Gran Trail Valdigne 2008
Moderators: Moderatori, Moderatori di sezione (Corsa in montagna)
Il guaio è che, da quelle parti, mi sa che il temporale con fulmini è altamente probabile!!!silfrat wrote:Essere preparati è già buona cosa: oggi passerò il primo pomeriggio a preparare sacchetti e sacchettini di impermeabilizzazione dello zainetto. Per il resto, l'uomo non è solubile in acqua, e purchè non ci sia temporale con fulmini, dovremmo cavarcela egregiamente...
A questo punto, onde evitare di finire come a Le Porte di Pietra, penso che proteggerò un po' i piedini indossando gli scarponi, e al diavolo il fatto che non siano la scelta più adatta per 87 km di trail. Almeno nel fango con quelli sto in piedi sicuro.
http://giancarla-agostini.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
Beh sicuramente visto che scrivo, è palese che non sono in gara, praticamente non sono partito, tralasciando dettagli e motivazioni che mi riguardano, vi posso dire che al momento da quanto mi è stato riferito da Olaf che si è fermato a Morgex quando era 11°, per i noti problemi alla tibia, Teomat stà proseguendo a buon ritmo e dovrebbe essere nelle prime 15 posizioni, Antani leggermente in ritardo rispetto a Teomat, ma anche lui prosegue e avrà tutto il tempo di recuperare, Olmo si è ritirato a Pre S. Didier.granpasso wrote:Shhhhhhhhhh..................................chissà come và![]()
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Non ho notizie degli altri partecipanti.
Questa notte ha piovuto tanto e anche alla partenza pioveva in modo consistente, temperatura 13 °C, dopo la prima salita ha smesso di piovere ma si è alzata molta umidità, in questo momento ha ripreso a piovere molto forte.
Stavolta ho fatto una bella vigliaccata, ma non riesco a pentirmene, non ancora.
Partenza sotto la pioggia; pioggia fino a metà della prima salita; poi qualche ora di sole che ha un po' illuso. Verso la fine della seconda salita, il cielo si è chiuso un'altra volta, definitivamente, scatenando un bel temporale, fulmini & fulminacci proprio mentre io arrivavo sulla cresta rocciosa al culmine della salita. La discesa su Morgex è stata interminabile, resa ancor più ostica dalla pioggia: sarò scivolata duemila volte... Ho perso tutto il vantaggio che avevo rosicchiato a parecchi compagni di sventura sulle salite.
A Morgex (km 44) il cancello chiudeva alle 21; nonostante la disastrosa discesa, ci sono arrivata poco prima delle 20.30. Piatto di pasta veloce e riparto, anche se con il cuore in gola per il cielo sempre impietosamente nero. A Prè St Didier (km 49) decido di rinviare la decisione ancora di 6 km, fino al successivo controllo di Arby: la pioggia però non molla, anzi, si fa ancora più intensa man mano che salgo. Mi riesce difficile stare in equilibrio anche in salita!
Ad Arby bisogna decidere: da lì al successivo controllo di La Thuile ci sono almeno cinque ore di marcia ad andar bene, e più nessuna possibilità di ritirarsi, almeno così mi dicono al punto di controllo e ristoro. Ci penso e ci ripenso, ma vince la paura: di andare a 2.400 mt nel cuore della notte, con questo diluvio, con il rischio di cadere e farsi male ad ogni piè sospinto, o anche solo di piantarsi per una crisi nera, non me la sento. Non ho mai fatto una notte su sentiero e non mi sento in grado di fare un battesimo in queste condizioni: rischierei io e metterei soprattutto in difficoltà chi mi dovesse soccorrere. In più, sarei una dei pochi superstiti; costringerei i volontari del controllo ad attendermi fino alle calende greche. Non ha senso. La mia avventura si conclude così verso mezzanotte con altre anime dolenti all'ostello di Arby: finalmente un luogo asciutto e caldo... Probabilmente, questi scrupoli e questo ritiro faranno sghignazzare i montanari provetti; io stessa di solito non sono avvezza a queste decisioni "sagge", probabilmente è segno che sto invecchiando (infatti dopodomani sono 27!
), ma sono convinta che avrei fatto una scemenza ben peggiore se fossi partita. Poi magari sarebbe andato tutto bene, invece... Chi può dirlo?
Resta la soddisfazione d'aver comunque fatto 55 km e poco più di 3000 mt di dislivello senza troppa fatica e senza avere, adesso, particolare dolore, anche senza allenamento; la consapevolezza di aver fatto davvero bene le salite; la conferma che sono una sciagura ambulante in discesa, molto peggio di quanto non lo sia in bici. Mi spiace perché ad Arby stavo bene; almeno a La Thuile sarei arrivata di certo, probabilmente fuori tempo max per quel cancello, ma sarei arrivata.
Alle due torno a Courmayeur in pulmino e salto subito in auto, direzione casa: viaggio calvario in preda al sonno, sosta nanna in autogrill, adesso però filo sul lettone e non se ne parli più!!!
Partenza sotto la pioggia; pioggia fino a metà della prima salita; poi qualche ora di sole che ha un po' illuso. Verso la fine della seconda salita, il cielo si è chiuso un'altra volta, definitivamente, scatenando un bel temporale, fulmini & fulminacci proprio mentre io arrivavo sulla cresta rocciosa al culmine della salita. La discesa su Morgex è stata interminabile, resa ancor più ostica dalla pioggia: sarò scivolata duemila volte... Ho perso tutto il vantaggio che avevo rosicchiato a parecchi compagni di sventura sulle salite.
A Morgex (km 44) il cancello chiudeva alle 21; nonostante la disastrosa discesa, ci sono arrivata poco prima delle 20.30. Piatto di pasta veloce e riparto, anche se con il cuore in gola per il cielo sempre impietosamente nero. A Prè St Didier (km 49) decido di rinviare la decisione ancora di 6 km, fino al successivo controllo di Arby: la pioggia però non molla, anzi, si fa ancora più intensa man mano che salgo. Mi riesce difficile stare in equilibrio anche in salita!
Ad Arby bisogna decidere: da lì al successivo controllo di La Thuile ci sono almeno cinque ore di marcia ad andar bene, e più nessuna possibilità di ritirarsi, almeno così mi dicono al punto di controllo e ristoro. Ci penso e ci ripenso, ma vince la paura: di andare a 2.400 mt nel cuore della notte, con questo diluvio, con il rischio di cadere e farsi male ad ogni piè sospinto, o anche solo di piantarsi per una crisi nera, non me la sento. Non ho mai fatto una notte su sentiero e non mi sento in grado di fare un battesimo in queste condizioni: rischierei io e metterei soprattutto in difficoltà chi mi dovesse soccorrere. In più, sarei una dei pochi superstiti; costringerei i volontari del controllo ad attendermi fino alle calende greche. Non ha senso. La mia avventura si conclude così verso mezzanotte con altre anime dolenti all'ostello di Arby: finalmente un luogo asciutto e caldo... Probabilmente, questi scrupoli e questo ritiro faranno sghignazzare i montanari provetti; io stessa di solito non sono avvezza a queste decisioni "sagge", probabilmente è segno che sto invecchiando (infatti dopodomani sono 27!

