
agonismo e competizione
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agonismo e competizione
....parliamone un pò........................... 

Namaste
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Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: agonismo e competizione
Mi iscrivo ad una gara, competo, anche con gli ultimi.
Sono in giro per strada e vedo uno avanti a me, provo a raggiungerlo.
Vedo uno che mi passa, mi girano le pa**e
Le motivazioni prima di tutto!

Sono in giro per strada e vedo uno avanti a me, provo a raggiungerlo.
Vedo uno che mi passa, mi girano le pa**e
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Last edited by argento on Thu Dec 05, 2013 13:07, edited 1 time in total.
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
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Re: agonismo e competizione
Hai espresso talmente bene il concetto che quasi quasi questa me la stampo, la metto in una cornice e la appendo in casaargento wrote:Mi iscrivo ad una gara, competo, anche anche gli ultimi.
Sono in giro per strada e vedo uno avanti a me, provo a raggiungerlo.
Vedo uno che mi passa, mi girano le pa**e

Aggiungo che c'è anche l'agonismo "con se stessi": se la volta scorsa ci ho messo 33 minuti ....la prossima volta ci devo mettere 32 minuti e 58 secondi ...come minimo
Io per sfuggire a questa nemesi ...non porto più il cronometro (questo perchè mi sto molto concentrando sulla tecnica di corsa e non riesco a farlo se vado sempre al limite)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: agonismo e competizione
Yeah, anche io.
Corro più forte che posso, se poi scoppio pazienza. Se vado bene, sono contento; se non vado bene, contento uguale, alla prossima andrà meglio. Se vedo i miei amici che vanno forte, sono contento, se mi passano mi girano le scatole, ma sono contento lo stesso, sono felice che stiano spingendo al limite e la prossima volta ce la metterò tutta per stare davanti io.
Come dicevo di là, l'agonismo e la competizione fanno parte dello sport, ti insegnano a dare il meglio nel rispetto delle regole e degli altri atleti. Che non sono nemici, sono atleti come te, che cercano di passare un limite.
Faccio poche gare, perchè non mi interessa farne tante, mi sembra di banalizzare la corsa. Ma le due che faccio, ce la metto tutta. Fisicamente e mentalmente. E' una forma di rispetto, mi hanno insegnato.
Corro più forte che posso, se poi scoppio pazienza. Se vado bene, sono contento; se non vado bene, contento uguale, alla prossima andrà meglio. Se vedo i miei amici che vanno forte, sono contento, se mi passano mi girano le scatole, ma sono contento lo stesso, sono felice che stiano spingendo al limite e la prossima volta ce la metterò tutta per stare davanti io.
Come dicevo di là, l'agonismo e la competizione fanno parte dello sport, ti insegnano a dare il meglio nel rispetto delle regole e degli altri atleti. Che non sono nemici, sono atleti come te, che cercano di passare un limite.
Faccio poche gare, perchè non mi interessa farne tante, mi sembra di banalizzare la corsa. Ma le due che faccio, ce la metto tutta. Fisicamente e mentalmente. E' una forma di rispetto, mi hanno insegnato.
Re: agonismo e competizione
agonismo e competizione... fino rimangono sani sono il miglior doping.
Correre in compagnia mi spinge a dare il massimo, anche se non indosso il pettorale.
Anche a me capita di aumentare il ritmo cercando di raggiungere qualcuno che vedo davanti, credo che sia un fenomeno spontaneo, non lo controlli...
Dal momento che indosso le scarpe da corsa mi metto in gioco (naturalmente con me stesso), poi magari finisco a fare lo sterrato sopra casa mia (pochissimi km) facendo tappa ad ogni cespuglio di corbezzoli...
potenzialmente ogni volta che esco entro in competizione... ma anche no (a volte ho solo bisogno di silenzio, di sentire il sudore scorrermi sulla faccia, il battito del cuore, il mio respiro che ritmicamente detta il passo... di ossigenarmi il cervello)
mi son perso....
Correre in compagnia mi spinge a dare il massimo, anche se non indosso il pettorale.
Anche a me capita di aumentare il ritmo cercando di raggiungere qualcuno che vedo davanti, credo che sia un fenomeno spontaneo, non lo controlli...
Dal momento che indosso le scarpe da corsa mi metto in gioco (naturalmente con me stesso), poi magari finisco a fare lo sterrato sopra casa mia (pochissimi km) facendo tappa ad ogni cespuglio di corbezzoli...
potenzialmente ogni volta che esco entro in competizione... ma anche no (a volte ho solo bisogno di silenzio, di sentire il sudore scorrermi sulla faccia, il battito del cuore, il mio respiro che ritmicamente detta il passo... di ossigenarmi il cervello)

