ottimo
grazie x la precisazione
il link ricopiato è venuto male
quello esatto è
http://cralgalliera.altervista.org/Temp ... oDaini.JPG" onclick="window.open(this.href);return false;
alla prossima
Maurizio
Sentiero dei Daini a Toirano
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Re: Sentiero dei Daini a Toirano
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... issano.htm
Sabato 29 dicembre 2018: Boissano (175) – Caverna San Pietrino (500) – San Pietrino (470) – Cascata del Vero (380) – Sentiero dei Daini (265-825) – San Pietro ai Monti/Monte Varatella (880) – Sentiero DSP (830-600) – Sentiero dei Daini (600-265) – San Pietrino (470) – Boissano (175).
Partecipanti: Em e soundofsilence.
Lunghezza: 16 km. circa.
Dislivello:.1300 m. circa.
Difficoltà: EE la deviazione per la Cascata del Vero, su sentiero stretto e roccioso. EE la prima parte del sentiero dei Daini fino al bivio con il DSP, ma senza particolari difficoltà, al contrario di una volta quando era facile perdersi, mentre adesso la traccia è molto più marcata e gli ometti abbondanti, siamo direi al limite con l’E. F+ la seconda parte del sentiero che presenta passaggi su roccia sì agevolati da catene e canaponi, ma restano comunque molto impegnativi, specie la prima catena su una parete di 5-6 metri con primo saltino strapiombante e con scarsi appoggi e anche il breve saltino in discesa, terzo tratto attrezzato, che forse una volta si superava più facilmente (manca forse una staffa?), ma che adesso è veramente impegnativo essendo fortemente strapiombante e non essendoci punti per appoggiare i piedi. Tutto il resto E.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada fino Borghetto Santo Spirito. Alla prima rotonda all’uscita dell’autostrada proseguiamo praticamente dritti prendendo la seconda uscita (senza cartelli segnaletici) passando davanti alla Conad. Passati sotto al cavalcavia dell’autostrada, prendiamo la prima a destra (Cartello Via Marici). La stradina ci porta a scavalcare lo svincolo autostradale dal quale siamo usciti; qui dobbiamo evitare di scendere ed andare dritti, ma prendere invece a sinistra. Giungiamo così a Boissano e continuiamo dritti, evitando di svoltare sia a destra che a sinistra, finche arriviamo ad uno stop in corrispondenza dell’incrocio con Via Polenza, che imbocchiamo verso sinistra. Dopo neanche 400 metri, subito dopo il bivio a sinistra con Via Maccagne, prendiamo invece a destra ed in salita Via San Paolo. Dopo 900 metri di Via San Paolo, notiamo a sinistra un arrivo di sentiero, da quale comunque torneremo, proseguiamo quindi in Via San Paolo per ancora 75 metri circa, o comunque fino al primo parcheggio libero, e lasciamo la macchina in uno slargo sulla destra.
Percorso a piedi: dal parcheggio si continua su asfalto in discesa, passando per la località Case Berruti, per poi arrivare ad uno spiazzo con grande pannello con cartina dei sentieri (si poteva parcheggiare anche qui indubbiamente), dove prendiamo a sinistra la stradina con segnavia rombo rosso vuoto. Seguiamo quindi la stradina sterrata ed i segnavia fino a quota 355 circa, dove la lasciamo a destra, per prendere a sinistra un sentiero (sempre segnavia rombo rosso) che sale nel bosco. Giungiamo quindi a quota 490 circa, in un tratto in piano di sentiero, dove, circa 200 metri prima di un rudere sul sentiero ed in corrispondenza di alcuni massi crollati sopra il sentiero, una brevissima deviazione a destra consente di visitare la Caverna di San Pietrino. Visitata la quale raggiungiamo in breve l’omonima Chiesetta. Dalla Chiesa seguiamo il Sentiero Terre Alte e pure l’uguale rosso, in direzione di San Pietro ai Monti. Dopo un tratto in piano giungiamo ad una bella e grande radura erbosa, all’estremità della quale troviamo un cartello che indica a destra per San Pietro, mentre noi prendiamo a sinistra in discesa. Si scende quindi prima dolcemente e poi un ripido tratto roccioso, che ci porta alla base delle pareti di destra. Qui possiamo deviare a destra (ometti di pietra) xeguendo una stretta traccia in parte rocciosa, che ci porta fino al cospetto della Cascata del Vero. Torniamo quindi sui nostri passi e continuiamo a scendere finche non troviamo il cartello che indica il sentiero dei Daini sulla destra, a quota 265 circa. Il sentiero è indicato da ometti che bisogna cercare di non perdere e scende subito in breve al torrente, per guadarlo e quindi risalire ripidamente sull’altro versante. Aggiriamo quindi lo spigolo roccioso che ci sovrastava piegando a destra. Passiamo quindi un tratto in falsopiano per poi riprendere a salire ripidamente accanto alle pareti sulla destra, dove