Gianni Pastine - Fuoco sulle montagne verdi
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- skeno
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Gianni Pastine - Fuoco sulle montagne verdi
Libro sulla resistenza in appennino ligure-emiliano-piemontese.
Lo sto leggendo.
Se qualcuno l'ha già letto sarei curioso di sapere cosa ne pensa.
Ciao
Skeno
Lo sto leggendo.
Se qualcuno l'ha già letto sarei curioso di sapere cosa ne pensa.
Ciao
Skeno
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Lo leggerò.
Lascio stare il messaggio di Dags..... della serie mi faccio una domanda, mi do una risposta e mi capisco solo io
Lascio stare il messaggio di Dags..... della serie mi faccio una domanda, mi do una risposta e mi capisco solo io

http://trailsantacroce.com" onclick="window.open(this.href);return false;
Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
"Ogni civetta ha la sua casa l'albero, ma il barbagianni invece no" Punkreas Paranoia e potere
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Re: Gianni Pastine - Fuoco sulle montagne verdi
Una domanda.. ..giuro.. senza polemica solo per curiosità...skeno wrote:Libro sulla resistenza in appennino ligure-emiliano-piemontese.
Lo sto leggendo.
Se qualcuno l'ha già letto sarei curioso di sapere cosa ne pensa.
Ciao
Skeno
Pastine, ha fatto la resistenza?
pure a me piacerebbe leggerlo, appena riesco lo cerco in libreria, perchè dovrebbero essere le zone in cui operò mio padre e mi ha raccontato solo poche cose pochissimo dettagliate.Conte Ugolino wrote:Lo leggerò.
Lascio stare il messaggio di Dags..... della serie mi faccio una domanda, mi do una risposta e mi capisco solo io
per il messaggio di dags, si meglio lasciare stare spero sia solo una battuta
sta diventando una "moda" equiparare i fascisti/nazisti ai partigiani (cosa che assolutamente non posso condividere in alcun modo

non si possono equiparare e fare di una sola erba un fascio dico solo che a "posteriori" c'era brutta genta da entrambe le parti non penso che tutti quelli che aderirorno alla Rsi se avessero saputo dei campi di concentramento avrebbero aderito, come del resto sono convinto che molti che combatterono per il "sol dell'avvenir" se avessero saputo la veritaà dell'urss magari avrebbero fatto altro ...Walter1 wrote:pure a me piacerebbe leggerlo, appena riesco lo cerco in libreria, perchè dovrebbero essere le zone in cui operò mio padre e mi ha raccontato solo poche cose pochissimo dettagliate.Conte Ugolino wrote:Lo leggerò.
Lascio stare il messaggio di Dags..... della serie mi faccio una domanda, mi do una risposta e mi capisco solo io
per il messaggio di dags, si meglio lasciare stare spero sia solo una battuta
sta diventando una "moda" equiparare i fascisti/nazisti ai partigiani (cosa che assolutamente non posso condividere in alcun modo)
erano ragazzi...ragazzi che amagari avevano visto uccidere l'amico, il padre il fratello da una o dall'altra parte e allora si comportavano di conseguenza
Per me i rastrellamenti e le stragi nazifasciste sono senza scuse .
Per me le mattanze post 25 aprile sono senza scuse .
Ma parlo con il senno di poi se mi fossi trovato in quei posti in quel tempi ...io non ho la granitica certezza di essere stato dalla parte giusta

io condivido quanto ha scritto dags in questo ultimo messaggio (le poche volte che si decide a mandare messaggi comprensibili..
)...mi pare un punto di vista equilibrato
Ta l'altro mi unisco anche io a maqroll per sapere se Pastine ha fatto la resistenza,...e anche io vorrei fosse chiara l'innocenza della domanda mia e sua...sono soltanto interessato a capire da che punti di vista ha scritto il libro!


Ta l'altro mi unisco anche io a maqroll per sapere se Pastine ha fatto la resistenza,...e anche io vorrei fosse chiara l'innocenza della domanda mia e sua...sono soltanto interessato a capire da che punti di vista ha scritto il libro!