Resta la soddisfazione d'aver comunque fatto 55 km e poco più di 3000 mt di dislivello senza troppa fatica e senza avere, adesso, particolare dolore, anche senza allenamento; la consapevolezza di aver fatto davvero bene le salite; la conferma che sono una sciagura ambulante in discesa, molto peggio di quanto non lo sia in bici. Mi spiace perché ad Arby stavo bene; almeno a La Thuile sarei arrivata di certo, probabilmente fuori tempo max per quel cancello, ma sarei arrivata.
Alle due torno a Courmayeur in pulmino e salto subito in auto, direzione casa: viaggio calvario in preda al sonno, sosta nanna in autogrill, adesso però filo sul lettone e non se ne parli più!!!
Last edited by Giancarla on Sun Jul 13, 2008 10:46, edited 1 time in total.
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PS: ciao e complimenti a Teomat che ho incontrato prima della corsa, ed un saluto a Vans che mi ha sorpassata in partenza!
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Più che il dolore alla gamba non ho retto quello che avevo preso per farlo passare, e questo è il colmo
Una volta raggiunto la srtadina militare prima del rifornimento alla baita del margaro,ho iniziato ad aver male anche al collo del piede,al rifornimento ho preso una pastiglia di toradol e sono ripartito.Sono passato a Punta Fetita in 3,09' ed ho iniziato la discesa forse un pò forte,ma stavo bene,cmq una volta iniziato il bosco non so se complice il caldo ,ho iniziato ad avere mal di stoimaco prima e allìaddome poi,fatto sta che dopo essermi fermato un pò di volte ho deciso di scendere camminando fino a Morgex e pensarci su,solo quando è passato TEOMAT ho provato a ripartire,ma nulla da fare fitte continue e allora ho detto basta.Arrivato a Morgex (discesa eterna con un caldo soffocante)ho provato a mangiare qualcosa con scarso successo e mi sono seduto su una panchina,dopo mezz'ora mi sono alzato e con le lacrime agli occhi sono andato a consegnare il microchip
.....
Alla luce dei fattistamattina non riuscivo a posare il piede a terra),è stata una scelta giusta,come quella di andare a vedere arrivare Matteo,certo quando l'ho visto è aumentato il mio rammarico dato che avevamo fatto la prima parte di gara insieme,ma è stato davvero bravo....come si dice sbagliando si impara e questa volta spero mi rimanga nella testa,ma la voglia di fare una gara per la quale ho perso almeno 4 mesi era tanta e mi ha fatto perdere contatto con la realtà,ora mi fermo un mesetto sperando che il problema si risolva....sto pensando alla tre rifugi, oggi mi è arrivata una mail con il depliant
speriamo di vederci la...ciao a tutti
PS Antani:quando ti ho visto pensavo ti fermassi,sei un vero duro!

Una volta raggiunto la srtadina militare prima del rifornimento alla baita del margaro,ho iniziato ad aver male anche al collo del piede,al rifornimento ho preso una pastiglia di toradol e sono ripartito.Sono passato a Punta Fetita in 3,09' ed ho iniziato la discesa forse un pò forte,ma stavo bene,cmq una volta iniziato il bosco non so se complice il caldo ,ho iniziato ad avere mal di stoimaco prima e allìaddome poi,fatto sta che dopo essermi fermato un pò di volte ho deciso di scendere camminando fino a Morgex e pensarci su,solo quando è passato TEOMAT ho provato a ripartire,ma nulla da fare fitte continue e allora ho detto basta.Arrivato a Morgex (discesa eterna con un caldo soffocante)ho provato a mangiare qualcosa con scarso successo e mi sono seduto su una panchina,dopo mezz'ora mi sono alzato e con le lacrime agli occhi sono andato a consegnare il microchip

Alla luce dei fattistamattina non riuscivo a posare il piede a terra),è stata una scelta giusta,come quella di andare a vedere arrivare Matteo,certo quando l'ho visto è aumentato il mio rammarico dato che avevamo fatto la prima parte di gara insieme,ma è stato davvero bravo....come si dice sbagliando si impara e questa volta spero mi rimanga nella testa,ma la voglia di fare una gara per la quale ho perso almeno 4 mesi era tanta e mi ha fatto perdere contatto con la realtà,ora mi fermo un mesetto sperando che il problema si risolva....sto pensando alla tre rifugi, oggi mi è arrivata una mail con il depliant

PS Antani:quando ti ho visto pensavo ti fermassi,sei un vero duro!
l'importante non è partire,ma arrivare.
Ragazzi ieri vi ho pensato tutta la sera. Ero ad Alagna per la Monterosa skyrace ma pensavo più a voi che alla corsa dell'indomani.
Verso le dieci ho telefonato ad Arvigo che mi richiama raccontandomi di essere all'ultima salita. Dice che Olmo si è ritirato e Gadin è secondo. Sta piovendo ma lui continua senza drammatizzare troppo. Arvigo concluderà in circa 14 ore e 44° in classifica.
Vado a letto e per tutta la notte sento tuoni molto forti
Giancarla ho pensato a Te
.
Per Mauri: come mai non sei partito ?
Per Giancarla: Beh, viste le condizioni hai fatto quello che ti sentivi. Hai scelto bene. Alle volte è più difficile rinunciare che continuare................Resterà comunque un'esperienza.
Alla prossima spero......................
Super complimenti a Teomat e ad Antani.......................
Olmo ritirato umm.................
Accidenti ! questo tempo non da tregua
Aspettiamo gli altri...................
Verso le dieci ho telefonato ad Arvigo che mi richiama raccontandomi di essere all'ultima salita. Dice che Olmo si è ritirato e Gadin è secondo. Sta piovendo ma lui continua senza drammatizzare troppo. Arvigo concluderà in circa 14 ore e 44° in classifica.
Vado a letto e per tutta la notte sento tuoni molto forti


Per Mauri: come mai non sei partito ?
Per Giancarla: Beh, viste le condizioni hai fatto quello che ti sentivi. Hai scelto bene. Alle volte è più difficile rinunciare che continuare................Resterà comunque un'esperienza.
Alla prossima spero......................
Super complimenti a Teomat e ad Antani.......................
Olmo ritirato umm.................


Accidenti ! questo tempo non da tregua

Aspettiamo gli altri...................
Belin !
Puoi dirlo forte! E' stata un'esperienza bellissima; un po' di rammarico certo rimane, ma avrei davvero rischiato di combinare un bel pasticcio andando avanti. Sono una novellina in fatto di trail; non so se un giorno potrò acquisire questa sicurezza, ma per ora sarei una gran presuntuosa se pensassi di avvicinarmi a queste distanze con la certezza di finirle; tutto quel che riesco a fare è esperienza per il futuro. Sono comunque contenta per la condizione fisica in cui ho concluso il mio percorso: domenica prossima ho in programma, meteo permettendo, il giro del Monviso in un solo giorno, con alcuni amici, e proverò a dare battaglia! Bellissimo percorso, fin dove l'ho visto io; ho adorato soprattutto le prime due salite con quei tratti ripidissimi. Ho avuto l'ennesima conferma che sulle discesa non posso contare per risparmiare tempo. In generale, ho trovato bellissima la manifestazione, anche se avrei un paio di piccole critiche da fare, una sulla segnalazione del percorso e l'altra sui ristori. Ah, e vorrei mandare a stendere quelli che usano i bastoncini senza esserne capaci!!! Me ne son ritrovata uno sulla caviglia in partenza ed uno in piena faccia in salita, poco prima del Liconi, e meno male che è stato solo un graffio... Li mortacci vostri, lasciate perdere se non siete buoni, no???granpasso wrote: Per Giancarla: Beh, viste le condizioni hai fatto quello che ti sentivi. Hai scelto bene. Alle volte è più difficile rinunciare che continuare................Resterà comunque un'esperienza.
Alla prossima spero......................
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Dalla classifica.....................
Tagliaferri terzo alla Cromagnon è primo
Attenzione Gadin è secondo ma solo per una decina di minuti che in una gara simile sono nulla, una pisciatina in più o in meno
Grandissimo risultato

Barnes non sfonda e Olmo si ritira ummm..................
Succede qualcosa nel mondo dell'ultratrail ????
Nelle donne Lbalsamo terza
Applausone...............
Tagliaferri terzo alla Cromagnon è primo

Attenzione Gadin è secondo ma solo per una decina di minuti che in una gara simile sono nulla, una pisciatina in più o in meno





Barnes non sfonda e Olmo si ritira ummm..................
Succede qualcosa nel mondo dell'ultratrail ????
Nelle donne Lbalsamo terza



Last edited by granpasso on Sun Jul 13, 2008 22:40, edited 1 time in total.
Belin !
Sì, in autunno proverò sia il Rensen che il trail di Albisola che la PdP. Probabilmente non riuscirò a concluderne manco uno, figuriamoci poi il CCC a cui, sì, sono iscritta, ma non mi interessa minimamente; è troppo bello! E poi queste corse sono ad un tiro di schioppo da casa... Rinunciare anche solo ad una sarebbe folle!granpasso wrote:Ueh, però non ci mollare..................
Ricorda che a Settembre c'è Paperon de Paperoni eppoi il trail Rensen.................
Mi raccomando, molla la bici e vieni ancora un pò con Noi
P.S. sei iscritta anche alla CCC giusto ?

