Pale eoliche sull'Alta Via

Montagna a 360 gradi: pensieri, notizie, meteo...

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Walter1
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Post by Walter1 »

niente, non mi hanno voluto come accompagnatore
è troppo evidente che non posso essere un professore ? :evil:
giamma
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Post by giamma »

RobyValgrana wrote:Ciao a tutti mi piacciono questi dibattiti, impegnati ciascuno secondo il suo punto di vista. alcuni spunti.
Ridurre i consumi.
ci sono alcune cose che secondo me sarebbero applicabili, ma comportano una rivoluzione della nostra maniera di vivere.
Perchè non iniziare con le insegne luminose?
perchè non ridurre l'illuminazione pubblica? e lo so che fa storcere il naso, perchè cmq la luce dà sicurezza specie in città.
ma mi chiedo io, è proprio mai necessario che le strade siano illuminate tutta la notte? non so, ma soprattutto superstrade e tangenziali percorse solo da macchine e non da pedoni...
dovremmo entrare in una dimensione molto umile tutti quanti, e mi ci metto per primo dentro, cosa posso fare io per utilizzare meno energia elettrica o farlo in momenti meno pesanti per il fabbisogno totale. non dico rinunciare atutto e tornare all'età della pietra, ma qualcosa.

Poi si può ragionare sulla produzione di energia. Personalmente sono un po' scettico sul nucleare, ma non sono un tecnico. scettico per costi e ragioni ambientali.
Lavoro in un capannone che ha il tetto coperto di pannelli fotovoltaici: ebbene, se noi utilizzassimo bene i tetti dei capannoni per il fotovoltaico sarebbe già qualcosa. ci sono problemi per lo smaltimento? intanto ricicliamo tutto ciò che si può ed investiamo nella ricerca per risolvere questo problema.
Inoltre, ed è esempio concreto, ci sono un sacco di acquedotti che hanno dislivelli e salti tali da pensare di installare lì piccole centraline idroelettriche. Si produrrà magari poca energia, ma moltiplichiamo gli acquedotti che sulle alpi siano sfruttabili per questa operazione? cosa otteniamo? Non ho inventato nulla, semplòicemente è l'esempio di ciò che avviene nel mio comune, dove una centralina, con un po' di problemi iniziali, dovuti a calcoli di progettazione sbagliata produce energia elettrica senza dover captare acqua oltre quella utilizzata dall'acquedotto. Idem si può fare con canali irrigui caratterizzati da pendenze. non nuove captazioni ma sfruttare quelle già esistenti. non è detto che ci deve essere una produzione enorme per ogni centrale, ma un po'. che aggiunto a decine di altri un po' può servire.
Vogliamo parlare poi dei gas liberati dai rifiuti nelle discariche? utilizzarli per produrre energia? ragazzi, tocca a noi, tutti portare avanti queste battaglie e costringere le lobby del petrolio o chi per essere a farsi da parte il più possibile.


Per inciso, chiunque voglia verificare o informarsi, il comune di cui vi parlo è Valgrana, e per qlc mese ancora sarò in amministrazione, per cui se volete informazioni siete sempre ben accetti.
Valle Grana! Che bei posti: ancora quest'autunno ho fatto un bel giro in bici attorno al santuario.
Le cose che dici sono tutte giuste. Il problema generale è che sfruttando tutte queste fonti e risparmiando dovremmo coprire il 50% (ipotesi molto ottimistica e sarebbe ora che l'Italia si desse una mossa in proposito) del fabbisogno energetico. Resta il problema dell'altra metà. Possiamo continuare a bruciare combustibili fossili come se il mondo non stesse cambiando?
Acqua, aria, silenzio.
Chi li danneggia ci aggredisce.
Difendiamoci.
ciao
giamma
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disgaggio
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Post by disgaggio »

finalmente riesco a rispondere (l'altro giorno non riuscivo a caricare QZ, poi ho avuto un mondo da fare....e questa e' una risposta luuuuunga!)

capitolo 1: le fonti energetiche:
bellissima l'idea di sfruttare le pendenze di acquedotti canali irrigui etc.....bellissime le idee su fotovoltaico, solare termico,....
ovviamente alcune hanno dei limiti, altre dei veri e propri difetti....ad esempio la produzione di impianti per fotovoltaico attualmente e' un processo ad alto impatto ambientale (cosi come la produzione di telefonini e di altra roba elettronica): scarti tossici, grandi quantita' di energia richieste, necessita' di estrarre i minerali......per ovviare a questi inconvenienti, occorre FARE RICERCA per trovare metodi e materiali alternativi, piu' economici etc: spendere di piu' per risparmiare di piu'!!
inoltre, le fonti rinnovabili, essendo "accese" quando capita, possono essere usate per applicazioni non critiche: un ospedale che basa la sua fiunzionalita' sull'elettricita', un'industria che in caso di interruzione subisce danni enormi.....devono essere collegate a una fonte costante e controllabile. il nucleare, spiace dirlo, risponde a tutti i requisiti. in piu' per chi si preoccupa delle scorie radioattive, emette piu' pulviscolo radioattivo una centrale a carbone......e mentre il combustibile nucleare non solo si puo' immagazzinare in siti sicuri (relativamente, ma tutto lo e', forse qualcuno di voi non va ad arrampicare/fare montagna/mountain bike etc perche' non e' una cosa sicura al 100%?) ma in svizzera dove mi reco per lavoro stanno studiando (anche con fondi italiani) dei metodi per accelerare il decadimento di questi elementi, in modo da ottenere livelli di radioattivita' molto ridotti sfruttando perlatro una parte dell'energia prodota da loro stessi (e senza perderla...solamente convertendola in calore!)
per non parlare della tanto decantata FUSIONE: e' vero che al momento non se ne vede la realizzabilita' "economicamente sostenibile" ma, come male necessario per arrivarci, abbiamo che e' richiesta una quantita' enorme di energia per accendere la scintilla. energia che, mi si permetta, non si puo' di certo ottenere con le pale eoliche.

inoltre, anche se non avessimo centrali nucleari, piccoli reattori a scopi scientifici E PURE MEDICI sono in funzione, cosi come ogni volta che fate un esame radiografico o simili, piccole quantita' di scorie radioattive vengono prodotte...a cio' si aggiunga che il petrolio e' importantissimo in ogni settore della nostra vita come MATERIA PRIMA per produrre le scarpe che indossiamo, i vestiti che portiamo, protesi, strutture, attrezzi.....e' un peccato BRUCIARLO per fare energia.

ora, dopo il panegirico del nucleare, analisi delle strategie (cap.2)
strategia n.1: risparmio energetico. quante volte arrivo a genova o giro per chiavari o qualunque altro posto e, nonostante siano le 10 di mattina (ad esempio) vedo che i lampioni dell'illuminazione pubblica sono accesi? a chi servono a quell'ora? perche' se entro in una galleria autostradale di notte devo percorrere i primi 50 metri accecato dallo sbalzo tra il buio esterno e la fortissima illuminazione interna?
quando esco dall'ufficio spengo le luci? da noi (DIPARTIMENTO DI FISICA) rimangono accese tutta la notte le luci interne dei corridoi. dipinti di nero a scopo precauzionale in modo da richiedere per forza un'illuminazione artificiale.....e poi macchinette del caffe' sempre attaccate, pc e monitor lasciati in stand-by, ogni sorta di apparecchi: so benissimo che il civile copre una frazione del consumo energetico...ma per quel poco, tocca a noi impegnarci. anche tramite il riciclaggio: riutilizzare metalli, vetro, plastica (in misura minore la carta...) permette di saltare alcuni stadi di produzione: meno carbone per fare l'acciaio, meno scavi per apritre miniere, meno energia per fondere silice, minor richiesta di petrolio per la fabbricazione di materie plastiche (vedi sopra...)