Re: agonismo e competizione



Vi quoto tutti.
Non mi considero un competitivo. Ma se mi metto in discussione do il massimo.
Purtroppo ora ne pago le conseguenze, ma posso dire che mi sono proprio divertito



“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
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Re: agonismo e competizione
Invece a me questo succede spesso. Forse ancora di più in gara, dove ci metti tutto e dopo sei/sette ore diventa quasi un gesto slegato da tutto il resto. Sei in una sorta di limbo e corri ancora: lì ti godi davvero la corsa come gesto, come libertà, specie in natura. Non c'è più paesaggio, non c'è più rumore, solo il sentiero che diventa un filo e non vuoi mollare perchè perderesti quel filo. Fantastico, solo nelle ultra.amadablam wrote: ....ma non riesco a correre solo per il gusto di correre.....
Io corro per vivere quei momenti, il famoso satori di cui parla Jurek.
Re: agonismo e competizione
Per me correre prima di tutto è vita e libertà......BlackMagic wrote:Invece a me questo succede spesso. Forse ancora di più in gara, dove ci metti tutto e dopo sei/sette ore diventa quasi un gesto slegato da tutto il resto. Sei in una sorta di limbo e corri ancora: lì ti godi davvero la corsa come gesto, come libertà, specie in natura. Non c'è più paesaggio, non c'è più rumore, solo il sentiero che diventa un filo e non vuoi mollare perchè perderesti quel filo. Fantastico, solo nelle ultra.amadablam wrote: ....ma non riesco a correre solo per il gusto di correre.....
Io corro per vivere quei momenti, il famoso satori di cui parla Jurek.
Se vado bene sono contenta, se vado piano ...magari sono meno contenta (ci patisco ....lo confesso) però...corro lo stesso ......
Quando non posso correre perchè mi sono fatta male sclero di brutto

Infatti io non capisco tanto le diatribe tra trailers, podisti etc.etc....
Per me correre va bene dappertutto.......ho ovviamente delle preferenze ma ...quando è stato necessario (perchè me lo ha suggerito la mia fisioterapista) ho corso anche sul tapis roulant...
Non è stato il massimo ma quando sono scesa....sicuramente ero più contenta che se non avessi corso affatto........
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Re: agonismo e competizione
Approvo, è il gesto che è intrinsecamente bello. Strada, pista, sentiero, treadmill... A ciascuno la sua preferenza.serena wrote:
Per me correre prima di tutto è vita e libertà......
Se vado bene sono contenta, se vado piano ...magari sono meno contenta (ci patisco ....lo confesso) però...corro lo stesso ......
Quando non posso correre perchè mi sono fatta male sclero di brutto![]()
Infatti io non capisco tanto le diatribe tra trailers, podisti etc.etc....
Per me correre va bene dappertutto.......ho ovviamente delle preferenze ma ...quando è stato necessario (perchè me lo ha suggerito la mia fisioterapista) ho corso anche sul tapis roulant...
Non è stato il massimo ma quando sono scesa....sicuramente ero più contenta che se non avessi corso affatto........
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Re: agonismo e competizione
..mi spiego meglio.....se corro , come adesso senza fare gare, corro per il bellisssssimo gusto di correre, proprio per il gesto in sè.....mi piace sentirmi stanca, i muscoli caldi e mi sento rilassata (anche mentalmente e ne ho tanto bisogno e nel corso della vita ho dovuto dire tante volte grazie alla corsa, ma questa è un'altra storia.....) se non corro mi sento veramente strana......e questo è un punto.BlackMagic wrote:Invece a me questo succede spesso. Forse ancora di più in gara, dove ci metti tutto e dopo sei/sette ore diventa quasi un gesto slegato da tutto il resto. Sei in una sorta di limbo e corri ancora: lì ti godi davvero la corsa come gesto, come libertà, specie in natura. Non c'è più paesaggio, non c'è più rumore, solo il sentiero che diventa un filo e non vuoi mollare perchè perderesti quel filo. Fantastico, solo nelle ultra.amadablam wrote: ....ma non riesco a correre solo per il gusto di correre.....
Io corro per vivere quei momenti, il famoso satori di cui parla Jurek.