La bici? Beh, le gare sono ormai alle spalle, ma ho ancora un sacco e mezzo di piccole imprese "private", da sola o con amici, in programma da qui al CCC. Infatti penso che domenica prossima sarà l'ultima volta che toccherò un sentiero prima dell'appuntamento di Courmayeur! Le due ruote sono pur sempre il primo amore...
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Olmo si ritira< per un problema ad un unghia,ma aldilà di quello forse ha giocato molto la< stanchezza dell'ultimo mese....cro e via dei lupi.granpasso wrote:Dalla classifica.....................
Tagliaferri terzo alla Cromagnon è primo![]()
Attenzione Gadin è secondo ma solo per una decina di minuti che in una gara simile sono nulla, una pisciatina in più o in menoGrandissimo risultato
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Barnes non sfonda e Olmo si ritira ummm..................
Succede qualcosa nel mondo dell'ultratrail ????
Nelle donne Lbalsamo terza![]()
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Applausone...............
Barnes ha provato a fare il ritmo all'inizio poi è saltato,Gadin è stato in testa fino quasi a Morgex e Tagliaferri è quello che al momento ha più esperienza ed è forte....Gaylord mi ha un pò deluso,ma gli altri 2 vanno davvero a mille....
l'importante non è partire,ma arrivare.
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Ciao a tutti,
sono contento di poter dire: MISSIONE COMPIUTA!
Ero all'esordio in un'ultra e per paura di ritirarmi l'ho presa molto tranquilla, forse anche troppo, facendo un sacco di fotografie sul percorso, chiacchierando e quasi gozzovigliando ai ristori. Sta di fatto che alla fine ne avevo ancora da spendere e tra Arpy e Youlaz ho superato almeno 20 concorrenti; sono arrivato al traguardo in 20 ore e tre quarti o giù di lì, che per me è un ottimo risultato. (Però, che strano effetto mi fa rileggere le parole "concorrenti" e "traguardo", mi sembrano quasi fuori luogo per un'esperienza di questo tipo)
La gara è stata durissima, soprattutto ho trovato difficile ripartire nella notte dopo i ristori e la salita al Col d'Arp, con quel punto di controllo illuminato che nella notte sembrava lontanissimo e aggrappato alla montagna. Se non fosse stato il segnale dell'ultimo sforzo, probabilmente avrei mollato lì sotto.
Complimenti agli organizzatori e ai volontari, tutti encomiabili e addirittura stoici a resistere nelle intemperie per garantirci assistenza e sicurezza.
Infine, un personalissimo grazie a quella vigilessa che appena dopo il ristoro di La Salle e sotto un diluvio infernale, per consentirmi di attraversare la strada quasi si getta sul cofano di un'auto che voleva passare a tutti i costi...
sono contento di poter dire: MISSIONE COMPIUTA!
Ero all'esordio in un'ultra e per paura di ritirarmi l'ho presa molto tranquilla, forse anche troppo, facendo un sacco di fotografie sul percorso, chiacchierando e quasi gozzovigliando ai ristori. Sta di fatto che alla fine ne avevo ancora da spendere e tra Arpy e Youlaz ho superato almeno 20 concorrenti; sono arrivato al traguardo in 20 ore e tre quarti o giù di lì, che per me è un ottimo risultato. (Però, che strano effetto mi fa rileggere le parole "concorrenti" e "traguardo", mi sembrano quasi fuori luogo per un'esperienza di questo tipo)
La gara è stata durissima, soprattutto ho trovato difficile ripartire nella notte dopo i ristori e la salita al Col d'Arp, con quel punto di controllo illuminato che nella notte sembrava lontanissimo e aggrappato alla montagna. Se non fosse stato il segnale dell'ultimo sforzo, probabilmente avrei mollato lì sotto.
Complimenti agli organizzatori e ai volontari, tutti encomiabili e addirittura stoici a resistere nelle intemperie per garantirci assistenza e sicurezza.
Infine, un personalissimo grazie a quella vigilessa che appena dopo il ristoro di La Salle e sotto un diluvio infernale, per consentirmi di attraversare la strada quasi si getta sul cofano di un'auto che voleva passare a tutti i costi...
BradipoMissile
Ciao a tutti!
Scrivo mentre sono qui che ancora non ci credo!
Ma partiamo dall'inizio!
Partenza alle 4:10 da Bergamo e arrivo a Courmayeur alle 7 circa dopo aver attraversato una bella perturbazione all'altezza di Aosta che preannuncia il meteo di giornata!
Arrivati a Courmayeur, almeno non piove, espletate le formalità comincio a girare come una trottola per l'agitazione, così finalmente conosco la mitica Giancarla, poi faccio colazione ecc...
Dopo mezz'ora buona di paranoia per decidere l'abbigliamento, mi presento alla partenza e poco prima incrocio Mauri, con abbigliamento "By Olaf" (inconfondibile il taglio dei pantaloni) e mi posiziono in partenza.
Le note di "Eyes of the Tiger", si parte!
Attraversiamo il paese e poi su per la prima salita, quando a un certo punto sento abbaiare e qualcosa mi prende la caviglia destra, Olaf è in vena di scherzi! Ha una vistosissima medicazione alla gamba sinistra, ma prosegue con un buonissimo passo, facciamo insieme la prima salita (anche se in cima mi ha lasciato un po' indietro) e la prima discesa, poi all'attacco della seconda salita se ne va, effettivamente mi aveva detto che forse quel ritmo non andava bene per lui, probabilmente nel senso che era troppo lento!
Salgo comunque con il mio passo, arrivati all'ultimo ristoro prima della Punta Fetita, scherzo con i volontari che visto che sono di Bergamo mi offrono del vino rosso e anche la polenta!
Scollino e inizia la discesa, sto abbastanza bene, dopo qualche minuto invece con grande rammarico vedo Olaf che procede lentamente, ha problemi di stomaco e pensa di fermarsi a Morgex, ma vedo con piacere che ricomincia a correre alle mie spalle, ha veramente un carattere di ferro!
Arrivo a Morgex dove trovo Maurizio Scilla che mi incoraggia, mi fermo un minuto a bere qualcosa e riparto, mi attende Pre S. Didier dove c'è Ilenia con Diego ad aspettarmi!
Mentre mi avvicino al 49^ km, vedo Marco Olmo fermo al ristoro, arrivo e chiedo come mai, Ilenia mi parla di un piede sanguinante, come al solito mi fermo poco e parto la prima parte della terza salita è infinita, l'ostello non arriva mai, tra l'altro appena finisco di dire al mio compagno di avventura che almeno la giornata si è tirata un po' fuori, inizia a tuonare e a piovere veramente forte, magari la prossima volta me ne sto zitto!
Comunque arriva anche l'ostello, mi fermo anche qui il minimo indispensabile e riparto, quando raggiungiamo l'ostello di Arpy si scatena un temporale con i fiocchi, tuoni e lampi, pioggia e un gran freddo, mi fermo a mettere la giacca e scollino, scendo abbastanza bene nonostante una caduta dovuta al fango ma mi rialzo subito e riparto, il ristoro di La Thuile è vicino, veniamo anche intervistati! Lui si cambia e mette qualcosa di asciutto, lo aspetto e ripartiamo insieme, un po' di compagnia fa molto comodo!
Ripartiamo insieme, ormai correre in salita è praticamente impossibile, si cerca di camminare il più velocemente possibile, ma l'ultima parte della salita, quella nel prato la soffro tantissimo, rimpiango un po' il fatto di non avere i bastoncini, ma ormai manca poco, arrivo al colle dopo essere stato superato da 5/6 persone.
Sull'altro versante ormai è buio, quindi metto la frontale e parto, muscolarmente sto bene e scendo bene, recupero quasi tutti quelli che mi avevano superato, l'ultimo però reagisce, quindi affrontiamo la mulattiera in un testa a testa che vivacizza le gambe, intanto sotto si vedono le luci della città, la mente inizia a vagare, ma devo rimanere concentrato...nel frattempo inizia il bosco, la discesa è veramente scivolosa, il terreno argilloso non sostiene niente, ogni passo è una scivolata, nel nostro testa a testa io e il mio "avversario" stiamo rischiando un po' troppo, la sua proposta di arrivare assieme è ben accetta, ormai ci siamo, arriva l'asfalto, ci annunciano al microfono, è fatta!
Insieme a mani alzate, ce l'abbiamo fatta. Subito dopo il traguardo, ancora un po' intontito ricevo i complimenti di Olaf, triste ma contento per me, e Luca degli Orsi, che purtroppo non ha potuto partire per una colica.
Un grazie a tutti quelli che mi hanno accompagnato e incrociato in quest'avventura meravigliosa, un particolare grazie a Ilenia e Diego, e i complimenti a tutti quelli che hanno concluso la gara o che anche solo ci hanno provato, non è da tutti!
Scrivo mentre sono qui che ancora non ci credo!
Ma partiamo dall'inizio!
Partenza alle 4:10 da Bergamo e arrivo a Courmayeur alle 7 circa dopo aver attraversato una bella perturbazione all'altezza di Aosta che preannuncia il meteo di giornata!
Arrivati a Courmayeur, almeno non piove, espletate le formalità comincio a girare come una trottola per l'agitazione, così finalmente conosco la mitica Giancarla, poi faccio colazione ecc...