cap.3, dove mettere le pale eoliche? certo non sull'alta via, ma se c'e' stato baccano quando hanno proposto di mettere 15 pale sulla diga foranea (di certo non un paradiso incontaminato!!!!) per come la vedo io, la soluzione italiana sara' si propongono 100 posti e chi solleva meno polverone la piglia in c..o
poi si puo' ragionare se ci sono
1) fonti meno invasive (ma nel bene e nel male l'uomo e' da migliaia di anni che interagisce con l'ambiente modificandolo....pensiamo anche solo ai terrazzamenti!)
2) sistemazioni dell'eolico/solare/eccc piu' efficienti, se si possono fare pale piu' piccole e silenziose etc.
quanto alla smaltibilita' dell'eolico, non ci giurerei. allora anche gli impianti di risalita sono "smaltibili"....
ma vengono smaltiti? no perche' COSTA. nel momento in cui costera' di piu' NON SMALTIRLI allora se ne puo' parlare...

a me piacciono molto tutte le idee che portano a un'effettiva riduzione della nostra impronta. ma sono convinto che deve esserci una presa di coscienza generale, dell'uomo della strada....altrimenti, con le decisioni imposte, siano esse leggi restrittive o contributi per "drogare" il mercato...non si va lontano!
prendi la tacchetta,
la MANARA ti aspetta!!!
...............

usa il cervello, non il martello!
gabri
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Post by gabri »

disgaggio sono d'accordo con tutto quello che dici.
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andreaparodi
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Post by andreaparodi »

Il dibattito l'avevo aperto io coi miei dubbi sull'effettiva utilità delle pale eoliche (perché non mi andrebbe proprio giù che ne costruissero centinaia sui nostri bei monti e poi , candidamente, scoprissero che servono a poco più di nulla... Poi la discussione è cresciuta e ha investito tutte le fonti energetiche.

Comunque ieri ho avuto una conferm ai miei dubbi sul fatto che le pale eoliche siano più un business (che in soprammercato rovina i monti) che una soluzione ai problemi energetici.

Infatti ieri (6 marzo) sul Secolo XIX ho letto un articolo di un vero esperto (non un Don Chisciotte come me....), intitolato "Energia, il vento è una bella suggestione ma gli impianti eolici non risolvono il problema": in sostanza dice che le pale eoliche non hanno un'efficienza e una produzione di energia tali da giustificare i loro costi e il loro impatto ambientale.

Cito alcune frasi: "... Per produrre con un impianto eolico la stessa quantità d'energia di una sola centrale nucleare attuale, occorrerebbe prevedere almeno 2560 generatori. Poiché i singoli generatori vanno adeguatamente distanziati tra loro... questo significa che un campo eolico con genaratori in linea impiegherebbe un fronte di 622 km..."!!!!

Insomma, come temevo io, le pale eoliche sui monti si fanno più per far guadagnare soldi ai costruttori che per la lovo effettiva utilità... E intanto si rovinano le montagne!

In più ho sentito oggi alla radio che Berlusconi vuole liberalizzare le concessioni edilizie per rilanciare l'economia... Ma non è che, se cementifichiamo tutto, poi scappano anche i turisti e l'economia si rilancia... giù dalla finestra?!?
andreaparodi
giamma
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Post by giamma »

andreaparodi wrote:Il dibattito l'avevo aperto io coi miei dubbi sull'effettiva utilità delle pale eoliche (perché non mi andrebbe proprio giù che ne costruissero centinaia sui nostri bei monti e poi , candidamente, scoprissero che servono a poco più di nulla... Poi la discussione è cresciuta e ha investito tutte le fonti energetiche.

Comunque ieri ho avuto una conferm ai miei dubbi sul fatto che le pale eoliche siano più un business (che in soprammercato rovina i monti) che una soluzione ai problemi energetici.

Infatti ieri (6 marzo) sul Secolo XIX ho letto un articolo di un vero esperto (non un Don Chisciotte come me....), intitolato "Energia, il vento è una bella suggestione ma gli impianti eolici non risolvono il problema": in sostanza dice che le pale eoliche non hanno un'efficienza e una produzione di energia tali da giustificare i loro costi e il loro impatto ambientale.

Cito alcune frasi: "... Per produrre con un impianto eolico la stessa quantità d'energia di una sola centrale nucleare attuale, occorrerebbe prevedere almeno 2560 generatori. Poiché i singoli generatori vanno adeguatamente distanziati tra loro... questo significa che un campo eolico con genaratori in linea impiegherebbe un fronte di 622 km..."!!!!

Insomma, come temevo io, le pale eoliche sui monti si fanno più per far guadagnare soldi ai costruttori che per la lovo effettiva utilità... E intanto si rovinano le montagne!

In più ho sentito oggi alla radio che Berlusconi vuole liberalizzare le concessioni edilizie per rilanciare l'economia... Ma non è che, se cementifichiamo tutto, poi scappano anche i turisti e l'economia si rilancia... giù dalla finestra?!?
Beh dai non esagerare. L'eolico ha la sua utilità e contribuisce, in misura moderata, alla produzione di energie. E' certo vero che i contributi sono tali da rendere conveniente (al costruttore) la posa di impianti in aree con ventosità modesta.
Tra le alternative eolico ed idroelettrico sono quelle più convenienti (vedi il discorso dell'EROEI fatto più sopra) ma entrambe sono economicamente "drogate".
Per Berlusca che ci vogliamo fare, tanto lo rivoteremo, vuol dire che siamo contenti così.
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disgaggio
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Post by disgaggio »

l'eolico, comsi come il fotovoltaico, puo' essere utile per le piccole realta': ad esempio, se hai una centralina del meteo, o un rifugio, o una qualunque struttura in un posto impervio ma ventoso, puoi sperare di farla funzionare con l'eolico: produci un po' di energia in piu' e lo accumuli, quando non c'e' vento attingi alle riserve....in questo modo non devi portare orribili tralicci e cavi, minimizzando l'impatto ambientale. non e' realistico pensare di alimentarci "la nostra vita moderna" per quanti risparmi energetici si possano immaginare....

sul nucleare, piuttosto che per il nucleare in quanto tale, i miei dubbi (ebbene si ne ho anchio) sono sulla gestione "all'italiana" della faccenda: dopo aver miopemente smantellato le nostre centrali sull'onda emotiva di chernobil, ora siamo costretti a ripartire da zero, avendo perso ventanni. e ripartiamo con centrali di vecchio tipo, meno efficienti, piu' costose (dal punto di vista dello smaltimento delle scorie) e, sicuramente, foriere di nuovi sprechi (tangenti concussioni movimenti di "rivolta popolare" da tacitare a colpi di vil denaro....)
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trigi
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Post by trigi »

andreaparodi wrote:Il dibattito l'avevo aperto io coi miei dubbi sull'effettiva utilità delle pale eoliche (perché non mi andrebbe proprio giù che ne costruissero centinaia sui nostri bei monti e poi , candidamente, scoprissero che servono a poco più di nulla... Poi la discussione è cresciuta e ha investito tutte le fonti energetiche.

