Suona il telefono alle 8,40... ahia... strano presentimento... in effetti suo figlio Lorenzo ha un forte maldipancia e non sa se riesce a venire, posticipiamo di una mezz'oretta e nel caso mi avrebbe telefonato per avvisarmi che partivano.
Ne approfitto per cambiare copertone alla bici di Thomas, visto che il vecchio l'ha lasciato sull'asfalto a fare le "sgommate"!!!
Mentre scendo a buttare la rumenta mi viene incontro Thomas pronto di tutto punto senza essersi dimenticato niente (allora vuol dire che la cosa gli interessa davvero!!!): "stanno arrivando, hanno telefonato".
Saliamo in macchina, ultimo controllo che non manchi niente e via: davanti alla pizzeria Paolo è già arrivato, e suo figlio Lorenzo ha dei capelli lunghissimi !?! Strano, possibile sia passato così tanto tempo tempo dall'ultima volta che ci siamo visti?
Scendiamo dalle macchine e tutto è chiaro o quasi: in realtà Lorenzo è Nicole, la sua sorellina di sette anni!!! Saluti di rito e poi decidiamo di caricare le mie bici sull'ammiraglia di Paolo, per risparmiare ai "piccoli" parte della salita veramente troppo impegnativa per loro; lungo il tragitto telefona la moglie di Paolo, che dormiva ancora quando loro sono usciti; prime parole di Paolo: "Tranquilla, te la riporto intera!!!"



Poco prima di arrivare alla chiesetta di S. Oberto troviamo tre bikers sudatissimi che pedalano appaiati, bloccandoci il passo: li riconosco subito, sono Stefano, la piccola vedetta dell'avventura sul monte Cucco, in compagnia di Guido, appasionatosi da pochissimo alla mtb ma che è già in grado di fare dei bei passaggi tosti, e Fabio altro compagno di barrette; dopo aver contrattato sul prezzo per un passaggio, ci trovano troppo cari e per quello che chiediamo possono permettersi solo di darci da portare su il casco integrale di Stefano



Ci ritroviamo tutti insieme alla chiesetta, proprio mentre finiamo di scaricare i nostri mezzi: in realtà il programma era di salire con la macchina fino al cancello verde, ma l'Espace di Paolo non ce la farebbe a fare manovra lassù e così speriamo di riuscire a motivare i ragazzi quel tanto che basta per cominciare a pedalare da lì!!!



Non facciamo in tempo a pensarlo che sono già partiti, sarà la presenza di tanti "grandi", sarà l'incoscenza del non sapere bene che cosa li aspetta ma in un batter d'occhio sono davanti, frullando le gambe con cadenza regolare!
La salita è decisamente ripida soprattutto nel primo e nell'ultimo tratto, ma a parte un paio di pezzi a spinta la fanno tutta senza neanche lamentarsi troppo



Finalmente siamo in cima, grandi e piccini, e ci sta una bella foto durante la vestizione generale

Guardate bene Nicole, non fa tenerezza??? Non fatevi ingannare, si farà spaventare da pochi ripidi pezzi di "quella strada brutta", ma in compenso saprà comandare a bacchetta papà che le farà da bici-caddy!!! Non c'è nulla da fare, le donne ce l'hanno nel patrimonio genetico e per noi maschietti non c'è scampo!!!




Thomas invece sfodera un'aria casual da downhiller consumato, per darsi un tono tra tutti quei marziani con pettorine da Ufo-robot!!!

Partiamo, i nostri amici per primi, appuntamento al primo salto... questa volta ci arrivo rilassato e mi lascio andare, tolgo le dita dai freni e via, sono oltre senza neanche accorgermene... Thomas lo evita, poi torna a guardarlo, poi sembra volerci provare: "se non te la senti lascia perdere" gli dico subito, meglio non rischiare inutilmente, "ce ne sono altri più bassi poco più avanti".
Il resto del gruppo nel frattempo era già arrivato, Nicole va alla grande per la gioia di tutti!!!
Proseguiamo tra curve e controcurve, il sentiero è facile se fatto ad andatura lenta ed ai ragazzi comincia davvero a piacere!!!
Inevitabilmente c'è qualche passaggino più tecnico o impegnativo che ciascuno affronta secondo le proprie capacità... "Papinoooo!!!"






Scherzo Nicole, sei una grandissima biker, eravamo tutti stupiti ed orgogliosi per te!!!
Dopo un pò i nostri tre amici "grandi" ci lasciano, per loro si sta facendo tardi e in ogni caso li capisco...
Noi proseguiamo col nostro ritmo, ognuno col proprio "cucciolo" che segue a ruota, e cerchiamo di far capire dalla nostra guida e dalle nostre traiettorie come affrontare i vari passaggi: dai commenti che arrivano dalle nostre spalle i due ragazzi si stanno davvero divertendo, e sta tutto filando liscio!!!
Ci fermiamo per fare un breve video (16', 1 kb), Thomas non perde l'occasione per salutare e anche Paolo non è da meno, Nicole sfodera uno stile pulito e sicuro:

Foto dello stesso passaggio

Siamo ormai alla fine, una breve discesa su asfalto ci porta a Mezzanego e da lì la statale a Carasco, dove lasciamo i pargoli al bar di guardia alle bici ed alle prese con focaccia, coca cola e gelati, mentre Paolo ed io prendiamo la mia Bike-mobile per andare a recuperare il suo potente mezzo lasciato a S. Oberto.
Veloce ritorno, si carica tutto un pò di corsa perchè è ormai l'una e ci si saluta, con Nicole che monta orgogliosa in macchina con ancora addosso tutte le protezioni ed il casco integrale in braccio!!!
Non riesco a spiegarvi meglio che emozione sia stata per me, vedere una bimba così esile destreggiarsi su un sentiero che molti adulti farebbero fatica a fare a piedi, e sentire forse per la prima volta anche mio figlio coinvolto realmente dalla bellezza di queste avventure!!!
Sono sicuro che chi ha contribuito al recupero di questo sentiero sarà doppiamente felice della sua opera, perciò ringrazio ancora una volta, e non sarà l'ultima, Bigo e Roby e Outdoor Liguria tutta, che stanno davvero smuovendo acque da troppo tempo stagnanti!!!
P.s. A notte fatta sono andato con Thomas da Carasco a Chiavari via lungofiume Entella, con fari e casco: la nostra prima notturna!!! Inutile dire che si è divertito da matti, anche se non era la Selva o Paggi!!!


