a che ora i VOLONTARI devono essere operativi? Ragioniamoci.
Appunto. La finestra di tempo da coprire è la stessa. Inizi prima, finisci prima. Inizi dopo, finisci dopo. Per un volontario secondo me non cambia nulla.
Cambia per i corridori. Eppoi scusa da che mondo è mondo per le montagne si è sempre partiti presto, qualunque cosa si vada a fare..............
Verissimo! Uno dei motivi principe per cui in bici in montagna sono quasi sempre da sola... Condizione essenziale, per me, è partire per godermi l'alba!
Ho adorato la partenza de Le Porte di Pietra al buio, proprio per questo, anche se poi l'alba umida non è stata granché. Quanto ai volontari ed in generale a chi organizza e gestisce tutta la baracca, penso che, per quel giorno lì della corsa, qualche ora di sonno in meno non faccia gran differenza. Non credo si spaventino per questo.
a che ora i VOLONTARI devono essere operativi? Ragioniamoci.
Per un volontario secondo me non cambia nulla.
Cambia per i corridori.
Dipende dal punto di vista: io ho pernottato in zona e avrei preferito partire prima per non fare metà della gara col buio pesto, chi invece ha approfittato dell'orario di partenza alle 10 per arrivare a Courmayeur in mattinata e non sobbarcarsi i costi di alloggio la pensa diversamente.
Si però queste sono questioni personali.................
Tra il partire ale 05:00 e le 10:00 ci ballano ben cinque ore di luce, cinque
Ora non ho guardato bene la classifica ma se dico che il tempo medio di un trail come questo è di circa 18 ore non mi pare un'eresia. Se sbaglio correggetemi.
Allora 5 ore rapppresentano quasi un terzo del trail e stiamo parlando di ore di luce
Magari in una notte di luna piena e tempo buono si apprezza pure lo spettacolo del cielo ma in una notte buia e tempestosa 5 ore e anche meno possono fare bene la differenza tra il continuare o il ritirarsi o anche peggio..........
A me questi sembrano dati oggettivi ma forse sbaglio .....................
granpasso wrote:Si però queste sono questioni personali.................
Tra il partire ale 05:00 e le 10:00 ci ballano ben cinque ore di luce, cinque
Ora non ho guardato bene la classifica ma se dico che il tempo medio di un trail come questo è di circa 18 ore non mi pare un'eresia. Se sbaglio correggetemi.
Allora 5 ore rapppresentano quasi un terzo del trail e stiamo parlando di ore di luce
Magari in una notte di luna piena e tempo buono si apprezza pure lo spettacolo del cielo ma in una notte buia e tempestosa 5 ore e anche meno possono fare bene la differenza tra il continuare o il ritirarsi o anche peggio..........
A me questi sembrano dati oggettivi ma forse sbaglio .....................
Quoto in pieno...e aggiungo che cmq chi vuole fare certe gare riesce ad arrivare tranquillamente il giorno prima....
Nella notte tra sabato e domenica ho lasciato nella colonia di Arpy un sacchetto con una maglietta della 'raid light ' arancione e grigia con cui ho fatto buona parte della gara e una canottiera intima dell asics dentro un sacchetto bianco e rossso , mi sembra , che fosse di un centro commerciale del FAMILA, se qualche brava anima l'ho avesse trovato può farsi sentire sul sito . Grazie fin da ora per la collaborazione .
