Monte Alpesisa
Moderator: Moderatori
- stevadusgnu
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Re: Monte Alpesisa
A volte provo nostalgia per questa montagna a forma di trapezio che spesso ho salito quando ero in esilio a Genova: per un sassellese come me era l'unica asperità della val bisagno che mi ricordava vagamente i monti del mio Beigua....davvero un bel panorama da lassù
Cara prumma, ti t'arivi
e ti porti cun ti u su;
s' ti t na treuvi ancùra vivi
diummie grazie a Nostei Sgnu
e ti porti cun ti u su;
s' ti t na treuvi ancùra vivi
diummie grazie a Nostei Sgnu
Re: Monte Alpesisa
stevadusgnu wrote:A volte provo nostalgia per questa montagna a forma di trapezio che spesso ho salito quando ero in esilio a Genova: per un sassellese come me era l'unica asperità della val bisagno che mi ricordava vagamente i monti del mio Beigua....davvero un bel panorama da lassù
sìììì!!
io incredibilmente ci sono stata per la prima volta lo scorso luglio...ma era una brutta giornata e non ho visto niente....
questa volta sono rimasta molto colpita dal panorama...mi è piaciuta l'alpesisa......
devo tornarci!!
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: Monte Alpesisa
Oggi sono salita all'Alpesisa da Rivarolo.
Tramite mulattiera ho raggiunto il Garbo dove ho incontrato il sentiero marcato con un cerchio rosso vuoto.
Seguendo questo sentiero ho raggiunto dapprima Piani di Fregoso e poi Forte Begato.
Seguendo il crinale e senza possibilità di errore ho raggiunto dapprima Forte Puin e successivamente Forte Diamante.
Da Forte Diamante sono scesa al valico di Trensasco (Baita del Diamante).
Alla baita, ho iniziato a seguire il sentiero marcato con X rossa (o bollo rosso anche) che inizialmente coincide con la strada asfaltata e poi per lungo tratto con una sterrata.
Il sentiero si separa dalla sterrata. Io invece ho proseguito lungo la sterrata che, alla lunga, si trasforma anch'essa in un sentiero.
Ho raggiunto il colle di Creto e da lì ho iniziato a seguire l'AVML in direzione dell'Alpesisa.
Lungo l'AVML si incontra il bivio per l'Alpesisa (sentiero marcato con bollo rosso) che in breve ho raggiunto.
Sono arrivata in vetta 3 ore e 10 minuti dopo la partenza da casa (mi verrebbe da dire- poichè mi piacciono i numeri "tondi"- che ci ho messo 10 minuti di troppo...dovrò rimediare....)
In vetta c'era un vento che portava via ma qualche foto col cellulare l'ho fatta e appena possibile la posterò.
Ho seguito, per il ritorno, lo stesso percorso dell'andata fino alla baita del Diamante.
Anzichè risalire sul Diamante, ho seguito la sterrata che conduce alla Neviera.
Dopo un pò, un sentiero marcato con una X rossa si separa dalla sterrata e conduce, passando per Passo Giandino, ai piedi del Diamante (in buona sostanza se risalivo al forte facevo prima).
Riguadagnato il crinale, sono rientrata a casa (Rivarolo) seguendo lo stesso percorso dell'andata.
Non so quanti km posso avere fatto ma comunque parecchi.
Alla fine il giro mi è costato tra le sei ore e le sei ore e mezza....che -tenuto conto del fatto che in discesa per il momento non corro- non è nemmeno tanto male.......
A presto con le foto fatte (mio marito mi ha già sgridata perchè dice che fotografo il cielo....)
Tramite mulattiera ho raggiunto il Garbo dove ho incontrato il sentiero marcato con un cerchio rosso vuoto.
Seguendo questo sentiero ho raggiunto dapprima Piani di Fregoso e poi Forte Begato.
Seguendo il crinale e senza possibilità di errore ho raggiunto dapprima Forte Puin e successivamente Forte Diamante.
Da Forte Diamante sono scesa al valico di Trensasco (Baita del Diamante).
Alla baita, ho iniziato a seguire il sentiero marcato con X rossa (o bollo rosso anche) che inizialmente coincide con la strada asfaltata e poi per lungo tratto con una sterrata.
Il sentiero si separa dalla sterrata. Io invece ho proseguito lungo la sterrata che, alla lunga, si trasforma anch'essa in un sentiero.
Ho raggiunto il colle di Creto e da lì ho iniziato a seguire l'AVML in direzione dell'Alpesisa.
Lungo l'AVML si incontra il bivio per l'Alpesisa (sentiero marcato con bollo rosso) che in breve ho raggiunto.
Sono arrivata in vetta 3 ore e 10 minuti dopo la partenza da casa (mi verrebbe da dire- poichè mi piacciono i numeri "tondi"- che ci ho messo 10 minuti di troppo...dovrò rimediare....)
In vetta c'era un vento che portava via ma qualche foto col cellulare l'ho fatta e appena possibile la posterò.
Ho seguito, per il ritorno, lo stesso percorso dell'andata fino alla baita del Diamante.
Anzichè risalire sul Diamante, ho seguito la sterrata che conduce alla Neviera.
Dopo un pò, un sentiero marcato con una X rossa si separa dalla sterrata e conduce, passando per Passo Giandino, ai piedi del Diamante (in buona sostanza se risalivo al forte facevo prima).