incontriamo subito una piccola cavità. Giunti quasi in cima al pendio, il sentiero piega bruscamente a sinistra ed inizia una lunga traversata complessivamente abbastanza in piano, ma con qualche saliscendi. Arriviamo quasi subito in effetti ad un forcella rocciosa, dove, arrampicando con un passo esposto di II, possiamo giungere in cima ad un torrione sulla sinistra. Scendiamo quindi brevemente dalla forcella e riprendiamo a traversare pressochè inpiano.Aggiriamo quindi, curvando verso destra un nuovo spigolo roccioso caratterizzato da un torrione attaccato alla parete, ma con una piccola finestra alla base. Dopo una nuova ripida salita giungiamo quindi nuovamente ad aggirare le pareti in corrispondenza di una bella ed ampia terrazza\radura. Passata la terrazza e successivi balconi rocciosi a picco sulla vallata sottostante, il sentiero giunge nuovamente, senza grosse salite, ad uno spigolo roccioso da aggirare. Qui cominciano i bolli rossi e alcune scritte sempre in rosso su pietra, ci indicano, a sinistra ed in discesa, il sentiero DSP che scende verso il Salto del Lupo. Seguiamo quindi per pochi metri i bollini rossi, fino ad arrivare nuove scritte sui sassi, che indicano dritti in salita per il Sentiero dei Daini, mentre a sinistra continua il sentiero DSP che giunge sempre nei pressi di San Pietro, ma con percorso molto più facile. Noi prendiamo dritti a destra, salendo una breve pietraia, che ci porta alla base di una difficile parete, da superare con l’ausilio di una catena. Superata la catena si prosegue dritti seguendo gli ometti, più o meno per filo di cresta, fino a raggiungere una nuova più alta parete, ma decisamente più facile, che si supera comunque con l’ausilio di un canapone. Superata la parete si continua per filo di cresta seguendo gli ometti fino a quota 760 circa, dove il sentiero devia a sinistra in corrispondenza di uno sperone roccioso per attraversare invece un pendio boscoso, e compiere poi un tornante una ventina di metri più sopra. Il tornante ci porta ad un saltino di roccia in discesa, attrezzato anch’esso con catena e che da accesso ad una larga e facile cengia erbosa che porta alla base di un canalino, che con passaggi di I grado, porta ad un ripiano poco sotto il sentiero segnato per San Pietro. Qui si può scendere sull’altro versante e ricollegarsi al sentiero più in basso, o salire, come abbiamo fatto noi, le rocce soprastanti (I grado) per poi raggiungere in breve il sentiero segnato che imbocchiamo verso sinistra ed, in breve, ci porta alla Chiesa di San Pietro ai Monti, posta sulla vetta dle Monte Varatella. Passiamo quindi a sinistra della Chiesa di San Pietro e scendiamo nel sottostante boschetto fino a giungere ad una selletta pianeggiante, dove troviamo grossi tubi e scritte in vernice indicanti a destra per il Ravinet e per Peglia; qui prendiamo invece a sinistra su sentiero sempre segnato, mi pare, uguale rosso. Neanche 100 metri dopo, in corrispondenza di nuovi tubi, una scritta rossa sui tubi stessi indica il sentiero a sinistra per tornare al Sentiero dei Daini, mentre a destra si continua verso il Giogo di Toirano; qui prendiamo a sinistra e seguiamo il sentiero in discesa nel bosco, facendo attenzione a non perdere i segni rossi. Il sentiero procede sempre nel fitto del bosco, precludendoci purtroppo la vista a dei bei torrioni che si staccano dalle quinte rocciose che sostengono la vetta dle Monte Varatella. Al termine del bosco giungiamo quindi a reintercettare il Sentiero dei Daini nel bivio precedentemente descritto, subito sotto la prima catena. Da qui torniamo sui nostri passi fino all’inizio del Sentiero dei Daini e, quindi, fino a San Pietrino. Da San Pietrino imbocchiamo il sentiero in discesa sulla destra, segnato con uguale e x rossa, sempre se ricordo bene, che ci riporta su comoda carrareccia, all’asfalto, pochi metri prima di dove abbiamo parcheggiato.
Conclusioni: indubbiamente non il modo più breve per andare al Sentiero dei Daini, anzi… Chi in effetti sia interessato solo a quello, molto meglio che parta da Toirano o dal Salto del Lupo, come comunque descritto in altre pagine di questo sito. La partenza da Boissano nasce dalla voglia di visitare la Caverna di San Pietrino e fare comunque un percorso nuovo, ma bisogno tenere conto che ne viene fuori un giro assai lungo e che necessita parecchio tempo data la natura del Sentiero dei Daini, dove è difficile andare veloci. A parte questo si tratta di un giro vario, interessante e panoramico, anche se, secondo me, non entusiasmante dal punto di vista paesaggistico. Bella comunque, per essere così facilmente accessibile, la Caverna di San Pietrino.