- skeno
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...allora preparati...Walter1 wrote: sta diventando una "moda" equiparare i fascisti/nazisti ai partigiani (cosa che assolutamente non posso condividere in alcun modo)
Per Bade e magroll: Pastine è del '33, ha vissuto la guerra da bambino fra Genova, Celle e Savignone. Ovviamente non ha fatto la resistenza.
Ciao
Skeno
ok!skeno wrote:...allora preparati...Walter1 wrote: sta diventando una "moda" equiparare i fascisti/nazisti ai partigiani (cosa che assolutamente non posso condividere in alcun modo)
Per Bade e magroll: Pastine è del '33, ha vissuto la guerra da bambino fra Genova, Celle e Savignone. Ovviamente non ha fatto la resistenza.
Ciao
Skeno

io non sapevo quanti anni avesse..

Oramai i partigiani che han fatto la resistenza sono quasi tutti sotto terra. Piano, piano l'oblio avanza e anche certe "mode". Qualunque cosa sia successa in Italia (cosa c'entrano gli altri stati) si discute tra chi avera ragione e chi aveva TORTO. Punto. Questo revisionismo becero (per me) figlio di questi tempi infami che stiamo vivendo, anchio non lo condivido....aggiungo un po' di faccine per non alterare troppo i toni....skeno wrote:...allora preparati...Walter1 wrote: sta diventando una "moda" equiparare i fascisti/nazisti ai partigiani (cosa che assolutamente non posso condividere in alcun modo)
Per Bade e magroll: Pastine è del '33, ha vissuto la guerra da bambino fra Genova, Celle e Savignone. Ovviamente non ha fatto la resistenza.
Ciao
Skeno


P.S.
Questo è solo il mio pensiero, non voglio convincere nessuno, me lo tengo per me, non volevo nemmeno scriverlo

Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
tutte le stragi sono atrocemente ugualidags1972 wrote:Per me i rastrellamenti e le stragi nazifasciste sono senza scuse .
Per me le mattanze post 25 aprile sono senza scuse .
ma il resto dei discorsi su la poca bravura di un po' tutti gli uomini di qualsiasi schieramento annebbia non poco la realtà dei fatti
la resistenza, prima di essere guerra di liberazione è stata opposizione intellettule al regime...
forse non si conoscevano i lager e neppure le conseguenze dello stalinismo, ma quello che si viveva in casa lo si conosceva benissimo

lo sgretolamento civile, l'opressione culturale e materiale degli oppositori del fascismo
mio nonno era antifascista prima dell'entrata in guerra .. e non lo sapeva neppure!!
quando si è trovato a fare una scelta, quasi senza cercarla, ha scelto per il futuro proprio e dei suoi figli, per un paese diverso da quello che aveva vissuto lui con le camicie nere e le leggi raziali!!
non la rivoluzione d'ottobre.. ma la possibilità di camminare libero e fuori dalla guerra
la storia gli è passata addosso senza che lui la cercasse e per un futuro diverso ha rischiato tutto..
niente eroismi..
non sapete che brividi a sentirgli dire tutt'ora «è andata bene..»
....
sono uscito dal topic ne vero?