Riguadagnato il crinale, sono rientrata a casa (Rivarolo) seguendo lo stesso percorso dell'andata.
Non so quanti km posso avere fatto ma comunque parecchi.
Alla fine il giro mi è costato tra le sei ore e le sei ore e mezza....che -tenuto conto del fatto che in discesa per il momento non corro- non è nemmeno tanto male.......
A presto con le foto fatte (mio marito mi ha già sgridata perchè dice che fotografo il cielo....)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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- Pazzaura
- Titano di Quotazero
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Re: Monte Alpesisa
Alpesisa, un monte che mi è sempre piaciuto molto!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
- maria grazia
- Matricola
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Re: Monte Alpesisa
bellissimo giro partendo da Rivarolo...
Il ricordo più buffo dell'alpe Sisa l'ho di un gelido pomeriggio d'inverno quando,partiti troppo tardi e sul calar del buio, io e Stefy siamo salite dal clinale erboso..sembravamo piccoli bradipi...scelto ovviamente il punto più ripido e...risate a cascata...
Il ricordo più buffo dell'alpe Sisa l'ho di un gelido pomeriggio d'inverno quando,partiti troppo tardi e sul calar del buio, io e Stefy siamo salite dal clinale erboso..sembravamo piccoli bradipi...scelto ovviamente il punto più ripido e...risate a cascata...
- Littletino
- Quotazerino doc
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- Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
- Location: Arenzano
Re: Monte Alpesisa
Brava Serena, complimenti.serena wrote:Oggi sono salita all'Alpesisa da Rivarolo.
A presto con le foto fatte (mio marito mi ha già sgridata perchè dice che fotografo il cielo....)
A me piacciono molto le lunghe gite che partendo dalla città raggiungono i nostri monti, così vicini ma pure così selvatici, e sempre bellissimi.
Per ora, finchè non nevica, andiamo ancora nelle Alpi, ma confesso che comincio ad avere un pò di voglia di sano appennino.
Aspetto le foto del cielo.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Monte Alpesisa
Littletino wrote:Brava Serena, complimenti.serena wrote:Oggi sono salita all'Alpesisa da Rivarolo.
A presto con le foto fatte (mio marito mi ha già sgridata perchè dice che fotografo il cielo....)
A me piacciono molto le lunghe gite che partendo dalla città raggiungono i nostri monti, così vicini ma pure così selvatici, e sempre bellissimi.
Per ora, finchè non nevica, andiamo ancora nelle Alpi, ma confesso che comincio ad avere un pò di voglia di sano appennino.
Aspetto le foto del cielo.
IDEM!!!
Anche noi andiamo sulle Alpi ma si inizia a sentire la mancanza del Rama......
(a dire la verità in passavo abbandonavo l'Appennino per l'intera stagione estiva mentre ora, con la "scusa" di allenarmi ...a volte mi trovo a Punta Martin a luglio o agosto. )
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
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Re: Monte Alpesisa
T'è in mustru!!!serena wrote:Oggi sono salita all'Alpesisa da Rivarolo.
Ma hai corso sempre? (discese a parte)
Belin (scusate ma un belin a volte ci sta proprio!) devo proporlo ad Alec assolutamente per l'inverno che arriva (se arriva ) per di più non ci sono mai stata sull'Alpesisa!!!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- Littletino
- Quotazerino doc
- Posts: 1441
- Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
- Location: Arenzano
Re: Monte Alpesisa
Ma anche io c'ho girato intorno diverse volte tanti anni fa, quando riprendevo a frequentare la montagna seguendo i geometrici segnali della FIE, ma non sono sicuro di esserci salito 'n coppa.scinty wrote:: .................. per di più non ci sono mai stata sull'Alpesisa!!!
Questo inverno mi sa che ci vado.
Anche perchè ogni tanto di Lei mi torna in mente la splendida descrizione sintetica di Euro Montagna e Attilio Sabbadini:
«Bella montagna foggiata a tumulo, dagli strati calcarei ampiamente incurvati, benche' raddrizzati, ricoperta di cotica erbosa........».
Irresistibile.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Monte Alpesisa
scinty wrote:T'è in mustru!!!serena wrote:Oggi sono salita all'Alpesisa da Rivarolo.
Ma hai corso sempre? (discese a parte)
Belin (scusate ma un belin a volte ci sta proprio!) devo proporlo ad Alec assolutamente per l'inverno che arriva (se arriva ) per di più non ci sono mai stata sull'Alpesisa!!!
beh ......sempre sempre no....
io corro dove posso ma dove è tanto tanto ripido ..io non riesco (almeno per ora )....
Comunque questo è un percorso molto "corribile".
All'andata ci sono solo alcuni brevi tratti nel bosco in cui non posso correre.....dalla baita del Diamante a Creto corro sempre...di fatto corro fino al pendio finale dell'Alpesisa ...che è ripido....
Non so quanti km siano....la prossima volta magari porto il GPS.....
Il mio consiglio è di partire almeno da Begato, per ridurre al minimo la parte su asfalto....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
Re: Monte Alpesisa
ecco qualche foto ..
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
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F. NIETZSCHE
Re: Monte Alpesisa
ancora due....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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- maria grazia
- Matricola
- Posts: 15
- Joined: Fri May 21, 2010 10:46
Re: Monte Alpesisa
belle foto..peccato che oggi la zona sia sotto assedio delle fiamme!!