Comunque ieri ho avuto una conferm ai miei dubbi sul fatto che le pale eoliche siano più un business (che in soprammercato rovina i monti) che una soluzione ai problemi energetici.

Infatti ieri (6 marzo) sul Secolo XIX ho letto un articolo di un vero esperto (non un Don Chisciotte come me....), intitolato "Energia, il vento è una bella suggestione ma gli impianti eolici non risolvono il problema": in sostanza dice che le pale eoliche non hanno un'efficienza e una produzione di energia tali da giustificare i loro costi e il loro impatto ambientale.

Cito alcune frasi: "... Per produrre con un impianto eolico la stessa quantità d'energia di una sola centrale nucleare attuale, occorrerebbe prevedere almeno 2560 generatori. Poiché i singoli generatori vanno adeguatamente distanziati tra loro... questo significa che un campo eolico con genaratori in linea impiegherebbe un fronte di 622 km..."!!!!

?!?
Mi spiace riaffrontare l'argomento proprio citando questa tua risposta in cui credi di avere avuto una conferma ma quello che citi sul secolo non è altro che il solito modo con cui si fa "informazione" nel nostro paese...... :cry: Eccoti alcune considerazioni che lascio ovviamente al tuo giudizio:

1) La firma del "vero esperto" è di uomo di Ansaldo (che per chi non lo ricordasse avrebbe avuto a suo tempo l'esclusiva per il nucleare, come Ansaldo Energia, se un certo referendum non avesse a suo tempo bloccato tutto........e che probabilmente avrà (spero personalmente di no....) un ruolo significativo se effettivamente si riparte con il nucleare in Italia;
2) Guarda caso si tratta di un articolo a senso unico (non viene citato alcun aspetto favorevole all'eolico.....) in cui si vuol far passare l'utilizzo dell'eolico come un'emerita sciocchezza: purtroppo (per ignoranza? lo spero ma temo di no) l'"esperto" non ha la minima idea di cosa sia diventato l'eolico in Europa, e continua a citare prospettive di sviluppo (in termini di copertura energetica) ampiamente superate dalla realtà in aree più evolute in questo senso della nostra: per esempio in Spagna coprono oggi con l'eolico percentuali del consumo superiori COSTANTEMENTE al 25% del totale con picchi che sono arrivati fino a oltre il 40%......sappi che il tanto citato nucleare in media copre il 20%......alla faccia di tutte le considerazioni sull'efficenza.
3) mi piacerebbe credere sempre alla buona fede di tutti....ma sei convinto che gli articoli in cui si mette in discussione l'eolico ( sempre contro e a senso unico....) sia un caso che escono sul secolo proprio in certi momenti e non in altri? Chi si occupa di fare rassegne stampa "casualmente" si trova ad osservare come il parere di Sgarbi (sai che parere...ma in questo non sono obiettivo perchè personalmente lo trovo insopportabile) sull'eolico sia uscito proprio quando si è proposto le pale sulla diga foranea........quello da te citato guarda caso esce proprio in occasione di Energethica.....mah.....casualità.
4) chi ha investito a livello industriale nell'eolico (Spagna, Germania, nord europa) si ritrova in mano aziende estremamente floride, tanto vive da PRETENDERE IL PAGAMENTO ANTICIPATO DEGLI IMPIANTI ALL'ORDINE.....non saranno mica tutti cretini quelli che le comprano e le montano in giro per il mondo......

Attenzione a cosa ci raccontano......i dati (quelli che non troverai probabilmente mai sui nostri quotidiani/settimanali) sono disponibili, basta cercarli........stanno solo cercando di intontire un certo modo di essere ambientalisti......e spesso ci riescono benissimo.
Che anche in USA, dove la potenza dei petrolieri ha permesso di avere in mano gli stessi presidenti per anni (e tutti lo sanno benissimo) c'è oggi il primo presidente che non si è pagato la campagna elettorale con i miliardi delle lobbies e guarda caso sta puntando sulle alternative......chissà sarà un cretino anche lui?
Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.

Albert Einstein.
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enrico pelos
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Post by enrico pelos »

gabri wrote:Secondo me si sta facendo un pò di confusione. Per come la vedo io la montagna per rimanere viva bisogna poterla vivere.
Nel senso che se il comune di Varese per esempio ha un ritorno economico per l'installazione delle pale, ben vengano. mi sembra che grazie alle prime due pale installate Varese sia diventato famoso in tutta italia,e come esempio di paese ecologico. non il contrario.
... L'atomo non mi pare una soluzione da buttare! anzi.tanto le centrali nucleari ce l'abbiamo in francia, ...
Eh già in Francia ce ne sono da sole più di un quarto che in tutto il resto d'Europa Russia, tutta, compresa. La più grossa concentrazione - sono 7 - è proprio a non molti pochi km al di là della Liguria. Per noi poi ci sono anche quelle della Svizzera. Ogni giorno l'enel ne compra una certa quantità a seconda dei picchi di consumo e i francesi ce la fanno pagare carissima che poi la paghiamo noi. A questo punto centrali o no se c'è una fuga come Cernobyl noi liguri siamo tutti "fregati". Anche se a molti di noi le pale possono proprio dare fastidio in Liguria finora va ancora bene andate un po' a vedere in Spagna ... ci sono dei paesaggi che sono solo pale e pannelli solari in grande quantità e non a caso ormai sono i primi in Europa. In Italia con il sole che abbiamo non c'è una politica "seria" di incentivi (ci sono ma li ammortizzi in tanti di quegli anni che... ti scappa la voglia). Ogni casa potrebbe prodursi perlomeno l'acqua calda quasi aggratis... Uno si chiede anche perchè... ma poi capisce anche che forse è inutile chiederselo...
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Post by lmmt »

enrico pelos wrote:Eh già in Francia ce ne sono da sole più di un quarto che in tutto il resto d'Europa Russia, tutta, compresa. La più grossa concentrazione - sono 7 - è proprio a non molti pochi km al di là della Liguria. Per noi poi ci sono anche quelle della Svizzera. Ogni giorno l'enel ne compra una certa quantità a seconda dei picchi di consumo e i francesi ce la fanno pagare carissima che poi la paghiamo noi. A questo punto centrali o no se c'è una fuga come Cernobyl noi liguri siamo tutti "fregati"
scusami, ma c'è qualcuno che puàò rispondere a questo paradosso:

se in Provenza ci fosse la guerra, temere che questa possa proliferare nella vicina provincia d'Imperia non costituisce una ragione valida perché i bordigotti dichiarino guerra ai sanremesi ''perché tanto, prima o poi arriva anche qui..."