Dopo mezz'ora buona di paranoia per decidere l'abbigliamento, mi presento alla partenza e poco prima incrocio Mauri, con abbigliamento "By Olaf" (inconfondibile il taglio dei pantaloni) e mi posiziono in partenza.
Le note di "Eyes of the Tiger", si parte!
Attraversiamo il paese e poi su per la prima salita, quando a un certo punto sento abbaiare e qualcosa mi prende la caviglia destra, Olaf è in vena di scherzi! Ha una vistosissima medicazione alla gamba sinistra, ma prosegue con un buonissimo passo, facciamo insieme la prima salita (anche se in cima mi ha lasciato un po' indietro) e la prima discesa, poi all'attacco della seconda salita se ne va, effettivamente mi aveva detto che forse quel ritmo non andava bene per lui, probabilmente nel senso che era troppo lento!
Salgo comunque con il mio passo, arrivati all'ultimo ristoro prima della Punta Fetita, scherzo con i volontari che visto che sono di Bergamo mi offrono del vino rosso e anche la polenta!
Scollino e inizia la discesa, sto abbastanza bene, dopo qualche minuto invece con grande rammarico vedo Olaf che procede lentamente, ha problemi di stomaco e pensa di fermarsi a Morgex, ma vedo con piacere che ricomincia a correre alle mie spalle, ha veramente un carattere di ferro!
Arrivo a Morgex dove trovo Maurizio Scilla che mi incoraggia, mi fermo un minuto a bere qualcosa e riparto, mi attende Pre S. Didier dove c'è Ilenia con Diego ad aspettarmi!
Mentre mi avvicino al 49^ km, vedo Marco Olmo fermo al ristoro, arrivo e chiedo come mai, Ilenia mi parla di un piede sanguinante, come al solito mi fermo poco e parto la prima parte della terza salita è infinita, l'ostello non arriva mai, tra l'altro appena finisco di dire al mio compagno di avventura che almeno la giornata si è tirata un po' fuori, inizia a tuonare e a piovere veramente forte, magari la prossima volta me ne sto zitto!
Comunque arriva anche l'ostello, mi fermo anche qui il minimo indispensabile e riparto, quando raggiungiamo l'ostello di Arpy si scatena un temporale con i fiocchi, tuoni e lampi, pioggia e un gran freddo, mi fermo a mettere la giacca e scollino, scendo abbastanza bene nonostante una caduta dovuta al fango ma mi rialzo subito e riparto, il ristoro di La Thuile è vicino, veniamo anche intervistati! Lui si cambia e mette qualcosa di asciutto, lo aspetto e ripartiamo insieme, un po' di compagnia fa molto comodo!
Ripartiamo insieme, ormai correre in salita è praticamente impossibile, si cerca di camminare il più velocemente possibile, ma l'ultima parte della salita, quella nel prato la soffro tantissimo, rimpiango un po' il fatto di non avere i bastoncini, ma ormai manca poco, arrivo al colle dopo essere stato superato da 5/6 persone.
Sull'altro versante ormai è buio, quindi metto la frontale e parto, muscolarmente sto bene e scendo bene, recupero quasi tutti quelli che mi avevano superato, l'ultimo però reagisce, quindi affrontiamo la mulattiera in un testa a testa che vivacizza le gambe, intanto sotto si vedono le luci della città, la mente inizia a vagare, ma devo rimanere concentrato...nel frattempo inizia il bosco, la discesa è veramente scivolosa, il terreno argilloso non sostiene niente, ogni passo è una scivolata, nel nostro testa a testa io e il mio "avversario" stiamo rischiando un po' troppo, la sua proposta di arrivare assieme è ben accetta, ormai ci siamo, arriva l'asfalto, ci annunciano al microfono, è fatta!
Insieme a mani alzate, ce l'abbiamo fatta. Subito dopo il traguardo, ancora un po' intontito ricevo i complimenti di Olaf, triste ma contento per me, e Luca degli Orsi, che purtroppo non ha potuto partire per una colica.
Un grazie a tutti quelli che mi hanno accompagnato e incrociato in quest'avventura meravigliosa, un particolare grazie a Ilenia e Diego, e i complimenti a tutti quelli che hanno concluso la gara o che anche solo ci hanno provato, non è da tutti!
Non occorre guardare per vedere lontano...
Silfrat presente! Sono arrivato in 148° in 18:09:37 (quasi due ore meno rispetto allo scorso anno).
Il percorso bello come al solito. La seconda salita è stata una bella sorpresa: veramente dura, ma spettacolare con il torrente rigonfio di acque che ruggiva a fianco del sentiero in mille cascate verso valle.
Purtroppo il tempo non ci ha graziati molto. Ho corso per diversi tratti solo e in altri con amici (che saluto) della mia società sportiva (Onda Verde Athletic Team).
In partenza, seppur sotto una leggera pioggia, mi sentivo bene e caricato dai discorsi del colonnello e dalla colonna sonora epica (durante tutta la gara mi sono venute in mente le sue parole: ognuno di noi è un San Giorgio e deve lottare col proprio drago!).
Ho raggiunto il colle di Licony in 1:52 e sono quasi subito ripartito di buona lena in discesa, recuperando parecchie posizioni.
La seconda salita, come dicevo, dura, mi ha un po' fiaccato, ma grazie al bel sole, sono riuscito ad arrivare degnamente a Morgex.
I problemi sono cominciati dopo Arpy, quando mi sono ritrovato solo, sotto la pioggia, infreddolito e una volta raggiunto il colle dell croce e sceso fino a La Thuile, ero quasi deciso a ritirarmi.
Ho glissato per un po', bevendo pastina in brodo, fino a che non sono stato raggiunto dai miei compagni, cui ho comunicato le mie intenzioni.
Grazie però al loro supporto (ed ad una maglia asciutta a maniche lunghe che uno dei due mi ha prestato), ho deciso di provarci.
Siamo andati molto lentamente anche perchè nella salita al buio verso il colle dell'Arp ha incominciato a piovere sempre più forte e alla pioggia si è unito anche un vento gelido. Pochi secondi per un the caldo sulla cima, offerto dai volontari presenti (che sono tutti, dal primo all'ultimo da applaudire e ringraziare) e giù a capofitto verso Courmayeur.
L'anno scorso, in un impeto di orgoglio avevo fatto tutta la discesa correndo e relativamente veloce; questa volta è stata un incubo: non solo era quasi impossibilie correre, ma anche camminare e stare in piedi era un'impresa.
Grazie ai bastonici ho evitato molte cadute, ma il tempo perso è satato davvero tanto! A metà discesa un gruppo di francesi ci ha superato correndo: come abbiano potuto fare a stare in piedi, proprio non me lo spiego.
Comunque alla fine siamo arrivati, tutti e tre inseme, io, Fabio e Mauro al traguardo, dove la mia compagna Elisa ci attendeva (ma quando correrà con me anche lei in queste gare?!?)
Vabbè, ora ho la maglia finisher...
Il percorso bello come al solito. La seconda salita è stata una bella sorpresa: veramente dura, ma spettacolare con il torrente rigonfio di acque che ruggiva a fianco del sentiero in mille cascate verso valle.
Purtroppo il tempo non ci ha graziati molto. Ho corso per diversi tratti solo e in altri con amici (che saluto) della mia società sportiva (Onda Verde Athletic Team).
In partenza, seppur sotto una leggera pioggia, mi sentivo bene e caricato dai discorsi del colonnello e dalla colonna sonora epica (durante tutta la gara mi sono venute in mente le sue parole: ognuno di noi è un San Giorgio e deve lottare col proprio drago!).
Ho raggiunto il colle di Licony in 1:52 e sono quasi subito ripartito di buona lena in discesa, recuperando parecchie posizioni.
La seconda salita, come dicevo, dura, mi ha un po' fiaccato, ma grazie al bel sole, sono riuscito ad arrivare degnamente a Morgex.
I problemi sono cominciati dopo Arpy, quando mi sono ritrovato solo, sotto la pioggia, infreddolito e una volta raggiunto il colle dell croce e sceso fino a La Thuile, ero quasi deciso a ritirarmi.
Ho glissato per un po', bevendo pastina in brodo, fino a che non sono stato raggiunto dai miei compagni, cui ho comunicato le mie intenzioni.
Grazie però al loro supporto (ed ad una maglia asciutta a maniche lunghe che uno dei due mi ha prestato), ho deciso di provarci.
Siamo andati molto lentamente anche perchè nella salita al buio verso il colle dell'Arp ha incominciato a piovere sempre più forte e alla pioggia si è unito anche un vento gelido. Pochi secondi per un the caldo sulla cima, offerto dai volontari presenti (che sono tutti, dal primo all'ultimo da applaudire e ringraziare) e giù a capofitto verso Courmayeur.
L'anno scorso, in un impeto di orgoglio avevo fatto tutta la discesa correndo e relativamente veloce; questa volta è stata un incubo: non solo era quasi impossibilie correre, ma anche camminare e stare in piedi era un'impresa.
Grazie ai bastonici ho evitato molte cadute, ma il tempo perso è satato davvero tanto! A metà discesa un gruppo di francesi ci ha superato correndo: come abbiano potuto fare a stare in piedi, proprio non me lo spiego.
Comunque alla fine siamo arrivati, tutti e tre inseme, io, Fabio e Mauro al traguardo, dove la mia compagna Elisa ci attendeva (ma quando correrà con me anche lei in queste gare?!?)
Vabbè, ora ho la maglia finisher...