- skeno
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Alcuni dati oggettivi tratti da http://www.guerrabianca.org/html/oltregiogo.htm, almeno sulla quantità vediamo di toglierci qualche dubbio revisionistico.
--------------------------------------------------
Nel periodo 1943-1945 più specificatamente abbiamo i seguenti decessi fra gli italiani:
20.000 militari nei combattimenti dopo l'8 settembre;
3.000 nei reparti regolari dell'esercito del Sud;
10.000 morti come prigionieri degli Alleati
40.000 vittime dei bombardamenti anglo-americani;
13.400 militari prigionieri dei tedeschi nei mari greci; (immagino in stragi tipo Cefalonia)
40.000 tra partigiani, fucilati e deportati;
40.000 come prigionieri in Germania;
10.000 civili circa uccisi nelle rappresaglie;
7.300 circa ebrei;
16.000 tra i deportati politici in Germania;
3.000 morti della RSI;
12.000 uccisi al momento della Liberazione;
10.000 nelle guerriglie balcaniche; (immagino siano gli italiani uccisi nelle foibe)
Totale: 224.700 circa
--------------------------------------------------
Aggiungo io di cui
25.000 imputabili ai vincitori (partigiani, alleati e partigiani jugoslavi)
127.700 imputabili ai vinti (nazisti e fascisti)
23.000 morti in operazioni militari del Regio Esercito
50.000 morti per mano degli alleati (bombardamenti e campi prigionia)
--------------------------------------------------
Nel periodo 1943-1945 più specificatamente abbiamo i seguenti decessi fra gli italiani:
20.000 militari nei combattimenti dopo l'8 settembre;
3.000 nei reparti regolari dell'esercito del Sud;
10.000 morti come prigionieri degli Alleati
40.000 vittime dei bombardamenti anglo-americani;
13.400 militari prigionieri dei tedeschi nei mari greci; (immagino in stragi tipo Cefalonia)
40.000 tra partigiani, fucilati e deportati;
40.000 come prigionieri in Germania;
10.000 civili circa uccisi nelle rappresaglie;
7.300 circa ebrei;
16.000 tra i deportati politici in Germania;
3.000 morti della RSI;
12.000 uccisi al momento della Liberazione;
10.000 nelle guerriglie balcaniche; (immagino siano gli italiani uccisi nelle foibe)
Totale: 224.700 circa
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Aggiungo io di cui
25.000 imputabili ai vincitori (partigiani, alleati e partigiani jugoslavi)
127.700 imputabili ai vinti (nazisti e fascisti)
23.000 morti in operazioni militari del Regio Esercito
50.000 morti per mano degli alleati (bombardamenti e campi prigionia)
penso di notopo wrote:tutte le stragi sono atrocemente ugualidags1972 wrote:Per me i rastrellamenti e le stragi nazifasciste sono senza scuse .
Per me le mattanze post 25 aprile sono senza scuse .
ma il resto dei discorsi su la poca bravura di un po' tutti gli uomini di qualsiasi schieramento annebbia non poco la realtà dei fatti
la resistenza, prima di essere guerra di liberazione è stata opposizione intellettule al regime...
forse non si conoscevano i lager e neppure le conseguenze dello stalinismo, ma quello che si viveva in casa lo si conosceva benissimo![]()
lo sgretolamento civile, l'opressione culturale e materiale degli oppositori del fascismo
mio nonno era antifascista prima dell'entrata in guerra .. e non lo sapeva neppure!!
quando si è trovato a fare una scelta, quasi senza cercarla, ha scelto per il futuro proprio e dei suoi figli, per un paese diverso da quello che aveva vissuto lui con le camicie nere e le leggi raziali!!
non la rivoluzione d'ottobre.. ma la possibilità di camminare libero e fuori dalla guerra
la storia gli è passata addosso senza che lui la cercasse e per un futuro diverso ha rischiato tutto..
niente eroismi..
non sapete che brividi a sentirgli dire tutt'ora «è andata bene..»
....
sono uscito dal topic ne vero?
Mio nonno padre di un bambino di 3 si è trovato dopo l'8 settembre nell'artiglieria contraaerea...ad ogni modo era da una parte dalla parte sbagliata della barricata dall'altra sparava a chi bombardava i suoi ...aveva poco più di vent'anni come tutti i ventenni (basta guardare a chi ha quella età ora) non penso si accorgesse di quello che succedeva attorno a se... e tra andare sui monti lasciando sola moglie e figlio e scegliere la via meno rischiosa...se vuoi puoi anche dire che è stato un vigliacco io non me la sento di condannarlo ora
tuo nonno evidentemente era uno dei pochi che aveva coscienza di quanti accadeva...non tutti hanno la fortuna e l'intelligenza per accorgersi di quello che succede attorno a se... considera il piattume giovanile che c'è ora con radio tv internet liberi...allora non c'era nulla se non Radio Londra o i deliri di ezra pound per radio...anche allora chi era il centro culturale dell'Italia quando ci furono le leggi razziali non si dimise ...tutti attaccati alla poltrona prima e poi a rifarsi verginità antifasciste poi
nessuno di noi mi pare ha fatto la resistenza o ha subito la guerra...l'abbiamo vissuta e sentita mediata dai racconti dei nonni...che ci hanno raccontato un particolare non il generale... che ben pochi sapevano a quei tempi
tra chi voleva morto l'ebreo in quanto ebreo e chi voleva morto il ricco in quanto ricco... non vedo tanta differenza a me fanno schifo entrambi
Sono senza senso sia le condanne a senso unico che il "si ma voi avete fatto peggio da un'altra parte" ...ogni discussione su questo argomento porta a questo