Penso che ci siano domande non eludibili: il nucleare è sicuro o non è sicuro?
Quale è il significato della parola "sicuro"?
Ma allora ci possono essere le fughe, sì o no?
Se il nucleare fosse sicuro, non capisco la necessità di sottolineare il fatto che ci siano tante centrali vicino a casa nostra. Se non fosse sicuro (come mi pare di evincere da tali sottolineature), ciò non costituisce un motivo valido per costruirle qua, MA ANZI un motivo valido per lottare al fine di eliminarle anche dalla Francia.
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Post by enrico pelos »

lmmt wrote:Ma allora ci possono essere le fughe, sì o no?
Se il nucleare fosse sicuro, non capisco la necessità di sottolineare il fatto che ci siano tante centrali vicino a casa nostra. Se non fosse sicuro (come mi pare di evincere da tali sottolineature), ciò non costituisce un motivo valido per costruirle qua, MA ANZI un motivo valido per lottare al fine di eliminarle anche dalla Francia.
Ma infatti il mio punto è proprio questo. Non sono sicure (e non parliamo dello smaltimento delle scorie..), basta vedere i vari incidenti negli anni passati, anche in Italia a Trino anni fa. Oggi un guasto "dovrebbe" essere molto più raro ma può sempre succedere come in tutte le cose umane. Allora sono d'accordissimo con te che occorrerebbe che non ci fossero in tutta l'Europa. In Francia hanno creato un movimento paneuropeo ma è andata male. Facciamo guerra alla Francia?
Allora visto che di energia si vive a me sembra ormai obsoleto disquisire centrali si centrali no. Questo non vuole affatto dire che sono favorevole.
Il punto secondo me è un altro: tutti sappiamo bene - consciamente o inconsciamente - che le onde che ci bombardano ogni giorno da quelle dei telefonini ai sat agli elettrodotti e via discorrendo ci sono anche se non le vediamo! Stiamo a disquisire ma chi di noi sarebbe disposto a rinunciare al telefonino alla tv, al nav gps etc? Qualcuno alza la mano? Io si, ma intanto anche se vado in un monte a fare il pastore a lume di candela le onde ormai mi raggiungono anche li...
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Post by winni »

enrico pelos wrote: Stiamo a disquisire ma chi di noi sarebbe disposto a rinunciare al telefonino alla tv, al nav gps etc? Qualcuno alza la mano? Io si, ma intanto anche se vado in un monte a fare il pastore a lume di candela le onde ormai mi raggiungono anche li...
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Post by dags1972 »

sulla rdm di questo mese si parla di pale eoliche...
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Feanim
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Post by Feanim »

Ciao: sono nuovo nel forum ; ho visto il titolo del topic , ho letto la maggior parte degli interventi e mi permetto di dire la mia (mi scuso se ripeto qualcosa che è gia stato scritto)

1) Anche io ho fatto non più di un anno e mezzo fa il tratto che dal Gottero va al passo della cappelletta ; ma se devo essere sincero a me le pale eoliche erano piaciute (avevo fatto anche diverse foto) : magari una fila di venti pale eoliche sarebbero orribili , ma le trè che c'erano all'epoca mi sembrava si inquadrassero piuttosto bene nel contesto (voi direte de gustibus...) :shock:
Certamente dopo una decina di minuti di sosta però il rumore diventa parecchio fastidioso , ma essendo quelle pale piuttosto lontane dalle abitazioni ho pensato che si trattasse di un buon lavoro.
Quest'anno ho passato in auto Germania e Danimarca (dove le pale eoliche sono abbastanza frequenti) e devo dire che in generale , questi enormi mulini a vento moderni che si stagliano da campi colorati , possono essere piuttosto piacevoli alla vista.

2)Paesaggisticamente vi invito a considerare la differenza fra le pale eoliche e i mega ripetitori che si trovano ad esempio su monte Leco :evil: , secondo me non c'è paragone preferisco 1000 volte le pale eoliche

3) In senso più generale ; ruguardo al problema energetico concordo con chi dice che nel presente le forme di energie alternative non sono una soluzione immediata del problema , e personalmente ero e rimango favorevole al nucleare , ma il futuro?
Il futuro è delle energie alternative ; sia nel piccolo che su ampia scala; non ci sono alternative alle energie alternative :D
Che poi sia un Buisness (ma cosa non lo è?) può darsi , ma almeno è un buon Buisness ; inoltre quelli di cui parliamo oggi sono gli strumenti di prima o seconda generazione ,entro dieci anni sono convinto che la tecnologia ci darà pale eoliche più efficienti e dal minor impatto ambientale
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Brookite
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Post by Brookite »

E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
andreaparodi
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Post by andreaparodi »

Mi ha impressionato la risposta di Trigi (ma perché nei forum la gente non si firma col suo nome che poi io non so mai con chi sto parlando?). Insomma, mi ha impressionato, perché, da ingenuo che sono, quando ho visto qualcuno che tirava acqua al mio mulino (ad acqua, non a vento...) non sono mica stato a pensare che poteva invece tirare acqua a mulini ben più pericolosi di quelli a vento (vedi energia nucleare). Quindi potrebbe essere tutto falso: le pale eoliche magari funzionano benissimo, e chi le condanna lo fa per interesse suo e non per il bene dell'umanità. Va bene. Ma che si rovinino paesaggi in nome di qualsiasi causa, anche fosse santissima e intelligentissima, mi disgusta comunque. Perché in parallelo va avanti comunque questa nostra maledetta economia di rapina, di consumo a tutti i costi, di vivere di corsa, di avere tutto: telefonini, ARVA, GPS, navigatori satellitari, idromassaggi, lettori CD, forni a microonde, auto che parcheggiano da sole, navi da crociera, trekking in Nepal e chi più ne ha più ne metta. Ma cosa ce ne facciamo di tutte queste diavolerie? a cosa servono? Qualcuno mi può spiegare perché, se tutti decidessimo di non essere più "consumatori" ma persone equilibrate che si rammendano i vestiti vecchi invece di buttarli via e comprarne sempre nuovi, perché, se facessimo così, l'economia andrebbe a rotoli?Siamo per forza condannati a consumare sempre di più, a produrre sempre di più, a correre sempre di più, rovinando la natura, il pianeta e soprattutto noi stessi?
andreaparodi
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skeno
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Post by skeno »

andreaparodi wrote:Siamo per forza condannati a consumare sempre di più, a produrre sempre di più, a correre sempre di più, rovinando la natura, il pianeta e soprattutto noi stessi?
Purtroppo sembra di sì.
Non esiste un economista che abbia elaborato una teoria per cui la crescita zero sia considerata virtuosa.
Siamo schiavi del Prodotto Interno Lordo (PIL) e nessuno si chiede cosa c'è dentro il PIL.
Dentro il PIL c'è tutto, anche la m. che respiriamo, i rifiuti che produciamo, le munizioni che ci si scarica addosso a vicenda, le medicine per curare malattie su cui non si fa prevenzione. Così, tanto per dirne qualcuna.

Dicono che se il PIL cala si perdono posti di lavoro. Se si continua a ragionare solo col PIL, sicuramente.

Ciao
Skeno
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Post by Brookite »

Un pò di off topic.

