Un saluto a tutti.
Ho partecipato alla RigAntoCa 2008 per la seconda volta, dopo la deludente prestazione (e i dolori alle ginocchia) dello scorso anno.
Questa volta arrivo piu' preparato, o meglio le basse temperature mi hanno permesso di camminare fino a meta' giugno con percorsi come:
Casanova - Creto - Gola di Sisa - M. Candelozzo - Gola di Sisa - Creto - Casanova
Varazze - M. Beigua - Faiallo - Voltri
Marcarolo Superiore - Guado del Gorzente - M. Tobbio - Laghi del Gorzente - Marcarolo Superiore
Caprile - M. Antola - M. Tre Croci - Casa del Romano - M. Carmo - M. Cavalmurone - Capanne di Cosola - M. Chiappo - M. Ebro - Capanne di Cosola - Casa del Romano - P.sso Tre Croci - Caprile
Praglia - M. delle Figne - C. Carrosina - Laghi del Gorzente - Praglia
Colle del Garezzo - M. Fronte' - M. Saccarello - Colla Rossa - M. Bertrand - Psso Tanarello - Psso Collardente - Cima Marta - Psso Collardente - Psso della Guardia - Colle del Garezzo
Ad ogni modo, tornando alla RigAntoCa
Lasciata la macchina in Largo Zecca salgo con mio fratello in funicolare fino alla partenza. Ritrovo un po' di compaesani, ma nel marasma ci perdiamo piu' volte. Sono le 4.30: inizia l'odissea per il cartellino. Tutti gli anni regole diverse (ma perche'?) e code bestiali (perche' al chiuso?) fino a quando alle 5.10 l'arzillo signore che punzona un cartellino al minuto ci permette di partire.
Altri sono partiti mezz'ora prima. Vabbe', finalmente si parte.
Dopo 50 metri mio fratello si gira, gli dico di andare pure perche' non ho nessuna intenzione di seguirlo. Arrivera' secondo alle 11.42.

A proposito, all'arrivo mi hanno detto che il primo non aveva la punzonatura alla partenza. Si sara' preso un po' di vantaggio, oppure si sara' rotto di stare in coda...
Per strada raccatto due amici e mi unisco a loro. Andiamo di passo regolare, forse si potrebbe andare di piu' ma meglio partire piano...
Eravamo tra gli ultimi eppure ci passava ancora un sacco di gente, qualcuno di corsa ma anche molti altri che avevano gia' il fiatone. Andando verso Trensasco ogni tanto ci si imbatte in qualche "tappo": purtroppo non tutti danno strada, soprattutto all'inizio. A Trensasco siamo intorno alla 3/400esima posizione.
Intorno a Pino Soprano ci supera un runner, poco dopo lo ritroviamo fermo a toccarsi il braccio e la spalla. Piu' avanti scopriremo che un IMBECILLE, con cui probabilmente aveva avuto un diverbio per non aver dato strada, lo ha rincorso e spintonato alle spalle. Pare che il malcapitato abbia riportato la lussazione della spalla. E pare anche che purtroppo nessuno dell'organizzazione abbia spedito a casa a calci in c**o questo IMBECILLE.
Continuiamo fino a Sella e ci fermiamo un attimo a rifocillarci e a sistemarci gli scarponi. Ripartiamo e raggiungiamo altri conoscenti, molliamo un elemento "alla frutta" e ci capultiamo verso Avosso. Mi riprometto di scendere lentamente ma adotto la tecnica di discesa "a scimmia", cioe' appendendomi ad ogni albero che trovo e passo molte persone le cui ginocchia hanno litigato e non si parlano piu'

Ad Avosso raggiungiamo altri amici, saluto il Conte e saliamo per la rampa che porta alla cappelletta di Gorra. Il passo ora e' piu' lesto anche perche' un compaesano che non fa mai camminate, va a letto tardi e il cui diversivo piu' faticoso e' giocare alla bocce e' ancora la' davanti. Il gruppo si screma e rimaniamo in tre. Bisogna raggiungerlo, cavolo, non puo' umiliarci cosi'! Passiamo molte persone in difficolta'. Inizia a piovere.
Cappelletta di Banca: Cavolo, ma dov'e'? Si sara' ritirato... niente, avanti, avanti, aumentiamo il ritmo. Ah, qui l'anno scorso c'era un ristoro: quest'anno niente. Anche qui c'era un ristoro e quest'anno niente. Mmmhmmm, 5 euro in piu' e dei ristori in meno? Passa un gruppo di corridori tutti imbestialiti perche' si sono persi. Molti altri si lamenteranno.
Piane: ****** quanto fango. Ma dov'e' quell'altro? Forza, andiamo. Deve scoppiare! Forza, forza... hey, aspetta: Salame? Formaggetta? Ci si ingozza. Passo veloce ma regolare. Ah, ma ora vedrai che lo riprendiamo scoppiato.
Crosi: zucchero e limone. Sempre lesti e regolari. E sempre piu' fango. E pioggia.
Cappelletta di Pentema: ristoro. Ne sono gia' passati circa 130. E di nuovo su per il fango. Ormai e' evidente: non lo riprenderemo piu'.

Che umiliazione. Si arriva ad un bivio: dovi si va? Non ricordo. Be' e' facile, basta seguire il segnale FIE. Il problema e' che il segnale va in tutte le direzioni! :/ Alla fine scartiamo quella che scende e riprendiamo il cammino.
Alla Cappella del Colletto abbiamo il responso: i nostri amici sono passati un'ora prima. Ben piu' del quarto d'ora di vantaggio alla partenza. Umiliati. Nonostante tutto e nonostante il fango si procede ancora di buon passo e si arriva in cima all'Antola. Come sempre, la nebbia non permette di vedere il panorama. Rinunciamo a salire sulla vetta e "scivoliamo" verso Caprile chiudendo 100esimo, 101esimo e 102esimo in 9h30'. Gambe e ginocchia stanno ancora molto bene. Con meno fango si poteva fare meglio. Il brutto tempo ha aiutato a sudare meno ma ha rovinato il paesaggio (che comunque a me non fa impazzire). Buon ristoro, medaglia e maglietta e pullman (le cui partenze non sembrano proprio corrispondere a quelle annunciate dalla ragazza) verso casa.
L'organizzazione mi ha un po' deluso: pochi segnali. E riesce difficile credere che "Qualcuno li ha tolti" se si sono persi anche i primi. Anche i ristori hanno un po' deluso. Spero che l'organizzazione possa migliorare nei prossimi anni, magari con qualche volontario in piu'!
E' stata la mia seconda RigAntoCa ma sara' anche l'ultima, almeno per un bel po', semplicemente per il fatto che non mi piace fare sempre il solito percorso. Spero che la manifestazione vada avanti con il grande successo che ha avuto in questi anni.