Dato che ormai a 50anni mi conosco troppo bene, se un giorno dovessi ricominciare a fare gare .....anche di trail....ricadrei nel tunnel : correrei solo per il risultato, quindi dalle gare ne sto distante.......ci sono passata e non ne ho voglia....adesso mi voglio godere la corsa e la montagna e stare in salute...e finchè potrò correrò e/o salirò......

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Re: agonismo e competizione
raga , per favore , parliamo di agonismo e competizione ...come viviamo queste sensazioni se le viviamo....anche con tutti i marchingegni moderni, ma NON litighiamo.....discutiamo....serena wrote:Fermo restando che condivido l invito a chiudere il discorso..io non potrei definire "moderato" l intervento di Manu..Bodyboarder wrote:Pazz, a mio avviso sei fuori sentiero e hai saltato anche un punto di controllo.
Manu, con moderazione, ha giudicato quello che fai e/o pensi in un contesto specifico.
Aspetto distante miglia dal giudicare la persona o anche solo aver voglia di conoscerla, sai?
Sono le sfumature che definisco il mondo INTIERO.

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Re: agonismo e competizione
Credo di essere sincero, ma a me interessa davvero poco arrivare prima o dopo di un'altro partecipante.
si, posso guardare il tempo o la posizione finale, ma solo per confrontarmi con me stesso, nulla di più.
non saprei, ma sono quasi certo che quello che mi spinge a partecipare alle gare, più che l'agonismo e la competizione in se, sia l'ambiente, l'emozione della partenza e la fatica condivisa con altre centinaia di persone.
poi magari col tempo la cosa cambierà, ma per le poche garette fatte finora posso dire con tutta sincerità che è stato così.
ehm non so voi, ma inizio a sentire una sorta di leggera euforia/nervosismo pregara ....(ecco, anche questo "sentirsi elettrizzati" è una delle cose per cui mi fa piacere prendere parte a qualche garetta).
in bocca al lupo a tutti
si, posso guardare il tempo o la posizione finale, ma solo per confrontarmi con me stesso, nulla di più.
non saprei, ma sono quasi certo che quello che mi spinge a partecipare alle gare, più che l'agonismo e la competizione in se, sia l'ambiente, l'emozione della partenza e la fatica condivisa con altre centinaia di persone.
poi magari col tempo la cosa cambierà, ma per le poche garette fatte finora posso dire con tutta sincerità che è stato così.
ehm non so voi, ma inizio a sentire una sorta di leggera euforia/nervosismo pregara ....(ecco, anche questo "sentirsi elettrizzati" è una delle cose per cui mi fa piacere prendere parte a qualche garetta).
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Re: agonismo e competizione
Condivido tutto, è bella l'atmosfera, l'elettricità, che c'è ad una gara. Il pensiero che siamo tutti lì per fare il massimo.Sino wrote:Credo di essere sincero, ma a me interessa davvero poco arrivare prima o dopo di un'altro partecipante.
si, posso guardare il tempo o la posizione finale, ma solo per confrontarmi con me stesso, nulla di più.
non saprei, ma sono quasi certo che quello che mi spinge a partecipare alle gare, più che l'agonismo e la competizione in se, sia l'ambiente, l'emozione della partenza e la fatica condivisa con altre centinaia di persone.
poi magari col tempo la cosa cambierà, ma per le poche garette fatte finora posso dire con tutta sincerità che è stato così.
ehm non so voi, ma inizio a sentire una sorta di leggera euforia/nervosismo pregara ....(ecco, anche questo "sentirsi elettrizzati" è una delle cose per cui mi fa piacere prendere parte a qualche garetta).
in bocca al lupo a tutti
Poi la posizione, ha un interesse relativo, anche se è bello "giocarsela"!
Re: agonismo e competizione
Rilancio:
Ho cominciato con le prime garette con l'idea di arrivare in fondo e già qui la competizione con me stesso c era tutta. Poi quando mi sono reso conto che in fondo ci sarei arrivato, allora tirare e confrontarmi con chi avevo davanti o dietro è diventato un gran bel gioco, ripeto, solo un gioco.
Nel trail come in MTB il percorso, il panorama, credo che abbia il sopravvento sulla competizione, mentre su strada la competizione potrebbe essere predominante o sbaglio.
Ho cominciato con le prime garette con l'idea di arrivare in fondo e già qui la competizione con me stesso c era tutta. Poi quando mi sono reso conto che in fondo ci sarei arrivato, allora tirare e confrontarmi con chi avevo davanti o dietro è diventato un gran bel gioco, ripeto, solo un gioco.
Nel trail come in MTB il percorso, il panorama, credo che abbia il sopravvento sulla competizione, mentre su strada la competizione potrebbe essere predominante o sbaglio.
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Re: agonismo e competizione
giobibo wrote:Rilancio:
Ho cominciato con le prime garette con l'idea di arrivare in fondo e già qui la competizione con me stesso c era tutta. Poi quando mi sono reso conto che in fondo ci sarei arrivato, allora tirare e confrontarmi con chi avevo davanti o dietro è diventato un gran bel gioco, ripeto, solo un gioco.
Nel trail come in MTB il percorso, il panorama, credo che abbia il sopravvento sulla competizione, mentre su strada la competizione potrebbe essere predominante o sbaglio.
Mi sento chiamata in causa