L'aumento del Prodotto interno lordo significa direttamente aumento della massa monetaria in circolazione.
Quindi grande utilizzo dei crediti delle banche con loro enorme tornaconto.

Un mio vecchio prof per farci capire l'esempio diceva:

Fato conto che le banche eroghino carta igenica anzichè soldi; poi immaginate se anzichè utilizzare la carta (PIL in crescita) fosse possibile pulirsi mediante acqua o solventi o altro mezzo (non ridete, sulle stazioni spaziali la carta igenica praticamente non esiste) quindi stessa vita di prima senza consumo di ulteriori risorse: risultato ? Ovvio!!

I soldi sono un bene di consumo totalmente riciclabile a costo zero, più ne consumi però più qualcuno ne deve produrre. Ecco perchè il PIL costante spaventa banche e banchieri.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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RAVIN
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Post by RAVIN »

andreaparodi wrote:Il dibattito l'avevo aperto io coi miei dubbi sull'effettiva utilità delle pale eoliche (perché non mi andrebbe proprio giù che ne costruissero centinaia sui nostri bei monti e poi , candidamente, scoprissero che servono a poco più di nulla... Poi la discussione è cresciuta e ha investito tutte le fonti energetiche.

Comunque ieri ho avuto una conferm ai miei dubbi sul fatto che le pale eoliche siano più un business (che in soprammercato rovina i monti) che una soluzione ai problemi energetici.

Infatti ieri (6 marzo) sul Secolo XIX ho letto un articolo di un vero esperto (non un Don Chisciotte come me....), intitolato "Energia, il vento è una bella suggestione ma gli impianti eolici non risolvono il problema": in sostanza dice che le pale eoliche non hanno un'efficienza e una produzione di energia tali da giustificare i loro costi e il loro impatto ambientale.

Cito alcune frasi: "... Per produrre con un impianto eolico la stessa quantità d'energia di una sola centrale nucleare attuale, occorrerebbe prevedere almeno 2560 generatori. Poiché i singoli generatori vanno adeguatamente distanziati tra loro... questo significa che un campo eolico con genaratori in linea impiegherebbe un fronte di 622 km..."!!!!

Insomma, come temevo io, le pale eoliche sui monti si fanno più per far guadagnare soldi ai costruttori che per la lovo effettiva utilità... E intanto si rovinano le montagne!

In più ho sentito oggi alla radio che Berlusconi vuole liberalizzare le concessioni edilizie per rilanciare l'economia... Ma non è che, se cementifichiamo tutto, poi scappano anche i turisti e l'economia si rilancia... giù dalla finestra?!?
queste sono le classiche baggianate che scrivono i giornali:Rubbia che è uno che sa quello che dice,ha spiegato che sarebbe sufficiente un quadrato di pannelli fotovoltaici di 200km nel sahara,per dare energia all'intera europa. Perchè non si fa? perchè una volta realizzata,una struttura del genere ha costi di manutenzione relativamente bassi,nulli al confronto dei costi enormi,necessari a realizzare e a mantenere una centrale nucleare. Il nucleare è un business grosso,dove si può mangiare tanto e in tanti e per questo si vogliono costruire oggi centrali nucleari che saranno finite quando saranno obsolete e l'uranio sarà terminato.Riguardo alle pale:a me non danno alcun fastidio,ci sono a finale,ai prati del prezzemolo e varese ligure e non riesco a considerarle un danno all'ambiente,in quanto sono cmq rimuovibili senza lasciare scorie.
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Post by lmmt »

skeno wrote: Non esiste un economista che abbia elaborato una teoria per cui la crescita zero sia considerata virtuosa.
Esiste, esiste... Herman Daly ad esempio, o alcuni economisti di Attac,
non tenendo conto però della degradazione entropica, cioè non esiste produzione di alcunché che non comporti degradazione materiale. Un economista ignorato dai più sosteneva che si potessero riciclare delle monete, ad esempio, di rame, ma che non si potessero riciclare le molecole disperse dal loro uso. Poi basta pensare all'effetto che sta producendo il rallentamento della crescita economica in questi giorni in termini anche solo di licenziamenti, chissà cosa genererebbe una crescita zero o negativa... Il fatto è che non c'è ragione per cui a fronte di un aumento dei rapporti commerciali possa essere vaticinato un aumento del ''benessere'' personale
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Post by Lord Mhoram »

RAVIN wrote:Riguardo alle pale:a me non danno alcun fastidio,ci sono a finale,ai prati del prezzemolo e varese ligure e non riesco a considerarle un danno all'ambiente,in quanto sono cmq rimuovibili senza lasciare scorie.
Non sono d'accordo in quanto l'installazione di tali impianti in zone "vergini" comporterebbe aperture di strade che sono vere e proprie scorie del processo di antropizzazione dell'ambiente.
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enrico pelos
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Post by enrico pelos »

Lord Mhoram wrote:
RAVIN wrote:Riguardo alle pale:a me non danno alcun fastidio,ci sono a finale,ai prati del prezzemolo e varese ligure e non riesco a considerarle un danno all'ambiente,in quanto sono cmq rimuovibili senza lasciare scorie.
Non sono d'accordo in quanto l'installazione di tali impianti in zone "vergini" comporterebbe aperture di strade che sono vere e proprie scorie del processo di antropizzazione dell'ambiente.
Hai ragionissimo, sono stato sopra dalle pale dell'Alta Via sopra Albenga... proprio un bello spettacolo. E come se non bastasse, al passo del colle di San Bernardo, un gigantesco basamento in cemento con un enorme traliccio proprio all'inizio della tappa che porta a Caprauna. Costava molto di più far passare i cavi in condotta interrata e non deturpare il paesaggio... eh ... chissà...
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trigi
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Post by trigi »