Re: Monte Alpesisa
maria grazia wrote:belle foto..peccato che oggi la zona sia sotto assedio delle fiamme!!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Monte Alpesisa
si, ma da casa mia mi sembra di vedere che è bruciata l'erba, ma gli alberi mi sembrano ancora verdi, per fortuna..... ripeto, mi sembra.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Alpesisa
Ciao a tutti gli abitanti del forum
Ormai qualche settimana fa sono salito all'Alpesisa partento da S. Martino di Struppa, passando per Canate, salendo al Monte Lago, giungendo all'Alpesisa e poi scendendo a S. Martino dalla Gola di Sisa.
Itinerario molto bello e vario che mi ha permesso di visitare il borgo di Canate e percorrere un bel sentiero nel bosco. Mi ha colpito in particolare la perizia con cui furono costruiti i muri a secco che di fatto costeggiano quasi tutto il sentiero che da S. Martino di Struppa porta a Canate. Dei muri a secco che sembrano accusare poco il trascorrere del tempo e l'imperare dell'incuria. Con l'avvicinarsi a Canate, il bosco di tanto in tanto regala degli scorci sul paese, sottolineando in particolare il fatto che è stato costruito in ottima posizione, su di un costone che domina la valle.
Lungo il percorso, come ha già fatto notare un utente qualche post fa, mi sono imbattuto nei poveri resti di un cinghialetto. Curiosamente, nell'arco di un mese, è il secondo cadavere di cinghialetto che incontro. Il primo fu lungo il sentiero che da Piancassina porta all'Antola. Probabilmente è stato sbranato da un lupo, io credo. Deve essere dura la vita nel bosco...
Il paese di Canate non abbiamo incontrato nessuna persona, ma i panni stesi e le stoviglie poste a scolare vicino ad un trogolo erano un chiaro segno della presenza dell'abitante che alcuni di voi hanno incontrato. Solo una splendida gattina molto ruffiana ci ha dato il benvenuto, mentre alcune caprette ci osservavano curiose e timide. Da Canate, il sentiero sale deciso verso il Monte Lago, attraversando fasce incolte. Arrivati sul crinale, il tempo si è un po' guastato, con il cielo lattiginoso e una volta arrivati sull'Alpesisa attraverso un ripidissimo pendio erboso il panorama era definitivamente compromesso dalla foschia che precedeva una perturbazione in arrivo. Da segnalare uno sciame di formiche con le ali che ci ha perseguitato per tutta la permanenza sulla vetta. La discesa dalla Gola di Sisa è stata agevole, su un'antica mulattiera il cui fondo composto da pietre messe di taglio (ricorperte di tanto in tanto da cemento) èra addirittura migliore di tante strade cittadine asfaltate.
Il tempo grigiastro ci ha precluso ampi panorami, ma da lassù ho avuto modo di farmi un'idea di quello che sarà una delle prossime gite: il Monte Bano con visita ai paesi fantasma (o quasi) di Case Veixe, Case Fontana, Case Mone Bano, Brugosecco, Case Teitin, Caomponevoso e Noci.
Allego qualche scatto, sperando di trasmettervi un po' delle suggestioni che ho vissuto durante questa piacevole escursione.
Ormai qualche settimana fa sono salito all'Alpesisa partento da S. Martino di Struppa, passando per Canate, salendo al Monte Lago, giungendo all'Alpesisa e poi scendendo a S. Martino dalla Gola di Sisa.
Itinerario molto bello e vario che mi ha permesso di visitare il borgo di Canate e percorrere un bel sentiero nel bosco. Mi ha colpito in particolare la perizia con cui furono costruiti i muri a secco che di fatto costeggiano quasi tutto il sentiero che da S. Martino di Struppa porta a Canate. Dei muri a secco che sembrano accusare poco il trascorrere del tempo e l'imperare dell'incuria. Con l'avvicinarsi a Canate, il bosco di tanto in tanto regala degli scorci sul paese, sottolineando in particolare il fatto che è stato costruito in ottima posizione, su di un costone che domina la valle.
Lungo il percorso, come ha già fatto notare un utente qualche post fa, mi sono imbattuto nei poveri resti di un cinghialetto. Curiosamente, nell'arco di un mese, è il secondo cadavere di cinghialetto che incontro. Il primo fu lungo il sentiero che da Piancassina porta all'Antola. Probabilmente è stato sbranato da un lupo, io credo. Deve essere dura la vita nel bosco...
Il paese di Canate non abbiamo incontrato nessuna persona, ma i panni stesi e le stoviglie poste a scolare vicino ad un trogolo erano un chiaro segno della presenza dell'abitante che alcuni di voi hanno incontrato. Solo una splendida gattina molto ruffiana ci ha dato il benvenuto, mentre alcune caprette ci osservavano curiose e timide. Da Canate, il sentiero sale deciso verso il Monte Lago, attraversando fasce incolte. Arrivati sul crinale, il tempo si è un po' guastato, con il cielo lattiginoso e una volta arrivati sull'Alpesisa attraverso un ripidissimo pendio erboso il panorama era definitivamente compromesso dalla foschia che precedeva una perturbazione in arrivo. Da segnalare uno sciame di formiche con le ali che ci ha perseguitato per tutta la permanenza sulla vetta. La discesa dalla Gola di Sisa è stata agevole, su un'antica mulattiera il cui fondo composto da pietre messe di taglio (ricorperte di tanto in tanto da cemento) èra addirittura migliore di tante strade cittadine asfaltate.