Per Bradipo Missile..... ma sei per caso quel ragazzo che all'arrivo eri dentro la land rover con quel ragazzo coreano , e che siamo partiti subito dopo per il centro sportivo, e che ci siamo puliti le scarpe nelle pozze davanti ai dormitori ?Io sono amico di andrea stanco e ho fatto buona parte della gara con lui . ciao ciao
Personalmente non mi sento di criticare l'orario di partenza, un'organizzazione come questa si può permettere di gestire un gran numero di concorrenti di notte con cattivo tempo senza grossi problemi. Il percorso era segnato in maniera perfetta e c'era un autentico dispiegamento di forze. I catarifrangenti bianchi delle bandierine erano visibili da almeno 30 mt e io ho usato una lampada frontale petzl tikka normalissima che non è certo una potenza. Comunque con il mio tempo finale la notte non me la levava nessuno
The real purpose of running isn't to win a race; it's to test the limits of the human heart
- Bill Bowerman
Vans wrote:Personalmente non mi sento di criticare l'orario di partenza, un'organizzazione come questa si può permettere di gestire un gran numero di concorrenti di notte con cattivo tempo senza grossi problemi. Il percorso era segnato in maniera perfetta e c'era un autentico dispiegamento di forze. I catarifrangenti bianchi delle bandierine erano visibili da almeno 30 mt e io ho usato una lampada frontale petzl tikka normalissima che non è certo una potenza. Comunque con il mio tempo finale la notte non me la levava nessuno
Invece io che sono tragicamente miope e con la vista notturna ho seri problemi, per quelle poche ore in cui ho camminato col buio, ho fatto davvero fatica a vederle, le bandierine, così distanti l'una dall'altra. Peggio che mai perché la pioggia spesso mi costringeva a levare gli occhiali e, a quel punto lì, erano davvero dolori. Ok, è un problema mio e non dell'organizzazione, ma qualche segnalazione un po' più fitta non l'avrei affatto schifata...
Bripop wrote:Per Bradipo Missile..... ma sei per caso quel ragazzo che all'arrivo eri dentro la land rover con quel ragazzo coreano , e che siamo partiti subito dopo per il centro sportivo, e che ci siamo puliti le scarpe nelle pozze davanti ai dormitori ?
Si sono proprio io, mi ricordo perfettamente sia di te che di Andrea!!!
Ciao ciao
Eccomi anch'io! Torno da una settimana a Dolonne, ma non avevo più avuto notizie sulla gara, figuratevi che ero convinto e avevo raccontato di essere arrivato trentunesimo e solo stasera ho scoperto di essermi piazzato trentesimo. Però alla premiazione sono andato, quindi qualcosa sapevo.
Avete già raccontato moltissime cose, ma prima di tutto devo dire una cosa: durissimo, mostruoso!
La notte precedente la partenza è trascorsa agitata, la pioggia batteva sul tetto e mi svegliavo spesso. Mi alzo alle 7 e spero che smetta di piovere, ma non si ferma mai. La famiglia rinuncia saggiamente ad accompagnarmi con queste condizioni, ma mia moglie sveglia i bambini per far dare il bacino a papà: non me lo danno e mi slutano imbronciati e assonnati. Alla partenza sotto i portici vedo Olaf, che mi presenta Mauri, poi mi riconosce vans, grazie alla maglietta. Quando siamo schierati Olaf mi indica Teomat, piazzato tra quelli forti, ma non riesco a presentarmi, troppa gente è in mezzo. Si parte e molti devono credersi Stefano Baldini, perché vanno a un ritmo folle. Con Olaf andiamo a un'andatura più saggia e recuperiamo posizioni, anzi, a dire il vero, ben presto lui ne recupera molte di più, nonostante la gamba fasciata che non gli permette neppure di calzare le scarpe da trail, ma solo un paio di scarpe da strada (praticamente come Olmo, che ha delle scarpe gialle da maratoneta da 2h30'!) Supero presto Kim Gaylord e, appena sopra l'Ermitage, dove comincia definitivamente il sentiero, la Oliveri. Bene, praticamente come al Cro, mi illudo. In salita mi accodo a un trenino che mi fa respirare, poi accelero man mano che la strada si impenna verso il mitico colle Liconi, con le sue famose pendenze. In cima, in preda ad allucinazione agonistica, insieme ai volontari, con una giacca arancione mi sembra di vedere Kristian Ghedina che saluta un amico. Boh.
Di corsa giù a Liconi e un paio di leggere storte mi suggeriscono che forse qualcosa non gira alla perfezione. Al ristoro nuova allucinazione agonistica: Marco Albarello, ma lui è di Courmayeur e l'ho visto tante volte, quindi dovrebbe proprio essere lui.
