quoto.pontefice wrote:anch'io piango Carla (che non conoscevo) e Giulio "bella persona" e grande conoscitore della montagna, amico e dispensatore di consigli, mi ricordo ancora quando assieme senza saperlo sconsigliammo una gita in quel periodo pericolosa ed esposta alla caduta di pietre ad alcuni amici, e ora Lui è morto proprio per una "scarica" e io mi sono giocato un "bonus" alla gengiva, nel Suo caso come quando muore per un incidente in montagna una guida non si può parlare di "esperienza" ma di fatalità e destino... Sul fatto di rinunciare alle gite in caso di tempo incerto, come dice Mauro, Giulio era uno che era molto attento alle previsioni, mah a volte le cose succedono e basta non serve farsi domande..
due settimane fa ero proprio in gita con Giulio, Paola ed un mio amico. Arrivati a borgo San Dalmazzo, visti i nuvoloni, abbiamo deciso di cambiare totalmente tipo di gita optando per una tranquilla. Leggendo il post di Serena posso immaginare come le buone condizioni mattutine li abbiano tratti in inganno.
In generale bisogna ricordarsi di fidarsi poco della percezione del tempo che si ha in montagna, infatti, a meno di trovarsi su una cima più alta dei monti limitrofi, si può vedere solo una porzione limitata del cielo. E' spesso per questo che si viene investiti dalle perturbazioni come all'improvviso.