Doping
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Doping
Scopro che il francese Samuel Bonaudo, che non è l’ultimo degli arrivati, visto che all’ultimo UTMB è giunto quarto, è stato sospeso per doping ( http://www.endurance-mag.com/endurance-actus.php?id=273 ).
Leggo il francese un po’ a orecchio, ma la sua autodifesa mi sembra molto plausibile e, ad ogni modo, Bonaudo ha il pregio di prendersi tutte le proprie responsabilità, di non accampare scuse implausibili e di non fare ricorso. In breve, dopo l’UTMB avrebbe avuto dei guai fisici legati allo stato di affaticamento eccessivo: colpi di fatica, crisi ipogligemiche, vertigini. Il medico gli avrebbe prescritto un integratore/farmaco, la “coramine glucose” (non so se abbia un corrispondente in italiano). Al trail dei Templari, durante il quale si sarebbe sentito ancora sottotono, lo avrebbe assunto prima di ritirarsi comunque. Sottoposto ad antidoping, avrebbe avuto la sorpresa di scoprire che il prodotto non era semplicemente una formulazione particolarmente efficace di carboidrati, ma che conteneva anche uno stimolante, il nicetamide. Mi viene da credergli e mi sembra di aver capito che il regolamento su questo farmaco sia bizzarro, perché sarebbe vietato in gara, ma non in allenamento .
Poste queste premesse, penso che si possano fare alcune riflessioni e chiederne anche a voi.
1) Credo che noi dobbiamo sempre essere attenti a ciò che assumiamo. L’ignoranza, possiamo dire, non è una scusa e, tantomeno, non dovrebbe esserlo per un atleta di vertice come Bonaudo. Se assumiamo qualcosa sarebbe bene leggere l’etichetta, anche se ce la consiglia il medico sportivo, che, come avvenuto nel caso di Bonaudo, potrebbe essere in malafede o quantomeno uno sciocco (per usare un termine gentile. Possibile che non ti poni il problema del doping quando stai curando uno dei migliori trailer d’Europa?) Sul sito della WADA (l’agenzia mondiale antidoping) c’è una lista aggiornata delle sostanze proibite (è in inglese, forse se si cerca meglio la si trova in italiano):
http://www.wada-ama.org/rtecontent/docu ... ist_En.pdf
È bene tenere presente la lista, perché sarebbe una leggerezza andare incontro a problemi anche umilianti per aver usato un farmaco antiasma. Io per fortuna non ho di questi problemi, ma chi li avesse forse farebbe bene a presentare alla partenza delle gare un certificato medico che spieghi che si assumono certe sostanze per usi terapeutici (per usi realmente terapeutici, non come fanno tanti ciclisti che, per combattere l’asma, assumono betabloccanti in dosi mostruose).
2) Conoscete persone che fanno uso di farmaci dopanti? Ho qualche amico che ne ha fatto uso, ma frequentava l’ambiente delle palestre dove circola di tutto. È vero che nel ciclismo, anche a livello amatoriale è facile incontrare gente che usa bombe tipo il gh e l’EPO? Premesso che non vado in bici, amo molto il ciclismo come spettatore, però mi rendo conto che a livello professionistico la diffusione del doping è mostruosa. Perdonatemi la banalizzazione, ma sono convinto che il 99,9% dei professionisti ne faccia o ne abbia fatto uso. Prova ne sia il fatto che da professionisti o ex professionisti non ho mai sentito prendere delle posizioni serie e decise paragonabili a quelle di un Carl Lewis nell’atletica o di una Stefania Belmondo nello sci di fondo. So per certo (da un ciclista professionista amico di un mio amico, quindi la notizia non dovrebbe aver subito troppe trasformazioni nei passaparola) che molti preferiscono foderarsi gli occhi di prosciutto e accettare passivamente ciò che somministrano i medici sportivi: in altre parole, si fanno fare delle flebo illudendosi che contengano solo fisiologica, o glucosio e vitamine).
3) Il caso di Bonaudo mi fa infine pensare una cosa importante: lui ha compiuto uno sforzo oggettivamente mostruoso come quello di percorrere il tour del Bianco in meno di 24 ore, roba da marziani. Penso ci possa stare uno stato di spossatezza anche per qualche mese (mica tutti sono Olmo o Dawa Sherpa!) Credo che l’amore della montagna dal quale siamo spinti a cimentarci nei trail non possa disgiungersi dall’amore e dal rispetto per il nostro corpo. La fatica è un segnale che ci manda il nostro corpo, la conoscenza dei propri limiti è importante quanto il superamento degli stessi, anzi, ne è la premessa. Reinhold Messner è diventato il più grande alpinista di ogni tempo proprio perché ha sempre avuto chiara coscienza dei limiti propri e della montagna. Ed è sopravissuto.
Leggo il francese un po’ a orecchio, ma la sua autodifesa mi sembra molto plausibile e, ad ogni modo, Bonaudo ha il pregio di prendersi tutte le proprie responsabilità, di non accampare scuse implausibili e di non fare ricorso. In breve, dopo l’UTMB avrebbe avuto dei guai fisici legati allo stato di affaticamento eccessivo: colpi di fatica, crisi ipogligemiche, vertigini. Il medico gli avrebbe prescritto un integratore/farmaco, la “coramine glucose” (non so se abbia un corrispondente in italiano). Al trail dei Templari, durante il quale si sarebbe sentito ancora sottotono, lo avrebbe assunto prima di ritirarsi comunque. Sottoposto ad antidoping, avrebbe avuto la sorpresa di scoprire che il prodotto non era semplicemente una formulazione particolarmente efficace di carboidrati, ma che conteneva anche uno stimolante, il nicetamide. Mi viene da credergli e mi sembra di aver capito che il regolamento su questo farmaco sia bizzarro, perché sarebbe vietato in gara, ma non in allenamento .
Poste queste premesse, penso che si possano fare alcune riflessioni e chiederne anche a voi.
1) Credo che noi dobbiamo sempre essere attenti a ciò che assumiamo. L’ignoranza, possiamo dire, non è una scusa e, tantomeno, non dovrebbe esserlo per un atleta di vertice come Bonaudo. Se assumiamo qualcosa sarebbe bene leggere l’etichetta, anche se ce la consiglia il medico sportivo, che, come avvenuto nel caso di Bonaudo, potrebbe essere in malafede o quantomeno uno sciocco (per usare un termine gentile. Possibile che non ti poni il problema del doping quando stai curando uno dei migliori trailer d’Europa?) Sul sito della WADA (l’agenzia mondiale antidoping) c’è una lista aggiornata delle sostanze proibite (è in inglese, forse se si cerca meglio la si trova in italiano):
http://www.wada-ama.org/rtecontent/docu ... ist_En.pdf
È bene tenere presente la lista, perché sarebbe una leggerezza andare incontro a problemi anche umilianti per aver usato un farmaco antiasma. Io per fortuna non ho di questi problemi, ma chi li avesse forse farebbe bene a presentare alla partenza delle gare un certificato medico che spieghi che si assumono certe sostanze per usi terapeutici (per usi realmente terapeutici, non come fanno tanti ciclisti che, per combattere l’asma, assumono betabloccanti in dosi mostruose).
2) Conoscete persone che fanno uso di farmaci dopanti? Ho qualche amico che ne ha fatto uso, ma frequentava l’ambiente delle palestre dove circola di tutto. È vero che nel ciclismo, anche a livello amatoriale è facile incontrare gente che usa bombe tipo il gh e l’EPO? Premesso che non vado in bici, amo molto il ciclismo come spettatore, però mi rendo conto che a livello professionistico la diffusione del doping è mostruosa. Perdonatemi la banalizzazione, ma sono convinto che il 99,9% dei professionisti ne faccia o ne abbia fatto uso. Prova ne sia il fatto che da professionisti o ex professionisti non ho mai sentito prendere delle posizioni serie e decise paragonabili a quelle di un Carl Lewis nell’atletica o di una Stefania Belmondo nello sci di fondo. So per certo (da un ciclista professionista amico di un mio amico, quindi la notizia non dovrebbe aver subito troppe trasformazioni nei passaparola) che molti preferiscono foderarsi gli occhi di prosciutto e accettare passivamente ciò che somministrano i medici sportivi: in altre parole, si fanno fare delle flebo illudendosi che contengano solo fisiologica, o glucosio e vitamine).
3) Il caso di Bonaudo mi fa infine pensare una cosa importante: lui ha compiuto uno sforzo oggettivamente mostruoso come quello di percorrere il tour del Bianco in meno di 24 ore, roba da marziani. Penso ci possa stare uno stato di spossatezza anche per qualche mese (mica tutti sono Olmo o Dawa Sherpa!) Credo che l’amore della montagna dal quale siamo spinti a cimentarci nei trail non possa disgiungersi dall’amore e dal rispetto per il nostro corpo. La fatica è un segnale che ci manda il nostro corpo, la conoscenza dei propri limiti è importante quanto il superamento degli stessi, anzi, ne è la premessa. Reinhold Messner è diventato il più grande alpinista di ogni tempo proprio perché ha sempre avuto chiara coscienza dei limiti propri e della montagna. Ed è sopravissuto.
Non ho esperienze in prima persona con il doping e nemmeno conosco persone che ne ha fatto uso...
Fatto sta che il doping è una piaga sportiva dolente....specialmente quelli di resistenza....non solo in italia ma anche all'esterno (forse all'estero è anche peggio).
Premetto che generalizzare è sbagliato.....ma se per estremizzare la cosa diamo per scontato che tutti (chi poco o tanto) fanno uso di qualche "aiutino" e risicano sempre "al limite" i controlli, oppure qualcuno ci casca clamorosamente....allora...se accettiamo questo...è come dire che tutto il mondo lo sportivo e i relativi campioni (di cui non voglio fare nomi)....fanno parte di un mondo tutto falsato!!!!
E questo mi dispiace...perchè se guardo le prestazioni da extraterrestri dei campioni li guardo tutti con occhio diffidente....perchè non so chi lì in mezzo è "il buono o il cattivo"!!!!
E se oggi hanno beccato questo...e domani quest'altro....forse non fa più nemmeno tanto notizia....perchè "si sà che è così!!" (anche se è brutto da dire).
Casi eclatanti anche negli ultimi anni hanno dimostrato che le cose non sono cambiate molto (certo adesso ci sono più controlli che tutelano gli sportivi)....però la "cultura malata...la mela marcia" si annida ovunque....
E se si pensa che il mondo amatoriale sia meglio....paradossalmente la situazione è anche peggio perchè non ci sono controlli o molti meno....e lì si buttano dentro di tutto!!!!
Quello che mi dispiace è che il sistema è "malato" e che per arrivare a certi obiettivi devi "prendere qualcosa".....consapevolmente o inconsapevolmente (dubito ai tempi oggi...forse nelgi anni 70-80').
E allora cosa fare?
Bhè...forse una cosa positiva (almeno a mio giudizio)....se non sbaglio nel UTMB non ci sono premi in denaro nemmeno per i primi....forse così i "furbetti" che rischiano la salute per arrivare davanti...rimangono a casa non volendo rischiare...per niente!!!!
Fatto sta che il doping è una piaga sportiva dolente....specialmente quelli di resistenza....non solo in italia ma anche all'esterno (forse all'estero è anche peggio).
Premetto che generalizzare è sbagliato.....ma se per estremizzare la cosa diamo per scontato che tutti (chi poco o tanto) fanno uso di qualche "aiutino" e risicano sempre "al limite" i controlli, oppure qualcuno ci casca clamorosamente....allora...se accettiamo questo...è come dire che tutto il mondo lo sportivo e i relativi campioni (di cui non voglio fare nomi)....fanno parte di un mondo tutto falsato!!!!
E questo mi dispiace...perchè se guardo le prestazioni da extraterrestri dei campioni li guardo tutti con occhio diffidente....perchè non so chi lì in mezzo è "il buono o il cattivo"!!!!
E se oggi hanno beccato questo...e domani quest'altro....forse non fa più nemmeno tanto notizia....perchè "si sà che è così!!" (anche se è brutto da dire).
Casi eclatanti anche negli ultimi anni hanno dimostrato che le cose non sono cambiate molto (certo adesso ci sono più controlli che tutelano gli sportivi)....però la "cultura malata...la mela marcia" si annida ovunque....
E se si pensa che il mondo amatoriale sia meglio....paradossalmente la situazione è anche peggio perchè non ci sono controlli o molti meno....e lì si buttano dentro di tutto!!!!
Quello che mi dispiace è che il sistema è "malato" e che per arrivare a certi obiettivi devi "prendere qualcosa".....consapevolmente o inconsapevolmente (dubito ai tempi oggi...forse nelgi anni 70-80').
E allora cosa fare?
Bhè...forse una cosa positiva (almeno a mio giudizio)....se non sbaglio nel UTMB non ci sono premi in denaro nemmeno per i primi....forse così i "furbetti" che rischiano la salute per arrivare davanti...rimangono a casa non volendo rischiare...per niente!!!!