Segue lungo falsopiano, dove me la cavo. Al ristoro a Planaval mi fermo per togliere i calzoni lunghi, visto che è spuntato il sole. Riparto e dopo un pezzo in falsopiano, nuova salita micidiale. Al termine della salita comincio a non girare bene. A una gamba sento avvisaglie di crampi e ogni tanto qualcuno mi supera. Prima di arrivare in cresta alla Fetita, mi arriva dietro la Oliveri, che dovevo aver staccato di un bel po'. In discesa iniziano i guai con un dolore alla parete addominale che quasi mi impedisce di correre: fame, colpo di freddo, problemi muscolari? non so, ma da quel momento fino ad Arpy il pensiero dominante sarà quello di ritirarmi. La discesa sarebbe da volare, ma a un certo punto mi metto persino a camminare, troppo male agli addominali, con conseguente irrigidimento della schiena. A la Salle incontro amici che mi incoraggiano e mi raggiunge anche la Gaylord, con la quale correrò fino a Maorgex. Mi becco un bel po' di applausi, o meglio, li prende la Gaylord, che è il ritratto della ragazza americana che scoppia di salute. A Morgex vedo Olaf seduto sfinito, entro nel tendone e sembra un ospedale da campo: non sono l'unico a essere distrutto, evidentemente. Cerco di mangiare, ma mentre la Gaylord si fa fuori un piatto di pasta, io impiego minuti per una fetta di pane di segale. Ripartiamo, ma non tengo il suo ritmo, anche se mi sembra di andare abbastanza bene. A Pre S. Didier devo avere un aspetto ancora pessimo, ma ricevo il sostegno di un amico che è venuto a veder la gara e che decide, per allenarsi di percorrerne un pezzo. Sì, insomma, ho un accompagnatore, ma non mi fa da lepre perché sto sempre davanti io. Dopo un po' di salita ho una gran nausea, che continua fino ad Arpy, al punto che ogni tanto mi fermo. Arrivo ad Arpy con una pioggia bella forte, anche se poi saprò che quelli davanti se la sono beccata più forte. Questa volta sto un bel po' a mangiare e mi cambio. Mi raggiungono persone che avevo staccato da ore, arriva Trabucchi che si ferma pochissimo e riparte e poi riparto anch'io. Va un po' meglio, il Lago d'Arpy senza gente è uno spettacolo inconsueto e al Colle Croce salgo bene. In discesa vado bene, forse la crisi è superata, riesco a non cadere mai, nonostante certi punti siano molto insidiosi. A La Thuile un altro amico ad attendermi, oltre alla moglie del mio accompagnatore. Mi offre una maglia da ciclista mitica, quella della Banesto al tempo di Indurain, ma non sento il bisogno di cambiarmi. Sosto di nuovo a lungo e bevo con immenso piacere il brodo caldo. Trabucchi, che nel frattempo avevo superato, arriva distrutto, deve essere entrato di brutto in crisi.
Ultima salita e ultima luce del giorno. Stacco il mio accompagnatore e nonostante le gambe siano sull'orlo dei crampi, tengo un gran ritmo. Accendo la frontale e apprezzo una segnalazione che trovo perfetta. Ricomincia a piovere e l'ultimo tratto di salita è difficile perché molto scivoloso. Invidio quello davanti a me che ha i bastoncini. Al Colle d'Arp i itici volontari mi offono del tè, ne bevo due bicchieri e riparto, staccando subito il mio precedente oggetto di invidia. La discesa non è facilissima, ma le bandierine si vedono bene e riesco ad andar forte. Comincia un lungo sterrato molto corribile e per un lunghissimo tratto c'è davanti a me un altro concorrente che mi stacca di circa un tornate e mezzo. Lo raggiungo e arriviamo insieme all'ultimo controllo, dove si riprende un sentiero vero. Mi sento volare, so bene che Dolonne è vicina e mi butto giù come un matto. Nel giro di pochissime centinaia di metri di dislivello supero un sacco di gente, vado a velocità tripla. Arrivo alla ex Fonte Vittoria e mi preparo: apro la giacca, così che lo speaker possa vedere il pettorale e annunciare il mio nome. Cerco di correre il meglio possibile e alzo le braccia al cielo. Mia moglie mi ha eroicamente aspettato con i bambini, fantastico!
È stato massacrante, ma stupendo, un'organizzazione perfetta, entusiasmo nei paesi attraversati, segnalazione impeccabile e volontari splendidi.
Complimenti a tutti: da Teomat che ha ottenuto un tempo strabiliante a chi si è ritirato: non è stato un disonore, ma una decisione saggia, perché siamo in montagna per fare qualcosa di bello, non per ammazzarci.