Ho dimenticato una cosa: qualcuno ha per caso registrato con un garmin (o altro gps) la primissima parte del percorso (da Courmayeur al colle Licony)? Ed in tal caso, può inviarmi il file esportato?
Io sono partito con due garmin (come al CRO) per mappare tutto il percorso, ma inavvertitamente, poco dopo la partenza, ho fermato il tempo per quasi mezzora, perdendo quindi parte del tracciato.
Se qualcuno può darmi una mano, posso preparare poi il tracciato completo da visionare in Google Earth.
Grazie.
P.S. ma chi era presente, ha visto che scarpe indossava Olmo????!?! Erano così ad occhio delle A1 che non metterei nemmeno per correre in pista!
Io sono partito con due garmin (come al CRO) per mappare tutto il percorso, ma inavvertitamente, poco dopo la partenza, ho fermato il tempo per quasi mezzora, perdendo quindi parte del tracciato.
Se qualcuno può darmi una mano, posso preparare poi il tracciato completo da visionare in Google Earth.
Grazie.
P.S. ma chi era presente, ha visto che scarpe indossava Olmo????!?! Erano così ad occhio delle A1 che non metterei nemmeno per correre in pista!
Presente! 22:56:47 ci ho messo un po' ma sono arrivato e adesso ho la mia bella magliettina
Per prima cosa complimenti agli organizzatori stare ad aspettare in cima ad un colle a oltre 2500 mt fino all'alba con quel tempo e avere ancora la forza di sorridere a tutti è encomiabile.
Eccovi il mio racconto: al mattino a Courmayeur piove e io sono agitatissimo giro come una trottola metto la maglia tolgo la maglia faccio pipì rimetto la maglia tolgo la giacca no meglio tenerla rifaccio pipì insomma non capisco più niente! Poco prima della partenza riconosco la mitica maglia di Antani che mi presenta Olaf e mi calmo un po', poi mi metto infondo al gruppo e finalmente si parte!
Mi fermo quasi subito a togliere la giacca e appena ripartito riconosco Giancarla, saluto e via. La salita è dura e nell'ultimo tratto è bella ripida ma arrivo in cima in buone condizioni, butto uno sguardo verso il Bianco ma non si vede niente così riparto cauto in un ambiente magnifico. Planaval arriva presto e trovo la mia ragazza con la sua famiglia che fa un gran tifo. Breve sosta e riparto con un bel panino in mano la seconda salita mi pesa un po' ma sta arrivando un temporale e non me lo voglio beccare in cresta così affretto il passo il più possibile e comincio la discesa verso La Salle ma cominciano i problemi, le ginocchia cominciano già a farmi male e non sono nemmeno a metà del dislivello in discesa, mi aiuto il più possibile con i bastoncini. Lungo la discesa mi viene a vedere lo zio della mia ragazza, mi fermo a fare due parole e riparto; il morale è alto ma le ginocchia non collaborano comunque la discesa finisce finalmente e tra La Salle e Morgex la strada spiana e me la faccio quasi tutta di corsa sotto la pioggia. Penso a quelli che mi precedono a quest'ora saranno belli alti sui colli non deve essere bello con questo tempo.
Al ristoro di Morgex mi cambio la maglia e mi fermo a mangiare: piatto di pasta tè caldo cioccolato ecc faccio un "tagliando" ai piedi e riparto.
In pianura ed in salita vado benino; chiacchiero e mangio qualcosa, qualcuno si ritira, il tempo è brutto e si sta facendo buio ma voglio provare ad arrivare almeno a La Thuille. La salita dopo l'ostello di Arpy è interminabile e me la faccio tutta con un siciliano di Siracusa che ha i miei stessi problemi in discesa e con un Coreano andiamo pianino ma costanti e con un po' di pazienza scolliniamo e cominciano i problemi veri! Il Coreano vola via in discesa e io scendo praticamente a quattro zampe, le ginocchia fanno un male cane, scarico il peso il più possibile sulle braccia ma è un calvario, mi fermo continuamente e mi sorpassano in tanti, non riesco né a mangiare né a bere e mi viene anche freddo. Questo è stato il tratto per me più duro di tutti pioggia vento e tanto tanto fango, faccio anche un bel volo, sono disperato, penso solo ad arrivare al ristoro. L'ultimo tratto in pianura mi trascino, farò sì e no i 3 km orari e non riesco a scacciare dalla testa il pensiero di ritirarmi. A La Thuille tremo di freddo ma ho una bella maglia calda e asciutta nello zaino, mi asciugo mi cambio e mangio un brodino resuscita morti con un po' di pasta, il siciliano (di cui non ricordo il nome) riparte io aspetto ancora un po'. La crisi sta passando e decido di ripartire da solo, piove ancora, vado avanti piano piano, cerco di godermi la notte e di rilassarmi un po'. Nel buio al silenzio ritrovo forza e determinazione ci vorrà un'eternità ma sarò tra i finisher ormai ne sono sicuro!
All'alba verso l'ultimo colle piove fortissimo e c'è un vento gelido ho adosso tutto quello che mi sono portato e cerco di forzare il passo ma non riesco a scaldarmi e l'ultima parte di salita è interminabile. Sorpasso un francese con l'ombrello in maglietta a maniche corte, è viola dal freddo ma cammina non so come faccia a resistere, viene anche una folata di neve o forse è pioggia ghiacciata mi si appiccica ai guanti di lana e non si scioglie! Finalmente scollino e ricomincio il mio solito calvario in discesa, mi risorpassa il francese e mi sorpassano in tanti altri, penso che ormai dietro avrò ben poca gente dal colle all'arrivo impiego quasi 3 ore e sono solo 10 km in discesa! Le ginocchia sono distrutte mi fanno vedere le stelle ad ogni passo, braccia e spalle distrutte, piedi marci ma esce il sole e ormai manca poco. Mi raggiungono tre ragazzi romani e ci facciamo due risate siamo quattro cadaveri! Asfalto ponticello curva a sinistra ed ecco l'arrivo finalmente non sono mai stato così stanco ma sono felicissimo e mi godo finalmente la mia meritata birretta!
Complimenti a tutti quelli che ci hanno provato e ancora complimenti all'organizzazione bravi davvero!
Un pensiero ai più veloci ma come fate ad andare così forte siete mostruosi massimo rispetto siete assolutamente fuori dalla mia portata!
Un ultimo appunto sulla mia preparazione ero poco allenato per un percorso del genere e spero di non aver fatto danno alle ginocchia, mi facevano malissimo in discesa, senza bacchette non sarei arrivato, dal Colle Croce a La Thuille ho impiegato quasi 2 ore e quasi 3 dal Colle Arp all'arrivo...
Saluti a tutti i Quotazerini presenti mi dispiace non avervi conosciuti tutti.

