Ieri con mio padre ho provato il pezzo Righi-Trensasco-Chiesetta di Sella (da dove ho optato per la discesa verso crocetta di orero e casella anzichè avosso)...
Per chi ha intenzione di correre la rigantoca non c'è dubbio che questo sia il tratto migliore...
Dalla stazione della funicolare ho seguito la strada asfaltata fino al bivio dell'osteria delle baracche, ove ho iniziato a seguire la "X" rossa FIE...sentiero semplice e molto panoramico, non vi sono particolari difficoltà, è tutto pianeggiante e con tratti di discesa. Fino al bivio per salire al forte diamante si cammina esposti al sole, dopo si cammina un pò più coperti dalla vegetazione.
Giunti alla "baita del diamante" si attraversa la provinciale campi-trensasco-genova e si continua a camminare in una larga strada sterrata, anchessa priva di difficoltà e ombreggiata. Si raggiunge la cappelletta di Pino (con stazione ferroviaria poco sotto, ma me ne sono accorto al ritorno quando ero sul treno!) e si prosegue sempre sul sentiero "X" rosso FIE.
Da Pino la strada prende quota molto lentamente, alla nostra destra abbiamo la valbisagno e il punto di inizio del Righi appare già distante.
Come dicevo grosse difficoltà non se ne incontrano, a spezzare un pò la monotonia del percorso c'è un tratto di salita che inizia quanto il sentiero piega verso sinistra (mi spiace non potere fornire più precise indicazioni

) e culmina ai piedi del monte alpe (raggiungibile seguendo il bollo rosso fie, che accompagna la X rossa da pino). Da questo bivio si entra in un fresco bosco caratterizzato da castagni e roverella, molto ombreggiato che porta, superato un piccolo dislivello a salire, ad incrociare l'AVML. Il breve tratto a scendere porta poi alla chiesetta di Sella. Dopo una breve pausa ristoratrice abbiamo deciso di scendere a crocetta di orero, continuando a seguire l'AVML. Discesa ripida e un pò pietrosa (,abbiamo anche incontrato un "amico" strisciante) che termina poco prima di una sorta di chiesa (detta madonna della guardia di orero), ove inizia il pezzo di asfalto che conduce alla Crocetta di Orero. Altri 2 Km di strada provinciale e siamo giunti a Casella.
Considerazioni: era il primo percorso lungo dell'anno, quindi non posso lamentarmi, togliendo la pausa panino alla chiesa di sella ci abbiamo messo 6 ore (con numerose soste fotografiche e per prendere fiato, mio papà è classe 1937

)...certo l'idea che il 17 giugno giunti ad avosso di debbano ancora fare 21 Km e con dislivello positivissimo mi fa rabbrividire un pò...vedremo il da farsi in fondo ho ancora un pò di tempo per iscrivermi...
Ciao!!!
se mi fosse dato di vivere senza un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito (G.Gervasutti)