Buonanotte
Adesso alcune considerazioni sparse:
1) L'orario di partenza. Anch'io preferirei una partenza alle 5 o alle 6, sono ore più da montanari, però bisogna dire che partendo alle 10 si trova un'atmosfera più festosa. E poi la discesa finale al buio mi è piaciuta, devo confessare. D'altra parte mi rendo conto che io di buio ne ho preso solo un paio di ore e che non ho particolari problemi di vista.
2) Il percorso è stupendo, credo che, nonostante il maltempo, se ne siano resi conto anche coloro che non conoscevano i luoghi. Due salite sono degne di una skyrace e secondo me ci stanno bene. Volendo, la seconda è una forzatura, perché da Planaval a Rantin normalmente si può seguire un percorso dalle pendenze meno accentuate, ma non scordiamoci che questo è un trail davvero "estremo".
3) Ho trovato il percorso molto ben segnalato, specialmente al buio non ho mai avuto un attimo di esitazione, però mi rendo conto che di buio ne ho affrontato poco. Davvero eccellenti le bandierine catrifrangenti.
4) Volontari fantastici: si sono beccati ancora più acqua di quelli delle Porte di Pietra e molti ben al di sopra dei 2000 metri! Meno male che la temperatura non era bassissima, perché la notte seguente al Colle d'Arp si sarebbero beccati un bel po' di neve.
5)Organizzazione a mio avviso efficientissima. Al ritiro dei pettorali sono arrivato poco dopo mezzogiorno, quindi non ho incontrato nessuna coda, ma mi sembravano ben organizzati per non creare attese chilometriche. Non ero al pasta party, ma mi è sembrato di capire che fosse ben organizzato. Anche la premiazione è stata molto partecipata e i vincitori, tra cui la neoquotazerina lbalsamo ( ), si sono presi i meritati applausi da tante persone. Mi sono piaciute anche la maglietta del pacco gara e quella per i finisher, le ho già usate entrambe.
6)x Giancarla: hai fatto bene a non continuare, sei stata molto responsabile verso te stessa e verso gli organizzatori. Ti consiglio però almeno un'uscita notturna, perché alla CCC affronterai una notte intera! Ho cercato di individuarti, tra i ricci e l'abbigliamento ciclistico non dovrebbe essere stato difficile, ma me ne sono stato quasi sempre sotto i portici, prima di partire.
7) x teomat: sta crescendo l'erede di Olmo? X olaf: vai come un treno, ma adeso riprenditi, anche se la settimana nei campi deve essere stata dura
9) x mauri: ma non sei proprio partito? Sembravi abbastanza tranquillo prima della partenza.
10) a tutti quanti complimenti!
11) Ebbene sì, ho raccontato che per un tratto ho avuto un accompagnatore. Al telefono mi ha detto che gli avrebbe fatto piacere correre con me una parte del percorso ed essendo io comunque più veloce e, soprattutto, resistente di lui, non mi è sembrato di commettere una scorrettezza, anche perché il passo lo facevo io, visto che avrei trovato assurdo cambiare il mio passo in base a quello di qualcun altro. Dal punto di vista psicologico però devo dire che mi ha aiutato molto quando, salendo (e fermandomi) verso Arpy con la nausea, mi ha incoraggiato ricordandomi la gioia di arrivare al traguardo, come era successo a lui al Cro, quando, sotto il diluvio, si giurava di ritirarsi appena arrivato a Sospel.
12) Mi faccio i complimenti per il recupero finale: sono arrivato a la Thuile 43° e all'arrivo 30°. La discesa dal Colle d'Arp in 55' (forse un po' di meno) è stata a rotta di collo, proprio come mi piace!
Ciao Antani,
ho letto con interesse il tuo resoconto, mi spiace per i tuoi problemi ma adesso capisco come mai non mi hai raggiunto anche tu nell'ultima salita!
Io ho avuto un dolore alla parete addominale (in alto vicino alle costole nella parte destra), nella discesa verso La Thuile. Ho provato a schiacciare e mi ha fatto parecchio male, ho dovuto rallentare leggermente, poi però è passato da solo alla fine della discesa.
Riguardo al punto 7, non lo so, ma se lo vedo glielo chiedo!
teomat wrote:Ciao Antani,
ho letto con interesse il tuo resoconto, mi spiace per i tuoi problemi ma adesso capisco come mai non mi hai raggiunto anche tu nell'ultima salita!