Il tempo grigiastro ci ha precluso ampi panorami, ma da lassù ho avuto modo di farmi un'idea di quello che sarà una delle prossime gite: il Monte Bano con visita ai paesi fantasma (o quasi) di Case Veixe, Case Fontana, Case Mone Bano, Brugosecco, Case Teitin, Caomponevoso e Noci.
Allego qualche scatto, sperando di trasmettervi un po' delle suggestioni che ho vissuto durante questa piacevole escursione.
Last edited by Passa on Sun Oct 23, 2011 20:38, edited 1 time in total.
L'Alpe si scala. L'Appennino si viaggia, dall'Alpe si vede l'universo, e forse anche Dio, ma dall'Appennino si vedono gli uomini, e si vede il mare. (Maurizio Maggiani)
-
- Quotazerino
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- Joined: Sun Dec 16, 2007 10:04
- Location: La Spezia
Re: Monte Alpesisa
Saliti in vetta ieri da Genova Prato. Per variare un po' il percorso siamo saliti attraverso Salita Gambonia - Salita Calanca - Salita Loggia - Cappella di Santa Maria Maddalena (spendide creuse liguri) e poi i due tradizionali rombi rossi che salgono per direttissima. Ritorno per la gola di Sisa. Tempo splendido e mucche pascolanti al piano di croce.
Magnifico Appennino!
Magnifico Appennino!
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
Re: Monte Alpesisa
Bel giro e belle foto!
quest'estate mi è capitato di vedere nugoli di formiche con le ali che dalla vallata salivano verso il cielo formando mulinelli... una quantità industriale, una cosa mai vista!Passa wrote:Da segnalare uno sciame di formiche con le ali che ci ha perseguitato per tutta la permanenza sulla vetta.
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- giorgio.mazzarello
- Quotazerino doc
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- Joined: Fri Mar 21, 2008 9:56
- Location: GENOVA Molassana
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Re: Monte Alpesisa
Ciao a tutti.
Sabato mattina scorso qualche ora a piedi per una sgambata parzialmente con le ciaspole.
NOTE GENERALI:
Una classica e breve escursione invernale per salire ai circa 1000m del Monte Alpesisa,
vetta che domina la valle genovese del Torrente Bisagno.
LOCALITA' DI PARTENZA:
Si parte dal Colle di Creto (GE). Dall’uscita del casello di Ge-Est della A12 si
prende a SX per risalire lungo il Torrente Bisagno fino all’altezza del bivio per
Montoggio diove si prende a SX. Si percorre la provinciale n°13 che risale la
valletta del Rio Torbido fino al Colle di Creto dove si lascia l’auto.
DIFFICOLTA’:
In caso di terreno innevato il versante nord di salita alla vetta dell’Alpesisa si
potrebbe presentare ghiacciato, occorre quindi prestare molta attenzione ed essere attrezzati.
Nella maggior parte dei casi basta avere un paio di buone ciaspole, ma in alcuni tratti
presentando pendenze significative, ci potrebbero essere delle difficolta’.
Secondo la scala CAI: E-EE (Difficolta’ Escursionistica - Escursioniti Esperti) considerando il percorso
coperto di neve
DESCRIZIONE:
Dal Colle di Creto (600m) si prende l’Alta Via in direzione Passo della Scoffera (direzione est).
Si oltrepassa una chiesetta, l’ultima casetta di legno e si imbocca il sentiero in piano.
Si procede nel versante sud, si raggiunge un’ampia zona prativa (Monte Cameto) e si continua
poi nel bosco sempre nel versante sud, fino a salire alla Gola di Sisa (730m).
Da qui si attraversa una zona recintata e ci si porta nel versante nord del Monte Alpesisa.
Si continua seguendo l’Alta Via per circa 15 minuti fino ad incontrare un bivio
(cartello - segnavia bollo rosso) dove si prende a DX in salita.
Inizia qui il tratto in forte pendenza dove, se il manto nevoso e’ ghiacciato, sono
necessarie ciaspole se non addirittura ramponi. Si procede piu’ o meno seguendo la linea
di massima pendenza, si esce dal bosco e si raggiunge l’erbosa vetta dell’Alpesisa (984m).
Ritorno attraverso il percorso di andata.
lasciato l’auto (248m)
DATI SINTETICI DEL PERCORSO:
Distanza: 9 (a/r)
Dislivello: 400 m
Tempo: 2:30-3:00 h
CARTA GENERALE DEL PERCORSO:
CARTE DI DETTAGLIO DEL PERCORSO ED ALTRE INFO AL SEGUENTE LINK:
http://www.mappeliguria.com/TRK-GE-095- ... a-Neve.php" onclick="window.open(this.href);return false;
QUALCHE FOTO:
Nei pressi dell'imbocco del sentiero
La Gola di Sisa
Panorama sul Lago di Val Noci
Giorgio
Sabato mattina scorso qualche ora a piedi per una sgambata parzialmente con le ciaspole.
NOTE GENERALI:
Una classica e breve escursione invernale per salire ai circa 1000m del Monte Alpesisa,
vetta che domina la valle genovese del Torrente Bisagno.