- skeno
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Vale la pena ricordare che la resistenza non l'hanno fatta solo i comunisti e che l'antifascismo è un valore condiviso su cui si basa la Costituzione Italiana, scritta anche da persone come De Gasperi, Parri, Nenni, ecc ecc ecc.dags1972 wrote: Sono senza senso sia le condanne a senso unico che il "si ma voi avete fatto peggio da un'altra parte" ...ogni discussione su questo argomento porta a questo
Ciampi era un partigiano, Pertini pure. Tutti assassini comunisti? Direi di no.
Mettere sullo stesso piano fascisti ed antifascisti, argomentando che entrambe le parti hanno commesso atrocità, significa banalizzare la storia e soprattutto significa dimenticare i valori che erano portati da una parte ed i disvalori che erano portati dall'altra parte, al di là dei metodi che in alcuni casi sono stati molto simili ed ugualmente condannabili.
E' ovvio che un singolo possa anche essersi trovato nella RSI senza quasi rendersene conto, infatti penso che nessuno condanni il singolo, come già detto tempo fa parlando di Manfrei in altro topic: viewtopic.php?t=1092&highlight=manfrei
Resta un fatto: prima del 1939 l'Italia era un regime autoritario, razzista, sessista (le donne non votavano), classista (c'erano le corporazioni), dal 1945 in poi, con tutto il marcio che abbiamo avuto in 60 anni, c'è stata comunque la libertà.
Ciao
Skeno
trovo molto condivisibili tutti questi passaggi.. diciamo che avrei potuto scriverli anch'iodags1972 wrote: nessuno di noi mi pare ha fatto la resistenza o ha subito la guerra...l'abbiamo vissuta e sentita mediata dai racconti dei nonni...che ci hanno raccontato un particolare non il generale... che ben pochi sapevano a quei tempi
tra chi voleva morto l'ebreo in quanto ebreo e chi voleva morto il ricco in quanto ricco... non vedo tanta differenza a me fanno schifo entrambi
Sono senza senso sia le condanne a senso unico che il "si ma voi avete fatto peggio da un'altra parte"

la stragrande maggioranza degli italiani l'ha subita la guerra e ha agito non solo come ha saputo, ma anche come ha potuto..
mio nonno ha passato tutta la guerra a imboscarsi per cercare di tornare il più vicino possibile a Genova a sua moglie e a suo figlio.. .. non proprio un prode