Non puoi fermare le onde...ma puoi imparare a cavalcarle !!!
Boh... Io non sono mai stata contro il doping, anzi; sarei ben lieta se ne fosse pienamente liberalizzato l'uso, indipendentemente dagli effetti sulla salute, premesso che ciascuno è unico responsabile della propria. Il doping di certo non trasforma un mulo in un cavallo da corsa, ma, se già avessi delle buone doti di base, non credo che mi farei alcun tipo di problemi, se lo sport - ciclismo, corsa, quel che è - fosse il mestiere che mi dà da vivere. Per quanto mi riguarda, non mi pongo alcun problema ad assumere farmaci che di certo non mi fanno andar più forte - con il mio fisico sarebbe impossibile -, ma mi aiutano a sopportare meglio certe faticacce assurde, tipo gli antiinfiammatori, il Muscoril, o altri. Non so nemmeno se si tratti di farmaci consentiti o proibiti e poco mi importa...
http://giancarla-agostini.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
Io penso che se il doping fosse libero per tutti lo sport diventerebbe una sfida tra medici più che tra atleti, e poi certe sostanze non sono propriamente gratuite e quindi sarebbe come dire se hai i soldi per permettertele gareggia pure se non li hai stattene a casa! No non ci sto proprio ad una logica del genere almeno nello sport che vinca il migliore, con buona pace di chi non ce la fa o in quel periodo non è al top. Non è obbligatorio andare forte sempre e non è obbligatorio sfidare i propri limiti in continuazione, io sono scarso pace faccio quel che posso e mi godo la soddisfazione di essere arrivato dove ho potuto con i miei mezzi.
Per quel che riguarda la lotta al doping la penso come samew, hai vinto bravo! eccoti gli applausi il rispetto dei tuoi avversari ed una bella corona d'alloro ma niente assegnone, credo che il problema si risolverebbe quasi da solo. Non ha molto senso spendere migliaia di euro all'anno per portare a casa solo medaglie.
Badate il mio non è un discorso salutista, ho molti vizzi malsani e me li tengo ma ho anche un rispetto elevato dell'agonismo e voglio che vinca il più forte.
Per quel che riguarda la lotta al doping la penso come samew, hai vinto bravo! eccoti gli applausi il rispetto dei tuoi avversari ed una bella corona d'alloro ma niente assegnone, credo che il problema si risolverebbe quasi da solo. Non ha molto senso spendere migliaia di euro all'anno per portare a casa solo medaglie.
Badate il mio non è un discorso salutista, ho molti vizzi malsani e me li tengo ma ho anche un rispetto elevato dell'agonismo e voglio che vinca il più forte.
The real purpose of running isn't to win a race; it's to test the limits of the human heart
- Bill Bowerman
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Sono d'accordo con Vans.
In ogni caso se uno bara nel trail è proprio ridicolo. non c'è denaro, non c'è fama, si bara solo con se stessi
.che tristezza.
Diverso è il caso di chi viene pizzicato in buona fede. Ad esmepio Alexander mi ha detto che gli aminoacidi ramificati, che tuttti usano dappertutto se superano una certa quantità vengono considerati sostanza dopante. okkio. E okkio anche a tanti farmaci che magari usiamo in buona fede e invece sonon consideratesostanze dopanti. In questo campo ci vorrebbe un po più di cultura.
Gino sei mica in grado di sfornare una lista di sostanze e farmaci compromettenti ?
In ogni caso se uno bara nel trail è proprio ridicolo. non c'è denaro, non c'è fama, si bara solo con se stessi