Io ho avuto un dolore alla parete addominale (in alto vicino alle costole nella parte destra), nella discesa verso La Thuile. Ho provato a schiacciare e mi ha fatto parecchio male, ho dovuto rallentare leggermente, poi però è passato da solo alla fine della discesa.
Riguardo al punto 7, non lo so, ma se lo vedo glielo chiedo!
Sai chi vedo bene come erede di Marco ? Lorenzo Trincheri, se solo si staccasse dall'asfalto. (sono due anime gemelle)
teomat wrote:Ciao Antani,
ho letto con interesse il tuo resoconto, mi spiace per i tuoi problemi ma adesso capisco come mai non mi hai raggiunto anche tu nell'ultima salita!
Io ho avuto un dolore alla parete addominale (in alto vicino alle costole nella parte destra), nella discesa verso La Thuile. Ho provato a schiacciare e mi ha fatto parecchio male, ho dovuto rallentare leggermente, poi però è passato da solo alla fine della discesa.
Riguardo al punto 7, non lo so, ma se lo vedo glielo chiedo!
Sai chi vedo bene come erede di Marco ? Lorenzo Trincheri, se solo si staccasse dall'asfalto. (sono due anime gemelle)
Trincheri è fortissimo, ma certo che quando corri la maratona in circa 2h e mezza e la 100 km in meno di 7 ore, l'asfalto rimane molto attraente e assorbe un bel po' di energie! Speriamo che non dia forfait alla CCC, lo vedo come favorito (anzi adesso apro il toto CCC sul topic apposito).
Postumi
Nonostante due settimane di stop le ginocchia mi fanno ancora male non riesco a correre e ho dolorini e doloretti vari anche a riposo. Sono stato da un fisioterapista per un consulto volante ma nonostante vari test in tutte le posizioni non si è capito nulla e mi ha spedito dall'ortopedico dicendomi che potrebbero essere le cartilagini ma bisogna approfondire bene e nel frattempo niente corsa! In aggiunta da un paio di giorni ho un fastidioso mal di schiena e cominciano a farmi male anche i tendini d'achille... annamo bbene!
The real purpose of running isn't to win a race; it's to test the limits of the human heart
- Bill Bowerman
Si è vero Trincheri è fortissimo,ma per lui vale lo stesso discorso che si può fare per Caroni(vincitore della Maratonalp),io lo aspettavo al Cro,ma è stato convocato per i mondiali di ultramaratona.....in poche parole ha ragione Antani
antani wrote:
6)x Giancarla: hai fatto bene a non continuare, sei stata molto responsabile verso te stessa e verso gli organizzatori. Ti consiglio però almeno un'uscita notturna, perché alla CCC affronterai una notte intera! Ho cercato di individuarti, tra i ricci e l'abbigliamento ciclistico non dovrebbe essere stato difficile, ma me ne sono stato quasi sempre sotto i portici, prima di partire.
Grazie! Leggo solo ora... Certo che ultimamente sto un po' esagerando con le decisioni sagge; ne ho presa un'altra ieri in bici... Non vorrei prendere il vizio!
In teoria - lo dico piano piano perché sarebbe davvero troppo bello perché si avverasse - c'è in programma un allenamento pre-CCC, anche se un po' a ridosso del CCC, con una notte in mezzo ed un accompagnatore d'eccellenza, con cui credo mi butterei ovunque ad occhi chiusi, tanto mi fido, sia in bici che a piedi. Lo stesso che ha manifestato l'intenzione di "correre" il CCC insieme a me: ma spero ancora di riuscire a fargli cambiare idea; lui ha i numeri per finire, ed anche bene, mentre io non mi faccio alcuna illusione di riuscire e voglio solo, come sempre, vedere fin dove arrivo. Sperùma bin!
Giancarla wrote:
In teoria - lo dico piano piano perché sarebbe davvero troppo bello perché si avverasse - c'è in programma un allenamento pre-CCC, anche se un po' a ridosso del CCC, con una notte in mezzo ed un accompagnatore d'eccellenza, con cui credo mi butterei ovunque ad occhi chiusi, tanto mi fido, sia in bici che a piedi.