Su strada dipende .......
Se fai la garetta domenicale della parrocchia ..probabilmente prevale la competizione......quanto meno con se stessi se non con gli altri (io non mi metto mai in competizione con gli altri perché parto dal presupposto che intanto vanno più forte anche se ....alla fine ....proprio ultima non sono mai arrivata

Se fai una maratona o se fai il Passatore....beh....forse anche arrivare in fondo ha il suo valore (mai provato, quindi faccio una supposizione..)
Questo per me......
Poi onestamente io nelle corse su strada vedo sempre delle persone che a mio modo di vedere non sono lì per spirito competitivo ma solo "per esserci" ...
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Re: agonismo e competizione
giobibo wrote:Rilancio:
Nel trail come in MTB il percorso, il panorama, credo che abbia il sopravvento sulla competizione, mentre su strada la competizione potrebbe essere predominante o sbaglio.
Io devo dire che in una gara il panorama me lo godo poco, anche se mi piacciono molto le sensazioni di pelle, le luci, il calore, il freddo, il tempo che spesso passa veloce. Nei giri solitari o con gli amici no, riesco a godermi di più qualche scorcio.
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Re: agonismo e competizione
,,,,rispondo anche a Serena, la competizione su strada e su pista prima o poi diventa predominante....alla prima maratona (mezza...100km) ci provi ...se riesci e arrivi al traguardo con un discreto tempo, stanne certo che la prox....ci provi o ci provano ad arrivarti davanti....poi la strada t'invoglia a tirare e se ti senti bene....il paesaggio ti "spinge" non so spiegarlo....ma inizi a macinare km......occhio a non fregarti perchè è + facile farsi male o fermarsi in maratona su strada che non in un trail.....giobibo wrote:Rilancio:
Ho cominciato con le prime garette con l'idea di arrivare in fondo e già qui la competizione con me stesso c era tutta. Poi quando mi sono reso conto che in fondo ci sarei arrivato, allora tirare e confrontarmi con chi avevo davanti o dietro è diventato un gran bel gioco, ripeto, solo un gioco.
Nel trail come in MTB il percorso, il panorama, credo che abbia il sopravvento sulla competizione, mentre su strada la competizione potrebbe essere predominante o sbaglio.
E' vero che in allenamento "ci studiamo", ma al via ..............cronometro e frequenze e cerchi di stare bene di fare il tempo di migliorarlo e di superare qualche avversario e se puoi arrivare nei primi di categoria , non c'è verso noi "stradisti/pistaioli " siamo per la maggior parte così......(non so che combinerei in un trail, ma l'errore mio sarebbe forse quello di cercare di correre sempre...)
è utile ed interessante comparare le attività tra strada pista e trail
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Re: agonismo e competizione
amadablam wrote:,,,,rispondo anche a Serena, la competizione su strada e su pista prima o poi diventa predominante....alla prima maratona (mezza...100km) ci provi ...se riesci e arrivi al traguardo con un discreto tempo, stanne certo che la prox....ci provi o ci provano ad arrivarti davanti....poi la strada t'invoglia a tirare e se ti senti bene....il paesaggio ti "spinge" non so spiegarlo....ma inizi a macinare km......occhio a non fregarti perchè è + facile farsi male o fermarsi in maratona su strada che non in un trail.....giobibo wrote:Rilancio:
Ho cominciato con le prime garette con l'idea di arrivare in fondo e già qui la competizione con me stesso c era tutta. Poi quando mi sono reso conto che in fondo ci sarei arrivato, allora tirare e confrontarmi con chi avevo davanti o dietro è diventato un gran bel gioco, ripeto, solo un gioco.
Nel trail come in MTB il percorso, il panorama, credo che abbia il sopravvento sulla competizione, mentre su strada la competizione potrebbe essere predominante o sbaglio.
E' vero che in allenamento "ci studiamo", ma al via ..............cronometro e frequenze e cerchi di stare bene di fare il tempo di migliorarlo e di superare qualche avversario e se puoi arrivare nei primi di categoria , non c'è verso noi "stradisti/pistaioli " siamo per la maggior parte così......(non so che combinerei in un trail, ma l'errore mio sarebbe forse quello di cercare di correre sempre...)
è utile ed interessante comparare le attività tra strada pista e trail
Due cose.
Nelle corse su strada molti sono forti ma molti onestamente....no....
Io faccio parte di quelli che ......no.........

