In base a cosa dici che la pastorizia è integrata?
In base a cosa dici che in passato i lupi attaccavano gli uomini? ...e dove?
...e dici che è per questo motivo che furono quasi sterminati?

Moderator: Moderatori
dunque, provo a risponderti secondo il mio punto di vista ed i dati storici che hoAlexander wrote:In base a cosa dici che la pastorizia è integrata?
In base a cosa dici che in passato i lupi attaccavano gli uomini? ...e dove?
...e dici che è per questo motivo che furono quasi sterminati?
Poi rimaniamo sui discorsi: quello delle fabbbriche che centra? Mi sembra di sentire quelli che si fumano due pacchi di sigarette al giorno e quando gli dici che fa male ti rispondono "ed allora chi beve o si droga?"
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non per riparare i danni, ma per PREVENIRLI, mi sembrava evidente.
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a me non risulta che gli antichi non sterminassero i lupi, anzi... se qui erano scomparsi è proprio perchè sono stati cacciati
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iamo nel XXI secolo e dobbiamo viverci [quote]
Eh...quindi non possiamo guardare indietro?
non possiamo guardare a coloro "arretrati" tecnologicamente ed in costante pericolo di vita riuscivano a campare in equilibrio con la Terra migliaia di anni fa?
Anche quelli che sostengono il nucleare dicono che siamo nel XXI e sfottono ogni soluzione "alternativa".
Sai perchè? perchè è più FACILE.
E' facile dare la colpa al lupo invece che ad una società "chimica" e malata che sta facendo estinguere i pastori (altro che il lupo) è facile (in maniera ignorante ed ottusa) prendersela con il lupo invece che con la politica ed i poteri forti...
P.S. non sono contro i pastori, sono contro con chi se la prende con coloro che non possono nè parlare nè difendersi...
non lo so...capisco il tuo punto di vista ma mi sembra un pò troppo rigido e poco propenso a reali soluzioni...Ursus wrote: Eh...quindi non possiamo guardare indietro?
non possiamo guardare a coloro "arretrati" tecnologicamente ed in costante pericolo di vita riuscivano a campare in equilibrio con la Terra migliaia di anni fa?
Anche quelli che sostengono il nucleare dicono che siamo nel XXI e sfottono ogni soluzione "alternativa".
Sai perchè? perchè è più FACILE.
E' facile dare la colpa al lupo invece che ad una società "chimica" e malata che sta facendo estinguere i pastori (altro che il lupo) è facile (in maniera ignorante ed ottusa) prendersela con il lupo invece che con la politica ed i poteri forti...
P.S. non sono contro i pastori, sono contro con chi se la prende con coloro che non possono nè parlare nè difendersi...
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non lo so...capisco il tuo punto di vista ma mi sembra un pò troppo rigido e poco propenso a reali soluzioni...
immagino che lo sterminio sia avvenuto in virtù del pericolo che rappresentavano, per gli uomini e per il loro lavoro, pastorizia in primis.
nel periodo di massima espansione demografica sulle alpi, per il lupo restava a disposizione ben meno spazio di oggi (ed infatti, non a caso in questi ultimi anni di abbandono ed avanzata del bosco, c'è stato il ritorno e la progressiva espansione del predatore)
Straquoto da storico dell'agricoltura!!!!!blacksheep77 wrote:dunque, provo a risponderti secondo il mio punto di vista ed i dati storici che hoAlexander wrote:In base a cosa dici che la pastorizia è integrata?
In base a cosa dici che in passato i lupi attaccavano gli uomini? ...e dove?
...e dici che è per questo motivo che furono quasi sterminati?
Poi rimaniamo sui discorsi: quello delle fabbbriche che centra? Mi sembra di sentire quelli che si fumano due pacchi di sigarette al giorno e quando gli dici che fa male ti rispondono "ed allora chi beve o si droga?"
per l'integrazione, il primo punto è quello che il territorio (specialmente quello alpino) ha una sua stabilità grazie all'esistenza della pastorizia. sarebbe un discorso lungo, ma è scientificamente provato che la biodiversità (vegetale ed animale) è maggiore nei pascoli utilizzati rispetto ad un territorio a pari quote e pari condizioni dove l'attività pastorale non avvenga (non parlo a casaccio, ho lavorato per alcuni anni all'università su questi temi).
un pascolo non utilizzato invece si impoverisce dal punto di vista vegetazionale, perdendo anche parte dell'attrattività paesaggistica. di conseguenza, diminuisce anche la varietà di fauna (a partire dagli insetti, per continuare agli uccelli che se ne nutrono e così via).
un pascolo non utilizzato diventa instabile sotto tutti i punti di vista: maggiore pericolo di valanghe in inverno (scivolamento della massa nevosa sull'erba secca), progressivo rimboschimento, ecc...