Alba da Boissano

Facciata Chiesa San Pietrino

Chiesa San Pietrino da sopra

Radura dopo San Pietrino

Guglia di roccia sul sentiero ad inizio discesa verso Sentiero Daini

Bastionata calcarea sopra Sentiero dei Daini scendendo verso Sentiero Daini

Guglia di roccia sul sentiero ad inizio discesa verso Sentiero Daini con Monte Varatella sullo sfondo

Bastionata calcarea scendendo verso Sentiero Daini

Arcobaleno in Cascata del Vero

Cascata del Vero vista verticale

Primo piano stalattite in Cascata del Vero

Pozza in torrente sotto Cascata del Vero

Arcobaleno in Cascata del Vero

Parete verticale da inizio Sentiero Daini

Anfiteatro calcareo sull'altro versante da inizio Sentiero Daini

Rocca Berleurio con Galero sullo sfondo da Sentiero Daini

Guglia calcarea e Rocca Berleurio da Sentiero Daini

Bastionata calcarea sopra Sentiero dei Daini

Guglia di roccia da cima torrione in Sentiero Daini

Fondovalle Varatella da cima torrione in Sentiero Daini

Parete retrostante da torrione in Sentiero Daini

Guglia di roccia da cima torrione in Sentiero Daini più da lontano

Torrione salito in Sentiero dei Daini visto da sotto

Torrione appoggiato con finestra sopra Sentiero Daini

Torrione in lontananza dal Sentiero dei Daini

Radura ombreggiata in Sentiero Daini

Pareti Monte Varatella da Sentiero Daini

Bivio Daini-Giogo Toirano

Prima parete attrezzata in Sentiero Daini vista verticale

Rocca Berleurio da Sentiero Daini

Sperone di roccia da sopra in Sentiero Daini

Seconda parete attrezzata in Sentiero Daini

Monte Varatella da Sentiero Daini

Blocchi accatastati in Sentiero Daini

Balcone roccioso fessurato in Sentiero Daini più da vicino

Monte Varatella da sotto tetto di roccia in Sentiero Daini

Punta Alzabecchi e Rocca Berleurio da Sentiero Daini

Piattaforma rocciosa con grosso blocco sopra in Sentiero Daini

Pareti verticali Monte Varatella da Sentiero Daini

Cengia finale Sentiero Daini

Passaggio attrezzato in discesa in Sentiero Daini

Enrico in cengia finale Sentiero Daini

Cengia finale Sentiero Daini guardando indietro

Cengia finale Sentiero Daini guardando indietro più da lontano

Enrico in canalino finale Sentiero Daini

Vecchia teleferica e vista Alpi Liguri innevate da Monte Varatella

Croce vetta Monte Varatella

Croce vetta Monte Varatella più da vicino

Chiesa San Pietro facciata sud

Meridiana in chiesa San Pietro ai Monti

Chiesa San Pietro facciata nord

Bivio per il Ravinet

Bivio per Sentiero DSP

Monte Varatella da sentiero DSP

Radura prima di San Pietrino all'imbrunire

Anfratto cercando Caverna San Pietrino più da lontano

Uscita Caverna San Pietrino

Concrezioni colorate in volta Caverna San Pietrino

Stalattiti in Caverna San Pietrino

Concrezioni colorate in volta Caverna San Pietrino più da vicino

Colonnina in fondo a Caverna San Pietrino

Grossa stalattite in Caverna San Pietrino

Concrezioni in volta Caverna San Pietrino

Concrezioni gialle in Caverna San Pietrino

Concrezioni colorate in Caverna San Pietrino

Fette di prosciutto in Caverna San Pietrino

Colonnina da dietro in Caverna San Pietrino più da vicino

Primo piano colonnina in Caverna San Pietrino

Concrezione con scanalature in Caverna San Pietrino

Concrezioni in volta Caverna San Pietrino e uscita

Ingresso Caverna San Pietrino

Rudere dopo Caverna San Pietrino

Due cavalli a San Pietrino