l'armistizio lo ha vissuto quindi a Genova, ma quello che gli sembrava la fine era l'inizio..
le sue idee sul fascismo erano chiare da quando ragazzino lo obbligavano a partecipare al sabato fascista e le sue amicizie non erano certo tra i sostenitori del regime..
nella resistenza c'è entrato per salvare un amico e c'è uscito appena ha potuto, appena finita la guerra
in questa storia difficile è però innegabile che ci sia stata una parte giusta per cui rischiare la propria vita.
giusta, non perchè vincitrice, ma perchè era l'unica posizione che poteva prendere chi avesse pensato non solo al proprio tornaconto ma anche agli altri..
una volta mi disse «la differenza tra noi e loro è che noi abbiamo combattuto una guerra che non volevamo contro chi aveva voluto la guerra»
noi abbiamo solo i ricordi dei nostri nonni, ma secondo me è tutto per noi .. è la nostra stessa persona
la Storia sempre difficile da scrivere è importante, ma più ancora è la Memoria
quegli eventi particolari e personali dei ricordi dei nostri nonni ci raccontano di più, ci dicono cose più interessanti su noi stessi e sulla nostra vita di oggi, di tanti analisi storiche
io ho paura della perdita della memoria
Skeno sono andato a rileggerti su quel topic e ti quoto in tutto ...skeno wrote:Vale la pena ricordare che la resistenza non l'hanno fatta solo i comunisti e che l'antifascismo è un valore condiviso su cui si basa la Costituzione Italiana, scritta anche da persone come De Gasperi, Parri, Nenni, ecc ecc ecc.dags1972 wrote: Sono senza senso sia le condanne a senso unico che il "si ma voi avete fatto peggio da un'altra parte" ...ogni discussione su questo argomento porta a questo
Ciampi era un partigiano, Pertini pure. Tutti assassini comunisti? Direi di no.
Mettere sullo stesso piano fascisti ed antifascisti, argomentando che entrambe le parti hanno commesso atrocità, significa banalizzare la storia e soprattutto significa dimenticare i valori che erano portati da una parte ed i disvalori che erano portati dall'altra parte, al di là dei metodi che in alcuni casi sono stati molto simili ed ugualmente condannabili.
E' ovvio che un singolo possa anche essersi trovato nella RSI senza quasi rendersene conto, infatti penso che nessuno condanni il singolo, come già detto tempo fa parlando di Manfrei in altro topic: viewtopic.php?t=1092&highlight=manfrei
Resta un fatto: prima del 1939 l'Italia era un regime autoritario, razzista, sessista (le donne non votavano), classista (c'erano le corporazioni), dal 1945 in poi, con tutto il marcio che abbiamo avuto in 60 anni, c'è stata comunque la libertà.
Ciao
Skeno
Sulla moda visto che lo citi Ciampi si rifiuta di entrare nella Rsi e scappa al Sud attraversando il fronte ... Scalfaro invece entra in magistratura a Milano nel 1942 e ci rimane fino alla fine... (chi tra i due sarà sceso a patti con l'rsi e i nazisti) chi tra i due è un duro e puro antifascista e strenuo difensore del mito resistenziale ?..chi invece prova ad andare oltre l'odio ...?

