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quoto e..... una preghiera.....Ramingo wrote:Bella e toccante intervista. Poche parole... Mi spiace moltissimo, addolorano queste cose, davvero.. altro non si può dire, se non ricordare la figura che lo ha contraddistinto, per le imprese e per il carattere, sicuramente forte, deciso, semplice, umile e sincero, come si addice ad una persona di valore. Non lo conoscevo (nel senso che nella mia ignoranza non avevo mai sentito il suo nome) ma è quello che ho percepito ascoltandolo nell'intervista... breve ma intensa.
neanch'io ne avevo mai sentito parlare, e leggendo il suo curriculum mi ha stupito molto il fatto che non fosse sempre sui giornali come certi alpinisti che non meriterebbero certo tanta fama, una nota quindi a suo favoreRamingo wrote:Bella e toccante intervista. Poche parole... Mi spiace moltissimo, addolorano queste cose, davvero.. altro non si può dire, se non ricordare la figura che lo ha contraddistinto, per le imprese e per il carattere, sicuramente forte, deciso, semplice, umile e sincero, come si addice ad una persona di valore. Non lo conoscevo (nel senso che nella mia ignoranza non avevo mai sentito il suo nome) ma è quello che ho percepito ascoltandolo nell'intervista... breve ma intensa.
" La pena che mi infliggete non è veramente importante rispetto a quello che subirò sino alla fine dei miei giorni. "
Erhard Loretan, alpinista
E' vero Brook, anch'io sapevo della sua tragedia familiare.brookite wrote:Ciao,
stamane faccio la voce fuori dal coro: era umano come tutti gli altri , con la sicurezza e la freddezza di ciascuno di noi. Tanto da non reggere lo stress del figlio che piangeva disperatamente. Purtroppo con risultati drammatici.
Comunque R.I.P. Erhard, sei col tuo bimbo.
" La pena che mi infliggete non è veramente importante rispetto a quello che subirò sino alla fine dei miei giorni. "
Erhard Loretan, alpinista
mazzysan wrote:E' vero Brook, anch'io sapevo della sua tragedia familiare.brookite wrote:Ciao,
stamane faccio la voce fuori dal coro: era umano come tutti gli altri , con la sicurezza e la freddezza di ciascuno di noi. Tanto da non reggere lo stress del figlio che piangeva disperatamente. Purtroppo con risultati drammatici.
Comunque R.I.P. Erhard, sei col tuo bimbo.
" La pena che mi infliggete non è veramente importante rispetto a quello che subirò sino alla fine dei miei giorni. "
Erhard Loretan, alpinista
Concordo quindi con te, almeno per quanto riguarda l'ambito extra-alpinistico.
Chiedo scusa. Nella fretta di scrivere, mi è scappato dalla tastiera un extra che non appartiene al mio pensiero. Quindi, giusto per non lasciare adito a incomprensioni, il senso del mio intervento è questo: grandissimo alpinista, il resto non ci deve interessare.Ramingo wrote:mazzysan wrote:E' vero Brook, anch'io sapevo della sua tragedia familiare.brookite wrote:Ciao,
stamane faccio la voce fuori dal coro: era umano come tutti gli altri , con la sicurezza e la freddezza di ciascuno di noi. Tanto da non reggere lo stress del figlio che piangeva disperatamente. Purtroppo con risultati drammatici.
Comunque R.I.P. Erhard, sei col tuo bimbo.
" La pena che mi infliggete non è veramente importante rispetto a quello che subirò sino alla fine dei miei giorni. "
Erhard Loretan, alpinista
Concordo quindi con te, almeno per quanto riguarda l'ambito extra-alpinistico.Ecco lì!!! Non so come si possano commentare simili tragedie, dall'esterno sicuramente non si può.
Non conoscendo il personaggio di conseguenza ignoravo anche questa vicenda, che ho appreso tra le righe di quest'allucinante sito![]()
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Comunque non desidero puntare ad OT... è stato Indubbiamente un grandissimo alpinista le salite effettuate parlano chiaro, pochi vantano un curriculum come il suo, specie per le salite senza l'ausilio dell'ossigeno.