Borghetto Santo Spirito al tramonto tornando a Boissano
Sabato 29 dicembre 2018: Boissano (175) – Caverna San Pietrino (500) – San Pietrino (470) – Cascata del Vero (380) – Sentiero dei Daini (265-825) – San Pietro ai Monti/Monte Varatella (880) – Sentiero DSP (830-600) – Sentiero dei Daini (600-265) – San Pietrino (470) – Boissano (175).
Partecipanti: Em e soundofsilence.
Lunghezza: 16 km. circa.
Dislivello:.1300 m. circa.
Difficoltà: EE la deviazione per la Cascata del Vero, su sentiero stretto e roccioso. EE la prima parte del sentiero dei Daini fino al bivio con il DSP, ma senza particolari difficoltà, al contrario di una volta quando era facile perdersi, mentre adesso la traccia è molto più marcata e gli ometti abbondanti, siamo direi al limite con l’E. F+ la seconda parte del sentiero che presenta passaggi su roccia sì agevolati da catene e canaponi, ma restano comunque molto impegnativi, specie la prima catena su una parete di 5-6 metri con primo saltino strapiombante e con scarsi appoggi e anche il breve saltino in discesa, terzo tratto attrezzato, che forse una volta si superava più facilmente (manca forse una staffa?), ma che adesso è veramente impegnativo essendo fortemente strapiombante e non essendoci punti per appoggiare i piedi. Tutto il resto E.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada fino Borghetto Santo Spirito. Alla prima rotonda all’uscita dell’autostrada proseguiamo praticamente dritti prendendo la seconda uscita (senza cartelli segnaletici) passando davanti alla Conad. Passati sotto al cavalcavia dell’autostrada, prendiamo la prima a destra (Cartello Via Marici). La stradina ci porta a scavalcare lo svincolo autostradale dal quale siamo usciti; qui dobbiamo evitare di scendere ed andare dritti, ma prendere invece a sinistra. Giungiamo così a Boissano e continuiamo dritti, evitando di svoltare sia a destra che a sinistra, finche arriviamo ad uno stop in corrispondenza dell’incrocio con Via Polenza, che imbocchiamo verso sinistra. Dopo neanche 400 metri, subito dopo il bivio a sinistra con Via Maccagne, prendiamo invece a destra ed in salita Via San Paolo. Dopo 900 metri di Via San Paolo, notiamo a sinistra un arrivo di sentiero, da quale comunque torneremo, proseguiamo quindi in Via San Paolo per ancora 75 metri circa, o comunque fino al primo parcheggio libero, e lasciamo la macchina in uno slargo sulla destra.
Percorso a piedi: dal parcheggio si continua su asfalto in discesa, passando per la località Case Berruti, per poi arrivare ad uno spiazzo con grande pannello con cartina dei sentieri (si poteva parcheggiare anche qui indubbiamente), dove prendiamo a sinistra la stradina con segnavia rombo rosso vuoto. Seguiamo quindi la stradina sterrata ed i segnavia fino a quota 355 circa, dove la lasciamo a destra, per prendere a sinistra un sentiero (sempre segnavia rombo rosso) che sale nel bosco. Giungiamo quindi a quota 490 circa, in un tratto in piano di sentiero, dove, circa 200 metri prima di un rudere sul sentiero ed in corrispondenza di alcuni massi crollati sopra il sentiero, una brevissima deviazione a destra consente di visitare la Caverna di San Pietrino. Visitata la quale raggiungiamo in breve l’omonima Chiesetta. Dalla Chiesa seguiamo il Sentiero Terre Alte e pure l’uguale rosso, in direzione di San Pietro ai Monti. Dopo un tratto in piano giungiamo ad una bella