Anchio ho paura della perdita della memoria. E parlo dalla parte di chi è nato negli anni '50, quindi ha avuto i padri a fare la guerra (non voluta) e a fare i partigiani. Mio padre nato nel '17 si è fatto 5 anni di militare in marina e, buon per lui, che si è riuscito ad imboscare. Mio suocero del '20 ha fatto il partigiano, poco più che ventenne, nei boschi dell'Alta Val Bormida.topo wrote:la stragrande maggioranza degli italiani l'ha subita la guerra e ha agito non solo come ha saputo, ma anche come ha potuto..
mio nonno ha passato tutta la guerra a imboscarsi per cercare di tornare il più vicino possibile a Genova a sua moglie e a suo figlio.. .. non proprio un prode![]()
l'armistizio lo ha vissuto quindi a Genova, ma quello che gli sembrava la fine era l'inizio..
le sue idee sul fascismo erano chiare da quando ragazzino lo obbligavano a partecipare al sabato fascista e le sue amicizie non erano certo tra i sostenitori del regime..
nella resistenza c'è entrato per salvare un amico e c'è uscito appena ha potuto, appena finita la guerra
in questa storia difficile è però innegabile che ci sia stata una parte giusta per cui rischiare la propria vita.
giusta, non perchè vincitrice, ma perchè era l'unica posizione che poteva prendere chi avesse pensato non solo al proprio tornaconto ma anche agli altri..
una volta mi disse «la differenza tra noi e loro è che noi abbiamo combattuto una guerra che non volevamo contro chi aveva voluto la guerra»
noi abbiamo solo i ricordi dei nostri nonni, ma secondo me è tutto per noi .. è la nostra stessa persona
la Storia sempre difficile da scrivere è importante, ma più ancora è la Memoria
quegli eventi particolari e personali dei ricordi dei nostri nonni ci raccontano di più, ci dicono cose più interessanti su noi stessi e sulla nostra vita di oggi, di tanti analisi storiche
io ho paura della perdita della memoria
Tutte quelle frasi del nonno di Topo io le quoto perchè le ho sentite dai nostri padri. Si son trovati a combattere, dopo tutto quello che avevano passato per ventanni, una guerra assurda voluta da altri.
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
Per quel che mi riguarda sono cresciuto a pane e antifascismo....................
Mia Nonna, quando ero piccolo, mentre pelava le rape rosse con le mani tutte tinte di rosso appunto, mi diceva sempre.....................
"Guarda Gian ho ucciso un Tedesco......................"
Su MAnfrei ho approfondito......................
Al passo del Faiallo i partigiani hanno trucidato 200 marò che si erano rresi e avevano consegnato le armi semplicemente perchè nessuno sapeva come gestrili.
Sono anche andato a vedere la funzione che ogni anno si tiene. Più per insano spirito voyueristico che altro.
X Mas. Mimetiche. Bimbi con magle nere. Tricolore con aquila e fascio littorio.....................
Anche i partigiani hanno combinato qualche porcata ? Penso proprio di sì.....................
Mia Nonna, quando ero piccolo, mentre pelava le rape rosse con le mani tutte tinte di rosso appunto, mi diceva sempre.....................
"Guarda Gian ho ucciso un Tedesco......................"
Su MAnfrei ho approfondito......................
Al passo del Faiallo i partigiani hanno trucidato 200 marò che si erano rresi e avevano consegnato le armi semplicemente perchè nessuno sapeva come gestrili.
Sono anche andato a vedere la funzione che ogni anno si tiene. Più per insano spirito voyueristico che altro.
X Mas. Mimetiche. Bimbi con magle nere. Tricolore con aquila e fascio littorio.....................
Anche i partigiani hanno combinato qualche porcata ? Penso proprio di sì.....................
Belin !
- skeno
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Conclusa la lettura posso sicuramente sconsigliarne l'acquisto e la lettura anche in presito.
A fronte di un rilevante e positivo lavoro di ricerca storica sugli anni 1943-45 in Liguria (genovesato soprattutto), l'autore affianca aneddoti familari francamente imbarazzanti e conclusioni alquanto originali.
- la vittoria degli alleati al termine della guerra riportò l'Italia a ciò che era prima dell'avvento del fascismo (evidentemente alcuni "particolari" come il voto alle donne, la costituzione ed un parlamento eletto a suffragio universale non sono degni di nota dal suo punto di vista)
- le rappresaglie tedesche furono semplici applicazioni della legge di guerra
- le azioni partigiane furono atti terroristici
- i bombardamenti alleati furono effettuati con intenti sadici (non certo perchè a Recco c'era un viadotto lunghissimo o a Genova un porto e delle fabbriche di armi...) e messi in atto da aviatori inetti