per l'integrazione con il tessuto sociale, la pastorizia si è evoluta nei secoli, ma è una delle attività più antiche anche qui da noi (di solito si parla solo di abruzzo, quando si cita le antiche transumanze). proprio recentemente ho lavorato ad una ricerca ed ho "scoperto" che tutte le fiere più note e più antiche della mia zona (ma non solo) hanno origini pastorali. infatti si tengono in primavera (quando le greggi salivano dalla pianura verso i monti, si tosava e si vendeva la lana) ed in autunno (discesa dall'alpe, vendita di formaggi, agnelloni, ecc.)
potrei continuare ancora a lungo, ma poi magari i lettori si stufano e diventa sicuramente OT
per gli attacchi del passato, posso iniziare da mio nonno, che raccontava come la sua bisnonna narrasse di essere rimasta con i bambini piccoli nella sua frazione isolata, in inverno, con i lupi che la circondavano... poi ci sono le cronache delle valli (cito la val chisone, visto che proprio recentemente ho avuto modo di leggere queste cose), con numerosi casi di pastorelli uccisi dal lupo (parlo del XVIII secolo), persone attaccate e così via. non sono solo favole e leggende
immagino che lo sterminio sia avvenuto in virtù del pericolo che rappresentavano, per gli uomini e per il loro lavoro, pastorizia in primis.
nel periodo di massima espansione demografica sulle alpi, per il lupo restava a disposizione ben meno spazio di oggi (ed infatti, non a caso in questi ultimi anni di abbandono ed avanzata del bosco, c'è stato il ritorno e la progressiva espansione del predatore)
il discorso delle fabbriche, dei centri commerciali e di tutto quello che si sta costruendo quasi senza controllo oggi centra eccome! il pastore era integrato nel territorio, aveva spazi dove stare, ma poco per volta glieli stanno sottraendo (a lui, al contadino, ma soprattutto A TUTTI NOI, che non ce ne rendiamo ancora conto... avete sentito anche carlin petrini l'altra sera?). sono quelle le cose invadenti, non il pastore che, in quanto professione, esiste da secoli (millenni!)
spero di essermi spiegata a sufficienza
Alexander wrote:.
Diciamo che la pastorizia, le attività pastorali, la tradizione e tutto ciò che vi è legato sono attività antropiche naturali da difendere e mantenere... è più semplice sostenerlo e siamo tutti d'accordo.
.
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io sono la prima che guarda al passato, eccome!
Ursus wrote:Mi spiace che non si riesca a rispondere nel merito, o si voglia chiudere la discussione.
I grandi studi e ricerce sono la base di molti ragionamenti "pratici", va bene, ma la questione iniziale era una:
il lupo è in sostanza un problema.
Io credo che sia l'uomo il problema.
Non è il lupo ad aver *...........* montagne e colline, non è il lupo ad aver permesso il triste abbandono delle valli alpine perchè "il mondo" preferisce la "milano da bere" alla luce della sera di un paesino di montagna.
Mi piacerebbe solo che si lasciasse in pace uno degli animali più capaci ed intelligenti al mondo, lo si lasciasse in pace di adattarsi per l'ennesima volta ai problemi che noi creiamo, invece di pretendere che di "confinarlo" in aree o "stili" di vita.
Saluti
ho un po' di perplessità su queste affermazioni; spesso la realtà non è come si racconta.blacksheep77 wrote:per gli attacchi del passato, posso iniziare da mio nonno, che raccontava come la sua bisnonna narrasse di essere rimasta con i bambini piccoli nella sua frazione isolata, in inverno, con i lupi che la circondavano... poi ci sono le cronache delle valli (cito la val chisone, visto che proprio recentemente ho avuto modo di leggere queste cose), con numerosi casi di pastorelli uccisi dal lupo (parlo del XVIII secolo), persone attaccate e così via. non sono solo favole e leggende
mah... mi sembra che per molti uomini ogni scusa sia buona per sopprimere animali selvatici.blacksheep77 wrote:immagino che lo sterminio sia avvenuto in virtù del pericolo che rappresentavano, per gli uomini e per il loro lavoro, pastorizia in primis.
sintesi perfetta direi...plata wrote:
quello che non ho capito, o che forse mi è sfuggito, è questo: se a fronte di un danno subito a causa del lupo gli allevatori/pastori venissero prontamente rimborsati è pensabile un diffuso atteggiamento di tolleranza verso questo animale?
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E' ovvio che cercavo di trovare una situazione di compromesso in modo che dal topic ne potessero uscire proposte da portare avanti.
Ursus wrote:Hai ragione, sono partito con l'ascia in mano e bava alla bocca..Code: Select all
E' ovvio che cercavo di trovare una situazione di compromesso in modo che dal topic ne potessero uscire proposte da portare avanti.
Ma quando sento paragonare il lupo ad uno squallido ladro d'appartamento o quando mi si pubblicano foto di pecorelle squartate in stile "fine ottocento" per dimostrare la malvagità del lupo cattivo...perdo la sempre più sottile moderazione che ho.