Diverso è il caso di chi viene pizzicato in buona fede. Ad esmepio Alexander mi ha detto che gli aminoacidi ramificati, che tuttti usano dappertutto se superano una certa quantità vengono considerati sostanza dopante. okkio. E okkio anche a tanti farmaci che magari usiamo in buona fede e invece sonon consideratesostanze dopanti. In questo campo ci vorrebbe un po più di cultura.
Gino sei mica in grado di sfornare una lista di sostanze e farmaci compromettenti ?
Belin !
Il mio pensiero in merito al doping è legato strettamente alla necessità di "APPARIRE", che è tipica dei nostri giorni e la televisione ce ne dà testimonianza costantemente...
Perchè se è vero che l'atleta professionista ha necessità di gareggiare e magari di vincere, gli interessi in gioco sono molto alti, ed alcuni (penso quasi tutti..) sono disposti a tutto per questo.Per chi fa l'amatore l'uso di sostanze dopanti/medicinali, che aiutano la prestazione, servono solo a soddisfare il proprio ego e quindi ad apparire...
Oggi sembra sia impossibile gareggiare contro se stessi, per provare i propri limiti e cercare di trovare solamente il proprio equilibrio psico-fisico, Tant'è che secondo me, non è il valore dei premi che stimola l'uso di sostanze dannose o proibite, ma è che la maggior parte di noi, vuole essere al centro dell'attenzione, vuole dimostrare la propria forza, non vuole essere uno dei tanti.
Chi non riesce nelle manifestazioni classiche, si cimenta in altre particolarmente difficili, soprattutto agli occhi dell'opinione pubblica; cercando di apparire nei confronti di chi non fa sport o che pratica sport per diletto, dei piccoli rambo....tant'è che ultimamente manifestazioni che fino a 10 anni fa erano poco frequentate, vedono aumentare sempre di più i partecipanti, ad esempio: Maratone, Trail
, retrorunning, 24 ore no stop, 50 maratone in 50 giorni, in bicicletta sulle salita/discese su una ruota, correre con un occhio bendato, ecc.. ecc.. ecc....
L'incremento dei Forum e dei Blog è comunque una testimonianza, di come si voglia, oltre che condividere la propria passione, far conoscere agli altri se stessi e le proprie capacità.
Quindi in un mondo dove si deve per forza apparire, credo sia impossibile arrestare il doping e tutte le altre formule, medicinali compresi, che consentono di migliorare e/o permettere una performance, anche quando per l'atleta sarebbe sufficiente stare a riposo.
Tutto ciò finirà, se saremo capaci di dare il giusto peso all'attività sportiva ed a coloro che eccellono, ricordando che lo sport dovrebbe essere "il mezzo" che ci garantisce salute e divertimento e che la salute viene prima dello sport....
Spero nessuno me ne voglia, questo è solamente il mio pensiero...
, e coinvolge anche me....
Perchè se è vero che l'atleta professionista ha necessità di gareggiare e magari di vincere, gli interessi in gioco sono molto alti, ed alcuni (penso quasi tutti..) sono disposti a tutto per questo.Per chi fa l'amatore l'uso di sostanze dopanti/medicinali, che aiutano la prestazione, servono solo a soddisfare il proprio ego e quindi ad apparire...
Oggi sembra sia impossibile gareggiare contro se stessi, per provare i propri limiti e cercare di trovare solamente il proprio equilibrio psico-fisico, Tant'è che secondo me, non è il valore dei premi che stimola l'uso di sostanze dannose o proibite, ma è che la maggior parte di noi, vuole essere al centro dell'attenzione, vuole dimostrare la propria forza, non vuole essere uno dei tanti.
Chi non riesce nelle manifestazioni classiche, si cimenta in altre particolarmente difficili, soprattutto agli occhi dell'opinione pubblica; cercando di apparire nei confronti di chi non fa sport o che pratica sport per diletto, dei piccoli rambo....tant'è che ultimamente manifestazioni che fino a 10 anni fa erano poco frequentate, vedono aumentare sempre di più i partecipanti, ad esempio: Maratone, Trail

L'incremento dei Forum e dei Blog è comunque una testimonianza, di come si voglia, oltre che condividere la propria passione, far conoscere agli altri se stessi e le proprie capacità.
Quindi in un mondo dove si deve per forza apparire, credo sia impossibile arrestare il doping e tutte le altre formule, medicinali compresi, che consentono di migliorare e/o permettere una performance, anche quando per l'atleta sarebbe sufficiente stare a riposo.
Tutto ciò finirà, se saremo capaci di dare il giusto peso all'attività sportiva ed a coloro che eccellono, ricordando che lo sport dovrebbe essere "il mezzo" che ci garantisce salute e divertimento e che la salute viene prima dello sport....
Spero nessuno me ne voglia, questo è solamente il mio pensiero...

ho sottomano solo quella delle sostanze in lingua inglese ma posso averla. Appena posso la posto. Cmq sulla confezione dei farmaci venduti in Italia dovrebbe venir segnalato quando contengono sostanze proibite da apposito segnale di divieto e la scritta "doping"......granpasso wrote:Sono d'accordo con Vans.
In ogni caso se uno bara nel trail è proprio ridicolo. non c'è denaro, non c'è fama, si bara solo con se stessi.che tristezza.
Diverso è il caso di chi viene pizzicato in buona fede. Ad esmepio Alexander mi ha detto che gli aminoacidi ramificati, che tuttti usano dappertutto se superano una certa quantità vengono considerati sostanza dopante. okkio. E okkio anche a tanti farmaci che magari usiamo in buona fede e invece sonon consideratesostanze dopanti. In questo campo ci vorrebbe un po più di cultura.
Gino sei mica in grado di sfornare una lista di sostanze e farmaci compromettenti ?

Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
Credo che l'uso di sostanze dopanti e/o l'abuso di farmaci ed integratori siano sostanzialmente un effetto del basso grado di moralià della persona che mette in atto queste pratiche. Il doping va contro ad ogni sano principio morale e sportivo. Credo anche che chi auspica la sua legalizzazione non sia in grado, suo malgrado, di afferrare il senso di certe cose... ognuno di noi dovrebbe fermarsi un attimo, nel silenzio della montagna, ad ascoltare... e saprebbe cosa è giusto e cosa no, mettere a tacere la propria coscienza è un po' come vivere a metà.
Quello che ho scritto rispecchia solamente la mia opinione personale, che ovviamente può essere sbagliata o differente da quelle di altri, ma che ho voluto esprimere con sincerità.
Quello che ho scritto rispecchia solamente la mia opinione personale, che ovviamente può essere sbagliata o differente da quelle di altri, ma che ho voluto esprimere con sincerità.
Un Signore mi ha detto che: "Un topo che corre, anche se vince, rimane un topo".
- Alexander
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Perchè se è vero che l'atleta professionista ha necessità di gareggiare e magari di vincere, gli interessi in gioco sono molto alti, ed alcuni (penso quasi tutti..) sono disposti a tutto per questo
Gli interessi in gioco sono molto alti... ciononostante l'ONORE di una persona sta nel gareggiare pulito anche quando gli altri non lo sono... tu lo sai, loro lo sanno... e nessun altro lo sa... e magari vinci e magari perdi... ma resti pulito. anche quando ti dicono che forse sarebbe il caso... anche quando bastarebbero 2 centesimi per cambiare le cose... e non di poco... ma tutta la vita... anche quando sarebbe così facile e consigliato.
Ci sono persone che hanno gareggiato. Hanno rischiato. Hanno vinto. Hanno perso. Ma sono rimaste pulite.
L'onore è uno solo. La parola sport vuol dire una cosa sola. L'atleta è atleta. Il dopato non lo è.
Alla base dello sport vi è un concetto... un concetto unico in ogni lingua ed in ogni paese... per le Olimpiadi fermavano pure le guerre... è qualcosa di nobile che va al di là dei conflitti, al di là dei mezzucci, al di là del barare, anche al di là di noi.
Doping e sport non sono compatibili, non stanno nello stesso campo da gioco.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Condivido il tuo pensiero, sottolineo solo che il mio discorso era rivolto, principalmente agli amatori, in quanto, sinceramente, pur sapendo che esistono professionisti seri ed atleti corretti, ultimamente non mi interesso più a nessuno di loro (salvo personaggi tipo Olmo e Ghidoni), preferisco praticare in prima persona lo sport, ed essere tifoso di me stesso, o dei miei amici, e godere di tutto quello che lo sport che pratico "nel tempo libero" mi può dare, forma fisica, spero salute, amicizie, paesaggi, ecc...Alexander wrote:...senza dire cose scontate, vorrei aggiungere che ci sono tantissimi sport in Italia dove vi è un professionismo di pochi... eppure non tutti i professionisti sono dopati e non tutti i non professionisti sono puliti.Code: Select all
Perchè se è vero che l'atleta professionista ha necessità di gareggiare e magari di vincere, gli interessi in gioco sono molto alti, ed alcuni (penso quasi tutti..) sono disposti a tutto per questo
- Alexander
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...
per mauri1965:
la mia non voleva essere una critica. volevo esprimere un pensiero all'interno del topic e quella parte di un tuo discorso era un ottimo punto dio partenza. NON voleva assolutamente essere una critica diretta nei tuoi confronti (anche perchè molti punti dei nostri ragionamenti erano in comune e non avrebbe avuto senso).
(infatti ho usato il quote ma non ho messo "mauri ha scritto" proprio per usare solo lo spunto e non il riferiento. precisazione necessaria per rispetto
)
la mia non voleva essere una critica. volevo esprimere un pensiero all'interno del topic e quella parte di un tuo discorso era un ottimo punto dio partenza. NON voleva assolutamente essere una critica diretta nei tuoi confronti (anche perchè molti punti dei nostri ragionamenti erano in comune e non avrebbe avuto senso).
(infatti ho usato il quote ma non ho messo "mauri ha scritto" proprio per usare solo lo spunto e non il riferiento. precisazione necessaria per rispetto

Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: ...
Si, si, avevo capito che non era una critica, anche per me vale lo stesso discorso. La precisazione lo inserita perchè avevo in effetti parlato di professionismo un po' superficialmente, ed ho preferito spiegarne il motivo. Avrei messo l'icona "BEER" ma non l'ho trovata..Alexander wrote:per mauri1965:
la mia non voleva essere una critica. volevo esprimere un pensiero all'interno del topic e quella parte di un tuo discorso era un ottimo punto dio partenza. NON voleva assolutamente essere una critica diretta nei tuoi confronti (anche perchè molti punti dei nostri ragionamenti erano in comune e non avrebbe avuto senso).
(infatti ho usato il quote ma non ho messo "mauri ha scritto" proprio per usare solo lo spunto e non il riferiento. precisazione necessaria per rispetto)

Alcune righe per dire, prima di tutto, che sono d'accordo con Alexander.
Non credo di essere un moralista, ma, pur rispettando la volontà altrui di gestire il proprio corpo facendosi anche del male, chi si dopa coinvolge anche gli avversari puliti. Per fare esempi clamorosi, come si saranno sentite le atlete che a Seul nel 1988 hanno visto Florence Griffith vincere a braccia alzate e ridendo molti metri davanti a loro? E non è certo consolante sapere che quell'atleta è morta a 39 anni. Negli stessi giorni Carl Lewis ha corso in 9'' 92, ma davanti a sé ha dovuto vedere Ben Johnson che vinceva in 9'' 79. Certo, pochi giorni dopo Lewis ha ricevuto la medaglia d'oro, ma per tutta la vita, lui che è stato il più straordinario talento della velocità, avrà nella mente il suo primato del mondo ottenuto 13 centesimi dietro un altro corridore.
E non so se avete mai sentito l'amarezza di Stefania Belmondo per certi podi ottenuti a tavolino, quando le cerimonie post-gara le erano state scippate da atlete poi pizzicate.
Si è scritto anche che il doping non trasforma un somaro in un cavallo di razza, ma ciò è vero solo in parte. Certo, io potrei assumere Epo 3 volte al giorno e non diventerei mai come Baldini, però pensate a Rijs. Era un bravo ciclista, ma nel 1996 al Tour era addirittura un mostro. Per una decina d'anni si è vociferato che avesse l'ematocrito a 60 e, infatti, dopo 11 anni, ha confessato.
Moser nel 1984 era un campione a fine carriera, i suoi anni d'oro, quelli del mondiale e delle Parigi-Roubaix erano passati. Si affida a Conconi, pratica l'autoemotrasfusione (a quell'epoca non ancora proibita, ma Conconi non si rendeva conto che non è una pratica molto sana?), riesce a sopportare allenamenti mostruosi e stabilisce il record dell'ora. 5 mesi dopo, vince anche il Giro.
Lo stesso Ben Johson, senza gli anabolizzanti, valeva alcuni decimi (non centesimi) in meno.
Forse nell'ultratrail il doping non ha senso perché è disciplina più mentale, ma siamo sicuri che l'EPO non possa influire pesantemente sulla capacità di allenamento? O che uno stimolante come quello assunto da Bonaudo non costituisca uno svantaggio sleale per superare quelle crisi che tutti devono affrontare quando si corre per 70, 80, 100, 150 km?
Non credo di essere un moralista, ma, pur rispettando la volontà altrui di gestire il proprio corpo facendosi anche del male, chi si dopa coinvolge anche gli avversari puliti. Per fare esempi clamorosi, come si saranno sentite le atlete che a Seul nel 1988 hanno visto Florence Griffith vincere a braccia alzate e ridendo molti metri davanti a loro? E non è certo consolante sapere che quell'atleta è morta a 39 anni. Negli stessi giorni Carl Lewis ha corso in 9'' 92, ma davanti a sé ha dovuto vedere Ben Johnson che vinceva in 9'' 79. Certo, pochi giorni dopo Lewis ha ricevuto la medaglia d'oro, ma per tutta la vita, lui che è stato il più straordinario talento della velocità, avrà nella mente il suo primato del mondo ottenuto 13 centesimi dietro un altro corridore.
E non so se avete mai sentito l'amarezza di Stefania Belmondo per certi podi ottenuti a tavolino, quando le cerimonie post-gara le erano state scippate da atlete poi pizzicate.
Si è scritto anche che il doping non trasforma un somaro in un cavallo di razza, ma ciò è vero solo in parte. Certo, io potrei assumere Epo 3 volte al giorno e non diventerei mai come Baldini, però pensate a Rijs. Era un bravo ciclista, ma nel 1996 al Tour era addirittura un mostro. Per una decina d'anni si è vociferato che avesse l'ematocrito a 60 e, infatti, dopo 11 anni, ha confessato.
Moser nel 1984 era un campione a fine carriera, i suoi anni d'oro, quelli del mondiale e delle Parigi-Roubaix erano passati. Si affida a Conconi, pratica l'autoemotrasfusione (a quell'epoca non ancora proibita, ma Conconi non si rendeva conto che non è una pratica molto sana?), riesce a sopportare allenamenti mostruosi e stabilisce il record dell'ora. 5 mesi dopo, vince anche il Giro.
Lo stesso Ben Johson, senza gli anabolizzanti, valeva alcuni decimi (non centesimi) in meno.
Forse nell'ultratrail il doping non ha senso perché è disciplina più mentale, ma siamo sicuri che l'EPO non possa influire pesantemente sulla capacità di allenamento? O che uno stimolante come quello assunto da Bonaudo non costituisca uno svantaggio sleale per superare quelle crisi che tutti devono affrontare quando si corre per 70, 80, 100, 150 km?
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...
...non so negli ultra raid... ma sono sicuro che negli skyrace...
riformulo... visto che comunque anche negli ultra trail se metti dentro la differenza di allenamenti che puoi reggere con epo + gh...
...non ci voglio nemmeno pensare...
riformulo... visto che comunque anche negli ultra trail se metti dentro la differenza di allenamenti che puoi reggere con epo + gh...