Il tutto condito da nostalgie varie, per esempio si rilevano come fatti positivi cose del tipo:
- fino al '43 si giocò il campionato di calcio (e si faceva vincere la Roma...)
- Gervasutti riusciva a scalare e compiere un sacco di prime ascensioni di rilievo (fondamentale!)
- al momento della liberazione (25 aprile) i mezzi pubblici funzionavano ed i treni arrivavano in orario (questa è fantastica)
- le fabbriche funzionavano (anche èerchè se scioperavi ti spedivano in Germania nei campi di concentramento)
- gli inglesi sono tutti assassini (ah la perfida Albione...)
Nel conto finale dei morti non una parola per americani, inglesi, australiani, brasiliani, neozelandesi, ecc ecc morti, in definitiva, per sconfiggere Hitler.
Un conto è denunciare i crimini che furono anche commessi da partigiani o da alleati (si pensi al solo bomabrdamento di Dresda o a certi assassini politici post 25 aprile) un altro è, tanto per fare esempio, bollare come traditore Fermi perchè contribuì alla costruzione della bomba atomica o Toscanini perchè teneva concerti atti a raccogliere fondi per la guerra in Italia.
Comunque, W la libertà di stampa!
Ciao
Skeno
A fronte di un rilevante e positivo lavoro di ricerca storica sugli anni 1943-45 in Liguria (genovesato soprattutto), l'autore affianca aneddoti familari francamente imbarazzanti e conclusioni alquanto originali.
- la vittoria degli alleati al termine della guerra riportò l'Italia a ciò che era prima dell'avvento del fascismo (evidentemente alcuni "particolari" come il voto alle donne, la costituzione ed un parlamento eletto a suffragio universale non sono degni di nota dal suo punto di vista)
- le rappresaglie tedesche furono semplici applicazioni della legge di guerra
- le azioni partigiane furono atti terroristici
- i bombardamenti alleati furono effettuati con intenti sadici (non certo perchè a Recco c'era un viadotto lunghissimo o a Genova un porto e delle fabbriche di armi...) e messi in atto da aviatori inetti
Il tutto condito da nostalgie varie, per esempio si rilevano come fatti positivi cose del tipo:
- fino al '43 si giocò il campionato di calcio (e si faceva vincere la Roma...)
- Gervasutti riusciva a scalare e compiere un sacco di prime ascensioni di rilievo (fondamentale!)
- al momento della liberazione (25 aprile) i mezzi pubblici funzionavano ed i treni arrivavano in orario (questa è fantastica)
- le fabbriche funzionavano (anche èerchè se scioperavi ti spedivano in Germania nei campi di concentramento)
- gli inglesi sono tutti assassini (ah la perfida Albione...)
Nel conto finale dei morti non una parola per americani, inglesi, australiani, brasiliani, neozelandesi, ecc ecc morti, in definitiva, per sconfiggere Hitler.
Un conto è denunciare i crimini che furono anche commessi da partigiani o da alleati (si pensi al solo bomabrdamento di Dresda o a certi assassini politici post 25 aprile) un altro è, tanto per fare esempio, bollare come traditore Fermi perchè contribuì alla costruzione della bomba atomica o Toscanini perchè teneva concerti atti a raccogliere fondi per la guerra in Italia.
Comunque, W la libertà di stampa!
Ciao
Skeno
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Beh calma, io contesto il libro, e non tanto i fatti riportati quanto le tesi a cui giunge.rikkytikkytavi wrote:Avevo un'altra idea di Pastine...![]()
Non mi permetterei mai di mettere in discussione la persona, non lo conosco.
Inoltre il libro è in parte frutto dei propri ricordi di bambino, quindi potrebbe anche avere buone ragioni per pensare quello che pensa.
Ognuno ha il proprio vissuto.
Per esempio mio padre (classe '19) era un feroce anticomunista ma mi raccontava sempre che il regime fascista era una cosa da pagliacci in cui navigavano bene i ruffiani ed i maneggioni, ma non ne parlava come qualcosa di feroce o di tremendo.
Questo perchè lui aveva vissuto solo l'aspetto da operetta del fascismo (per sua fortuna) e sempre per sua fortuna all'8 settembre era in Lucania e fu preso dagli alleati. Forse se si fosse fatto la guerra a Genova avrebbe conosciuto anche l'aspetto più impresentabile del fascismo.
Ed in generale gli uomini di altre generazioni hanno sempre sensibilità molto differenti dalle nostre.
Ciao
Skeno
- rikkytikkytavi
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Si si,hai assolutamente ragione,volevo esprimermi con un concetto coinciso,ma ho esagerato;diciamo che mi hanno sorpreso le conclusioni a cui è giunto,come mi sembra sia capitato a teskeno wrote:Beh calma, io contesto il libro, e non tanto i fatti riportati quanto le tesi a cui giunge.rikkytikkytavi wrote:Avevo un'altra idea di Pastine...![]()
Non mi permetterei mai di mettere in discussione la persona, non lo conosco.

