Il mio primo 4000!!!!!!!


Weissmies, ghiacciaio, quota 4020.
Avvicinamento sabato, viaggione infinito, circa 5 ore fino a Saas…qualcosa, poi salita quasi in corsa 40 minuti fino alla Weissmies Hutte (rifugio) quota 2700, volendo raggiungibile anche con gli impianti, ma noi eravamo lì per soffrire, quindi tutti a piedi!

Carino il rifugio, molto intimo… Camerate da 24 posti. Boia chi russa!!!!!!

Poi vabbè, i mezzi-crucchi, anche se svizzeri e non tedeschi, sono strani, si sa, il trattamento è diverso da quello a cui siamo abituati in Italia. Io però li ho trovati gentili e disponibili a venirci incontro…

Cena al rifugio
Solo okkio al cambio col franco svizzero, perché ti fregano, come dappertutto

Al mattino (che coraggio chiamarlo mattino!!!) alle 3:00 sveglia

C’era anche un gruppone di Vicentini che salivano la nostra stessa vetta… in tutto saremo stati una cinquantina di persone (poi a un certo punto hanno proseguito da un'altra parte).
Girandomi indietro in partenza sul pendio, prima di arrivare all’attacco del ghiacciaio… tutte quelle lucine in fila indiana nel buio pesto, intravvedendo solo la sagoma delle maestose vette intorno a noi, che si stagliavano sul cielo nero, in controluce di luna…


Poi l’inizio della marcia, io al centro in una cordata di 3.
Si cammina, si lotta, col freddo (ho temuto mi cascassero le dita, io soffro il freddo alle mani in maniera patologica), poi col vento, con la corda che si impiglia, ma si sale, si sale, 3000, 3500, fino alla vetta, che meravigliosamente ci dona uno scenario degno di un documentario.

Ore 8:35 la conquista della vetta.
C’era bel tempo!!! Nonostante le previsioni avverse, il mio primo 4000 lo ricorderò col cielo azzurro sopra la zucca, il sole e poche formazioni nuvolose lontane da noi…

E si ferma il vento, così non fa + neanche freddo…
Peccato si possa rimanere in vetta 10 minuti al massimo, e poi scendere…

Una cordata vincente!!!

La discesa è + vertiginosa: vedi tutti i seracchi e i crepacci che salendo percepivi appena, e poi qua e là si scorgevano slavine, coi seracchi subito sopra…

Così da comando generale dei capi, fuga prudenziale lungo il traverso rischioso causa seracchi e poi tranquilli fino all’attacco della cabinovia…
Devo dire che il fiato non manca, sono contenta, non credevo di salire così bene. Proprio perchè ci ho fatto caso apposta, verso la vetta ho sentito accorciarsi un pelo il fiato, ma non tanto da rallentare la marcia.
Invece diverse persone non sono arrivate in cima. Qualcuno si è sentito un po' male. Eh già, se soffri il mal di montagna lo scopri solo salendo, e che delusione dover tornare indietro quando sei quasi arrivato...
Mi sento fortunata davvero.
Purtroppo le foto sono piccoline, perchè fatte con risoluzione minima... NON DA ME!!!

Spero di poterne inserire di migliori da giovedì in poi...
