Altro resoconto dalle retrovie che come al solito si sobbarcano un bel surplus di esposizioni sia alle intemperie che alle meraviglie metereologiche (quest'ultime ieri non tanto..):
Partiamo dal km 38. Tutto sommato in forma ho appena finito di fare canoeing in discesa su quel bel sentiero-ruscello di 2km. Spunta pure un tiepido sole, l'acqua dentro i guanti da gelida che è stata nelle tre ore precedenti è diventata piacevolmente fresca e le dita finalmente hanno riacquistato vita. Le gambe per fortuna sono sempre state bene e l'umore quasi sempre pure.
Solo l'incontro nel bosco innevato e fangoso prima di Pian delle Bosse con quel signore di Torino senza bastoncini(!), con i pantaloni corti(!!) e il kway leggerissimo rosa(!!!) mi manda un pò nel panico perchè cade in continuazione e sembra veramente in balia degli eventi. Proviamo con una volontaria a infilargli dei panta impermeabili che avevo in più nello zaino ma non ci si riesce e l'unica possibilità (è lui stesso a dircelo) è muoversi in qualche modo. Si riesce comunque col passaparola ad avvisare il rifugio e partono così i soccorsi (vedo scendere dai sentieri almeno otto della croce rossa, grandi!) che lo porteranno prima al rifugio e dopo all'ospedale. In suo onore una tigna della madonna però, belin, non si può andare in giro così e lo dice uno non particolarmente pignolo più tendente alla minchionaggine (sicurezza esclusa) che al rigore. Chiaramente dopo aver saputo in serata dall'organizzazione (grazie dell'averci avvisato) che era stato dimesso, le considerazioni per fortuna cambiano ma sul momento il rumore delle pale dell'elicottero sul monte ormai completamente innevato avevano tutt'altro sentore e il pensiero non poteva non andare all'anno scorso. Tutto bene quel che finisce bene si dice in sti casi e vabbè.
Torniamo a noi e alle quisquillie personali che è meglio. KM 38 dunque, fine del maltempo, fine delle difficoltà tecniche, fine della sofferenza. Invece no. Fine della corsa. Un quarto d'ora fuori tempo massimo

. I soliti pacati e istituzionali 'sto bene' (vero), 'me la sento' (vero), 'arriverò entro le dieci ore' (dubito

) e dopo due minuti sono senza pettorale. Scherzo un pò con i ragazzi dell'organizzazione che non hanno niente degli inquisitori cattivi che ce l'hanno a tutti i costi con te (ho ancora in mente un trail in Francia a Grenoble dove allo stop forzato ho tirato fuori tutto il peggio dei difetti italiani...) e mi avvio a piedi verso Loano, chiamo l'amico Pelato e riposo il cervello che quando si riattiva mi obbliga a fare l'autostop. Palestra, il caloroso saluto di Argento e di Gino e doccia calda. Stop.
E prima del km 38? Mi allineo con quanto già detto nel forum prima ma per rimpolpare un pò la filosofia delle retrovie riferisco quanto dettomi da Pelato che era a casa al calduccio e seguiva la corsa online

. A un cancello sono arrivato 5 minuti prima del tempo massimo, ad un altro tre. Direi che quindi va più che bene così

Riassumendo il tutto Maremontana 3 Coppetti 0...speriamo in un golletto l'anno prossimo