andreaparodi wrote:Mi ha impressionato la risposta di Trigi (ma perché nei forum la gente non si firma col suo nome che poi io non so mai con chi sto parlando?). Insomma, mi ha impressionato, perché, da ingenuo che sono, quando ho visto qualcuno che tirava acqua al mio mulino (ad acqua, non a vento...) non sono mica stato a pensare che poteva invece tirare acqua a mulini ben più pericolosi di quelli a vento (vedi energia nucleare). Quindi potrebbe essere tutto falso: le pale eoliche magari funzionano benissimo, e chi le condanna lo fa per interesse suo e non per il bene dell'umanità. Va bene. Ma che si rovinino paesaggi in nome di qualsiasi causa, anche fosse santissima e intelligentissima, mi disgusta comunque. Perché in parallelo va avanti comunque questa nostra maledetta economia di rapina, di consumo a tutti i costi, di vivere di corsa, di avere tutto: telefonini, ARVA, GPS, navigatori satellitari, idromassaggi, lettori CD, forni a microonde, auto che parcheggiano da sole, navi da crociera, trekking in Nepal e chi più ne ha più ne metta. Ma cosa ce ne facciamo di tutte queste diavolerie? a cosa servono? Qualcuno mi può spiegare perché, se tutti decidessimo di non essere più "consumatori" ma persone equilibrate che si rammendano i vestiti vecchi invece di buttarli via e comprarne sempre nuovi, perché, se facessimo così, l'economia andrebbe a rotoli?Siamo per forza condannati a consumare sempre di più, a produrre sempre di più, a correre sempre di più, rovinando la natura, il pianeta e soprattutto noi stessi?
Diciamo che probabilmente la verità sta da qualche parte in mezzo, ed è mia convinzione che stia più a favore delle energie rinnovabili di quanto non si voglia far credere.
Diciamo anche che in questo nostro discutibilissimo mondo, alla faccia di quello che ci insegnavano a scuola, tutto funziona proprio seguendo le leggi economiche (che in modo molto più terra terra vuol dire che a comandare sono proprio quelli che tengono in mano il vil denaro, le cui scelte servono sempre a mantenere elevati gli utili proprio continuando a favorire quei grandi volani portatori di denaro che sono il petrolio, le armi, l'industria pesante...ecc.ecc.).
Se in un paese come il nostro (ed in generale in occidente) tu (petroliere, industriale...ecc.) non puoi imporre con le cattive le tue scelte puoi però utilizzare parecchi altri sistemi.....ti compri i politici (scontato...lo sanno tutti ma intanto succede....poi spesso il mezzo migliore è quello di chiedere loro di fare poco o nulla....per non stravolgere lo status quo), alimenti la disinformazione su tutto ciò che può portarti danno (in questo caso ciò che meno inquina, dai combustibili a minor impatto all'eolico, ecc.ecc.) qualche volta ti compri proprio i brevetti che ti potrebbero danneggiare (come è accaduto al fotovoltaico......in mano da sempre proprio alle multinazionali del petrolio.......questa è proprio la spiegazione del perchè un pannello fotovoltaico continua ancora adesso ad avere costi proibitivi e non ha avuto grandi migliorie in termini di efficenza in quasi 20 anni quando il mercato dell'elettronica in tutto il resto si sviluppa a ritmi vertiginosi e dimezza i prezzi ogni anno.....).
Altre volte la scusa è che non si è ancora pronti per ciò che veramente sarà un roseo futuro senza pericoli e a scarso impatto ambientale.....e ci citano la fusione nucleare (da quando ne sento parlare....ormai quasi 30 anni.....continuano a dire che ci vorranno ancora 50 anni...SEMPRE 50 anni....) oppure la storia dell'idrogeno.....che esiste sulla carta, già adesso esistono motori a idrogeno, ma ha il piccolo problema di costare molto (in senso energetico) per essere prodotto e soprattutto di non avere (nè adesso nè mai....in quanto nessuno neppure ne parla) una rete di distribuzione in grado di diffonderlo in maniera capillare...... (altri piccoli particolari.......nessuno sa ancora come realizzare e quanto poter far durare una rete di distribuzione analoga, per esempio, ai metanodotti.....in quanto esistono problemi importanti di pressurizzazione e protezione delle condutture dalla corrosione.....anche se nessuno cita questo "piccolo particolare" tutti ci raccontano che stiamo spasmodicamente aspettando l'idrogeno per smettere di usare i derivati del petrolio....
Questi sono solo alcuni piccoli esempi......che si scoprono solo leggendo ed ascoltando molto e poi cercando di formarsi una propria opinione.
Miracoli non ne fa nessuno.....nessuna modalità di produzione energetica è esente da difetti......però i danni fatti e che ancora stiamo facendo con ciò che utilizziamo sono davanti agli occhi di tutti.....

p.s. personalmente cerco di avere un basso profilo dal punto di vista energetico.....uso un'utilitaria e non un SUV, cerco di utilizzare a lungo le cose che acquisto, riciclo e riutilizzo tutto ciò che posso tanto da venir tacciato di non voler mai buttare via nulla...ed è vero. E cerco di insegnare lo stesso alle mie figlie :wink:
Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.

Albert Einstein.
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skeno
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Post by skeno »

trigi wrote: p.s. personalmente cerco di avere un basso profilo dal punto di vista energetico.....uso un'utilitaria e non un SUV, cerco di utilizzare a lungo le cose che acquisto, riciclo e riutilizzo tutto ciò che posso tanto da venir tacciato di non voler mai buttare via nulla...ed è vero. E cerco di insegnare lo stesso alle mie figlie :wink:
ah ecco, quindi non sono l'unico accusato di essere un repessin!
:wink:

Ciao
Skeno
Walter1
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Post by Walter1 »

skeno wrote:
trigi wrote: p.s. personalmente cerco di avere un basso profilo dal punto di vista energetico.....uso un'utilitaria e non un SUV, cerco di utilizzare a lungo le cose che acquisto, riciclo e riutilizzo tutto ciò che posso tanto da venir tacciato di non voler mai buttare via nulla...ed è vero. E cerco di insegnare lo stesso alle mie figlie :wink:
ah ecco, quindi non sono l'unico accusato di essere un repessin!
:wink:

Ciao
Skeno

ehm ..... :oops:

dovreste fare un salto nel mio box .... se riuscite ad entrarci ... :roll:
Ursus
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Post by Ursus »

certo che noi liguri in quanto a riciclo siamo maestri, riporto il motto: "tienilo tienilo ...prima o poi servirà..."
Cosa assolutamente profetica un paio di settimane fa ho costruito un tavolino ad angolo con un pezzo di un'anta in legno di un vecchio armadio, è venuto uno spettacolo (...per me..non credo altrettanto per la mia dolce metà...)
"...legni secchi e ghiande nascondo le tracce di furtivi ospiti.."
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Post by RobyValgrana »

che vuol dire repessin???
bello un foruma animato così, 10+ ha chi ha aperto l'argomento.
Io sono convinto che tanti piccoli impianti sommati uno all'altro hanno una produzione enorme infine.
poi voi pensate se le case fossero dotate di pannelli per il riscaldamento dell'acqua quanta energia si risparmierebbe.
Il coraggio non è mai stato non avere paura,gli uomini coraggiosi affrontano le loro incertezze e le ribaltano a loro vantaggio per diventare ancora più forti
andreaparodi
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Post by andreaparodi »

Dal nome Valgrana suppongo che tu sia cuneese e quindi non sai cosa significa "repessin" che è un termine ligure: significa uno che raccoglie tutte le cose vecchie, dismesse, magari per riaggiustarle e rivenderle o per tenerle lì che "maniman" (altro termine genovese quasi intraducibile) prima o poi possono venire bene. E' un atteggiamento tipico dei genovesi che infatti nel mondo sono bollati di tirchieria al pari degli scozzesi e di Paperon de Paperoni. Intantoti ringrazio e mi godo il tuo 10+: il forum lo avevo aperto io lanciandomi come un novello donchisciotte contro le pale eoliche che stanno moltiplicandosi sull'Alta Via...
Lord Mhoram
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Post by Lord Mhoram »

andreaparodi wrote:Dal nome Valgrana suppongo che tu sia cuneese e quindi non sai cosa significa "repessin" che è un termine ligure: significa uno che raccoglie tutte le cose vecchie, dismesse, magari per riaggiustarle e rivenderle o per tenerle lì che "maniman" (altro termine genovese quasi intraducibile) prima o poi possono venire bene. E' un atteggiamento tipico dei genovesi che infatti nel mondo sono bollati di tirchieria al pari degli scozzesi e di Paperon de Paperoni. Intantoti ringrazio e mi godo il tuo 10+: il forum lo avevo aperto io lanciandomi come un novello donchisciotte contro le pale eoliche che stanno moltiplicandosi sull'Alta Via...
Solo per precisare che nella mia città, nonostante sia in Liguria, il termine non si usa, anzi non lo avevo mai sentito... :lol:
plata
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Post by plata »

qualcosa che potrebbe avere positivi risvolti nei prossimi anni: sull'ultimo numero di Nature è descritto un nuovo tipo di batteria che si carica in pochi secondi e che secondo gli autori potrebbe supportare tra gli altri i sistemi ad energia solare ed eolici.