LOCALITA' DI PARTENZA:
Si parte dal Colle di Creto (GE). Dall’uscita del casello di Ge-Est della A12 si
prende a SX per risalire lungo il Torrente Bisagno fino all’altezza del bivio per
Montoggio diove si prende a SX. Si percorre la provinciale n°13 che risale la
valletta del Rio Torbido fino al Colle di Creto dove si lascia l’auto.
DIFFICOLTA’:
In caso di terreno innevato il versante nord di salita alla vetta dell’Alpesisa si
potrebbe presentare ghiacciato, occorre quindi prestare molta attenzione ed essere attrezzati.
Nella maggior parte dei casi basta avere un paio di buone ciaspole, ma in alcuni tratti
presentando pendenze significative, ci potrebbero essere delle difficolta’.
Secondo la scala CAI: E-EE (Difficolta’ Escursionistica - Escursioniti Esperti) considerando il percorso
coperto di neve
DESCRIZIONE:
Dal Colle di Creto (600m) si prende l’Alta Via in direzione Passo della Scoffera (direzione est).
Si oltrepassa una chiesetta, l’ultima casetta di legno e si imbocca il sentiero in piano.
Si procede nel versante sud, si raggiunge un’ampia zona prativa (Monte Cameto) e si continua
poi nel bosco sempre nel versante sud, fino a salire alla Gola di Sisa (730m).
Da qui si attraversa una zona recintata e ci si porta nel versante nord del Monte Alpesisa.
Si continua seguendo l’Alta Via per circa 15 minuti fino ad incontrare un bivio
(cartello - segnavia bollo rosso) dove si prende a DX in salita.
Inizia qui il tratto in forte pendenza dove, se il manto nevoso e’ ghiacciato, sono
necessarie ciaspole se non addirittura ramponi. Si procede piu’ o meno seguendo la linea
di massima pendenza, si esce dal bosco e si raggiunge l’erbosa vetta dell’Alpesisa (984m).
Ritorno attraverso il percorso di andata.
lasciato l’auto (248m)
DATI SINTETICI DEL PERCORSO:
Distanza: 9 (a/r)
Dislivello: 400 m
Tempo: 2:30-3:00 h
CARTA GENERALE DEL PERCORSO:
CARTE DI DETTAGLIO DEL PERCORSO ED ALTRE INFO AL SEGUENTE LINK:
http://www.mappeliguria.com/TRK-GE-095- ... a-Neve.php" onclick="window.open(this.href);return false;
QUALCHE FOTO:
Nei pressi dell'imbocco del sentiero
La Gola di Sisa
Panorama sul Lago di Val Noci
Giorgio
Re: Monte Alpesisa
Oggi son salito sull'Alpesisa. Partenza dalla scuola di Passo Torbella a Rivarolo e poi tanti km di corsa. Bel tempo, peccato che ci fosse un po' di foschia e non fosse limpido. Le rampe finali erano belle scivolose per via della neve appena sciolta (ne ho calpestata poca, benedicendola, almeno per qualche metro non scivolavo), ma sono riuscito a restare sempre in piedi. Spettacolare la fioritura dei bucaneve (o crocus, scusate la mia incompetenza in botanica): talvolta dove si era sciolta la neve se ne vedevano delle distese dai colri molto vivi.
Al ritorno ho faticato un bel po' (era la prima uscita lunga di stagione), ma sono arrivato comunque a casa a Genova ancora con la luce.
Penso che nelle prossime settimane replicherò.
Al ritorno ho faticato un bel po' (era la prima uscita lunga di stagione), ma sono arrivato comunque a casa a Genova ancora con la luce.
Penso che nelle prossime settimane replicherò.
Re: Monte Alpesisa
Ho aspettato un po' di più per replicare, comunque oggi sono ritornato, partendo però da casa (privilegio da insegnante di una scuola sede di seggio: ero a casa). Meno bella dell'ultima volta la salita (ancora parecchio fango), ma le mucche viste dalla Gola di Sisa mi sono piaciute molto, erano di un bel marrone.
Re: Monte Alpesisa
antani wrote:Oggi son salito sull'Alpesisa. Partenza dalla scuola di Passo Torbella a Rivarolo e poi tanti km di corsa. Bel tempo, peccato che ci fosse un po' di foschia e non fosse limpido. Le rampe finali erano belle scivolose per via della neve appena sciolta (ne ho calpestata poca, benedicendola, almeno per qualche metro non scivolavo), ma sono riuscito a restare sempre in piedi. Spettacolare la fioritura dei bucaneve (o crocus, scusate la mia incompetenza in botanica): talvolta dove si era sciolta la neve se ne vedevano delle distese dai colri molto vivi.
Al ritorno ho faticato un bel po' (era la prima uscita lunga di stagione), ma sono arrivato comunque a casa a Genova ancora con la luce.
Penso che nelle prossime settimane replicherò.
tu lo sai quanti km è questo giro?
