Sabato scorso sono tornato su queste cime dopo un po' di anni dall'ultima volta.Per cambiare percorso ho pensato di partire da Case Penna,microborgata sulla provinciale del Garezzo,sopra Mendatica.

Attualmente la strada è sottoposta a lavori per sistemare alcune frane all'inizio ed è chiusa nelle giornate lavorative ( cartello),fortunatamente io son passato di sabato e mi è andata bene

.L'asfalto dura poco e lo sterrato non è il terreno ideale per la mia auto,così dopo un po' la parcheggio in uno slargo,circa un chilometro prima di Case Penna.Arrivato alla borgata,imbocco nel bosco sulla destra il sentiero col segnavia bianco rosso dell'AVML ma poco dopo,arrivato sui prati,il sentiero si infrasca nell'erba alta e nei cespugli e sparisce.

Per non avventurarmi sui ripidi prati troppo rigogliosi di vegetazione,torno sulla sottostante sterrata e mi avvio verso la galleria del Garezzo,dove trovo un bel po' di mucche.

- Mucche al Garezzo
Decine di mosche e mosconi mi assalgono e me li porterò dietro tutto il santo giorno !

Taglio sul crinale e incrocio subito il sentierone che sale tranquillo sino al Frontè. La sommità è però presidiata da un gregge di capre custodito da due maremmani,che non gradiscono la mia presenza.

- Capre e maremmani sul Frontè
Memore di quanto avvenuto sul Castell'Ermo, batto coraggiosamente in ritirata

e aggiro la cima dirigendomi verso il Saccarello.

- Rifugio Sanremo e Saccarello
Vicino al Rifugio Sanremo mi imbatto in un bel branco di camosci

che si divertono un mondo a scorrazzare sui prati circostanti e si lasciano tranquillamente fotografare.

- Camosci
Superato il Cimonasso e la Cima della Valletta,arrivo al Redentore

- Il Redentore
e il tempo inizia a cambiare:dal versante francese inizia a salire un muro costante di nebbia che annulla la visibilità da quel lato

mentre dall'altro resiste ancora un po' di sole.

- Stele trilingue sul Saccarello
Proseguo sino alla vetta del Saccarello

- In vetta al Saccarello
,visito le strutture militari,pappo qualcosa e torno indietro sino al Frontè,abbandonato dagli animali ma ricchissimo di "ricordi" del loro passaggio.

- Sul Frontè

- Anche sul Frontè tracce delle croci di MR !!!
Qui incontro due escursionisti genovesi

saliti da San Bernardo,con cui faccio due chiacchiere,quindi faccio una puntatina sulla contigua Cima Garlenda perchè non c'ero mai salito.

- Crinale da Cima Garlenda al Frontè
Per non ripetere il percorso di salita,ho la pessima idea

di imboccare quello che avrei voluto fare all'andata,il sentierino AVML che dal Passo Frontè scende a Case Penna.All'inizio tutto OK,ma dopo un po' l'erba si infittisce ,c'è la nebbia,i segnavia sono pochi e non si vedonoa causa della vegetazione,ci sono alcuni smottamenti e abbondano le tracce del bestiame che si confondono col sentiero

.Ci manca solo una fuga di gas , l'esattore delle tasse e l'invasione degli alieni ....

nella parte bassa è persino peggio:il sentiero si intuisce ma è impercorribile per le erbacce e gli arbusti cresciuti sul percorso.Probabilmente nessuno lo usa da un pezzo.

Per fortuna almeno la nebbia si dirada.Comunque ravanando un po' oppure uscendo dal tracciato arrivo sulla carrareccia a case Penna e poi alla macchina.

Indicativamente ,soste escluse,in salita un' ora e quaranta da Case Penna al Frontè e un'ora e dieci dal Frontè al Saccarello. In discesa un'ora dal Saccarello al Frontè ed un'ora e dieci di ravanamento dal Passo Frontè a Case Penna.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]