alcuni commenti:

"Engineers at Massachusetts Institute of Technology (MIT) have created a new type of battery that could recharge in seconds rather than hours. This breakthrough could lead to a new generation of batteries for green technologies like hybrid vehicles and wind turbines, say the researchers. The best lithium batteries on the market can squeeze a lot of electrical charge into a small volume but they are a bit sluggish at gaining and discharging that energy. This drawback can put people off buying an electric car. “They have a lot of energy, so you can drive at 55 mph for a long time, but the power is low. You can’t accelerate quickly,” said Gerbrand Ceder, one of the researchers at MIT...The researchers then created a small battery that could be fully charged or discharged in 20 seconds... Reporting their findings in Nature they say there is nothing to prevent this battery being scaled up to a hybrid car battery that could be charged in 5 minutes."

"this new battery material wouldn't degrade as much through constant recharging, allowing smaller and lighter batteries to take the place of heavier ones...because the material involved isn't new, this upgraded battery could be commercially available within two to three years."

si vedrà...
gabri
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Post by gabri »

Speriamo che questa nuova batteria funzioni sul serio come dicono. si aprirebbero nuove possibilità per le auto elettriche.
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ropesce
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Post by ropesce »

RAVIN wrote: queste sono le classiche baggianate che scrivono i giornali:Rubbia che è uno che sa quello che dice,ha spiegato che sarebbe sufficiente un quadrato di pannelli fotovoltaici di 200km nel sahara,per dare energia all'intera europa. Perchè non si fa? perchè una volta realizzata,una struttura del genere ha costi di manutenzione relativamente bassi,nulli al confronto dei costi enormi,necessari a realizzare e a mantenere una centrale nucleare. Il nucleare è un business grosso,dove si può mangiare tanto e in tanti e per questo si vogliono costruire oggi centrali nucleari che saranno finite quando saranno obsolete e l'uranio sarà terminato.Riguardo alle pale:a me non danno alcun fastidio,ci sono a finale,ai prati del prezzemolo e varese ligure e non riesco a considerarle un danno all'ambiente,in quanto sono cmq rimuovibili senza lasciare scorie.
Premetto che purtroppo sono riuscito a leggere solo una parte degli interventi di questo topic e mi scuso se ripeto eventualmente affermazioni già dette da altri.

Prendo spunto da questo intervento di ravin per fare alcune considerazioni/precisazioni il più sinteticamente (ma spero chiaramente) possibile.

Ho avuto la fortuna di poter seguire (al dipartimeto di fisica dove lavoro) recentemente un seminario di rubbia su queste tematiche dei "pannelli" nel sahara, seguito da altri interventi sul tema della questione energetica.
Innanzitutto non si tratta del classico fotovoltaico ma di una cosa ben più complessa (cercare "concentrating solar power" su google....), del tutto differente. Rubbia ha mostrato che se teoricamente uno facesse un impianto del genere di 210 km x 210 km nel punto più assolato della terra avrebbe teoricamente risolto il problema. Ma i problemi poi sorgono al momento di trasportare l'energia per tutto il globo, in quanto la maggior parte andrebbe persa. E poi ci sarebbero ancora diverse questioni tecniche che vi risparmio. Morale della favola: questo sistema è utile solo in quelle regioni che hanno sole in abbondanza tutto l'anno (non si produce energia anche con la luce solare diffusa dalle nuvole, come fa il fotovoltaico).

Il solare fotovoltaico si rivela molto utile per produrre energia da usare localmente, ma non si può ricoprire la terra di pannelli (tra l'altro la produzione di pannelli solari è molto inquinante....)
Le pale eoliche, tralasciando l'estetica, sono veramente poco efficienti (un esimio prof. ha mostrato la foto di una cinquantina di queste pale sull'appennino molisano dicendo che non servono nemmeno a produrre l'energia sufficiente a mandare avanti un condominio...).

Che ci piaccia o no, alla fine il nucleare (e questo lo dice anche rubbia) va fatto eccome. Chiaramente non possiamo fare il nucleare che si voleva fare 20 anni fa.... Da allora è aumentato il livello di sicurezza degli impianti e anche la gestione delle scorie, che negli impianti di futura generazione potranno essere riconvertite in altra energia, riducendo veramente al minimo gli scarti. Non è il caso che aggiunga che serve tanta, tanta ricerca.....

E, ultima rapida considerazione,.... non esiste un'unica fonte energetica in grado di soddisfare i bisogni del pianeta. Pertanto bisogna fare uso di tutte le fonti energetiche possibili in modo ragionato e consapevole (via gli sprechi!).

Se qualcuno fosse interessato ulteriormente, la prox settimana posso reperire materiale vario sull'argomento tra i miei colleghi che sono più addentro alla cosa...
"Sfuma nel ciel lontano l'Appennino
e piega l'arco azzurro in ver ponente.
Come diadema e in mezzo, sul Turchino
e sui colli minori estolle il Dente
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Post by enrico pelos »

Ropesce wrote: Le pale eoliche, tralasciando l'estetica, sono veramente poco efficienti (un esimio prof. ha mostrato la foto di una cinquantina di queste pale sull'appennino molisano dicendo che non servono nemmeno a produrre l'energia sufficiente a mandare avanti un condominio.....
Ma com'è che ovunque si legge il contrario, che servono, che producono energia alternativa produttiva...? Chi è questo prof? Allora a chi servono le pale? Siamo di fronte al solito "magna magna" e come diceva il grande Totò "E io pagooo..."
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skeno
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Post by skeno »

ropesce wrote: Le pale eoliche, tralasciando l'estetica, sono veramente poco efficienti (un esimio prof. ha mostrato la foto di una cinquantina di queste pale sull'appennino molisano dicendo che non servono nemmeno a produrre l'energia sufficiente a mandare avanti un condominio...)
...ma sì certo, noi italiani siamo i più furbi ed il resto del mondo sono tutti idioti, visto che stanno tutti incrementando l'utilizzo di solare, fotovoltaico ed eolico.

Gli italiani sono sempre i più furbi, come nelle barzellette.