Anch'io chiedo scusa perchè non vorrei essere a mia volta frainteso, nel commento di Brook ho letto tra le righe una parentesi drammatica e dolorosa della vita di Loretan e la citazione qui sopra non lascia spazio ad altre interpretazioni su cosa egli con ogni probabilità si portava dentro, a tal proposito ho scritto che "Non so come si possano commentare simili tragedie, dall'esterno sicuramente non si può." Si studia la vita di ogni grande poeta, scrittore, guerriero, politico ecc. per conoscerlo meglio, per capire qualcosa di lui, trovo sbagliato sproloquiare contro una persona ma edificante e costruttivo conoscere chi fosse e di che pasta fosse fatto, nel bene e nel male c'è sempe qualcosa che ci muove e che spinge i nostri sentimenti e le nostre azioni verso un destino che a volte ci scegliamo a volte no. Era questo il senso del mio discorso!brookite wrote:" La pena che mi infliggete non è veramente importante rispetto a quello che subirò sino alla fine dei miei giorni. "
Erhard Loretan, alpinista
Ramingo wrote:Anch'io chiedo scusa perchè non vorrei essere a mia volta frainteso, nel commento di Brook ho letto tra le righe una parentesi drammatica e dolorosa della vita di Loretan e la citazione qui sopra non lascia spazio ad altre interpretazioni su cosa egli con ogni probabilità si portava dentro, a tal proposito ho scritto che "Non so come si possano commentare simili tragedie, dall'esterno sicuramente non si può." Si studia la vita di ogni grande poeta, scrittore, guerriero, politico ecc. per conoscerlo meglio, per capire qualcosa di lui, trovo sbagliato sproloquiare contro una persona ma edificante e costruttivo conoscere chi fosse e di che pasta fosse fatto, nel bene e nel male c'è sempe qualcosa che ci muove e che spinge i nostri sentimenti e le nostre azioni verso un destino che a volte ci scegliamo a volte no. Era questo il senso del mio discorso!brookite wrote:" La pena che mi infliggete non è veramente importante rispetto a quello che subirò sino alla fine dei miei giorni. "
Erhard Loretan, alpinista
che mi ha subito richiamato alla mente le parole di E.Whymper nel suo libro Scalate nelle Alpi, anche se in quest'ultimo triste fatto di cronaca, forse la negligenza e l'imprudenza non centrano assolutamente nulla, forse un attimo di distrazione in un contesto che a lui pareva assolutamente familiare e tranquillo o forse solamente un attimo al quale nessuno si sarebbe potuto sottrarre: una cornice che cede, un colpo di vento, uno sfortunato inciampo in un punto delicato.. un fatale e tragico scherzo del destino che potrebbe anche accomunarlo all'improvvisa e indimenticata scomparsa di Berhault, avvenuta in circostanze analoghe... la sua cliente ancora grave all'Ospedale potrebbe essere l'unica a far luce sulla vicenda o forse neanche lei e magari non lo sapremo mai. Ciò che invece è sotto gli occhi di tutti è solamente il vuoto che ha lasciato una persona del suo calibro, un vuoto che lascia nel cuore e nella mente di chi vive e frequenta con passione la montagna interrogativi e paure su quel futuro ignoto che da sempre inquieta e tormenta l'essere umano ogniqualvolta si trova al cospetto dell'imponenza della natura....Sicuramente la sua è stata una vita fatta di grandi passioni e anche di grandi dolori, una vita vera nel suo più profondo significato...
.....quoto (provato personalmente sulla pelle...e mi è servito ...)Alec wrote:"Compite ascensioni se volete, ma ricordatevi che il coraggio e la forza non valgono nulla senza la prudenza, che un attimo di negligenza può distruggere la felicità di tutta una vita. Non fate nulla precipitosamente, abbiate cura di ognuno dei vostri passi e, all'inizio di una gita, pensate sempre quale può esserne la fine."
Di Whymper giusto?Alec wrote:"Compite ascensioni se volete, ma ricordatevi che il coraggio e la forza non valgono nulla senza la prudenza, che un attimo di negligenza può distruggere la felicità di tutta una vita. Non fate nulla precipitosamente, abbiate cura di ognuno dei vostri passi e, all'inizio di una gita, pensate sempre quale può esserne la fine."
..quotoRamingo wrote:Cose più grandi di noi Granpa. Una tragedia ben oltre il significato del termine.