In realtà mi sono resa conto che ...per quanto io possa essere lenta....molti sono persino più lenti di me

Quelli non li studia nessuno (così come nessuno studia quelli/e come me........).......
Secondo me quelle persone lì (quelli che arrivano ultimi ogni domenica e ogni domenica sono lì.......)......devono necessariamente avere motivazioni diverse dai premi di categoria (e io anche ...ovvio .....)
Seconda cosa........Lo spirito competitivo è dentro la persona, non dentro la tipologia di gara.....
Se lo spirito competitivo è dentro di te....lo manifesti sia che si tratti della gara della parrocchia sia che si tratti di un trail e qualche volta anche se si tratta di un allenamento.....
Se non è dentro di te ...non lo manifesti comunque...
La mia personale opinione è che se ti iscrivi ad una manifestazione che si chiama gara di corsa (non importa su quale terreno) ....lo spirito competitivo dentro di te ce l'hai (se no ti limiteresti a correre per conto tuo come fanno centinaia di persone ....)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: agonismo e competizione
....sì è vero , però io, da quello che leggo sul forum, vedo i trailers diversamente dai stradisti pistaioli....serena wrote:amadablam wrote:,,,,rispondo anche a Serena, la competizione su strada e su pista prima o poi diventa predominante....alla prima maratona (mezza...100km) ci provi ...se riesci e arrivi al traguardo con un discreto tempo, stanne certo che la prox....ci provi o ci provano ad arrivarti davanti....poi la strada t'invoglia a tirare e se ti senti bene....il paesaggio ti "spinge" non so spiegarlo....ma inizi a macinare km......occhio a non fregarti perchè è + facile farsi male o fermarsi in maratona su strada che non in un trail.....giobibo wrote:Rilancio:
Ho cominciato con le prime garette con l'idea di arrivare in fondo e già qui la competizione con me stesso c era tutta. Poi quando mi sono reso conto che in fondo ci sarei arrivato, allora tirare e confrontarmi con chi avevo davanti o dietro è diventato un gran bel gioco, ripeto, solo un gioco.
Nel trail come in MTB il percorso, il panorama, credo che abbia il sopravvento sulla competizione, mentre su strada la competizione potrebbe essere predominante o sbaglio.
E' vero che in allenamento "ci studiamo", ma al via ..............cronometro e frequenze e cerchi di stare bene di fare il tempo di migliorarlo e di superare qualche avversario e se puoi arrivare nei primi di categoria , non c'è verso noi "stradisti/pistaioli " siamo per la maggior parte così......(non so che combinerei in un trail, ma l'errore mio sarebbe forse quello di cercare di correre sempre...)
è utile ed interessante comparare le attività tra strada pista e trail
Due cose.
Nelle corse su strada molti sono forti ma molti onestamente....no....
Io faccio parte di quelli che ......no.........![]()
In realtà mi sono resa conto che ...per quanto io possa essere lenta....molti sono persino più lenti di me![]()
Quelli non li studia nessuno (così come nessuno studia quelli/e come me........).......
Secondo me quelle persone lì (quelli che arrivano ultimi ogni domenica e ogni domenica sono lì.......)......devono necessariamente avere motivazioni diverse dai premi di categoria (e io anche ...ovvio .....)
