Mi dispiace che devo inserirmi in questa discussione ormai divenuta personale tra Vadopiano e Giancarla, forse e' meglio che ve la facciate via MP.
Mi unisco ai ringraziamenti al numero 1 del GTR , colui che a mio parere ha vinto ad honorem, e cioe' Lorenzo. ti invito a non mollare e ti porgo il mio aiuto per tracciare il prossimo anno e per fare in modo che questa manifestazione vada avanti. Sono particolarmente legato a questi monti poiche' ci vivo dentro ed i miei vecchi li percorrevano per tagliare il fieno , commerciare castagne e funghi, etc, etc. Ogni volta che passo su quelle pietre viscide e consumate dal passaggio delle "lese" (grosse slitte) prendo la forza per continuare a camminare ed arrivare in fondo.
Ora passiamo dalla nostalgia al racconto vero e proprio.
Prima della partenza incontro Cantal, Cesare e Trigi in mutande , che a quell'ora non capisco se stia tornando da qualche attivita' notturna particolare
Partiamo ed al Santuario mi trovo ottimamente in ultima posizione. Come l'anno scorso tutti partono a bomba come se la gara finisse a Lerca.
In salita comincio a recuperare , accusando pero' mal di stomaco probabilmente causato dalla mezza crostata mangiata un'ora prima.
Trovo Bade e Colsub e li saluto. Mi dispiace che mia moglie non e' riuscita a portarvi un buon caffe', ma mia figlio si e' svegliato con la febbre.
Dopo il tratto in piano , mi passa il mal di stomaco e la salita a Pra riundo la faccio abbastanza in scioltezza, raggiungendo parecchie persone tra cui Trigi e Cesare e Scion se non sbaglio. Al ristoro ritrovo un amico di Ascoli con cui lo scorso anno avevo fatto parecchi Km . Rallentiamo per ammirare la spettacolare alba in mezzo alla nebbia e durante la discesa allungo un po' raggiungendo una coppia (lei sara' la quinta) con cui divideremo parecchio strada , facendo un po' di tiramolla fin dopo Sambuco dove loro allungheranno decisamente.
La salita all'Argentea scorre tranquillamente , pregustando un buon the caldo che pero' non ci sara' , fa niente. Ritrovo Scion , anche con lui abbiamo fatto tiramolla e cerco di togliermi in fretta dalla zona ventosa e fredda dell'Argentea. MAngio un po' di parmigiano e dopo avere ritrovato un collega ex calciatore (credo Mauro del 3C) giungo alla Gava. Riparto quasi subito , tanto da mangiare ne ho lo zaino pieno e durante la salita al Reixa accuso dinuovo qualche problema di digestione. Mi fermo su una pietra vicino alla fonte Bullu , dalla quale non mi sarei piu' alzato , e dopo riparto per la vetta del Reixa con obbiettivo quello di salutare gli amici Sarme e Giobibo di Quotazero. Giunto in cima li trovo in un clima da tregenda , li saluto e mi auguro che non debbano passarli a riprendere dopo il disgelo
Giungo al Faiallo trovando Lorenzo indaffarato ed incavolato , immagino cosa sia successo ma non credevo che purtroppo il solito vandalo avesse compromesso la gara di un fortissimo (e qui mi unisco ad Antani nel fatto che mi fa piacere che si sia ripreso bene).
Al ristoro scambio due battute con gli alpini (complimenti anche a loro ) che mi consigliano di bermi una grappa, magari la prossima volta, altrimenti la discesa verso Fiorino la faccio a testa in giu'.
Ci ricompattiamo con la coppia di prima e durante la discesa allungo leggermente raggiungendo altre persone intente a farsi il pediluvio nel fiume.
Trovo qualcuno insicuro della strada, poiche' fettucce non ce ne sono, li tranquilizzo perche' conosco quel pezzo avendolo gia' percorso l'anno prima.
Dopo il ristoro riparto subito perche' non vedo l'ora di finire l'ultima salita lunga. La faccio insieme a 2 bergamaschi di cui uno con capelli lunghissimi che fan venir caldo solo a vederli. Scambiano qualche battuta e lasciamo passare la coppia che ha decismente un altro passo. Poco prima di arrivare a Malanotte mi fermo un attimo su una pietra , la stanchezza ed il vento cominciano ad essere insopportabili. Raggiungo di nuovo i bergamaschi e prima della Gava allungo leggermente. Rimango stupito dal fatto che non scendiamo al Rifugio (meglio cosi', un po' di strada in meno) e continuo per la Tardia.
In discesa i piedi non reggono piu' le pietre, sento bruciori e dolori. Vedo una fettuccia tentatrice, che mi eviterrebbe un bel pezzo di salita, rimango serio e continuo fino a dopo i resti dell'auto (credo che il parco o chi per esso sappiano dell'esistenza di quella carcassa ormai entrata nei libri di escursionismo, lasciamo perdere che e' meglio). Il caldo si fa sentire ed uso l'ultima borraccia per rinfrescarmi . Nello sterratone raggiungo Ecodiesel (credo) e finalmente il sentiero finale. L'ultimo pezzetto lo percorro insieme all'amico Picpao purtroppo ancora infortunato e finisco in 12h e 34min 1h 10min in meno dello scorso anno.
Dopo la macedonia ed uno yogurt faccio in tempo a salutare gli amici dello stand di quotazero, mi godo le premiazioni ed un ottima birra insieme al gre amico Rubaldo ed al suo amico valdostano (credo sia Luboz). Purtroppo non riesco a mandare giu' la pasta e ieri ho accusato quasi tutto il giorno nausea e mal di testa, forse piu' del mal di gambe.
Per la cronaca , mi son portato un sacco di roba da mangiare ed alla fine ce l'avevo ancora tutta. Per gli amanti delle statistiche ho mangiato :
un pacchetto di albicocche
una confezione di miele
una barretta
5 pezzi di parmigiano
un pezzo di banana
2 gel
e tanta tanta acqua senza sali
Saluto tutti compreso Vadopiano, e ritengo peggiore quello scritto da Giancarla a proposito del doping, ma comuque ognuno e' libero di pensare e fare quello che vuole.
Alla prossima, non credo il 3C ma Portofino.
Ciao, Fabrizio P.