Assolutamente no, sono fatti quotidiani.Ramingo wrote:Cose più grandi di noi Granpa. Una tragedia ben oltre il significato del termine.
ottime domande, granpa'.......temo che l'enorme egoismo che serve a fare grandi cose purtroppo mal si combina con la mai modesta capacità di vivere una "giusta quotidiana normalita"......ma questa è un opinione personale.......granpasso wrote:Assolutamente no, sono fatti quotidiani.Ramingo wrote:Cose più grandi di noi Granpa. Una tragedia ben oltre il significato del termine.
Siamo veramente sicuri che la montagna (attività alpinistica) renda migliori ????
L'enorme egoismo che serve a scalare le montagne e a rischiare la vita per farlo ci rende persone migliori ????
Bisogna distinguere le "grandi cose" Trigitrigi wrote:ottime domande, granpa'.......temo che l'enorme egoismo che serve a fare grandi cose purtroppo mal si combina con la mai modesta capacità di vivere una "giusta quotidiana normalita"......ma questa è un opinione personale.......granpasso wrote:Assolutamente no, sono fatti quotidiani.Ramingo wrote:Cose più grandi di noi Granpa. Una tragedia ben oltre il significato del termine.
Siamo veramente sicuri che la montagna (attività alpinistica) renda migliori ????
L'enorme egoismo che serve a scalare le montagne e a rischiare la vita per farlo ci rende persone migliori ????
Sono passati 50 anni da quando Lionel Terray ha pubblicato "i conquistatori dell'inutile".granpasso wrote:Bisogna distinguere le "grandi cose" TrigiCi sono cose utili all'umanità e altre totalmente inutili, l'alpinismo è tra queste
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Del resto è e rimarrà un'orrenda invenzione borghese.........
Hai tirato fuori una gran bella questione!granpasso wrote:Assolutamente no, sono fatti quotidiani.Ramingo wrote:Cose più grandi di noi Granpa. Una tragedia ben oltre il significato del termine.
Siamo veramente sicuri che la montagna (attività alpinistica) renda migliori ????
L'enorme egoismo che serve a scalare le montagne e a rischiare la vita per farlo ci rende persone migliori ????
E sempre pour parler... Che siano fatti quotidiani purtroppo è vero ma spesso è facile accomunare fatti di cronaca e tragedie bollandole in un predeterminato filone. Per fare un es calzante: Una persona perde la vita in montagna e a seconda della dimensione e del valore dello scomparso, si profilano una serie di commenti più o meno concordanti di esperti, meno esperti, esperti improvvisati e gossip social-popolare. Fatto di cronaca come quello che ha visto protagonista Loretan nella sfera privata, lo stesso. Ritengo gravissimo un atto del genere, se andiamo a vedere, è senza dubbio uno dei peggiori che possa commettere un essere umano eppure, se fossimo chiamati di persona a giudicare un tale misfatto potremmo mai utilizzare sempre ed in ogni caso lo stesso metro di misura e/o castigo, indipendentemente dalle circostanze e da chi l'ha materialmente compiuto? Abbiamo davanti agli occhi il caso ma siamo in grado di improvvisarci giudici ed in termini di ragione assoluta condannarne il colpevole? Qui si parla di un padre di famiglia. La scuola di vita non la si fa in montagna, la si fa vivendo il quotidiano, lavorando, sudando lo stipendio e facendo di conto a fine mese, in famiglia, in mezzo ai problemi di tutti i giorni. Tuttavia la montagna può essere un modo per trovare una propria dimensione, per mettersi alla prova ma anche per "fuggire" e divertirsi ci mancherebbe, per molti la montagna è una vera medicina e da molti è persino consigliata come terapia. Loretan era un fortissimo alpinista, prima e dopo il fatto. Non sappiamo cosa lo abbia spinto a commettere un atto simile, ma ho la sensazione che lui sia caduto molto tempo prima della salita al Grünhorn, presumibilmente non appena messo a fuoco l'esito di quel suo folle gesto.ghibli wrote:Sono passati 50 anni da quando Lionel Terray ha pubblicato "i conquistatori dell'inutile".granpasso wrote:Bisogna distinguere le "grandi cose" TrigiCi sono cose utili all'umanità e altre totalmente inutili, l'alpinismo è tra queste
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Del resto è e rimarrà un'orrenda invenzione borghese.........