Last edited by Alexander on Thu Jul 17, 2008 14:17, edited 1 time in total.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
TANTO PER CAMBIARE.......
RICCO' POSITIVO PER EPO DI ULTIMA GENERAZIONE......
Il campione modenese ha vinto due tappe della Grande Boucle
Era nono in classifica generale e rivestiva la maglia a pois
[font=Arial]Tour, Riccò trovato positivo all'Epo
Il corridore fermato dai gendarmi[/font]
La sua squadra, la Saunier Duval, annuncia il ritiro dalla corsa
PARIGI - Finisce la favola di Riccardo Riccò al Tour de France. Lo scalatore modenese classe '83, vincitore di due tappe in questa edizione della Grande Boucle e nono in classifica generale è risultato positivo ai controlli antidoping effettuati tra il 3 e il 4 luglio, prima della cronometro individuale di Cholet. Immediata la sospensione dalla corsa. Dopo la comunicazione del risultato dei test la sua squadra, la Saunier Duval, ha annunciato il ritiro dei corridori con la maglia bianca e gialla dalla corsa francese. Tra loro anche Leonardo Piepoli, vincitore della decima tappa, e il colombiano Juan Jose Cobo, ottavo nella generale.
Secondo l'agenzia antidoping transalpina (AFLD), nelle urine del ciclista sono state trovate tracce di Epo di terza generazione, il cosiddetto Cera (Continuous Erythropietin Receptor Activator), un attivatore continuo dei recettori dell'eritropoietina che stimola la produzione di globuli rossi.
Riccardo Riccò, astro nascente del ciclismo italiano, stava correndo un esaltante Tour de France. Dopo la vittoria a Super Besse e quella non meno importante sul Col d'Aspin, il modenese occupava il nono posto nella generale ed indossava la maglia a pois della classifica degli scalatori ed era anche primo nella graduatoria della maglia bianca, che indica il miglior ciclista con meno di 25 anni. Il suo è il terzo caso di doping quest'anno alla Grande Boucle: prima di lui, sempre per positività all'Epo, sono stati fermati gli spagnoli Manuel Beltran l'11 luglio e proprio ieri Moises Duenas.
"E' la stessa sostanza trovata negli altri due ciclisti fermati" ha dichiarato il presidente dell'AFLD Pierre Bordry. E' furente il presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale Pat McQuaid "La mia è ancora una volta una reazione di collera. Ora si dirà che tutti utilizzano la stessa sostanza e che qualcuno gliel'ha venduta. Io sono orgoglioso che questi corridori siano stati presi. Il tour - ha continuato McQuaid - deve andare avanti fino alla fine, fino a Parigi".
Dopo la notifica del risultato dei test, Riccò è stato prelevato dalle forze dell'ordine e portato in gendarmeria, dove adesso si trova in stato di fermo in attesa di essere interrogato.
(17 luglio 2008)

Il campione modenese ha vinto due tappe della Grande Boucle
Era nono in classifica generale e rivestiva la maglia a pois
[font=Arial]Tour, Riccò trovato positivo all'Epo
Il corridore fermato dai gendarmi[/font]
La sua squadra, la Saunier Duval, annuncia il ritiro dalla corsa
PARIGI - Finisce la favola di Riccardo Riccò al Tour de France. Lo scalatore modenese classe '83, vincitore di due tappe in questa edizione della Grande Boucle e nono in classifica generale è risultato positivo ai controlli antidoping effettuati tra il 3 e il 4 luglio, prima della cronometro individuale di Cholet. Immediata la sospensione dalla corsa. Dopo la comunicazione del risultato dei test la sua squadra, la Saunier Duval, ha annunciato il ritiro dei corridori con la maglia bianca e gialla dalla corsa francese. Tra loro anche Leonardo Piepoli, vincitore della decima tappa, e il colombiano Juan Jose Cobo, ottavo nella generale.
Secondo l'agenzia antidoping transalpina (AFLD), nelle urine del ciclista sono state trovate tracce di Epo di terza generazione, il cosiddetto Cera (Continuous Erythropietin Receptor Activator), un attivatore continuo dei recettori dell'eritropoietina che stimola la produzione di globuli rossi.
Riccardo Riccò, astro nascente del ciclismo italiano, stava correndo un esaltante Tour de France. Dopo la vittoria a Super Besse e quella non meno importante sul Col d'Aspin, il modenese occupava il nono posto nella generale ed indossava la maglia a pois della classifica degli scalatori ed era anche primo nella graduatoria della maglia bianca, che indica il miglior ciclista con meno di 25 anni. Il suo è il terzo caso di doping quest'anno alla Grande Boucle: prima di lui, sempre per positività all'Epo, sono stati fermati gli spagnoli Manuel Beltran l'11 luglio e proprio ieri Moises Duenas.
"E' la stessa sostanza trovata negli altri due ciclisti fermati" ha dichiarato il presidente dell'AFLD Pierre Bordry. E' furente il presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale Pat McQuaid "La mia è ancora una volta una reazione di collera. Ora si dirà che tutti utilizzano la stessa sostanza e che qualcuno gliel'ha venduta. Io sono orgoglioso che questi corridori siano stati presi. Il tour - ha continuato McQuaid - deve andare avanti fino alla fine, fino a Parigi".
Dopo la notifica del risultato dei test, Riccò è stato prelevato dalle forze dell'ordine e portato in gendarmeria, dove adesso si trova in stato di fermo in attesa di essere interrogato.
(17 luglio 2008)
Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
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- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
hmm..che dire...da ciclista sono dispiaciuto, anzi, rassegnato...è così che va il mondo, e per me l'unica soluzione (provocatoria, ma..a mali estremi, estremi rimedi) sarebbe "doping free per un paio d'anni", libero, per tutti, che possano massacrarsi il fisico come vogliono, andare in dialisi (a LORO spese ovviamente),...così per poi ripartire finalmente dal pulito una volta sperimentati i disastrosi effetti (magari vedremo l'Agnello fatto ai 25 all'ora, o volate agli 80 all'ora, ma per poco...)
Doping nel movimento trail...sono troppo disincantato per credere che non esista, tuttavia la mancanza di professionismo e la scarsità di $o£di (per fortuna, secondo me) secondo me bastano a tenere lontani i "piccoli chimici"
Ma per quanto ancora?
Doping nel movimento trail...sono troppo disincantato per credere che non esista, tuttavia la mancanza di professionismo e la scarsità di $o£di (per fortuna, secondo me) secondo me bastano a tenere lontani i "piccoli chimici"