Per prima cosa complimenti agli organizzatori stare ad aspettare in cima ad un colle a oltre 2500 mt fino all'alba con quel tempo e avere ancora la forza di sorridere a tutti è encomiabile.
Eccovi il mio racconto: al mattino a Courmayeur piove e io sono agitatissimo giro come una trottola metto la maglia tolgo la maglia faccio pipì rimetto la maglia tolgo la giacca no meglio tenerla rifaccio pipì insomma non capisco più niente! Poco prima della partenza riconosco la mitica maglia di Antani che mi presenta Olaf e mi calmo un po', poi mi metto infondo al gruppo e finalmente si parte!
Mi fermo quasi subito a togliere la giacca e appena ripartito riconosco Giancarla, saluto e via. La salita è dura e nell'ultimo tratto è bella ripida ma arrivo in cima in buone condizioni, butto uno sguardo verso il Bianco ma non si vede niente così riparto cauto in un ambiente magnifico. Planaval arriva presto e trovo la mia ragazza con la sua famiglia che fa un gran tifo. Breve sosta e riparto con un bel panino in mano la seconda salita mi pesa un po' ma sta arrivando un temporale e non me lo voglio beccare in cresta così affretto il passo il più possibile e comincio la discesa verso La Salle ma cominciano i problemi, le ginocchia cominciano già a farmi male e non sono nemmeno a metà del dislivello in discesa, mi aiuto il più possibile con i bastoncini. Lungo la discesa mi viene a vedere lo zio della mia ragazza, mi fermo a fare due parole e riparto; il morale è alto ma le ginocchia non collaborano comunque la discesa finisce finalmente e tra La Salle e Morgex la strada spiana e me la faccio quasi tutta di corsa sotto la pioggia. Penso a quelli che mi precedono a quest'ora saranno belli alti sui colli non deve essere bello con questo tempo.
Al ristoro di Morgex mi cambio la maglia e mi fermo a mangiare: piatto di pasta tè caldo cioccolato ecc faccio un "tagliando" ai piedi e riparto.
In pianura ed in salita vado benino; chiacchiero e mangio qualcosa, qualcuno si ritira, il tempo è brutto e si sta facendo buio ma voglio provare ad arrivare almeno a La Thuille. La salita dopo l'ostello di Arpy è interminabile e me la faccio tutta con un siciliano di Siracusa che ha i miei stessi problemi in discesa e con un Coreano andiamo pianino ma costanti e con un po' di pazienza scolliniamo e cominciano i problemi veri! Il Coreano vola via in discesa e io scendo praticamente a quattro zampe, le ginocchia fanno un male cane, scarico il peso il più possibile sulle braccia ma è un calvario, mi fermo continuamente e mi sorpassano in tanti, non riesco né a mangiare né a bere e mi viene anche freddo. Questo è stato il tratto per me più duro di tutti pioggia vento e tanto tanto fango, faccio anche un bel volo, sono disperato, penso solo ad arrivare al ristoro. L'ultimo tratto in pianura mi trascino, farò sì e no i 3 km orari e non riesco a scacciare dalla testa il pensiero di ritirarmi. A La Thuille tremo di freddo ma ho una bella maglia calda e asciutta nello zaino, mi asciugo mi cambio e mangio un brodino resuscita morti con un po' di pasta, il siciliano (di cui non ricordo il nome) riparte io aspetto ancora un po'. La crisi sta passando e decido di ripartire da solo, piove ancora, vado avanti piano piano, cerco di godermi la notte e di rilassarmi un po'. Nel buio al silenzio ritrovo forza e determinazione ci vorrà un'eternità ma sarò tra i finisher ormai ne sono sicuro!
All'alba verso l'ultimo colle piove fortissimo e c'è un vento gelido ho adosso tutto quello che mi sono portato e cerco di forzare il passo ma non riesco a scaldarmi e l'ultima parte di salita è interminabile. Sorpasso un francese con l'ombrello in maglietta a maniche corte, è viola dal freddo ma cammina non so come faccia a resistere, viene anche una folata di neve o forse è pioggia ghiacciata mi si appiccica ai guanti di lana e non si scioglie! Finalmente scollino e ricomincio il mio solito calvario in discesa, mi risorpassa il francese e mi sorpassano in tanti altri, penso che ormai dietro avrò ben poca gente dal colle all'arrivo impiego quasi 3 ore e sono solo 10 km in discesa! Le ginocchia sono distrutte mi fanno vedere le stelle ad ogni passo, braccia e spalle distrutte, piedi marci ma esce il sole e ormai manca poco. Mi raggiungono tre ragazzi romani e ci facciamo due risate siamo quattro cadaveri! Asfalto ponticello curva a sinistra ed ecco l'arrivo finalmente non sono mai stato così stanco ma sono felicissimo e mi godo finalmente la mia meritata birretta!
Complimenti a tutti quelli che ci hanno provato e ancora complimenti all'organizzazione bravi davvero!
Un pensiero ai più veloci ma come fate ad andare così forte siete mostruosi massimo rispetto siete assolutamente fuori dalla mia portata!
Un ultimo appunto sulla mia preparazione ero poco allenato per un percorso del genere e spero di non aver fatto danno alle ginocchia, mi facevano malissimo in discesa, senza bacchette non sarei arrivato, dal Colle Croce a La Thuille ho impiegato quasi 2 ore e quasi 3 dal Colle Arp all'arrivo...
Saluti a tutti i Quotazerini presenti mi dispiace non avervi conosciuti tutti.
The real purpose of running isn't to win a race; it's to test the limits of the human heart
- Bill Bowerman
- Bill Bowerman
Un'organizzazione eccellente (si è visto subito da come hanno organizzato il ritiro pettorali ed il pasta party e confermato poi dall'assistenza fornita ai partecipanti durante la gara, pur in condizioni climatiche sfavorevoli, coadiuvati da Protezione civile, Pompieri, i militari al Colle della Croce e tanti, tanti, volontari ai ristori e lungo il tragitto).
Un percorso bellissimo, che varrebbe la pena di ripercorrere con più calma per gustare il panorama.
Tanta gente simpatica incontrata prima e durante la corsa.
Una giornata pessima ... anche se alla fine ci è andata bene perchè in fondo era solo pioggia e neanche tanto forte (niente grandine, neve, tuoni, fulmini).
Il primo problema l'ho avuto subito dopo aver scollinato al Licony: un dolore al quadricipite femorale destro che mi impediva quasi di piegare la gamba; alla fine della discesa dove non ho potuto correre, temevo di dovermi ritirare, poi ho preso una aspirina, il falsopiano verso Planaval non so come e perchè, ha fatto regredire il problema; mi è già capitato l'anno scorso sempre dopo uno sforzo prolungato in salita quando inverto la marcia per scendere (AVETE SUGGERIMENTI IN PROPOSITO ?)
A Morgex mi sono sparato una pastasciutta e sono ripartito sotto l'acqua con la giacca ben aperta, prendendo freddo allo stomaco, così per tutta la salita fino ad Arpy dove sono arrivato con la nausea; ho mangiato pochissimo e bevuto ancora meno.
A LA Thuile sono arrivato ancora con la luce solare, ho mangiato solo pastina senza brodo e senza bere; mi sono fermato almeno 20 minuti sperando di rimettere a posto lo stomaco; durante la salita al Colle d'Arp le gambe mi davano buone sensazioni ma mi mancava carburante; ho tentato con due dita di Coca Cola ed una fetta di limone ma ho vomitato poco dopo ed ho capito che potevo solo digiunare.
Alla fine sono arrivato a destinazione il 16 ore 20 minuti.
La prossima volta mi porterò il gilet di neoprene che usavo quando facevo triathlon; con quello lo stomaco sta al caldo.
ciao
Un percorso bellissimo, che varrebbe la pena di ripercorrere con più calma per gustare il panorama.
Tanta gente simpatica incontrata prima e durante la corsa.
Una giornata pessima ... anche se alla fine ci è andata bene perchè in fondo era solo pioggia e neanche tanto forte (niente grandine, neve, tuoni, fulmini).
Il primo problema l'ho avuto subito dopo aver scollinato al Licony: un dolore al quadricipite femorale destro che mi impediva quasi di piegare la gamba; alla fine della discesa dove non ho potuto correre, temevo di dovermi ritirare, poi ho preso una aspirina, il falsopiano verso Planaval non so come e perchè, ha fatto regredire il problema; mi è già capitato l'anno scorso sempre dopo uno sforzo prolungato in salita quando inverto la marcia per scendere (AVETE SUGGERIMENTI IN PROPOSITO ?)
A Morgex mi sono sparato una pastasciutta e sono ripartito sotto l'acqua con la giacca ben aperta, prendendo freddo allo stomaco, così per tutta la salita fino ad Arpy dove sono arrivato con la nausea; ho mangiato pochissimo e bevuto ancora meno.
A LA Thuile sono arrivato ancora con la luce solare, ho mangiato solo pastina senza brodo e senza bere; mi sono fermato almeno 20 minuti sperando di rimettere a posto lo stomaco; durante la salita al Colle d'Arp le gambe mi davano buone sensazioni ma mi mancava carburante; ho tentato con due dita di Coca Cola ed una fetta di limone ma ho vomitato poco dopo ed ho capito che potevo solo digiunare.
Alla fine sono arrivato a destinazione il 16 ore 20 minuti.
La prossima volta mi porterò il gilet di neoprene che usavo quando facevo triathlon; con quello lo stomaco sta al caldo.
ciao
Per Giancarla: anch'io non riesco a stare lontano dal pedale, come si vede dal mio avatar (PBP 2007, altre info off-line per non andare fuori tema).
Per quanto mi riguarda trovo che la bici sia allenante per la salita nei trail, ma è in discesa che mi devo allenare; i veri trailers vanno come se fossero su una strada asfaltata.
Buone pedalate
Per quanto mi riguarda trovo che la bici sia allenante per la salita nei trail, ma è in discesa che mi devo allenare; i veri trailers vanno come se fossero su una strada asfaltata.
Buone pedalate
Complimenti a tutti per la tenacia....
Peccato per le condizioni meteo....quest'anno purtroppo sembra una maledizione questo tempo...!!!!
Da quello che ho intuito la gara è davvero bella....speriamo sia uno dei miei obiettivi l'anno prossimo!!!!
Peccato per le condizioni meteo....quest'anno purtroppo sembra una maledizione questo tempo...!!!!
Da quello che ho intuito la gara è davvero bella....speriamo sia uno dei miei obiettivi l'anno prossimo!!!!

