

8 dicembre : giornata magnifica , come da previsioni .

In pochi minuti raggiungo la facile vetta ( 1102 mt. ) , adornata da una croce e da un curioso "monumento" conico
Il panorama è così magnifico sia verso ponente , sino alle Liguri
che verso levante , sino alle Apuane ,
che perdo un po' troppo tempo . Se continuo così non riuscirò a completare il mio giro

La temperatura è decisamente mite tanto che ormai sono in maniche corte , però la nottata dev'essere stata fredda perche tutte le pozzanghere sono ancora ghiacciate e lo resteranno per tutto il giorno ... Mi dirigo adesso alla Cima Fontanaccia ( 1153 mt. ) , che presenta qualche passo di facile arrampicata su rocce , forse evitabile passando ad est .
Da qui si può già ammirare un lontano scorcio delle Alpi Graie valdostane .
In pochi minuti raggiungo poi il contiguo Monte Rama ( 1148 mt. ) , adornato da ben due croci di ferro
Qui mi raggiungono 2 coppie di escursionisti saliti da Sciarborasca in due ore e mezzo . Ne approfitto per fare due parole e per scroccare qualche foto con il grandioso panorama su Genova.
Poi torno indietro all'Alta Via e mi dirigo sul vicino e roccioso Bric Resonnou , che bisogna aggirare e che presenta anch'esso qualche elementare passo di arrampicata con l'uso delle mani . Dalla cima ( 1146 mt . ) bei panorami tutto intorno .
Riprendendo l'Alta Via e poi girando a sinistra raggiungo il Bric Damè ( 1194 mt .) , adornato da una Madonnina e con amplissime visuali sull'arco alpino , dal lontanissimo Adamello al Monte Bianco.
Incuriosito dal successivo rilievo , che sembra ancora più panoramico , mi ci dirigo per prati , fitti boschetti e roccette . E' la Rocca del Turnou ( 1198 mt. ) , che in effetti consente belle viste aperte sui monti valdostani .
Dopo una sosta per mettere qualcosa sotto i denti al riparo dal venticello meridionale che si sta alzando , mi accingo a tornare al Rifugio di Pratorotondo , tagliando per i prati un po' paludosi di Piano Ferretto . Dal Rifugio mi dirigo alla sommità principale del Beigua ( 1287 mt. ) , tutta puntellata di antennoni come un puntaspilli

Ora devo cercare la strada per la mia tappa successiva , il Monte Grosso : proprio a fianco dei ripetitori RAI c'è la stradina per Piampaludo , che si percorre in discesa nel bosco sino all'inizio del pendio sommitale del Monte Grosso ( 1265 mt. ) , cui vetta rocciosa è adornata da una Madonnina .
Qui per la prima volta appare anche il Monviso , prima nascosto dalla mole del Beigua

Torno indietro sull'Alta Via ed arrivo quindi alla gigantesca Croce del Beigua , in una radura tra gli alti alberi .
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E da qui mi dirigo verso l'ultima meta di giornata il Monte Ermetta , seguendo i segnavia " E bianca " . Sulla panoramica cima ( 1267 mt. ), accanto alla croce , c' è anche una bella tavola d'orientamento
e poi scopro che oltre ai nuovi segnavia del " percorso napoleonico " , ci sono sparsi in giro alcuni pannelli didascalici che raccontano le vicende belliche avvenute su queste vette nell'aprile del 1800 . Perciò , tornando indietro , faccio un 'imprevista , brevissima deviazione sul Bric Veciri ( 1264 mt. ) , dove trovo gli evidenti resti di un trinceramento
ed un altro interessante pannello storico sui fatti d'arme combattuti sul posto .
Torno sulla vetta del Beigua che il sole sta già cominciando a tramontare dietro le Alpi Liguri , baciando con gli ultimi suoi raggi la costiera savonese .

A questo punto non mi resta che raggiungere l'auto a Pratorotondo , completando così un giro per me molto soddisfacente ( ho toccato una decina di cime ...


Buone gite a tutti !!