è il mio allenamento "lungo" ...ma non l'ho mai misurato col GPS....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
Re: Monte Alpesisa
Io non ho proprio il gps, ma ad occhio e confortato dal messaggio di Paolo59 nella seconda pagina di questo topic, direi che dall'inizio di via Chiodo (da dove parto) sono più di 35 km, ma qualcosa in meno di 40 km. Da Rivarolo qualche km in più e pure più dislivello.serena wrote:antani wrote:Oggi son salito sull'Alpesisa. Partenza dalla scuola di Passo Torbella a Rivarolo e poi tanti km di corsa. Bel tempo, peccato che ci fosse un po' di foschia e non fosse limpido. Le rampe finali erano belle scivolose per via della neve appena sciolta (ne ho calpestata poca, benedicendola, almeno per qualche metro non scivolavo), ma sono riuscito a restare sempre in piedi. Spettacolare la fioritura dei bucaneve (o crocus, scusate la mia incompetenza in botanica): talvolta dove si era sciolta la neve se ne vedevano delle distese dai colri molto vivi.
Al ritorno ho faticato un bel po' (era la prima uscita lunga di stagione), ma sono arrivato comunque a casa a Genova ancora con la luce.
Penso che nelle prossime settimane replicherò.
tu lo sai quanti km è questo giro?
è il mio allenamento "lungo" ...ma non l'ho mai misurato col GPS....
Re: Monte Alpesisa
antani wrote:Io non ho proprio il gps, ma ad occhio e confortato dal messaggio di Paolo59 nella seconda pagina di questo topic, direi che dall'inizio di via Chiodo (da dove parto) sono più di 35 km, ma qualcosa in meno di 40 km. Da Rivarolo qualche km in più e pure più dislivello.serena wrote:antani wrote:Oggi son salito sull'Alpesisa. Partenza dalla scuola di Passo Torbella a Rivarolo e poi tanti km di corsa. Bel tempo, peccato che ci fosse un po' di foschia e non fosse limpido. Le rampe finali erano belle scivolose per via della neve appena sciolta (ne ho calpestata poca, benedicendola, almeno per qualche metro non scivolavo), ma sono riuscito a restare sempre in piedi. Spettacolare la fioritura dei bucaneve (o crocus, scusate la mia incompetenza in botanica): talvolta dove si era sciolta la neve se ne vedevano delle distese dai colri molto vivi.
Al ritorno ho faticato un bel po' (era la prima uscita lunga di stagione), ma sono arrivato comunque a casa a Genova ancora con la luce.
Penso che nelle prossime settimane replicherò.
tu lo sai quanti km è questo giro?
è il mio allenamento "lungo" ...ma non l'ho mai misurato col GPS....
Cavoli ...
Allora facevo 40 km in meno di 6 ore e mezza...
Non faceva tanto schifo....
Appena riesco ripeto il giro col GPS e lo misuro ..........
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: Monte Alpesisa
Ottimo, serve anche a me come riferimento.serena wrote:antani wrote:Io non ho proprio il gps, ma ad occhio e confortato dal messaggio di Paolo59 nella seconda pagina di questo topic, direi che dall'inizio di via Chiodo (da dove parto) sono più di 35 km, ma qualcosa in meno di 40 km. Da Rivarolo qualche km in più e pure più dislivello.serena wrote:antani wrote:Oggi son salito sull'Alpesisa. Partenza dalla scuola di Passo Torbella a Rivarolo e poi tanti km di corsa. Bel tempo, peccato che ci fosse un po' di foschia e non fosse limpido. Le rampe finali erano belle scivolose per via della neve appena sciolta (ne ho calpestata poca, benedicendola, almeno per qualche metro non scivolavo), ma sono riuscito a restare sempre in piedi. Spettacolare la fioritura dei bucaneve (o crocus, scusate la mia incompetenza in botanica): talvolta dove si era sciolta la neve se ne vedevano delle distese dai colri molto vivi.
Al ritorno ho faticato un bel po' (era la prima uscita lunga di stagione), ma sono arrivato comunque a casa a Genova ancora con la luce.
Penso che nelle prossime settimane replicherò.
tu lo sai quanti km è questo giro?
è il mio allenamento "lungo" ...ma non l'ho mai misurato col GPS....
Cavoli ...
Allora facevo 40 km in meno di 6 ore e mezza...
Non faceva tanto schifo....
Appena riesco ripeto il giro col GPS e lo misuro ..........
Re: Monte Alpesisa
Ciao oggi bel girettino veloce sui monti di casa, prevedo di tornare per mezzogiorno e quindi mi equipaggio leggerissimo, scendo dal bus a Prato alle 7 in punto, risalgo per creuse (segnavia doppio rombo rosso) prima a San Cosimo poi a San Martino di Struppa, quando l'asfalto lascia il posto al sentiero si affronta il primo tratto nel bosco per poi staccarcene nel punto di intersezione con la traccia del metanodotto, che deturpa non poco il profilo della montagna. Si sale decisi passando accanto ad un paio di casette abbandonate finchè superando un ultimo rilievo ci si trova al cospetto della piramide sommitale dell'Alpesisa. Da questo versante il colpo d'occhio è notevole, debbo ammetterlo, una montagna bellissima, severa, imponente.. attraverso i pascoli che preludono all'ultima salita tormentato da una miriade di moschine invero molto fastidiose, per fortuna si astengono dal pungere, trattandosi di pascoli la loro presenza mi sembra tutto sommato normale, tanto più che odo non proprio lontanissimi i campanacci di bestie al pascolo. Affronto l'ultima salita e guadagno la croce di questa vetta toccata già in molte altre occasioni.