e grande radura erbosa, all’estremità della quale troviamo un cartello che indica a destra per San Pietro, mentre noi prendiamo a sinistra in discesa. Si scende quindi prima dolcemente e poi un ripido tratto roccioso, che ci porta alla base delle pareti di destra. Qui possiamo deviare a destra (ometti di pietra) xeguendo una stretta traccia in parte rocciosa, che ci porta fino al cospetto della Cascata del Vero. Torniamo quindi sui nostri passi e continuiamo a scendere finche non troviamo il cartello che indica il sentiero dei Daini sulla destra, a quota 265 circa. Il sentiero è indicato da ometti che bisogna cercare di non perdere e scende subito in breve al torrente, per guadarlo e quindi risalire ripidamente sull’altro versante. Aggiriamo quindi lo spigolo roccioso che ci sovrastava piegando a destra. Passiamo quindi un tratto in falsopiano per poi riprendere a salire ripidamente accanto alle pareti sulla destra, dove incontriamo subito una piccola cavità. Giunti quasi in cima al pendio, il sentiero piega bruscamente a sinistra ed inizia una lunga traversata complessivamente abbastanza in piano, ma con qualche saliscendi. Arriviamo quasi subito in effetti ad un forcella rocciosa, dove, arrampicando con un passo esposto di II, possiamo giungere in cima ad un torrione sulla sinistra. Scendiamo quindi brevemente dalla forcella e riprendiamo a traversare pressochè inpiano.Aggiriamo quindi, curvando verso destra un nuovo spigolo roccioso caratterizzato da un torrione attaccato alla parete, ma con una piccola finestra alla base. Dopo una nuova ripida salita giungiamo quindi nuovamente ad aggirare le pareti in corrispondenza di una bella ed ampia terrazza\radura. Passata la terrazza e successivi balconi rocciosi a picco sulla vallata sottostante, il sentiero giunge nuovamente, senza grosse salite, ad uno spigolo roccioso da aggirare. Qui cominciano i bolli rossi e alcune scritte sempre in rosso su pietra, ci indicano, a sinistra ed in discesa, il sentiero DSP che scende verso il Salto del Lupo. Seguiamo quindi per pochi metri i bollini rossi, fino ad arrivare nuove scritte sui sassi, che indicano dritti in salita per il Sentiero dei Daini, mentre a sinistra continua il sentiero DSP che giunge sempre nei pressi di San Pietro, ma con percorso molto più facile. Noi prendiamo dritti a destra, salendo una breve pietraia, che ci porta alla base di una difficile parete, da superare con l’ausilio di una catena. Superata la catena si prosegue dritti seguendo gli ometti, più o meno per filo di cresta, fino a raggiungere una nuova più alta parete, ma decisamente più facile, che si supera comunque con l’ausilio di un canapone. Superata la parete si continua per filo di cresta seguendo gli ometti fino a quota 760 circa, dove il sentiero devia a sinistra in corrispondenza di uno sperone roccioso per attraversare invece un pendio boscoso, e compiere poi un tornante una ventina di metri più sopra. Il tornante ci porta ad un saltino di roccia in discesa, attrezzato anch’esso con catena e che da accesso ad una larga e facile cengia erbosa che porta alla base di un canalino, che con passaggi di I grado, porta ad un ripiano poco sotto il sentiero segnato per San Pietro. Qui si può scendere sull’altro versante e ricollegarsi al sentiero più in basso, o salire, come abbiamo fatto noi, le rocce soprastanti (I grado) per