Però poi riesco a tornare "civile"...
Saluti
Pensavo, per fare un esempio un po' facile, di dotare i pastori di fucile di precisione e proiettili in gomma che diano molto dolore senza peraltro nuocere eccessivamente all'animale colpito.....pecore transegeniche! ma così il lupo muore di fame... poi dobbiamo insegnargli il karaté!
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se si vuole effettivamente arrivare ad un punto di equilibrio in questo delicato rapporto non credo che basti 'educare' una sola delle 2 parti in causa, cioè il lupo, ma entrambe, proprio per evitare che la tentazione di "metter su una cartuccia" prevalga.
plata wrote:Ciao blacksheep, io continuo a non capire se i pastori/allevatori possano accettare di far coesistere la propria attività con la presenza del lupo.
non credo che sia solo una questione di rimborsi (condizione necessaria, ma non sufficiente), ma anche di mentalità, dato che, come tu scrivi, il lupo è disturbo, nemico, problema. se si vuole effettivamente arrivare ad un punto di equilibrio in questo delicato rapporto non credo che basti 'educare' una sola delle 2 parti in causa, cioè il lupo, ma entrambe, proprio per evitare che la tentazione di "metter su una cartuccia" prevalga.
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io invece non capisco un'altra cosa... prima con mille parole ho cercato di capire se si poteva trovare un compromesso... e grosso modo come in altri momenti ti ho se sostanzialmente ti sarebbe adnata bene una possibilità di difesa senza attacco ma come difesa e una buona metodica dei rimborsi... te l'avrò chiesto 5 o 6 volte tra i precedenti topic e quelli ritirati fuori...
...poi leggo che tu dici esattamente che serve questo...
non riesco a capire... non bastava dire "si è quello che vorrei" ... o è apposta un flame per fare polemica?
è una domanda seria e non da persona che ha partecipato alla discussione.
Che vuol dire che il problema è l'uomo? Non mi verrai mica a raccontare il mito della natura incontaminata e poi rovinata dall'uomo?Ursus wrote:Non ti capisco, sinceramente.Code: Select all
io invece non capisco un'altra cosa... prima con mille parole ho cercato di capire se si poteva trovare un compromesso... e grosso modo come in altri momenti ti ho se sostanzialmente ti sarebbe adnata bene una possibilità di difesa senza attacco ma come difesa e una buona metodica dei rimborsi... te l'avrò chiesto 5 o 6 volte tra i precedenti topic e quelli ritirati fuori... ...poi leggo che tu dici esattamente che serve questo... non riesco a capire... non bastava dire "si è quello che vorrei" ... o è apposta un flame per fare polemica? è una domanda seria e non da persona che ha partecipato alla discussione.
Ho detto che il problema è a monte...flame?polemica?
Ho ribadito che il problema non è il lupo ma l'uomo ed è quest'ultimo che deve adattarsi.
Saluti
Ciao Erne, io credo che la soluzione/compromesso possa essere ottenuta se e solo se c'è l'accettazione da parte dei pastori/allevatori della presenza del lupo sul loro territorio, cosa diversa, anche se fortemente collegata, al discorso dei rimborsi.Erne wrote:Ma ad una soluzione/compromesso bisogna giungere ,,, se si vuole evitare che finisca nel "solito" modo !
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no no calma scusami non ho specificato ...parlavo con Black Sheep!
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Non mi verrai mica a raccontare il mito della natura incontaminata e poi rovinata dall'uomo?
Ursus wrote:Mi sfuggiva qualcosa, va be che sto invecchiando...Code: Select all
no no calma scusami non ho specificato ...parlavo con Black Sheep!
E' invece è proprio questo che ti racconto.Code: Select all
Non mi verrai mica a raccontare il mito della natura incontaminata e poi rovinata dall'uomo?
Hai dato un occhiata a cio che abbiamo fatto negli ultimi due secoli?
non sarai mica uno di quelli che crede che il centro dell'universo sia l'uomo e che ogni nostra azione sia bene o male giustificata e "digerita"?
potresti andare a farti una nuotata nell'oceano tra le bottiglie di plastica (diversi agglomerati di plastica stanno "girando" nei vari mari del mondo, alcuni grandi come il Texas) o farti un insalata di plancton condito con particelle di plastica...
Non sono , a priori, contro la tecnologia ed il progresso, ma abbiamo "c****o fuori dal bulacco" da troppo tempo e stiamo rovinando tutto, altro che mito della natura incontaminata.
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Aihmè ho capito
purtroppo le solite cosiderazioni
che dimenticano un approccio scientifico e naturalistico storico delle realtà storiche di cui stiamo parlando.
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Hai mai seguito le questioni relative agli antichi pascoli, hai mai seguito i Sic? Ti sei mai occupato di storia dell'agricoltura in Liguria?