La giornata è tersa, la temperatura gradevolissima ed allietata da una brezza freschissima e gentile che rende davvero piacevole il cammino. Davanti a me il verde dei monti e l'azzurro del mare si confondono l'uno nell'altro.. essendo io Antolino il mio sguardo cerca subito i "quattro fratellini Prelà, Duso, Cremado, Antola.." mi basta gettare un occhiata oltre la cima del Monte Bano per vederli ancora lì in fila, sapere che ci sono ancora mi tranquillizza
Il tempo di pappare una barretta e discendo il ripidissimo versante nord-est dell'Alpesisa, giunto sulla selletta affronto l'affilato crinale che prelude al Monte Lago del quale raggiungo la cima in una ventina di minuti.. data la breve distanza per questa vetta valgono le considerazioni fatte sull'Alpesisa, il monta Lago ha in più solo il caratteristico odore di cacca di capra
Dal Monte Lago scendo su cerchio rosso fino al valico sopra Canate di Marsiglia dove prendo l'AV scontornando le prendici dei due monti poc'anzi "scalati" con un tratto al riparo dei boschi che dona una frescura stupenda.. raggiungo la Gola di Sisa ed abbandono l'AV per prendere la mulattiera contrassegnata dalla croce rossa che attraversati i pascoli si muta in stradetta cementata che conduce alle prime case di San Martino di Struppa, attraversato il centro abitato, nei pressi della chiesetta si chiude l'anello e si scende a Prato per creuse sempre su croce rossa.
A mezzogiorno son già sotto la doccia.
Prato-Monte Alpesisa ore 02.00
Monte Alpesisa-M.Lago-Gola di Sisa-Prato ore 02.30
Totale anello ore 04.30 sosta inclusa.
A dopo per foto. Ciao
La giornata è tersa, la temperatura gradevolissima ed allietata da una brezza freschissima e gentile che rende davvero piacevole il cammino. Davanti a me il verde dei monti e l'azzurro del mare si confondono l'uno nell'altro.. essendo io Antolino il mio sguardo cerca subito i "quattro fratellini Prelà, Duso, Cremado, Antola.." mi basta gettare un occhiata oltre la cima del Monte Bano per vederli ancora lì in fila, sapere che ci sono ancora mi tranquillizza
Il tempo di pappare una barretta e discendo il ripidissimo versante nord-est dell'Alpesisa, giunto sulla selletta affronto l'affilato crinale che prelude al Monte Lago del quale raggiungo la cima in una ventina di minuti.. data la breve distanza per questa vetta valgono le considerazioni fatte sull'Alpesisa, il monta Lago ha in più solo il caratteristico odore di cacca di capra
Dal Monte Lago scendo su cerchio rosso fino al valico sopra Canate di Marsiglia dove prendo l'AV scontornando le prendici dei due monti poc'anzi "scalati" con un tratto al riparo dei boschi che dona una frescura stupenda.. raggiungo la Gola di Sisa ed abbandono l'AV per prendere la mulattiera contrassegnata dalla croce rossa che attraversati i pascoli si muta in stradetta cementata che conduce alle prime case di San Martino di Struppa, attraversato il centro abitato, nei pressi della chiesetta si chiude l'anello e si scende a Prato per creuse sempre su croce rossa.
A mezzogiorno son già sotto la doccia.
Prato-Monte Alpesisa ore 02.00
Monte Alpesisa-M.Lago-Gola di Sisa-Prato ore 02.30
Totale anello ore 04.30 sosta inclusa.
A dopo per foto. Ciao
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Alpesisa
Angolazione........pericol..ante.
Giallo sull'Alpesisa
Alpesisa in persona
Cosa vedete da lassù?
Giallo sull'Alpesisa
Alpesisa in persona
Cosa vedete da lassù?
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Alpesisa
Monte Lago
Dalla vetta del Lago in fondo alla valle si vede un Lago
Prelà-Duso-Cremado-Antola
Ciao, Alla prossima.
Dalla vetta del Lago in fondo alla valle si vede un Lago
Prelà-Duso-Cremado-Antola
Ciao, Alla prossima.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Alpesisa
Sono bei posti, ultimamente, per testare il ginocchio, ho fatto Marsiglia - Canate - valico Monte Lago - Monte Lago, quindi tornato sui miei passi ho percorso l'AV sino a Scoffera.
Sono giri che amo fare in solitudine, in compagnia solo di qualche grosso cinghiale nero...
Ah, la prova ginocchio era andata bene, alla faccia, il sentiero da Canate al valico per il Lago credo sia il più ripido che abbia mai fatto in Appennino...
Sono giri che amo fare in solitudine, in compagnia solo di qualche grosso cinghiale nero...
Ah, la prova ginocchio era andata bene, alla faccia, il sentiero da Canate al valico per il Lago credo sia il più ripido che abbia mai fatto in Appennino...
Re: Monte Alpesisa
Si, in effetti è ripido un bel pò.. un mio amico non proprio avvezzo alla montagna credo lo ricordi come un supplizio ancora adesso a distanza di 15 anni..
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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Re: Monte Alpesisa
Vero! Molto ripido! Ma io ho sofferto enormemente di più l'ultimo tratto per arrivare sull'Alpesisa dal Monte Lago! Sarà che avevo due bei panini in corpo, ma stavo per mettermi a piangere (e vomitare)
L'Alpe si scala. L'Appennino si viaggia, dall'Alpe si vede l'universo, e forse anche Dio, ma dall'Appennino si vedono gli uomini, e si vede il mare. (Maurizio Maggiani)
Re: Monte Alpesisa
Belin, quello poi è addirittura un muro, l'ho fatto oggi in discesa, farlo in salita con due panini in corpo ha qualcosa di eroico
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
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E dopo non sei più uguale.