Ottimo, fai il possibile per compiere l'uscita notturna e cerca di allenarti un po' in discesa (lo so, chissà quante volte te lo sei sentita dire )
Giancarla wrote:
In teoria - lo dico piano piano perché sarebbe davvero troppo bello perché si avverasse - c'è in programma un allenamento pre-CCC, anche se un po' a ridosso del CCC, con una notte in mezzo ed un accompagnatore d'eccellenza, con cui credo mi butterei ovunque ad occhi chiusi, tanto mi fido, sia in bici che a piedi.
Ottimo, fai il possibile per compiere l'uscita notturna e cerca di allenarti un po' in discesa (lo so, chissà quante volte te lo sei sentita dire )
Tra la bici e la corsa, non hai idea di quante volte... In bici non ha mai funzionato, speriamo che a piedi vada meglio!
Se sarà, sarà un giro diurno + notturno + ancora diurno... Incrocio tutte le dita che ho!!!
antani wrote:
9) x mauri: ma non sei proprio partito? Sembravi abbastanza tranquillo prima della partenza.
Ciao Antani scusa se ti rispondo solo ora, ma per problemi fisici abbastanza seri, ho bazzicato poco il forum, confermo che non sono partito, in effetti mi ero preparato per fare bene questo mio primo vero trail, ma probabilmente alcune cose tra cui il meteo, non mi hanno convinto a partire, bazzico da un po' di tempo la montagna ed anche se potrà sembrarti strano, io credo molto alle sensazioni, il fisico era pronto ma la testa non ne voleva sapere, quindi ho ritenuto opportuno ascoltare la testa e rinunciare, in fondo come dicevo ad alcuni amici le montagne non si spostano e se il destino lo vorrà prima o poi i miei piedi passeranno di li....
Tra l'altro complimenti, CRO + GTV, sono una bella soddisfazione.
Non dovrei dirlo per non attrarre la jella, ma sono troppo contenta e già in fibrillazione! Se tutto va bene, il 10 e l'11 agosto dovrei tornare sull'itinerario del Valdigne, questa volta "privato", con una guida "d'eccezione" e forse anche un altro amico. Anche stavolta, l'idea è di tentare il giro no stop, stavolta in autonomia, anche se di certo si andrà più piano che non al ritmo della gara. Speriamo bene, sono già elettrica!
...peccato solo che sabato abbia piantato un bel volo in bici e mi ritrovi adesso con un ginocchio che mi fa veder le stelle... DEVE guarire, in un modo o nell'altro!!!
antani wrote:
9) x mauri: ma non sei proprio partito? Sembravi abbastanza tranquillo prima della partenza.
Ciao Antani scusa se ti rispondo solo ora, ma per problemi fisici abbastanza seri, ho bazzicato poco il forum, confermo che non sono partito, in effetti mi ero preparato per fare bene questo mio primo vero trail, ma probabilmente alcune cose tra cui il meteo, non mi hanno convinto a partire, bazzico da un po' di tempo la montagna ed anche se potrà sembrarti strano, io credo molto alle sensazioni, il fisico era pronto ma la testa non ne voleva sapere, quindi ho ritenuto opportuno ascoltare la testa e rinunciare, in fondo come dicevo ad alcuni amici le montagne non si spostano e se il destino lo vorrà prima o poi i miei piedi passeranno di li....
Tra l'altro complimenti, CRO + GTV, sono una bella soddisfazione.
Grazie dei complimenti.
Nulla di strano nel peso che dai alle sensazioni: sai quante volte in gioventù, quando arrampicavo, non me la son sentita di alzarmi da terra anche su monotiri ben al di sotto dei miei, per altro modesti, limiti?
Messaggio Da foto lanzeni Oggi a 15:12
ok sono in rete!
scusate il ritardo ma le foto sono veramente tante.
il sito per vederle è http://www.alboom.it/list_immagini.aspx?ID=176
oppure andare sul sito www.alboom.it e nella finestra titolo scrivere gran trail valdigne 2008
per vedere le vostre foto mettere il vostro pettorale nella finestra keyword
se non ci sono (non si vede il pettorale) scivere no nella finestra keyword
per vedere le foto della partenza scrivere partenza nella finestra keyword
per vedere le foto dell arrivo scrivere arrivo nella finestra keyword
per vedere le foto della premiazione scrivere premiazione nella finestra keyword
per vedere le foto delle scope scrivere scopa nella finestra keyword
buon divertimento!!!!!
se avete qualche domanda la nostra mail è info@lanzeni.com
grazie di tutto e al prossimo anno vi assicuriamo saremo più veloci e con più foto ancora.