Seconda cosa........Lo spirito competitivo è dentro la persona, non dentro la tipologia di gara.....
Se lo spirito competitivo è dentro di te....lo manifesti sia che si tratti della gara della parrocchia sia che si tratti di un trail e qualche volta anche se si tratta di un allenamento.....
Se non è dentro di te ...non lo manifesti comunque...
La mia personale opinione è che se ti iscrivi ad una manifestazione che si chiama gara di corsa (non importa su quale terreno) ....lo spirito competitivo dentro di te ce l'hai (se no ti limiteresti a correre per conto tuo come fanno centinaia di persone ....)
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"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
Re: agonismo e competizione
Quoto alcune frasi precedentemente scritte da veri trailers in carne ed ossa......
Il Maestro .....argento wrote:Io devo dire che in una gara il panorama me lo godo poco, anche se mi piacciono molto le sensazioni di pelle, le luci, il calore, il freddo, il tempo che spesso passa veloce. Nei giri solitari o con gli amici no, riesco a godermi di più qualche scorcio.
Ma soprattutto quoto la frase con cui argento ha aperto il topic........da stampare, mettere in una cornice ed appendere in casa.....BlackMagic wrote:Come dicevo di là, l'agonismo e la competizione fanno parte dello sport, ti insegnano a dare il meglio nel rispetto delle regole e degli altri atleti. Che non sono nemici, sono atleti come te, che cercano di passare un limite.
argento wrote:Mi iscrivo ad una gara, competo, anche con gli ultimi.
Sono in giro per strada e vedo uno avanti a me, provo a raggiungerlo.
Vedo uno che mi passa, mi girano le pa**e
Le motivazioni prima di tutto!
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: agonismo e competizione
.....dunque riprendendo il discorso....nel 2000 mi era presa la mania di correre per i sentieri e di farmi qualche monte di corsa (alcune volte ci sono riuscita altre no, però l'esperienza è stata + che positiva, anche se NON usavo scarpe da trail) ....sempre da sola , l'unica concorrente era dentro di me...arrivare in vetta di corsa con zainetto leggero e fare dislivello e quota.....quindi agonismo ma non competizione
dunque NON conosco la competizione nel trail...
................ieri sera parlando al campo con un mio amico che invece corre su strada e pista e che ha partecipato a vari trail....mi ha detto che l'ambiente del trail è molto meglio che quello della strada e/o pista, è più gogliardico, più amichevole.....mi ha detto che ha trovato agonismo -competizione , ma NON ai livelli (anche antipatici ) del "bitume" o tartan..................
mi continuate a tentare..............
dunque NON conosco la competizione nel trail...
................ieri sera parlando al campo con un mio amico che invece corre su strada e pista e che ha partecipato a vari trail....mi ha detto che l'ambiente del trail è molto meglio che quello della strada e/o pista, è più gogliardico, più amichevole.....mi ha detto che ha trovato agonismo -competizione , ma NON ai livelli (anche antipatici ) del "bitume" o tartan..................


mi continuate a tentare..............