Non puoi fermare le onde...ma puoi imparare a cavalcarle !!!
A me sinceramente e piaciuto di più il Cro,non perchè l'abbia finito,le salite sono meno dure e lunghe e tutto il percorso è più corribile,inoltre l'idea poterlo fare tutto di giorno la trovo molto rassicurante.Una gara come il Valdigne a mio modestissimo parere andrebbe fatta partire almeno 4-5 h prima,si darebbe la possibilità a moltissima gente in più di fare tutto il giro alla luce del sole diminuendo anche i rischi dei partecipanti....eppoi dato che ho sentito questa opinione da diverse persone....perchè non ascoltare anche una volta i partecipanti....salutgranpasso wrote:Racconti grandiosi. Complimentoni a tutti.![]()
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L'anno prossimo voglio esserci anch'io.
Dai pareri raccolti più bella e più dura della Cro Magnon...................
Cao.
l'importante non è partire,ma arrivare.
Ti quoto assolutamente, anche se non ho partecipato alla gara.....................Una gara come il Valdigne a mio modestissimo parere andrebbe fatta partire almeno 4-5 h prima,si darebbe la possibilità a moltissima gente in più di fare tutto il giro alla luce del sole diminuendo anche i rischi dei partecipanti....eppoi dato che ho sentito questa opinione da diverse persone....perchè non ascoltare anche una volta i partecipanti....salut
Belin !
Sono d'accordo anchio! Partendo alle 6 o alle 7, probabilmente si fa meno show in piazza, ma si dà la possibilità a molti di arrivare con la luce, in più sicurezza e potendo ammirare il panoramagranpasso wrote:Ti quoto assolutamente, anche se non ho partecipato alla gara.....................Una gara come il Valdigne a mio modestissimo parere andrebbe fatta partire almeno 4-5 h prima,si darebbe la possibilità a moltissima gente in più di fare tutto il giro alla luce del sole diminuendo anche i rischi dei partecipanti....eppoi dato che ho sentito questa opinione da diverse persone....perchè non ascoltare anche una volta i partecipanti....salut
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DOV'E' FINITO ANDREA STANCO???????
Ciao Andrea, spulciando gli intertempi della classifica ho scoperto che abbiamo corso passo a passo: abbiamo un distacco di un minuto e mezzo a Planaval, a Prè Saint Didier siamo registrati con venti secondi di distacco, ad Arpy addirittura ci dividono solo tre secondi... E non ci siamo nemmeno presentati, mannaggia!!!
SE CI SEI BATTI UN COLPO, VOGLIO TUE NOTIZIE!!!!
Ciao Andrea, spulciando gli intertempi della classifica ho scoperto che abbiamo corso passo a passo: abbiamo un distacco di un minuto e mezzo a Planaval, a Prè Saint Didier siamo registrati con venti secondi di distacco, ad Arpy addirittura ci dividono solo tre secondi... E non ci siamo nemmeno presentati, mannaggia!!!
SE CI SEI BATTI UN COLPO, VOGLIO TUE NOTIZIE!!!!
BradipoMissile
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Provo a farti una descrizione: occhiali (appannati, mio problema principale per tutte le ore che sono rimasto in corsa), maglia nera Salomon (spesso coperta da giacca grigia), pantalone corto nero (sino ad Arpy, poi collant grigio), zaino giallo con borracce su spallaccio, peso 85, sempre in coppia con Gian (altomagromuscolosocomequelliforti), sempre rigorosamente al passo. Io ho terminato a La Thuile, cause varie (testa vuota, occhiali, sconquasso intestinale), liberando Gian che mi ha pazientemente atteso sino a quel momento. Nonostante il meteo, esperienza splendida, organizzazione cresciuta con il crescere dell'evento. Mi sento di candidarla come n°1 in Italia, se non così almeno da considerarla buon riferimento per gli organizzatori. Io la partenza alle 10 non la disdegno tanto, anzi la gradisco. Dove hai preso i passaggi? Ciao
andrea stanco
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MA SI CHE HO CAPITO CHI SEI, ADESSO HO CAPITO! ABBIAMO FATTO UN SACCO DI STRADA ASSIEME, PRATICAMENTE DA MORGEX IN POI!!!andrea stanco wrote:Provo a farti una descrizione: occhiali (appannati, mio problema principale per tutte le ore che sono rimasto in corsa), maglia nera Salomon (spesso coperta da giacca grigia), pantalone corto nero (sino ad Arpy, poi collant grigio), zaino giallo con borracce su spallaccio, peso 85, sempre in coppia con Gian (altomagromuscolosocomequelliforti), sempre rigorosamente al passo. Io ho terminato a La Thuile, cause varie (testa vuota, occhiali, sconquasso intestinale), liberando Gian che mi ha pazientemente atteso sino a quel momento. Nonostante il meteo, esperienza splendida, organizzazione cresciuta con il crescere dell'evento. Mi sento di candidarla come n°1 in Italia, se non così almeno da considerarla buon riferimento per gli organizzatori. Io la partenza alle 10 non la disdegno tanto, anzi la gradisco. Dove hai preso i passaggi? Ciao
Io avevo una maglia arancio a maniche lunghe, calzoni blu adidas al ginocchio, zaino decathlon con una borraccia sullo spallaccio, occhiali anche io, alto e magro, camminavo da solo; tu hai capito chi sono? Mi spiace che hai abbandonato, nella notte sono stato lì lì per mollare anche io, ho patito moltissimo il freddo all'uscita dai ristori.
Per il resto, anche se non ho una grandissima esperienza in fatto di trail sono rimasto a bocca aperta per il livello organizzativo, veramente eccezionale. Ho però due osservazioni all'organizzazione, una sul percorso ed una sulle iscrizioni. La prima: dato che è un trail e non una skyrace, le due rampate di Licony e Bonalex sono assolutamente insensate e io le eliminerei, come pure eliminerei il tratto di asfalto prima di Youlaz.
La seconda: quasi il 10% degli iscritti alla lunga non si è neppure presentato a ritirare il pettorale, nella corta il numero sale al 15%. Questi numeri devono far riflettere l'organizzazione, perchè vuol dire che qualcosa non ha funzionato (lasciando perdere il mio caso personale del quale ti avevo scritto).
Per il resto ancora un bravo ed un grazie agli organizzatori ed ai volontari.
Per quanto riguarda la partenza, anticiparla vorrebbe dire da una parte consentire a molti di godersi il paesaggio (io il lago di Arpy me lo sono solo immaginato) ma dall'altro obbligare ancora più gente a pernottare in loco, cosa che non tutti possono fare.