poi raggiungere in breve il sentiero segnato che imbocchiamo verso sinistra ed, in breve, ci porta alla Chiesa di San Pietro ai Monti, posta sulla vetta dle Monte Varatella. Passiamo quindi a sinistra della Chiesa di San Pietro e scendiamo nel sottostante boschetto fino a giungere ad una selletta pianeggiante, dove troviamo grossi tubi e scritte in vernice indicanti a destra per il Ravinet e per Peglia; qui prendiamo invece a sinistra su sentiero sempre segnato, mi pare, uguale rosso. Neanche 100 metri dopo, in corrispondenza di nuovi tubi, una scritta rossa sui tubi stessi indica il sentiero a sinistra per tornare al Sentiero dei Daini, mentre a destra si continua verso il Giogo di Toirano; qui prendiamo a sinistra e seguiamo il sentiero in discesa nel bosco, facendo attenzione a non perdere i segni rossi. Il sentiero procede sempre nel fitto del bosco, precludendoci purtroppo la vista a dei bei torrioni che si staccano dalle quinte rocciose che sostengono la vetta dle Monte Varatella. Al termine del bosco giungiamo quindi a reintercettare il Sentiero dei Daini nel bivio precedentemente descritto, subito sotto la prima catena. Da qui torniamo sui nostri passi fino all’inizio del Sentiero dei Daini e, quindi, fino a San Pietrino. Da San Pietrino imbocchiamo il sentiero in discesa sulla destra, segnato con uguale e x rossa, sempre se ricordo bene, che ci riporta su comoda carrareccia, all’asfalto, pochi metri prima di dove abbiamo parcheggiato.
Conclusioni: indubbiamente non il modo più breve per andare al Sentiero dei Daini, anzi… Chi in effetti sia interessato solo a quello, molto meglio che parta da Toirano o dal Salto del Lupo, come comunque descritto in altre pagine di questo sito. La partenza da Boissano nasce dalla voglia di visitare la Caverna di San Pietrino e fare comunque un percorso nuovo, ma bisogno tenere conto che ne viene fuori un giro assai lungo e che necessita parecchio tempo data la natura del Sentiero dei Daini, dove è difficile andare veloci. A parte questo si tratta di un giro vario, interessante e panoramico, anche se, secondo me, non entusiasmante dal punto di vista paesaggistico. Bella comunque, per essere così facilmente accessibile, la Caverna di San Pietrino.
Alba da Boissano
Facciata Chiesa San Pietrino
Chiesa San Pietrino da sopra
Radura dopo San Pietrino
Guglia di roccia sul sentiero ad inizio discesa verso Sentiero Daini
Bastionata calcarea sopra Sentiero dei Daini scendendo verso Sentiero Daini
Guglia di roccia sul sentiero ad inizio discesa verso Sentiero Daini con Monte Varatella sullo sfondo
Bastionata calcarea scendendo verso Sentiero Daini
Arcobaleno in Cascata del Vero
Cascata del Vero vista verticale
Primo piano stalattite in Cascata del Vero
Pozza in torrente sotto Cascata del Vero
Arcobaleno in Cascata del Vero
Parete verticale da inizio Sentiero Daini
Anfiteatro calcareo sull'altro versante da inizio Sentiero Daini
Rocca Berleurio con Galero sullo sfondo da Sentiero Daini
Guglia calcarea e Rocca Berleurio da Sentiero Daini
Bastionata calcarea sopra Sentiero dei Daini
Guglia di roccia da cima torrione in Sentiero Daini
Fondovalle Varatella da cima torrione in Sentiero Daini
Parete retrostante da torrione in Sentiero Daini
Guglia di roccia da cima torrione in Sentiero Daini più da lontano
Torrione salito in Sentiero dei Daini visto da sotto