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"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
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Re: agonismo e competizione
mi permetto di dissentire.....amadablam wrote:.....dunque riprendendo il discorso....nel 2000 mi era presa la mania di correre per i sentieri e di farmi qualche monte di corsa (alcune volte ci sono riuscita altre no, però l'esperienza è stata + che positiva, anche se NON usavo scarpe da trail) ....sempre da sola , l'unica concorrente era dentro di me...arrivare in vetta di corsa con zainetto leggero e fare dislivello e quota.....quindi agonismo ma non competizione
dunque NON conosco la competizione nel trail...
................ieri sera parlando al campo con un mio amico che invece corre su strada e pista e che ha partecipato a vari trail....mi ha detto che l'ambiente del trail è molto meglio che quello della strada e/o pista, è più gogliardico, più amichevole.....mi ha detto che ha trovato agonismo -competizione , ma NON ai livelli (anche antipatici ) del "bitume" o tartan..................
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mi continuate a tentare..............
io mi trovo molto bene anche nell'ambiente delle corse su strada (da tenere conto che ...io non corro quasi mai e quindi conosco pochissime persone...)
io non amo generalizzare.
l'ambiente lo fanno le persone ...ci sono ottime persone che vale la pena di conoscere e frequentare sia nell'ambiente del trail che nell'ambiente della strada.......
non posso pensare che il fatto di fare trail e non corsa su strada renda di per sè la persona umanamente migliore........
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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- amadablam
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Re: agonismo e competizione
anch'io sono d'accordo , però è già + di una persona che conosco e che ha frequentato i due "ambienti" e che mi conferma ciò che ho scritto sopra...................serena wrote:mi permetto di dissentire.....amadablam wrote:.....dunque riprendendo il discorso....nel 2000 mi era presa la mania di correre per i sentieri e di farmi qualche monte di corsa (alcune volte ci sono riuscita altre no, però l'esperienza è stata + che positiva, anche se NON usavo scarpe da trail) ....sempre da sola , l'unica concorrente era dentro di me...arrivare in vetta di corsa con zainetto leggero e fare dislivello e quota.....quindi agonismo ma non competizione
dunque NON conosco la competizione nel trail...
................ieri sera parlando al campo con un mio amico che invece corre su strada e pista e che ha partecipato a vari trail....mi ha detto che l'ambiente del trail è molto meglio che quello della strada e/o pista, è più gogliardico, più amichevole.....mi ha detto che ha trovato agonismo -competizione , ma NON ai livelli (anche antipatici ) del "bitume" o tartan..................
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io mi trovo molto bene anche nell'ambiente delle corse su strada (da tenere conto che ...io non corro quasi mai e quindi conosco pochissime persone...)
io non amo generalizzare.
l'ambiente lo fanno le persone ...ci sono ottime persone che vale la pena di conoscere e frequentare sia nell'ambiente del trail che nell'ambiente della strada.......
non posso pensare che il fatto di fare trail e non corsa su strada renda di per sè la persona umanamente migliore........
Namaste
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Re: agonismo e competizione
l'ambiente che frequenti ti cambia...serena wrote: non posso pensare che il fatto di fare trail e non corsa su strada renda di per sè la persona umanamente migliore........
Estremizzando il discorso, io conosco bravissimi ragazzi che frequentando ambienti sbagliati hanno cominciato a farsi delle pere...
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Re: agonismo e competizione
hai fatto centro......mi è parso veramente che nel mondo bitume e specialmente su pista vi sia + competizione...(alcuni /e con vera e propria "fissazione")....same wrote:l'ambiente che frequenti ti cambia...serena wrote: non posso pensare che il fatto di fare trail e non corsa su strada renda di per sè la persona umanamente migliore........
Estremizzando il discorso, io conosco bravissimi ragazzi che frequentando ambienti sbagliati hanno cominciato a farsi delle pere...
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Re: agonismo e competizione
ovviamente ognuno basa il proprio giudizio sulle proprie esperienze personali.amadablam wrote:hai fatto centro......mi è parso veramente che nel mondo bitume e specialmente su pista vi sia + competizione...(alcuni /e con vera e propria "fissazione")....same wrote:l'ambiente che frequenti ti cambia...serena wrote: non posso pensare che il fatto di fare trail e non corsa su strada renda di per sè la persona umanamente migliore........
Estremizzando il discorso, io conosco bravissimi ragazzi che frequentando ambienti sbagliati hanno cominciato a farsi delle pere...
evidentemente io sono stata molto fortunata ...
io ho conosciuto ottime persone sia nel mondo del bitume che nel mondo del trail....
certo gli stradisti sono più "professional"

Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: agonismo e competizione
nessuna generalizzazione, sia chiaro. Volevo soltanto dire che l'ambiente è fondamentale nella formazione della persona, nel bene e nel male.serena wrote: ovviamente ognuno basa il proprio giudizio sulle proprie esperienze personali.
evidentemente io sono stata molto fortunata ...
io ho conosciuto ottime persone sia nel mondo del bitume che nel mondo del trail....
certo gli stradisti sono più "professional"
E poi non stà scritto da nessuna parte che chi è estremamente competitivo sia umanamente "peggiore" dell'atleta più naif... l'importante è che si rimanga nel rispetto delle regole, ma questo a volte non avviene...
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