Eccoci di ritorno dal "Parque national de Ordesa y Monte Perdido".
Tittimorde:
Erne:
Abbiamo campeggiato in un semplice ma grazioso campeggio a metà circa della valle di Ordesa. ("El Jabali Blanco" a Fiscal)
Vi scrivo un resoconto con alcune nostre impressioni......
Intorno alla piccola “cordigliera” calcarea, che ha come punto culminante la cima del Monte Perdido (3320 m.), si raccoglie il “Parque National de Ordesa y Monte Perdido”.
Da queste vette scendono alcune valli importanti: “Gavarnie” (in Francia) a nord, “Pineta” a est, “Anisclo” a sud, “Ordesa” e “Bujaruelo” a ovest.
Alte e grandiose pareti delimitano lateralmente le valli, formando dei grandiosi canyons e ne chiudono le testate a monte, formando i cosiddetti “Circos”. Queste valli possono essere ampie e maestose come l’Ordesa o più strette e affascinanti come il canyon dell’Anisclo.
L’ascesa ai bordi superiori delle valli come l’Ordesa, è lungha e faticosa; le strade che ne facilitano l’accesso sono chiuse ai mezzi privati e percorribili solo con taxi-pulmini 4x4 da Torla e da Nerin, assenti gli impianti di risalita.
Facili e belli (..ma anche affollati in periodi di punta) sono i percorsi di fondo valle, impreziositi dalla continua scoperta di cascate e ampie pozze di acque cristalline. Splendidi sentieri percorrono alte e verticali cenge (dette anche fajas) appena sopra il limite della rigogliosa vegetazione di fondo valle; ad esempio la “Senda de los Cazadores” nella valle di Ordesa. Molti torrenti vengono usati per canyoning, altri per il rafting.
Frequenti sono gli avvistamenti di rapaci e avvoltoi, signori incontrastati del cielo e delle verticali pareti dei canyons.
Il parco è sorvegliato da numeroso personale e protetto da norme severe: l’Unione Europea ha assegnato a questo sito il più alto riconoscimento per la qualità della conservazione e protezione del suo territorio.
* Da Torla, ultimo paese della valle di Ordesa, un bus del Parco con partenza ogni quarto d’ora con soli 2/3 euro conduce alla “Pradera de Ordesa” (1300 m.). Da qui hanno inizio numerosi sentieri, anche impegnativi come quello per la spettacolare pala del Tozal del Mallo (2254 m.); il principale e più frequentato sale, lungo il rio Arazas e le sue numerose cascate, fino alla testata della valle (Circo de Soaso 2.30 h.) che termina con la cascata “Cola de Caballo”. Il sentiero diventa più impegnativo proseguendo per il Rif. de Goriz (2200 m., 4 h. dalla Pradera) da dove si può salire al Monte Perdido (3350 m., 7.30 h. dalla Pradera) ; necessari ramponi e picozza per la presenza di canali ghiacciati per quasi tutto l’anno.

"Tozal del Mallo"

Testata della valle di Ordesa

Circo de Soaso, M.Perdido (a sin) e M. Anisclo
* Poco dopo il paese di Torla si può percorrere in alternativa la lunga strada sterrata della valle di Bujaruelo, ma solamente fino al Rif. St. Nicolas (1338 m., possibilità di campeggio nel bel prato), posto presso l’incantevole “Puente de Bujaruelo” sul rio Ara, dove è proibito proseguire. Da qui parte il bel sentiero per il “Puerto de Bujaruelo” (2273 m., 2.30/3 h.), un passo da cui ci si affaccia sulla valle di Gavarnie, passaggio utilizzato in epoche passate per svalicare in Francia come si può notare sia dal ponte alla partenza sia da alcuni tratti selciati ancora integri. Il sentiero prosegue per il Rif. de la Brecha (2587 m., 1.30 dal passo) da cui si può salire alla famosa “Brecha de Rolando” (2807 m.) e magari proseguire per il M. Taillòn (3144 m.).

Puente de Bujaruelo

Puerto de Bujaruelo

Brecha de Rolando
* Per raggiungere il “Canòn de Anisclo” occorre invece, dal paese di Sarvisè (posto prima di Torla), girare verso Fanlo e da qui proseguire, superando il paese di Nerin, verso Viò. Giunti in località Tella si trova un bivio: la strada che scende verso il canyon è a senso unico (in salita) e perciò occorre lasciare l’auto e proseguire a piedi fino all’imbocco (San Uberz) del tratto di canyon riservato agli escursionisti; se invece con l’auto si prosegue in salita verso Viò e Buerba, si fa un lungo giro ad anello (..peraltro molto bello) che scende fino al paese di Puyarruego per poi risalire per la strada a senso unico che si inoltra nella prima parte del canyon di Anisclo.

cascata e pozza nel Canon de Anisclo

chiesa romanica di Viò, con dietro le pareti dell'Anisclo.