Torrione appoggiato con finestra sopra Sentiero Daini
Torrione in lontananza dal Sentiero dei Daini
Radura ombreggiata in Sentiero Daini
Pareti Monte Varatella da Sentiero Daini
Bivio Daini-Giogo Toirano
Prima parete attrezzata in Sentiero Daini vista verticale
Rocca Berleurio da Sentiero Daini
Sperone di roccia da sopra in Sentiero Daini
Seconda parete attrezzata in Sentiero Daini
Monte Varatella da Sentiero Daini
Blocchi accatastati in Sentiero Daini
Balcone roccioso fessurato in Sentiero Daini più da vicino
Monte Varatella da sotto tetto di roccia in Sentiero Daini
Punta Alzabecchi e Rocca Berleurio da Sentiero Daini
Piattaforma rocciosa con grosso blocco sopra in Sentiero Daini
Pareti verticali Monte Varatella da Sentiero Daini
Cengia finale Sentiero Daini
Passaggio attrezzato in discesa in Sentiero Daini
Enrico in cengia finale Sentiero Daini
Cengia finale Sentiero Daini guardando indietro
Cengia finale Sentiero Daini guardando indietro più da lontano
Enrico in canalino finale Sentiero Daini
Vecchia teleferica e vista Alpi Liguri innevate da Monte Varatella
Croce vetta Monte Varatella
Croce vetta Monte Varatella più da vicino
Chiesa San Pietro facciata sud
Meridiana in chiesa San Pietro ai Monti
Chiesa San Pietro facciata nord
Bivio per il Ravinet
Bivio per Sentiero DSP
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Anfratto cercando Caverna San Pietrino più da lontano
Uscita Caverna San Pietrino
Concrezioni colorate in volta Caverna San Pietrino
Stalattiti in Caverna San Pietrino
Concrezioni colorate in volta Caverna San Pietrino più da vicino
Colonnina in fondo a Caverna San Pietrino
Grossa stalattite in Caverna San Pietrino
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Concrezioni gialle in Caverna San Pietrino
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Borghetto Santo Spirito al tramonto tornando a Boissano
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Sentiero dei Daini a Toirano
Complimenti per il giro
Eventualmente uno può anche solo limitarsi alla caverna di S.Pietrino, magari di ritorno da qualche altro giro nei dintorni....
Carina la caverna, mi pare che sia in piano o sbaglio? Mi sembra anche che sia un poco bassa
....

Carina la caverna, mi pare che sia in piano o sbaglio? Mi sembra anche che sia un poco bassa

"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Sentiero dei Daini a Toirano
Non so se ti riferisci all'interno o all'esterno, in ogni caso sono più o meno in piano tutti e due. Riguardo al bassa può darsi, specie se ci si infila nell'anfratto in fondo come abbiamo fatto noi, ma, per il resto, si sta tranquillamente in piedi.teo-85 wrote:Carina la caverna, mi pare che sia in piano o sbaglio? Mi sembra anche che sia un poco bassa....
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Sentiero dei Daini a Toirano
Si intendevo all'interno... ottimo comunque, grazie dell'info!soundofsilence wrote:Non so se ti riferisci all'interno o all'esterno, in ogni caso sono più o meno in piano tutti e due. Riguardo al bassa può darsi, specie se ci si infila nell'anfratto in fondo come abbiamo fatto noi, ma, per il resto, si sta tranquillamente in piedi.teo-85 wrote:Carina la caverna, mi pare che sia in piano o sbaglio? Mi sembra anche che sia un poco bassa....
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
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