



Per cortesia leggete questo blog,
è del Coordinatore del giornale "Il Drago", una voce indipendente della Val Maira:
http://www.enniopattoglio.com
So che molti dei frequentatori di questo forum
sono amanti della Val Maira, sono escursionisti e mountain bikers:
a tutti credo prema evitare questo scempio che sta per abbattersi.
Riporto l'appello presente sul blog:
Fermiamo i lavori della Strada dei Cannoni
Venerdì 24 agosto, è stato presentato dagli assessori provinciali Giovanni *nero*_(Lavori pubblici), Angelo Rosso_(Turismo) e Silvano Dovetta_(Montagna) all'assessore regionale alla Montagna, Bruna Sibille, e agli amministratori locali il progetto di Sistemazione della “strada dei cannoni” tra le valli Maira e Varaita con una spesa prevista di un milione di Euro.
Il bollettino della Provincia di Cuneo n. 33 del 30.08.2007 Cuneo Informa illustra con queste parole l’intervento : “Sono previsti interventi tra Lemma e Pian Pietro, tra Roccabruna e il colle di Valmala, colle Birrone e colle di Sampeyre. I cantieri interesseranno tratti di strada nei comuni di Rossana, Roccabruna, Valmala, Melle, San Damiano Macra, Macra, Stroppo, Frassino e Sampeyre. Il piano di intervento prevede la predisposizione di un cantiere mobile, il taglio della vegetazione interferente con la strada, scavi di sbancamento, risanamento e risagomatura della carreggiata, pavimentazione con materiale tipo Binder, sistemazione di barriere in legno.
Durante la presentazione è stato chiarito che lo scopo dell’intervento è quello di creare la Pista ciclabile più alta d’Europa, merito di cui potranno fregiarsi sia la Val Maira che la Val Varaita e che “avrà notevole rilievo ed importanza, oltre che per la viabilità del territorio, per il turismo religioso. enogastronomico e ambientale. Un’opera che darà certamente un forte contributo alla crescita turistica delle due vallate alpine. Grazie all’intervento la strada, straordinaria panoramica sullo spartiacque delle valli Maira e Varaita costruita dai militari, sarà percorribile a piedi, in bicicletta e a cavallo” (dal resoconto del Maira del 07.09.2007) .
Per rendere più agevole il percorso agli escursionisti, ai ciclisti e ai cavalli si asfalta la strada da Lemma a Pian Pietro e quella fra Roccabruna e Valmala; si rifà l’asfalto fino al colle della Cabra, e si ripristina, con un cantiere mobile, la strada fino al colle di Sampeyre, con un costo per i contribuenti di un milione di Euro! La “Strada dei Cannoni” è uno dei percorsi più battuti dagli escursionisti e dai mountain bikers, che sono i primi ad opporsi a questo progetto.
In realtà ci troviamo di fronte all’ennesima, scriteriata avanzata di asfalto nelle valli alpine, espressione di una idea miope di sviluppo e valorizzazione della montagna.
Questa scelta privilegia solamente il turismo “mordi e fuggi” quotidiano a scapito di un turismo di qualità ad elevata creazione di reddito, perché consente di allungare le permanenze.
Come amanti della montagna, escursionisti e ciclisti, ma soprattutto come contribuenti ci chiediamo:
- Come si può pensare di spendere un milione di euro per realizzare una pista ciclabile in alta quota, quando su tutto il resto del territorio provinciale, dove si può andare in bicicletta tutto l’anno e dove ci si potrebbe spostare quotidianamente con le due ruote, anziché con le quattro e non esiste ancora una rete ciclabile degna di questo nome e minimamente paragonabile a quelle degli altri paesi Europei?
Come si può pensare di investire soldi pubblici in nuovi progetti, quando non si è ancora riusciti a completare in modo organico e funzionale quelli avviati in precedenza (uno su tutti: le ciclabili del Marchesato) ?
Come si può pensare di asfaltare nuove strade (e che strade!!). quando non si riesce neanche a mantenere in modo decente quelle esistenti?
Come si possono asfaltare strade che sono un patrimonio da tutelare e valorizzare, che garantiscono percorsi unici, lontani dal traffico motorizzato, invidiateci dai molti turisti che le percorrono ?
Come si può pensare di spendere così tanto denaro pubblico per asfaltare il tratto Roccabruna-Colle di Valmala lungo il cui tracciato non vi sono borgate e nessun tipo di attività? Non sarebbe più opportuno concentrare l'attenzione su altre strade, rendendole più agevoli ed incentivando così il ripopolamento di borgate disabitate da tempo?
Perchè il fondo naturale della strada non può essere mantenuto così com’è, semplicemente intervenendo con scoli dell'acqua efficienti?
Per tutte queste ragioni chiediamo che questo intervento venga sospeso, e venga aperto un tavolo di discussione tra le Associazioni firmatarie e la provincia di Cuneo
Legambiente — Circolo di Cuneo
Pro Natura — Cuneo