Il titolo di questo libro mi ha sempre fatto pensare, in effetti è vero che l'alpinismo è inutile per l'umanità, però può essere utile per gli uomini che lo praticano. Essere un alpinista di punta può darti una certa fama e magari denaro, sentirti alpinista (anche di serie c) può comunque fare piacere al tuo io e questo non è sempre male. Io ho frequentato a lungo il Cai e ho sentito ripetere fino alla nausea la storiella della montagna maestra di vita come se tutti quelli che passano le feste in parete fossero santi e chi va al mare un avanzo di galera. Questa storia ci insegna che si può essere grandi alpinisti e uomini piccoli allo stesso tempo poichè le due qualità in questione non sono correlate.
In questo topic si dava notizia della scomparsa di un grande alpinista, uomini piccoli ne muoiono tanti tutti i giorni...Comprendo il tuo punto di vista anche se in parte non lo condivido.
Quoto.Ramingo wrote:Già, ed infatti quoto il passo di Ghibli.
E sempre pour parler... Che siano fatti quotidiani purtroppo è vero ma spesso è facile accomunare fatti di cronaca e tragedie bollandole in un predeterminato filone. Per fare un es calzante: Una persona perde la vita in montagna e a seconda della dimensione e del valore dello scomparso, si profilano una serie di commenti più o meno concordanti di esperti, meno esperti, esperti improvvisati e gossip social-popolare. Fatto di cronaca come quello che ha visto protagonista Loretan nella sfera privata, lo stesso. Ritengo gravissimo un atto del genere, se andiamo a vedere, è senza dubbio uno dei peggiori che possa commettere un essere umano eppure, se fossimo chiamati di persona a giudicare un tale misfatto potremmo mai utilizzare sempre ed in ogni caso lo stesso metro di misura e/o castigo, indipendentemente dalle circostanze e da chi l'ha materialmente compiuto? Abbiamo davanti agli occhi il caso ma siamo in grado di improvvisarci giudici ed in termini di ragione assoluta condannarne il colpevole? Qui si parla di un padre di famiglia. La scuola di vita non la si fa in montagna, la si fa vivendo il quotidiano, lavorando, sudando lo stipendio e facendo di conto a fine mese, in famiglia, in mezzo ai problemi di tutti i giorni. Tuttavia la montagna può essere un modo per trovare una propria dimensione, per mettersi alla prova ma anche per "fuggire" e divertirsi ci mancherebbe, per molti la montagna è una vera medicina e da molti è persino consigliata come terapia. Loretan era un fortissimo alpinista, prima e dopo il fatto. Non sappiamo cosa lo abbia spinto a commettere un atto simile, ma ho la sensazione che lui sia caduto molto tempo prima della salita al Grünhorn, presumibilmente non appena messo a fuoco l'esito di quel suo folle gesto.ghibli wrote:Sono passati 50 anni da quando Lionel Terray ha pubblicato "i conquistatori dell'inutile".granpasso wrote:Bisogna distinguere le "grandi cose" TrigiCi sono cose utili all'umanità e altre totalmente inutili, l'alpinismo è tra queste
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Del resto è e rimarrà un'orrenda invenzione borghese.........
Il titolo di questo libro mi ha sempre fatto pensare, in effetti è vero che l'alpinismo è inutile per l'umanità, però può essere utile per gli uomini che lo praticano. Essere un alpinista di punta può darti una certa fama e magari denaro, sentirti alpinista (anche di serie c) può comunque fare piacere al tuo io e questo non è sempre male. Io ho frequentato a lungo il Cai e ho sentito ripetere fino alla nausea la storiella della montagna maestra di vita come se tutti quelli che passano le feste in parete fossero santi e chi va al mare un avanzo di galera. Questa storia ci insegna che si può essere grandi alpinisti e uomini piccoli allo stesso tempo poichè le due qualità in questione non sono correlate.
In questo topic si dava notizia della scomparsa di un grande alpinista, uomini piccoli ne muoiono tanti tutti i giorni...Comprendo il tuo punto di vista anche se in parte non lo condivido.