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Re: Monte Alpesisa
Quello prima o poi vorrei farlo in condizioni invernali con picca e ramponi...
Re: Monte Alpesisa
Io mi ricordo una salita da pivello sull'alpesisa con la neve, erano tempi eroici in cui si saliva con pedule da mercato, jeans e bomber.. facevo un metro in salita e due in discesa... il problema era che poi in discesa si faceva prestissimo, non si riusciva proprio a fermarci....
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- Matricola
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- Joined: Sat Sep 22, 2012 18:05
- Location: Genova
Re: Monte Alpesisa
oggi gita all alpesisa con nadia partenza da s martino sentiero con segno croce ritorno dall alpe sentiero segno due rombi collegamento m lago alpeaisa su sentiero di cresta cerchio o riga rossa (no x canate)
noi siam la masnada ch'ha dura la coccia e s'apre la strada col chiodo da roccia !
Re: Monte Alpesisa
Fatta anche i oggi corricchiando partendo da zona Manin.
Ho raggiunto l'elideck al Righi e ho preso la strada dell'acquedotto fino a Creto, fatta una pausa per una coca e e continuato seguendo le indicazioni per l'AV (passo della Scoffera), solo che poi ho mancato la deviazione a dx e sono andato avanti alcuni KM. Questo è un bel tratto, tutto nel bosco molto corribile, deve essere bello anche in estate. Quindi sono tornato indietro e appena ho visto un po' di luce in alto ho tirato su. Ho beccato quindi il sentierino che porta all'Alpesisa dall'altro lato con quello strappo niente male. Era nuvoloso ma c'era una discreta vista, bella zona in effetti. Sono quindi tornato indietro per la strada che avrei dovuto fare, identificando il bivio che avevo mancato. Sono tornato indietro fino a Creto, altra coca e poi verso le collinette che vanno verso il metanodotto e dopo poco ho preso un sentierino che rimane abbastanza in piano (non ricordo il segnale) e che si congiunge con il sentiero contrassegnato con la X rossa che dalla strada dell'acquedotto si inerpica sulla sn (quello della Rigantoca per intenderci) e poi via per la strada fatta all'andata!
Poco più di 40 KM in circa 6 ore. Sulla via del ritorno mi sono beccato una piccola contrattura (o stiramento?) sulla coscia sn, fortunatamente sono riuscito ad andare avanti anche se con qualche timore (gli anni passano accidenti, stavo anche andando piano).
Era da un po' che ci tiravo ma tra il caldo e che non riuscivo a partire ad un'ora decente avevo sempre limitato l'azione a Creto.
Quanto c'è da Creto alla Scoffera per curiosità????
Ho raggiunto l'elideck al Righi e ho preso la strada dell'acquedotto fino a Creto, fatta una pausa per una coca e e continuato seguendo le indicazioni per l'AV (passo della Scoffera), solo che poi ho mancato la deviazione a dx e sono andato avanti alcuni KM. Questo è un bel tratto, tutto nel bosco molto corribile, deve essere bello anche in estate. Quindi sono tornato indietro e appena ho visto un po' di luce in alto ho tirato su. Ho beccato quindi il sentierino che porta all'Alpesisa dall'altro lato con quello strappo niente male. Era nuvoloso ma c'era una discreta vista, bella zona in effetti. Sono quindi tornato indietro per la strada che avrei dovuto fare, identificando il bivio che avevo mancato. Sono tornato indietro fino a Creto, altra coca e poi verso le collinette che vanno verso il metanodotto e dopo poco ho preso un sentierino che rimane abbastanza in piano (non ricordo il segnale) e che si congiunge con il sentiero contrassegnato con la X rossa che dalla strada dell'acquedotto si inerpica sulla sn (quello della Rigantoca per intenderci) e poi via per la strada fatta all'andata!
Poco più di 40 KM in circa 6 ore. Sulla via del ritorno mi sono beccato una piccola contrattura (o stiramento?) sulla coscia sn, fortunatamente sono riuscito ad andare avanti anche se con qualche timore (gli anni passano accidenti, stavo anche andando piano).
Era da un po' che ci tiravo ma tra il caldo e che non riuscivo a partire ad un'ora decente avevo sempre limitato l'azione a Creto.
Quanto c'è da Creto alla Scoffera per curiosità????
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
Re: Monte Alpesisa
Se ti interessa posso chiedere....ho degli amici che hanno fatto questo giro per allenamento e che senz'altro lo hanno misurato col GPS....argento wrote: Quanto c'è da Creto alla Scoffera per curiosità????
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: Monte Alpesisa
Mah sì grazie, ho dato un'occhiata alla cartina e mi sembra che strada ce ne sia!
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
Re: Monte Alpesisa
argento wrote:Mah sì grazie, ho dato un'occhiata alla cartina e mi sembra che strada ce ne sia!
Ok. allora chiedo.
Io ero stata solo fino all'Alpesisa e da Rivarolo era già una bella tirata...
Adesso è un pò che non vado perchè sto subendo una mutazione genetica, mi sto asfaltizzando
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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