MISSIONE COMPIUTA, si può dire! Pazienza se a tre settimane di distanza dalla gara...
Matteo ed io avevamo messo in programma, in previsione del CCC, il percorso del trail Valdigne da fare "no stop", proprio come al trail vero e proprio, con l'unica modifica dello spostamento di partenza ed arrivo da Courmayeur a Prè St Didier. Ieri mattina alle sei e mezza abbiamo calzato le scarpe e via, partiti! E' stata un'avventura bellissima, accompagnata, una volta tanto, da sole e caldo. Anche se ci sono stati diversi risvolti tragicomici...
In breve (il racconto completo sarà sul blog appena possibile): partenza h. 6.30 da Prè St Didier, salita prima ad Arpy - Lago d'Arpy - Colle Croce; discesa a La Thuile e acquisto dell'immancabile Coca Cola; salita al Col d'Arp e discesa a Courmayeur: ci siamo arrivati alle 16.30 ed abbiamo fatto una mezz'oretta di pausa con spesa al supermarket. Poi, bellissima salita al Licony, dove siamo arrivati con la luce del tramonto: spettacolo da favola!
E nella discesa del Licony, con l'incedere della notte, sono iniziati i "guai"! Parecchio prima di Planaval, il sentiero è stato inglobato in un recinto con una quindicina di mucche, che male hanno gradito il nostro passaggio, tant'è che una ha preso a muoverci incontro minacciosa: fuga precipitosa con rischio, da parte mia, di cascare giù in un canalone. Poi, poco dopo Planaval, l'incontro molto ravvicinato con un animale che, illuminato dalle nostre frontali, aveva tutta l'aria d'essere un lupo (e ne aveva anche le movenze). Ma chissà se ci sono lupi in Val d'Aosta? Di certo non era una volpe, né un felino; dubito anche che fosse un cane di qualche pastore, non ha minimamente abbaiato.
Poi, finito il pianoro dopo Planaval, abbiamo perso almeno mezz'ora di tempo, ma anche di più, a caccia del sentiero che si inerpica su ripido fino alla strada che poi va all'alpeggio; nell'oscurità più totale, abbiamo impiegato una vita a rintracciarlo. Poi, nei pressi dell'alpeggio dove poi attacca la salita a Punta Fetita, nel buio, siamo stati "fermati" dall'abbaiare furioso di un cane: da un centinaio di metri di distanza, illuminavamo i suoi occhi, era inferocito; sapevo che da quella distanza certo non sarebbe partito all'attacco, ma temevo che, andandogli a passare proprio sulle zampe, avrebbe difeso la mandria.
Si decide di tornare indietro, tagliare l'ultima punta, riprendere il sentiero ripidissimo e tornare a Planaval, ma... Quel sentiero lì, pur girando un'ora e oltre come pazzi in quell'area, non l'abbiamo proprio ritrovato. Solo dirupi, ovunque ci affacciassimo; non ci siamo azzardati, al buio pesto, ad affacciarci più di tanto per verificare meglio e trovare una via di discesa. Così, verso le quattro di notte, dopo mille peripezie, problemi, errori... Abbiamo estratto il telo termico e deciso di dormire un po' lì, sul prato, a quota 2.400. Benché avessi indosso tutto ciò che mi ero portata dietro, ho patito il freddo come poche altre volte in vita mia.