Io farò la CCC, tu ci sei? Sennò mi sa che ci vedremo a ottobre per il Tre Comuni.
Ciao ciao
BradipoMissile
PS: Se vuoi vedere i passaggi, apri la classifica e cliccando sul numero di pettorale ti si apre una pagina con tutti gli intermedi.
BradipoMissile
Io ho aspettato qualche giorno prima di esprimere i miei giudizi sulla gara. Un po per mancanza di tempo, un po perche sentivo il bisogno di lasciare maturare i miei considerazioni.
Essendo neofita in termini di gara di trail veri e propri ho fatto solo la gara corta. E stato una esperienza bellissima (massacrante ma bellissima) e tutto in un'ambiente spettacolare - peccato solo per il tempo avverso, anche se personalmente ho preso solo un po di acqua durante l'ultima discesa verso Courmayeur. Ho fatto un tempo (8h) che era sopra di quello che immaginavo prima della gara però sono arrivato a circa metà classifica e in quella di categoria ancora meglio - non é che mi interessa più di tanto la classifica ma é utile per capire quanto potrei migliorare (forse). I volontari sono persone incredibile - non so se avrei la stessa pazienza e voglia di sorridere e incorragiare trovandomi in una situazione simile, come quello che é stato la scorsa we. Ho sempre cercato di ripagare la loro gentilezza con un sorriso e sopratutto un ringraziamento - spero che tutti gli altri fanno cosi.
Sicuramente ho fatto qualche errore - forse sono partito troppo forte per la mia possibilita e sicuramente avrei dovuto portare i bastoncini. Credevo che il percorso fosse più corribile - invece ho dovuto camminare per tutte le salite e anche un bel po di pezzi in piano (sopratutto durante la seconda meta dopo La Thuile). Ho visto tanta gente con bastoncini e credo che possono aiutare parecchio sopratutto durante la camminata in salita.
Ho incontrato tante persone simpatiche durante il percorso - tutti pronti a fare due chiacchiere, dare un incorragiamento, un bel sorriso, perfino condividere le scorte di acqua o qualcosa da mangiare. Insomma un popolo di persone sano, carino e altruista.
Sono sicuro che farò altre gare di trail - adesso dovrò decidere quale e sopratutto cambiare il metodo di allenamento - meno corsa e piu cammino e uscite più lunghe (avevo fatto 3h 30' come allenamento più lungo prima della gara).
Vorrei comunque proporre un quesito. Il mio tempo sulla maratona é 3h 20', un eco-maratona riesco finire fra 5h e 5h 30', la gara di sabato (45km invece che 42km) mi ha impegnato per 8h. E normale che i tempi di un trail sono cosi più lungo o sono stato io non all'altezza della gara (forse non allenato in modo appropriato)??
Grazie
Martin
Essendo neofita in termini di gara di trail veri e propri ho fatto solo la gara corta. E stato una esperienza bellissima (massacrante ma bellissima) e tutto in un'ambiente spettacolare - peccato solo per il tempo avverso, anche se personalmente ho preso solo un po di acqua durante l'ultima discesa verso Courmayeur. Ho fatto un tempo (8h) che era sopra di quello che immaginavo prima della gara però sono arrivato a circa metà classifica e in quella di categoria ancora meglio - non é che mi interessa più di tanto la classifica ma é utile per capire quanto potrei migliorare (forse). I volontari sono persone incredibile - non so se avrei la stessa pazienza e voglia di sorridere e incorragiare trovandomi in una situazione simile, come quello che é stato la scorsa we. Ho sempre cercato di ripagare la loro gentilezza con un sorriso e sopratutto un ringraziamento - spero che tutti gli altri fanno cosi.
Sicuramente ho fatto qualche errore - forse sono partito troppo forte per la mia possibilita e sicuramente avrei dovuto portare i bastoncini. Credevo che il percorso fosse più corribile - invece ho dovuto camminare per tutte le salite e anche un bel po di pezzi in piano (sopratutto durante la seconda meta dopo La Thuile). Ho visto tanta gente con bastoncini e credo che possono aiutare parecchio sopratutto durante la camminata in salita.
Ho incontrato tante persone simpatiche durante il percorso - tutti pronti a fare due chiacchiere, dare un incorragiamento, un bel sorriso, perfino condividere le scorte di acqua o qualcosa da mangiare. Insomma un popolo di persone sano, carino e altruista.
Sono sicuro che farò altre gare di trail - adesso dovrò decidere quale e sopratutto cambiare il metodo di allenamento - meno corsa e piu cammino e uscite più lunghe (avevo fatto 3h 30' come allenamento più lungo prima della gara).
Vorrei comunque proporre un quesito. Il mio tempo sulla maratona é 3h 20', un eco-maratona riesco finire fra 5h e 5h 30', la gara di sabato (45km invece che 42km) mi ha impegnato per 8h. E normale che i tempi di un trail sono cosi più lungo o sono stato io non all'altezza della gara (forse non allenato in modo appropriato)??
Grazie
Martin
Se da un lato anch'io appoggio l'idea di partire alle 6 per dar modo a molti di arrivare con la luce solare, dall'altro ritengo che si perde lo spettacolo di correre di notte, tutte quelle lucine che si muovono, la luna e le stelle (non in questa occasione).
Io ho un background ciclistico ed alcune fra le più famose randonnee, partono deliberatamente ad orari fra le 20 e le 21 proprio per consentire a tutti di pedalare tutta la notte.
ciuazz
Io ho un background ciclistico ed alcune fra le più famose randonnee, partono deliberatamente ad orari fra le 20 e le 21 proprio per consentire a tutti di pedalare tutta la notte.
ciuazz
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- Utente Molto Attivo
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- Joined: Tue Oct 09, 2007 21:35
- Location: Genova
Appunto. La finestra di tempo da coprire è la stessa. Inizi prima, finisci prima. Inizi dopo, finisci dopo. Per un volontario secondo me non cambia nulla.a che ora i VOLONTARI devono essere operativi? Ragioniamoci.
Cambia per i corridori.
Eppoi scusa da che mondo è mondo per le montagne si è sempre partiti presto, qualunque cosa si vada a fare..............
Belin !