando i film e durante la pubblicità (se non mi addormento) mi distraggo di più.
Non sempre riesco ad avere l'atteggiamento responsabile da te descritto perchè mi lascio vincere dalla pigrizia ...
Però penso anche io che la strada sia quella...
Usare la propria testa nell'operare delle scelte (il fatto che ci sia la pubblicità non ci esonera dall'utilizzare il nostro cervello, di cui tutti siamo dotati.....) e cercare di fare, nel proprio piccolo, qualcosa. Come dice mike ....."quello che reputo giusto".....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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