Siamo ripartiti alle prime luci che permettessero di veder qualcosa, in direzione dell'alpeggio; il cane c'era, ma anche il pastore; siamo passati indenni. Da lì abbiamo scelto di tornare direttamente a Planaval "tagliando" la Fetita, perché Matteo doveva rientrare a Genova per le 16.30; già, pensavamo di far prima... Invece, poco dopo Planaval, a caccia di scorciatoie per tagliare un po' di asfalto, abbiamo perso un'altra ora abbondante seguendo false tracce giù nei prati, finendo in mezzo a boschi e rovi ed intrichi impossibili (qui, ahimé, mea culpa e solo mea!). Morale della tragicomica favola, poco prima delle 10 stamattina siamo giunti a Morgex e un'ora dopo all'auto, a Prè St Didier. Comunque contentissima, ho vissuto un'esperienza che lascia il segno, la fatica, il terrore irrazionale della notte. Ho fatto il battesimo per il CCC. IN totale, il dislivello perso con il "taglio" di Punta Fetita l'abbiamo ampiamente recuperato nei mille giri notturni prima, mattutini poi, su e giù per immaginarie tracce di sentiero; i km, in totale, dovrebbero essere, a stima, una novantina. Ho anche fatto il collaudo (subito, della serie o la va o la spacca) delle scarpe nuove che ho preso da Matteo: eccellenti!
Complimenti, e che paura! I cani sono il mio grande problema di trailer!
In effetti, la partenza da Courmayeur avrebbe forse permesso di evitare gli incontri più pericolosi, perché salendo prima e dopo Arpy non si dovrebbero incontrare mandrie. Tra La Thuile e il colle d'Arp, invece, forse si incontra qualcosa, non saprei.
antani wrote:Complimenti, e che paura! I cani sono il mio grande problema di trailer!
In effetti, la partenza da Courmayeur avrebbe forse permesso di evitare gli incontri più pericolosi, perché salendo prima e dopo Arpy non si dovrebbero incontrare mandrie. Tra La Thuile e il colle d'Arp, invece, forse si incontra qualcosa, non saprei.
La partenza da Prè è stata fatta con l'intento di percorrere, di giorno, il tratto che io non conoscevo, nella convinzione (poi rivelata sbagliatissima!!!) di non avere poi difficoltà nel tratto da fare di notte.
Quanto ai cani, io li adoro... Gli incontri ravvicinati con cani di tutte le taglie e di tutti i caratteri possibili sono all'ordine del giorno, sia in bici che a piedi; anche quelli più apparentemente aggressivi, di fronte ad una persona che si ferma immobile, non attaccano. Il mio timore però, la notte scorsa, era dato dal fatto che non so come si comporti un cane pastore nei confronti di chi, in qualche modo, "minaccia" la mandria; il cane, in più, era evidentemente agitato per via delle nostre luci. Ero lontana, non riuscivo assolutamente a capire di che taglia fosse l'animale; dal vocione che aveva, ho preferito non correre e non far correre rischi inutili. Certo, scendere lungo il sentiero da cui eravamo saliti sarebbe stato tutt'altro che facile e sicuro... Pazienza, se non altro ho visto un sacco di stelle cadenti!
Giancarla wrote: Poi, poco dopo Planaval, l'incontro molto ravvicinato con un animale che, illuminato dalle nostre frontali, aveva tutta l'aria d'essere un lupo (e ne aveva anche le movenze). Ma chissà se ci sono lupi in Val d'Aosta? Di certo non era una volpe, né un felino; dubito anche che fosse un cane di qualche pastore, non ha minimamente abbaiato.
Più o meno nello stesso periodo, proprio a Planaval e di giorno, un mio amico ha visto un lupo. Dal momento che questo amico è un cacciatore e ha buon occhio a riconoscere le bestie, dubito che abbia preso lucciole per lanterne.
Più modestamente, stamattina dopo 16 minuti di salita su asfalto dietro casa, ero già a quota 7 cinghiali!
Giancarla wrote: Poi, poco dopo Planaval, l'incontro molto ravvicinato con un animale che, illuminato dalle nostre frontali, aveva tutta l'aria d'essere un lupo (e ne aveva anche le movenze). Ma chissà se ci sono lupi in Val d'Aosta? Di certo non era una volpe, né un felino; dubito anche che fosse un cane di qualche pastore, non ha minimamente abbaiato.
Più o meno nello stesso periodo, proprio a Planaval e di giorno, un mio amico ha visto un lupo. Dal momento che questo amico è un cacciatore e ha buon occhio a riconoscere le bestie, dubito che abbia preso lucciole per lanterne.
Più modestamente, stamattina dopo 16 minuti di salita su asfalto dietro casa, ero già a quota 7 cinghiali!
Cavoli... I cinghiali, con i cuccioli, mi turberebbero di più del lupo!