Ma per quanto ancora?
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
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...
...secondo me dipende anche molto da che si intende...
Nell'ambiente montagna... quindi l'approccio di chi va in montagna e si mette a fare i trail sono d'accordo sulla tua domanda... ma nella versione opposta... dai corridori che si mettono a fare i super lunghi in montagna... beh l'approccio è un po' diverso... gira già molto...
Quando mi allenavo ero nell'entourage dei gruppi collegati a Leporati e quindi ero guardato a vista (è l'antidoping per eccellenza in Italia nell'atletica... certi discorsi davanti a me od agli altri li evitavano) eppure ascoltavo "discursi da tapascio" negli spogliatoi... sembravano farmacisti... prendevano della roba da far paura... e per cosa? ...per correre a 10" in meno a km dell'amico a cui menarla al bar la sera...
Nell'ambiente montagna... quindi l'approccio di chi va in montagna e si mette a fare i trail sono d'accordo sulla tua domanda... ma nella versione opposta... dai corridori che si mettono a fare i super lunghi in montagna... beh l'approccio è un po' diverso... gira già molto...
Quando mi allenavo ero nell'entourage dei gruppi collegati a Leporati e quindi ero guardato a vista (è l'antidoping per eccellenza in Italia nell'atletica... certi discorsi davanti a me od agli altri li evitavano) eppure ascoltavo "discursi da tapascio" negli spogliatoi... sembravano farmacisti... prendevano della roba da far paura... e per cosa? ...per correre a 10" in meno a km dell'amico a cui menarla al bar la sera...
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Io mi faccio tutti i giorni di cioccolato, generalmente fondente, ma non in gara perchè temo mi stimoli l'intestino, sarà doping ?
Anche alla Valdigne ho visto stane microboccette di plastica, talvolta senza etichetta ...
Secondo me in tutte le gare c'è qualcuno che se la tira, anche se non ci sono premi in denaro, ma posso permettermi di fregarmene perchè non corro per vincere ... certo che se fossi tra i primi mi seccherebbe eccome !
ciao
Anche alla Valdigne ho visto stane microboccette di plastica, talvolta senza etichetta ...
Secondo me in tutte le gare c'è qualcuno che se la tira, anche se non ci sono premi in denaro, ma posso permettermi di fregarmene perchè non corro per vincere ... certo che se fossi tra i primi mi seccherebbe eccome !
ciao
- trailmaker
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Volevo agganciare con la notizia della scoperta di positivita' al C.E.R.A. di Ricco'ma sono stato anticipato.
Comunque cosi' stanno le cose, saranno fatte le controanalisi, ma intanto l'ultimo astro del ciclismo , anche lui ....
Personalmente sono d'accordo con Alexander e Antani., lo sport è innanzitutto lealta' ,poi divertimento e il piacere di provare a superare i propri limiti con allenamento, prove , sudore ,fatica, e onesta'.
Se si ammettono sostanze che alterano le normali funzioni, di tutti i settori del nostro corpo, dal metabolismo,alla produzione di emoglobina, anche solo la reattivita', per conto mio si mettono sul piatto fattori non naturali , e allora tutto va a ramengo.
Figuriamoci poi se si ammettessero, o almeno dovrebbero poi fare diverse categorie, come "Natural" e "Chemical" e cose cosi'.
Non lo ammetto neanche per soldi, perche' a parer mio diventa truffa, figuriamoci tra "amatori" dove diventa "stro....gine".
Io poi vengo dal ciclismo,dove spesso ,anzi sempre vedevo aprire cofani e ingollare ogni sorta di polveri,pastiglie ,fiale,bustine e quant'altro magari per vincere poi un copertone..fate voi.
Per concludere ,io in queste e altre cose ,mi sento come un bambino, per me che mi fermo anche solo per vedere il panorama o un albero, arrivare terzo o trentesimo poco importa, sara' per questo che non ho mai vinto una gara,al massimo qualche piazzamento di categoria.Ma mi sono sempre divertito e per me Agonismo vuol dire fare tutta la strada, senza "scorciatoie" vere o metaforiche.
E sinceramente mi fa un po' male che anche qui si sia arrivati a parlare di questi argomenti.
Tanto per info ,sono sostanze dopanti il Ventolin,il Bentelan,il Voltaren, la caffeina sopra le 6 tazzine e praticamente tutti quei prodotti "dimagranti" o "termogenici"poiche' spesso a base di stimolanti tipo anfetamine o efedrine.

Comunque cosi' stanno le cose, saranno fatte le controanalisi, ma intanto l'ultimo astro del ciclismo , anche lui ....
Personalmente sono d'accordo con Alexander e Antani., lo sport è innanzitutto lealta' ,poi divertimento e il piacere di provare a superare i propri limiti con allenamento, prove , sudore ,fatica, e onesta'.
Se si ammettono sostanze che alterano le normali funzioni, di tutti i settori del nostro corpo, dal metabolismo,alla produzione di emoglobina, anche solo la reattivita', per conto mio si mettono sul piatto fattori non naturali , e allora tutto va a ramengo.
Figuriamoci poi se si ammettessero, o almeno dovrebbero poi fare diverse categorie, come "Natural" e "Chemical" e cose cosi'.
Non lo ammetto neanche per soldi, perche' a parer mio diventa truffa, figuriamoci tra "amatori" dove diventa "stro....gine".
Io poi vengo dal ciclismo,dove spesso ,anzi sempre vedevo aprire cofani e ingollare ogni sorta di polveri,pastiglie ,fiale,bustine e quant'altro magari per vincere poi un copertone..fate voi.
Per concludere ,io in queste e altre cose ,mi sento come un bambino, per me che mi fermo anche solo per vedere il panorama o un albero, arrivare terzo o trentesimo poco importa, sara' per questo che non ho mai vinto una gara,al massimo qualche piazzamento di categoria.Ma mi sono sempre divertito e per me Agonismo vuol dire fare tutta la strada, senza "scorciatoie" vere o metaforiche.
E sinceramente mi fa un po' male che anche qui si sia arrivati a parlare di questi argomenti.
Tanto per info ,sono sostanze dopanti il Ventolin,il Bentelan,il Voltaren, la caffeina sopra le 6 tazzine e praticamente tutti quei prodotti "dimagranti" o "termogenici"poiche' spesso a base di stimolanti tipo anfetamine o efedrine.






Last edited by trailmaker on Thu Jul 17, 2008 23:47, edited 1 time in total.
Fatti non foste a viver come bruti...ma per seguir Virtude et Canoscenza..
(Inferno-canto XXVI-116,120)
.
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- Alexander
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roco wrote:Io mi faccio tutti i giorni di cioccolato, generalmente fondente, ma non in gara perchè temo mi stimoli l'intestino, sarà doping ?
Anche alla Valdigne ho visto stane microboccette di plastica, talvolta senza etichetta ...
Secondo me in tutte le gare c'è qualcuno che se la tira, anche se non ci sono premi in denaro, ma posso permettermi di fregarmene perchè non corro per vincere ... certo che se fossi tra i primi mi seccherebbe eccome !
ciao
... io ero tra i primi... mi hanno proposto tantissime volte con mezze parole... alcuni mi hanno detto chiaramente che senza non avrei battuto gli altri. ho visto gente aumentare 15 kg in un anno. magari era pulita. chissà...
sono stato ai massimi livelli dell'atletica italiana per 12 anni. ho vinto anche meeting internazionali... ...bastavano pochi centesimi per fare di me non "uno con una parete con ben oltre cento tra medaglie coppe e qualche autografo"... e cioè "uno che ce l'ha quasi fatta"... ma in fondo è lì... in "uno che ci vive ed alla grande" ..."uno che ce l'ha fatta"
sarebbe bastato poco...
...eppure l'idea non mi ha mai lontanamente sfiorato. sapevo che invece che passare dall'allenarmi, studiare e fare due lavori e dormire molto poche ore per notte a fare quello di mestiere... eppure l'idea non mi ha mai sfiorato.
non basta una posizione in classifica per comprarmi. il mio onore, lamia integrità, il mio spirito non sono in vendita
ora dici così...
ma se ci fossi... in quella situazione e ti dicessero che con la magia ti fanno scendere di 10 o 20 centesimi e fai il balzo... ti sentiresti oltraggiato... sapresti benissimo che vogliono che bari. e se magari qualcuno contro cui lotti sta barando e tu no... peggio per lui. non per te.ma posso permettermi di fregarmene perchè non corro per vincere ... certo che se fossi tra i primi mi seccherebbe eccome !
a maggior ragione ad altissimi livelli... non quelli nazionali e dintorni ma quelli... mondiali... se fossi statoa quel livello... nella mia versione idilliaca di un atleta... dsarei dovuto essere il più puro... e non vendermi l'anima per essere lì.

preferisco guardare la parete e sapere che non c'è medaglia, coppa, diploma o maglietta che non mi sia sudato e guadagnato fino all'ultima goccia di sudore o di dissenteria da acido lattico (endogeno ovviamente!

Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Bravo AlexanderAlexander wrote: preferisco guardare la parete e sapere che non c'è medaglia, coppa, diploma o maglietta che non mi sia sudato e guadagnato fino all'ultima goccia di sudore o di dissenteria da acido lattico (endogeno ovviamente!)

Parole fiere e dignitose, che ovviamente condivido in pieno.
Cito una frase dal forum dell'UTMB di uno che si firma jmbk78, in risposta ad una domanda di un tipo che in modo un po' subdolo chiede se ci sono controlli antidopping all'UTMB:
"le contrôle anti-dopage le plus efficace c'est toi. Quand tu repenses à ces moments magnifiques tanpis pour toi si l'image est voilée par la triche
toi seul sais ce que tu vaux, et moi j'aime bien me raser en me regardant..."
la traduzione è più o meno così:
"il controllo antidopping più efficace sei tu. Quando ripensi a quei momeneti magnifici, tanto peggio per te se l'immagine è oscurata dall'aver barato, tu solo sai quello che vuoi e a me piace guardarmi in faccia quando mi faccio la barba..."
La trovo molto efficace.
"le contrôle anti-dopage le plus efficace c'est toi. Quand tu repenses à ces moments magnifiques tanpis pour toi si l'image est voilée par la triche
toi seul sais ce que tu vaux, et moi j'aime bien me raser en me regardant..."
la traduzione è più o meno così:
"il controllo antidopping più efficace sei tu. Quando ripensi a quei momeneti magnifici, tanto peggio per te se l'immagine è oscurata dall'aver barato, tu solo sai quello che vuoi e a me piace guardarmi in faccia quando mi faccio la barba..."
La trovo molto efficace.
superare gli altri è avere la forza, superare se stessi è essere forti (confucio)
ma non tutti pensano di barare .. dopandosi...donald wrote:Cito una frase dal forum dell'UTMB di uno che si firma jmbk78, in risposta ad una domanda di un tipo che in modo un po' subdolo chiede se ci sono controlli antidopping all'UTMB:
"le contrôle anti-dopage le plus efficace c'est toi. Quand tu repenses à ces moments magnifiques tanpis pour toi si l'image est voilée par la triche
toi seul sais ce que tu vaux, et moi j'aime bien me raser en me regardant..."
la traduzione è più o meno così:
"il controllo antidopping più efficace sei tu. Quando ripensi a quei momeneti magnifici, tanto peggio per te se l'immagine è oscurata dall'aver barato, tu solo sai quello che vuoi e a me piace guardarmi in faccia quando mi faccio la barba..."
La trovo molto efficace.
sono ben pochi quelli che beccati ammettono di essersi dopati.
Uno ha la scusa che lo zio gli ha portato le caramelle dal Messico,
un'altro che i medici gli facevano delle iniezioni di neanche lui sapeva cosa,
c'è chi dice che le teneva per emergenza ma non le ha mai usate
c'è chi dice che aveva pensato di usarle, poi non le ha usate e quindi le sue vittorie sono pulite.
la cosa triste è che sono convinto che molti si dopino perchè pensano che lo facciano altri e non vorrebbero essere svantaggiati nel loro confronti.
Io penso che se l'UCI vietasse anche i sali minerali (paradossalmente) nessuno si atterrebbe a questa regola (x quanto assurda, opinabile e tutto quello che volete).
il fatto è che occorrerebbe attenersi alle regole e punto, non ci sono altre scuse.
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
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- Alexander
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...fantastica!donald wrote: "il controllo antidopping più efficace sei tu. Quando ripensi a quei momeneti magnifici, tanto peggio per te se l'immagine è oscurata dall'aver barato, tu solo sai quello che vuoi e a me piace guardarmi in faccia quando mi faccio la barba..."
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Quest'anno l'organizazione dell'UTMB ha deciso di proporre un'azione interna in materia di prevenzione e lotta al doping, presentando una "CHARTE ETHIQUE DE L’ULTRA-TRAIL®" (http://www.ultratrailmb.com/page.php?page=charte) che io ho sottoscritto appovandone tutti gli articoli (http://www.ultratrailmb.com/documents/s ... _du_26.pdf)
superare gli altri è avere la forza, superare se stessi è essere forti (confucio)
Dalla sua il ciclismo è nell'occhio del ciclone perchè prevede i protocolli più severi in assoluto per i controlli antidoping (almeno per i professionisti) ...
Se scoperchiassero anche il pentolone del *calcio* dell' *atletica* e magari anche del trail running...chissà, ne vedremo delle belle (anzi delle bruttissime...)
Al posto dell'atleta (ciclista) del video avrebbe potuto esserci anche un maratoneta o uno skyrunner...le sostanze menzionate hanno effetto anche su di loro!
Sarò controcorrente... Ma non ci trovo nulla di particolarmente riprovevole né scandaloso. OK, si può contestare la volontà di ingannare in una gara; quanto al danno per la propria salute, penso che chi passa nottate in discoteca, attaccato alla bottiglia o peggio, chi si mette alla guida di un'auto magari mezzo fatto o ubriaco, chi fuma come un turco, chi mangia come un maiale e vive con quintali di lardo superfluo addosso, e magari non muove il cul@ se non per appoggiarlo sul sedile della macchina... Ecco, penso che questi si facciano molto peggio, a se stessi ed agli altri, ma nessuno ci fa caso e nessuno ha nulla da dire. Poi, per mia convinzione, ritengo che il doping debba essere completamente libero in qualsiasi disciplina; tanto di fatto lo è, anche se c'è qualche ingenuo che si ostina a voler credere il contrario. E' libero, come lo è il consumo di droga, perché sono cose che, se vuoi, trovi dove e quando vuoi; ma no, per carità, noi diciamo che bisogna proibire, così facciamo bella figura...
Poi nel filmato ci sono almeno due boiate. Una è il fatto che nel ciclismo amatoriale non si vinca niente: andate a vedere il valore di certi componenti, telai, forcelle, intere bici, o viaggi ed altro genere di cose, che sono in palio nelle corse amatoriali, e poi vediamo se è proprio "niente". La seconda è la carnitina, nominata così a casaccio in mezzo al resto. La si compra liberamente in farmacia o nei magazzini sportivi; io la prendo da qualche tempo, così, per la curiosità di provare. Non so, mi sembra il solito filmato fatto solo per fare del sensazionalismo. Ho anche i miei dubbi che sia vero: non credo che il massaggiatore sia stato davvero così pirla da sciorinare tutte quelle informazioni ad un tizio che aveva appena conosciuto, non ci credo neanche un po'.