Tanto lavoro e niente spasso il morale scende in basso!
Ce ne sarebbe da dire...ma tu non eri un pochino piccirillo nel '77? O vuoi fare come Pastine?granpasso wrote:Bene, allora posso finalmente rivelarvi un mio sogno segreto..............
Scrivere un bel libro sul 77' e gli anni di piombo.
Sì, posso farlo.................

Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
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A me Pastine non piace affatto, almeno come storico, ho ancora in mente i suoi giudizi strampalati ed estemporanei sui prigionieri di guerra alla presentazione di YOL, gli Alpini rimasero esterefatti e sono stati zitti per educazione... 

Filippo Zolezzi Alpinia.net, Cose di montagna
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Mah, basterebbe leggere un libretto di un centinaio di pagine, dove c'è scrittopaolo59 wrote:Ce ne sarebbe da dire...ma tu non eri un pochino piccirillo nel '77? O vuoi fare come Pastine?granpasso wrote:Bene, allora posso finalmente rivelarvi un mio sogno segreto..............
Scrivere un bel libro sul 77' e gli anni di piombo.
Sì, posso farlo.................
per capire che si poteva ottenere molto di più senza infierire sul paese con un'altra piccola guerra civile."...in un paese in cui non sono stati eliminati tutti gli strumenti democratici per il cambiamento, una rivolta armata non ha nessuna possibilità di riuscita..."
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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- skeno
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Di che libretto si tratta?brookite wrote:
Mah, basterebbe leggere un libretto di un centinaio di pagine, dove c'è scrittoper capire che si poteva ottenere molto di più senza infierire sul paese con un'altra piccola guerra civile."...in un paese in cui non sono stati eliminati tutti gli strumenti democratici per il cambiamento, una rivolta armata non ha nessuna possibilità di riuscita..."
Ciao
Skeno
Aspettavo proprio il post!skeno wrote:Di che libretto si tratta?brookite wrote:
Mah, basterebbe leggere un libretto di un centinaio di pagine, dove c'è scrittoper capire che si poteva ottenere molto di più senza infierire sul paese con un'altra piccola guerra civile."...in un paese in cui non sono stati eliminati tutti gli strumenti democratici per il cambiamento, una rivolta armata non ha nessuna possibilità di riuscita..."
Ciao
Skeno

Guerra per bande
in una parola sola: Autorevole !!
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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Beh a Cuba dove con Batista non c'erano mezzi democratici la rivoluzione è riuscita...skeno wrote:Fammi capire: quella cosa lì, apaprentemente contro la rivoluzione, l'ha scritta Che Guevara che con 100 persone ha fatto la rivoluzione a Cuba?
Mi sfugge qualcosa, sei troppo ermetico... apriti Brook!
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Ciao
Skeno

Esatto! Ma è proprio questo il bello , non è contro la rivoluzione, semplicemente evidenzia bene quando questa rischia di diventare un fallimento! Credimi che quando l'ho letto e l'ho riletto due o tre volte, è come se avessi beccato un pugno nello stomaco. Se ci pensi bene, a parte i "convinti" il resto della popolazione si muove solo quando schiacciata dal peso del regime e non vede altra possibilità di uscita.skeno wrote:Fammi capire: quella cosa lì, apaprentemente contro la rivoluzione, l'ha scritta Che Guevara che con 100 persone ha fatto la rivoluzione a Cuba?
Mi sfugge qualcosa, sei troppo ermetico... apriti Brook!
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Ciao
Skeno
Guarda, a parte il fatto che è datato nei dettagli tecnici (armi e sistemi di comunicazione) l'aspetto psicologico della guerriglia , il rapporto con la popolazione, il non cercare sempre e comunque lo scontro frontale ma magari il compromesso che ti aiuta poi a proseguire, ne fanno un libro stupendo, uno dei suoi migliori, pari forse alla "Conquista della speranza" , scritto con Raul.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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