Ciao
Skeno
Last edited by skeno on Mon Mar 16, 2009 18:11, edited 1 time in total.
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Post by Walter1 »

sono iniziati gli spot pro-nucleare in TV, ieri ad ora pranzo su RAI 3, non ricordo il nome del programma.
"bellissima" pubblicità , interviste a scienziati e ingegneri , belle foto, qualche timido accenno alle problematiche immediatamente "coperto" dal "bello", quante "belle parole" !!!!

domanda diretta al prof. che stava smontando la centrale di Caorso:
In Italia si vogliono costruire 4 centrali, avete già individuato la localizzazione ?
Caorso potrebbe andare bene ?

risposta:
no, non sono ancora stati individuati i luoghi adatti, devono avere caratteristiche particolari (e sfilza di "necessità" obbligatorie), invece da noi (riferito al precedente filmato della francia) ci sono pochi luoghi adatti, probabilmente solo in pianura padana, vicino al Po, sa , a queste centrali serve tanta acqua di raffreddamento ... e poi devono essere zone scarsamente abitate ...
Qui a Caorso no, è tutto smontato !

lascio a voi riflettere, nemmeno chi le costruisce sa dove metterle ... (in Italia)
a posto stiamo, va a finire che ce la troviamo sulla diga foranea o a Vado :evil:

PS
mi risulta che l'unica nazione "industrializzata" che continua a costruire centrali nucleari, sia la Francia, ma lo sappiamo i francesi ... la "grandeur" ...
se non erro la Finlandia sta finendo l'ultima, con 6 7 anni di ritardo, previsione di accensione 2020 e raddoppio dei costi previsti, 6 miliardi di euro)
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Post by Lord Mhoram »

Ci si guarda bene dall'indicare i possibili siti, scoppierebbe il finimondo. Intanto è già stato promesso ai Sardi che la regione rimarrà libera dal nucleare (si era in campagna elettorale). Dato che l'anno prossimo si vota in tutta Italia presumo che le stesse promesse saranno ripetute. Può darsi che le promesse non vengano fatte nelle regioni difficili da conquistare (tipo Toscana, Umbria, Emilia-Romagna).
Suggerisco di informarsi sul termovalorizzatore di Colleferro, per capire a chi vorremmo affidare il nucleare italiota.
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trigi
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Post by trigi »

ropesce wrote:
RAVIN wrote:
Le pale eoliche, tralasciando l'estetica, sono veramente poco efficienti (un esimio prof. ha mostrato la foto di una cinquantina di queste pale sull'appennino molisano dicendo che non servono nemmeno a produrre l'energia sufficiente a mandare avanti un condominio...).

Che ci piaccia o no, alla fine il nucleare (e questo lo dice anche rubbia) va fatto eccome. Chiaramente non possiamo fare il nucleare che si voleva fare 20 anni fa.... Da allora è aumentato il livello di sicurezza degli impianti e anche la gestione delle scorie, che negli impianti di futura generazione potranno essere riconvertite in altra energia, riducendo veramente al minimo gli scarti. Non è il caso che aggiunga che serve tanta, tanta ricerca.....

...
punto 1) fammi sapere chi è l'esimio professore..... :wink: vediamo se lo prendono in Germania o in Spagna a dire simile caXXate......secondo te qualcuno può coscientemente credere a una cosa simile o voleva raccontare una barzelletta ? 8)
punto 2) non entro nel merito ma chi farebbe la tanta ricerca necessaria, previa adeguato finanziamento (mettere una bella x sulla risposta esatta):
(a) i matematici
(b) gli ingegneri civili
(c) gli architetti
(d) i biologi molecolari
(e) i fisici
:wink: :wink: senza offesa ma se tutti i fisici sono come quello che citi avrei qualche preoccupazione. :roll:
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- l'universo
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Solo che sulla prima non sono sicuro.

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Post by Walter1 »

trigi wrote: ma chi farebbe la tanta ricerca necessaria, previa adeguato finanziamento (mettere una bella x sulla risposta esatta):
(a) i matematici
(b) gli ingegneri civili
(c) gli architetti
(d) i biologi molecolari
(e) i fisici
(f) quello che "ha studiato alla Sorbonne" :lol:
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Post by ropesce »

trigi wrote:
ropesce wrote:
RAVIN wrote:
Le pale eoliche, tralasciando l'estetica, sono veramente poco efficienti (un esimio prof. ha mostrato la foto di una cinquantina di queste pale sull'appennino molisano dicendo che non servono nemmeno a produrre l'energia sufficiente a mandare avanti un condominio...).

Che ci piaccia o no, alla fine il nucleare (e questo lo dice anche rubbia) va fatto eccome. Chiaramente non possiamo fare il nucleare che si voleva fare 20 anni fa.... Da allora è aumentato il livello di sicurezza degli impianti e anche la gestione delle scorie, che negli impianti di futura generazione potranno essere riconvertite in altra energia, riducendo veramente al minimo gli scarti. Non è il caso che aggiunga che serve tanta, tanta ricerca.....

...
punto 1) fammi sapere chi è l'esimio professore..... :wink: vediamo se lo prendono in Germania o in Spagna a dire simile caXXate......secondo te qualcuno può coscientemente credere a una cosa simile o voleva raccontare una barzelletta ? 8)
punto 2) non entro nel merito ma chi farebbe la tanta ricerca necessaria, previa adeguato finanziamento (mettere una bella x sulla risposta esatta):
(a) i matematici
(b) gli ingegneri civili
(c) gli architetti
(d) i biologi molecolari
(e) i fisici
:wink: :wink: senza offesa ma se tutti i fisici sono come quello che citi avrei qualche preoccupazione. :roll:
Non faccio nomi sui professori, almeno pubblicamente su un forum :wink:
Il punto fondamentale che non abbiamo capito e' che l'enorme quantita' di energia che consumiamo (sprechiamo)
non e' ottenibile da una e una sola fonte, sia essa rinnovabile o meno.
Che le pale non fornisca energia ad un comdominio e' sicuramente esagerato, ma non e' poi cosi' distante dal vero.
Va bene costruire le pale, ma se non aggiungiamo anche solare (di vecchio e nuovo tipo) e nucleare e altro non riusciremo
a soddisfare tutte le nostre richieste (spesso superflue...).
Su questioni politiche non voglio entrare, ma mettiamocelo bene in testa: il nucleare non sara' il massimo ma ad oggi e'
comunque una delle fonti energetiche "migliori" che abbiamo a disposizione...
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Come diadema e in mezzo, sul Turchino
e sui colli minori estolle il Dente
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Post by gabri »

sarebbe bello mettere due pannelli solari quattro pale eoliche e produrre energia per tutta italia.sarebbe bello ma non è possibile.non capisco perchè ci si accanisce contro quelli che non vedono il nucleare come il male assoluto.cosa credete che noi che la pensiamo così siamo masochisti?vabbè cmq sembra leggendo gli interventi che 200km di pannelli solari nel sahara siano una sciocchezza un puntino nel mare. in effetti lo sono ma visto che non sono realizzabili è puramente inutile parlarne.bisogna partire dal presupposto che le cose irrealizzabili bisogna lasciarle al mondo dei sogni.e oggi come oggi il nucleare è una fonte energetica da non scartare.nel mondo cmq non ci sono più stati che costruiscono centrali perchè ce le hanno già.e noi italiani siamo indietro di 50 anni.la francia probabilmente ne costrusice ancora perchè cosi può vendere l'energia a noi italiani.resta il fatto che le energie alternative vanno sfruttate ma hanno dei grossi limiti.
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