Poi nel filmato ci sono almeno due boiate. Una è il fatto che nel ciclismo amatoriale non si vinca niente: andate a vedere il valore di certi componenti, telai, forcelle, intere bici, o viaggi ed altro genere di cose, che sono in palio nelle corse amatoriali, e poi vediamo se è proprio "niente". La seconda è la carnitina, nominata così a casaccio in mezzo al resto. La si compra liberamente in farmacia o nei magazzini sportivi; io la prendo da qualche tempo, così, per la curiosità di provare. Non so, mi sembra il solito filmato fatto solo per fare del sensazionalismo. Ho anche i miei dubbi che sia vero: non credo che il massaggiatore sia stato davvero così pirla da sciorinare tutte quelle informazioni ad un tizio che aveva appena conosciuto, non ci credo neanche un po'.
http://giancarla-agostini.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
Bastano le parole del medico di medicina dello sport che ha visto il filmato: "Impressionante!"
Alla domanda su cosa rischia chi prende certe sostanze la sua risposta è stata: "Problemi cardiovascolari, trombosi, infarti, danni al fegato e rischio di morte".
Detto questo se c'è qualche fesso che vuole provare deve quantomeno sapere che commette reati penali e rischia gravi danni alla salute.
Alla domanda su cosa rischia chi prende certe sostanze la sua risposta è stata: "Problemi cardiovascolari, trombosi, infarti, danni al fegato e rischio di morte".
Detto questo se c'è qualche fesso che vuole provare deve quantomeno sapere che commette reati penali e rischia gravi danni alla salute.
"Ogni superamento richiede un lungo travaglio, bisogna saper elaborare l'idea, il piano per realizzarla, capire se si hanno le capacità di tentare" Gianni Calcagno
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Giancarla, sono sincero, trovo il tuo punto di vista agghiacciante perchè se non considerassi riprovevole l'inganno, beh verrebbero meno le fondamenta della competizione con me stesso e con i miei compagni di strada. Liberalizzare il doping, oltre ad essere totalmente contrario ai miei valori morali, mi sembra un modo assurdo di risolvere un problema che, al di là dei regolamenti, denuncia una mancanza di cultura sportiva e civile. Io la testa sotto la sabbia ho deciso di non metterla.Giancarla wrote:Sarò controcorrente... Ma non ci trovo nulla di particolarmente riprovevole né scandaloso. OK, si può contestare la volontà di ingannare in una gara; quanto al danno per la propria salute, penso che chi passa nottate in discoteca, attaccato alla bottiglia o peggio, chi si mette alla guida di un'auto magari mezzo fatto o ubriaco, chi fuma come un turco, chi mangia come un maiale e vive con quintali di lardo superfluo addosso, e magari non muove il cul@ se non per appoggiarlo sul sedile della macchina... Ecco, penso che questi si facciano molto peggio, a se stessi ed agli altri, ma nessuno ci fa caso e nessuno ha nulla da dire. Poi, per mia convinzione, ritengo che il doping debba essere completamente libero in qualsiasi disciplina; tanto di fatto lo è, anche se c'è qualche ingenuo che si ostina a voler credere il contrario. E' libero, come lo è il consumo di droga, perché sono cose che, se vuoi, trovi dove e quando vuoi; ma no, per carità, noi diciamo che bisogna proibire, così facciamo bella figura...![]()
Però devo darti ragione, l'ipocrisia che circonda l'argomento è veramente ridicola. Moralismo di bassissima lega, davvero.
Poi, che ciascuno decida quello che ritiene più giusto fare o non fare. Alla fine, professionisti o amatori, l'unica persona a cui dobbiamo rendere conto siamo noi stessi. Io, come tanti altri, mi rispecchio nella frase riportata da Donald...
"le contrôle anti-dopage le plus efficace c'est toi. Quand tu repenses à ces moments magnifiques tanpis pour toi si l'image est voilée par la triche
toi seul sais ce que tu vaux, et moi j'aime bien me raser en me regardant..."
la traduzione è più o meno così:
"il controllo antidopping più efficace sei tu. Quando ripensi a quei momeneti magnifici, tanto peggio per te se l'immagine è oscurata dall'aver barato, tu solo sai quello che vuoi e a me piace guardarmi in faccia quando mi faccio la barba..."
Ciao!
Forse Giancarla ha risposto in modo un po' affrettato e si è confusa!!!Forse non ha bisogno di guardarsi allo specchio perché non si fa la barba!
Anche se a prendere quelle cose, più di una donna ha dovuto iniziare a farsi la barba e poi maari ora si chiama Carlo o Giovanni!!
Purtroppo però la mezza pastiglia di diamox che prendo per andare in quota senza acclimatamento mi rode molto, un po' mi da fastidio, anche se non credo di poterlo definire doping.
Anche se a prendere quelle cose, più di una donna ha dovuto iniziare a farsi la barba e poi maari ora si chiama Carlo o Giovanni!!
Purtroppo però la mezza pastiglia di diamox che prendo per andare in quota senza acclimatamento mi rode molto, un po' mi da fastidio, anche se non credo di poterlo definire doping.
superare gli altri è avere la forza, superare se stessi è essere forti (confucio)
Il doping è una delle cose che mi fa ribollire il sangue. E' esattamente l'opposto della definizione di sport. Chi fa sport non usa sostanze per migliorare le sue prestazioni, chi non è sportivo (e quindi non sa neppure accettare i suoi limiti) fa uso di sostanze dopanti.
A prescindere da come si arriva il bello dello sport è farsi un sano allenamento, programmato nel tempo, mettersi alla prova, fare dei sacrifici e poi gareggiare. E chi se ne frega di come si arriva. Certo, un primo posto dà lustro, ma a livello personale quello che dà di più è la soddisfazione di aver fatto tutto con le proprie forze, e anche il sapere che con il tempo e la fatica si può anche migliorare...e se non si migliora non è la morte, ci sono cose peggiori nella vita!
Le sostanze assunte peraltro mettono a rischio la salute, e rischiare in modo così stupido mi pare una delle peggiori cretinate che si possano fare.
Non mi preoccupa solo il doping di chi fa sport ad alti livelli, ma anche i piccoli sportivi. Chi frequenta palestre spesso cede alla tentazione di "prendere qualcosa" per accelerare la preparazione. Si va da semplici integratori (di sostanze che si trovano normalmente negli alimenti) a farmaci veri e propri sfruttati per le loro proprietà. Un altro rischio, inoltre, sono i fitofarmaci. Non solo banali "erbe" perché spesso interagiscono con altre sostanze assunte e ancor più spesso determinano danni a vari organi.
Ormai la gente assume di tutto, più o meno conscia di quello che fa.
A prescindere da come si arriva il bello dello sport è farsi un sano allenamento, programmato nel tempo, mettersi alla prova, fare dei sacrifici e poi gareggiare. E chi se ne frega di come si arriva. Certo, un primo posto dà lustro, ma a livello personale quello che dà di più è la soddisfazione di aver fatto tutto con le proprie forze, e anche il sapere che con il tempo e la fatica si può anche migliorare...e se non si migliora non è la morte, ci sono cose peggiori nella vita!
Le sostanze assunte peraltro mettono a rischio la salute, e rischiare in modo così stupido mi pare una delle peggiori cretinate che si possano fare.
Non mi preoccupa solo il doping di chi fa sport ad alti livelli, ma anche i piccoli sportivi. Chi frequenta palestre spesso cede alla tentazione di "prendere qualcosa" per accelerare la preparazione. Si va da semplici integratori (di sostanze che si trovano normalmente negli alimenti) a farmaci veri e propri sfruttati per le loro proprietà. Un altro rischio, inoltre, sono i fitofarmaci. Non solo banali "erbe" perché spesso interagiscono con altre sostanze assunte e ancor più spesso determinano danni a vari organi.
Ormai la gente assume di tutto, più o meno conscia di quello che fa.
se posso fare questo...posso fare tutto!
“La strada è lunga, ma non esiste che un solo mezzo per sapere dove può condurre: proseguire il cammino!”
“La strada è lunga, ma non esiste che un solo mezzo per sapere dove può condurre: proseguire il cammino!”
E chissà... Io sono sempre aperta ad ogni esperienza! Potrebbe non essere male...donald wrote: Anche se a prendere quelle cose, più di una donna ha dovuto iniziare a farsi la barba e poi maari ora si chiama Carlo o Giovanni!!

Senza diamox non andresti in quota... Così come senza antiinfiammatori io difficilmente finirei un trail. Però per te non è doping e per me dovrebbe esserlo... Come la mettiamo?donald wrote:Purtroppo però la mezza pastiglia di diamox che prendo per andare in quota senza acclimatamento mi rode molto, un po' mi da fastidio, anche se non credo di poterlo definire doping.

http://giancarla-agostini.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
doping entrambe le cose. ovvio. per me sono al limite del doping anche gli integratori alimentari.Giancarla wrote:
Senza diamox non andresti in quota... Così come senza antiinfiammatori io difficilmente finirei un trail. Però per te non è doping e per me dovrebbe esserlo... Come la mettiamo?
se non riesci a finire un trial senza antinfiammatori un consiglio: vai più piano e non ne avrai bisogno.
se non riesci a farne a meno allora non fare più trial. lo sport è un altra cosa.
Io sono molto integralista in questo argomento.
ci viene beccato dopato nei professionisti dovrebbe essere radiato a vita. punto.
e negli amatori...affari suoi....io la salute non la rischio.
poi paragonare uno grasso a uno che si dopa....proprio no comment
mtb no limits